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Autore: ValeBMP    05/02/2012    6 recensioni
“Beh? Non sei contenta?” mi chiede notando il mio improvviso mutismo “Fammi un sorriso, piccola, dai!”mi sorride sghembo
“Eh dai, Edward!” gli dico sorridendo di rimando continuando a camminare
“Ehi fermati.”aggiunge afferrandomi dolcemente il polso “Dove vai? Vieni qua!”mi abbraccia da dietro all’altezza dei fianchi “Io non sono Edward, sono l’uomo perfetto, la tua creatura. Argh!” esclama facendomi ridere e dandomi un tenero bacio sul collo. 
Bella è sul vertice sbagliato del tipico triangolo: Jasper, l'amico d'infanzia amato in segreto, sta per sposare la sua migliore amica Alice. 
Quindi decide di ingaggiare un attore squattrinato, Edward, plasmarlo secondo i gusti di Alice e farne l'uomo perfetto per lei, programmato per sedurla. 
Ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, i conti non tornano più..
Vi ho incuriosite? Questa è la mia prima ff, spero di non deludervi. 
Valentina.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Salve a tutte,
sono Valentina e questa è la mia prima ff. E’ da un po’ di tempo che ho in mente questa storia e oggi ho deciso di mettere il tutto nero su bianco e di pubblicarla. Ho ripreso il titolo e la trama della ff dal film "l'uomo perfetto". Sono molto emozionata, mi tremano addirittura le mani. Avevo in mente tante cose da dire ma mi sono dimenticata tutto per l’agitazione! Beh non mi resta che salutarvi e ringraziarvi se avete deciso di leggere questa mia ff.
Spero di non deludervi,
un bacione immenso,
ValeBellamyPattinson.

L’uomo perfetto

 
Capitolo 1
 
Bella notizia?!
 
Piacere, sono Isabella Swan, Bella per gli amici, ho 23 anni, lavoro per un’agenzia pubblicitaria, sono nata e cresciuta a Forks, una piccola cittadina perennemente piovosa dello stato di Washington, i miei genitori, Reneè e Charlie, si sono separati quando io avevo ancora pochi mesi e da allora ho sempre vissuto con mio padre, poiché mia madre mi ha sempre odiato. La mia migliore amica si chiama Alice Brandon, ha 23 anni e la conosco dai tempi dell’asilo. E’ una ragazza molto vivace, un po’ bassina e ha i capelli corti neri sempre sparati in aria: ha proprio l’aria di un folletto. È appassionata di moda ed è da sempre la ragazza più corteggiata di tutto il circondario, al contrario mio, che sono una ragazza semplice, un po’ maldestra, molto timida e poco ricercata, ho i capelli castani con dei riflessi rossi, gli occhi color cioccolato e arrossisco per qualsiasi cosa, Alice mi definisce un libro aperto, dato che non so mentire o nascondere cose alle persone. L’ultimo ragazzo che ho avuto risale ai tempi del liceo e si chiama Jacob Black, il ragazzo più idiota e senza cervello che possa esistere nell’intero universo e ogni volta che parlo della mia relazione avuta con lui mi giustifico dicendo che era un periodo brutto della mia vita.
Sono single ma da sempre innamorata del mio migliore amico Jasper Hale.
Lui da piccolo ero un ragazzo grassottello e l’unica amica che aveva ero io, eravamo soliti andare tutte le estati al mare insieme, la mia famiglia, la sua e quella di Alice e ogni estate io e Jasper facevamo castelli di sabbia e collezionavamo conchiglie mentre Alice faceva un altro tipo di collezione, quella di ragazzi, tutti tranne Jasper, probabilmente era troppo ingombrante anche per riuscire a entrare in un album, però a me quel ragazzino piaceva. E io sapevo di piacere a lui. Bastava solamente aspettare il momento giusto.
Finito il liceo, Alice ed io c’eravamo trasferite a Seattle per gli studi universitari, eravamo le amiche di sempre, eravamo un po’ cambiate, io ero diventata un po’ più donna e un po’ più attraente, Alice era diventata bellissima, ma alla fine eravamo sempre le stesse, al contrario di Jasper.
Lui due anni dopo si trasferì a Seattle, e in quell’intervallo era cambiato, eccome se era cambiato, radicalmente. Era dimagrito tantissimo, aveva messo su un bel fisico, muscoloso ma non troppo, aveva sempre i suoi capelli biondi simili alla chioma di un leone, i suoi profondissimi occhi azzurri e inoltre, sembrava un fotomodello.
Alice non si fece il minimo scrupolo, ci provò immediatamente con lui e dopo pochi mesi si misero insieme.
Se mi fosse rimasto un briciolo di cervello avrei lasciato perdere, Alice sapeva come ottenere le cose, però la persona con cui lei si era fidanzata non era un ragazzo qualunque, era il mio bambino grasso, il mio amico con i brufoli, era il mio migliore amico, il ragazzo di cui sono stata da sempre innamorata,Jasper, il mio Jasper.
L’amore fa fare cose orribili.
 
---
 
Sono le 8:30 di mattina, sto andando al lavoro, sono bloccata in mezzo al traffico. Uffa. Perché i lunedì mattina devono essere così maledettamente stressanti? E perché io devo essere puntualmente in ritardo ogni volta che ho delle riunioni importanti?
Mah... misteri della vita.
Dopo mezz’ora di attesa riesco ad arrivare in ufficio e sono travolta dalla mia segretaria, Angela:
“Sono tutti in sala riunioni e stanno aspettando te.” Disse.
“Lo so” risposi correndo.
“Ti lascio un foglio con i promemoria sopra la tua scrivania.”
“Sì, ok.” Risposi sbuffando.
“Ah, e ha chiamato Alice, tre volte. “disse infine Angela
Per l’occasione avevo indossato un abito grigio ripreso in vita, con la gonna in tulle fin sopra il ginocchio, con dei ricami in fantasia grigi scuri e neri e delle scarpe nere con il tacco; dopo essermi sistemata il vestito, mi dirigo in sala riunioni per discutere sulla nuova pubblicità di una crema anticellulite.
 
“Sono le solite modelle in biancheria intima. Mi aspettavo qualcosa di più creativo, più originale, aggressivo, contro tendenza. Va beh speriamo arrivi al più presto.” Commentò a fine esposizione del piano della pubblicità Aro Volturi, il produttore del prodotto che dobbiamo pubblicizzare, un uomo di mezza età, dai capelli grigi e dal carattere molto severo.
“Si certo, però adesso dobbiamo rivedere il piano mezzi e i tempi di produzione.” Costatò il mio capo, James Scott, tentando di rabbonire Aro. James ha circa 33 anni, è il mio capo, ha i capelli biondi ed è da quando ho messo piede per la prima volta dentro questo posto che ci prova spudoratamente con me.
L’ho già detto che sono sfigata in amore, vero?
“Beh i tempi rimangono quelli, sta a voi trovare la soluzione” rispose acida Tanya, la segretaria di Aro, una donna sulla quarantina completamente rifatta, con due labbra che sembrano due canotti, le unghie lunghe sempre laccate, i capelli biondi ed è famosa all’interno dell’agenzia per la sua generosità, non di soldi naturalmente.
“Beh, arrivederci, ci rivedremo tra un mese, sperando che la pubblicità sia pronta.” Aggiunse Aro e stringendo la mano a James, a me e ad Angela, esce dall’aula seguito dalla segretaria.
“Un po’ di originalità mi raccomando!” ci rimprovera James. “Va beh, Isabella, non preoccuparti troverai altre idee, ok? Mettiti al lavoro, dolcezza.”
Bleah! Commento dentro di me l’ultima parola detta viscidamente da James.
Esco dalla sala e mi fiondo diritta nel mio ufficio, stremata per le 4 ore passate all’interno di quella stanza, delusa per la mia idea andata in fumo e con un po’ di nausea dovuta da James.
Non faccio in tempo a mettermi a sedere che arriva immediatamente Angela dicendomi:
“Tutto apposto?”
“Insomma..” rispondo laconica.
“Bene, perché ha chiamato Alice e…”
Drin, drin… Squilla il telefono del mio ufficio. “Aspetta un attimo” dico bloccandola.
“Si?” rispondo alla chiamata.
“Bella, sono Charlotte –una mia collega – ti disturbo?”
“No, dimmi” rispondo.
“Senti, bisogna rimandare il casting. Non molte modelle non possono venire!” aggiunge.
“Come, scusa? Quante modelle hai convocato?”
“Una trentina!”
“No, non bastano, ce ne servono almeno il doppio. Fammi la ricomposit e te la riguardo nel pomeriggio, va bene?”
“Si, ok. Ciao Bella!”
“Ciao, Charlie. Grazie.”
Termino la chiamata e voltandomi verso Angela dico:
“Allora, che dicevi di Alice?”
“Bene, dice che ti aspetta all’una qui sotto, una cosa urgentissima, pare!” dice andandosene.
“All’una?” aggiungo.
“Sì, dieci minuti fa!” mi urla dal corridoio.
“Oddio! E adesso chi la sente quella!” esclamo, e di corsa mi precipito fuori dall’edificio.
 
Trovo Alice seduta in una panchina mentre legge un giornale di moda con indosso degli occhiali da sole grandi, un vestito primaverile bianco con delle decorazioni floreali, un trench leggero nero aperto e delle scarpe con un tacco alto dello stesso colore.
Mi avvicino a lei e schiocco un bacio sulla sua guancia da ruffiana, quale sono, per farmi perdonare.
“Ciao, Alice, scusa il ritardo!”la saluto.
“Ce ne hai messo di tempo!” dice facendo la finta scocciata.
“Ehi! Ho avuto una riunione, e poi cos’è questa cosa urgente che devi dirmi?”
“Stasera siamo invitate a una festa!” dice entusiasta.
“Chi si festeggia?”
“E’ il compleanno di un amico di Jasper, Mike Newton. Dobbiamo comprargli un regalo, pranzare insieme e acquistare un abito decente per te!”
“Ehi che cosa c’è che non va con il mio modo di vestire? E poi chi è questo Mike?”rispondo indignata.
“E’ un amico di Jasper, ci sarà un sacco di gente e a questa festa troverai qualcuno adatto a te! E per il tuo modo di vestire non c’è niente che non va, ma ho voglia di fare shopping e così ci compriamo dei vestiti nuovi!”
“Io non ho intenzione di trovare nessuno per me!”
“Oh su non fare l’offesa, dai andiamo a cercare questo regalo!” termina Alice afferrandomi per mano e trascinandomi verso delle bancarelle dove vendono libri di tutti i generi.
Scorrendo i vari libri, Alice trova una foto di un modello a petto nudo e commenta:
“Mmh, niente male eh? Secondo me la foto è ritoccata, come fanno a esistere tipi così?”
“No, non è ritoccata” rispondo “tipi così esistono, però di solito sono gay!”
Lavorando spesso in mezzo a queste persone ormai ne sono esperta.
“Allora cosa regalo a Mike?” rispondo guardando vari libri.
“A chi scusa?” risponde Alice cadendo dalle nuvole.
“A Mike, hai presente? Quello della festa dove si rimorchia!” rispondo ironica.
“Chi è che deve rimorchiare?” dice, spuntando dal nulla, Jasper.
“Nessuno!” borbotto imbarazzata appena realizzo che è lui.
“Ciao, amore!” lo saluta Alice schioccandogli un sonoro bacio sulle labbra.
“Ciao, Ally!”risponde lui.
“Ciao, Bella!” aggiunge salutandomi con un bacio sulla guancia al quale io rispondo con un sussurrato ciao, arrossendo notevolmente.
“Ho fatto una corsa dal tribunale a qui in moto!” aggiunge con il fiatone dovuto alla corsa.
“Beh poiché siamo tutti, possiamo andare a pranzo!” esclama infine Alice.
 
Pranziamo in un bar e a fine pasto ordiamo un caffè per ognuno e, mentre va via il cameriere, Alice chiede a Jazz:
“Ma, secondo te, Bella cosa può regalare a Mike? Che tipo è?”
“Tipo idiota!” aggiunge lui facendomi ridere per la battuta.
Lo so sono irrimediabile, rido a qualsiasi cosa dice, mi sembro un’adolescente alla sua prima cotta.
“Insomma ci vorrebbe qualcosa di originale, che colpisca.” Continua la mia amica.
“sì, una tegola.” Aggiunge il ragazzo facendomi ancora ridere.
Basta Bella, un po’ di contegno!Mi rimprovero mentalmente.
“Tipo... uno smalto!” se ne esce Alice.
“uno smalto?! Ma è un uomo” diciamo stupidi io e Jasper insieme.
“Sì uno smalto. Che vuol dire che è un uomo, siamo nel terzo millennio, i maschi di oggi non nascondono più la loro femminilità infatti si truccano, si depilano, vanno dall’estetista e si mettono lo smalto sulle unghie, come Beckham!” risponde lei naturalmente.
“certo che l’idea di Mike con lo smalto sulle unghie è sopportabile solo in un incubo.” Commenta Jazz
“Che cosa facciamo, glielo diciamo adesso?” chiede Alice al mio migliore amico.
“Boh, forse è meglio aspettare. “risponde Jasper in evidente imbarazzo.
“Che cosa dovete dirmi?” rispondo, curiosa.
“una notizia,una notiziona!” continua Alice con un sorriso furbetto disegnato sulle labbra.
“Tra quattro mesi. Io e Jazz. Ci sposiamo!” esulta lei battendo le mani felice emettendo gridolini di gioia.
Boom! Ecco la notiziona. Uuhuuh, che bello evviva gli sposi!
“Tra di voi?” rispondo sbalordita.
“eh beh, certo!” continua Alice “Ovviamente, la testimone sarai tu!” mi sorride.
“Splendido!” aggiungo io.
“E dimmi” inizia lei tirando fuori dei fogli “l’invito al matrimonio è migliore Amaranto su avorio o Nero su carta zucchero”.
“Beh direi nero su carta zucchero è meglio, no?” dice Jasper riportandomi alla realtà.
“si direi che nero su carta zucchero è perfetto!” rispondo io con finto entusiasmo.
“ora però vi saluto! Devo tornare immediatamente a casa! Ciao Ally, Ciao Jazz! Auguri di nuovo!” aggiungo in fretta.
“Ciao, tesoro!” mi salute Alice.
“Ciao Bella!” mi saluta triste, per il mio comportamento, Jasper.
Appoggio i soldi del mio pranzo sul tavolo e mi avvicino all’uscita.
Esco amareggiata da quel bar e noto con la coda dell’occhio che i miei migliori amici che si abbracciano amorevolmente e iniziano a sbaciucchiarsi.
Di corsa mi avvio alla mia macchina e mi dirigo direttamente al mio appartamento trattenendo a stento le lacrime.
Appena arrivo in casa mi precipito in bagno apro la doccia, mi spoglio e mi butto sotto il getto di acqua bollente e lì butto fuori tutte le lacrime che ho represso fino ad ora.
Complimenti, Bella! E ti stupisci anche? Credevi ancora che Jasper cambiasse idea? Che lasciasse Alice per te? Te chi sei a suo confronto?
Dopo aver terminato le lacrime, esco dal vano della doccia, mi copro con un asciugamano, mi dirigo verso camera mia e mi butto sopra il letto spossata per le lacrime.
Chiudo gli occhi e sto quasi per addormentarmi dalla stanchezza quando sento la voce gracchiante della mia segreteria telefonica:
“hai ricevuto un nuovo messaggio”
Bip.
“Bella, sono Jasper. Niente, volevo saper come stai. Senti mi dispiace per come sei venuta a sapere la storia del matrimonio. Avrei voluto dirtelo io, mi richiami?”
Bip.
“fine messaggio.”
Qual è la frase ricorrente che usano nei film? Ah sì, l’amore fa schifo.  
Però almeno nei film tutto si risolve alla fine no?
Il problema è che qui non siamo nei film, siamo nella realtà e nella vita reale non sempre c’è il “per sempre felici e contenti”. No nella realtà c’è il “Per sempre Alice e Jasper felici e contenti e Bella, invece, delusa e ferita.
Questo, almeno, era ciò che credevo allora; ma allora non avevo conosciuto lui, il mio tanto agognato principe azzurro, il mio uomo perfetto: Edward.
 
 
---
Se siete arrivati fin qui vuol dire che non vi ho annoiato, il prossimo aggiornamento non sarà lontano ma nemmeno imminente, spero che vi sia piaciuto il capitolo, vi ringrazio tutte di nuovo e alla prossima!!
Vale
P.S. se qualcuno volesse aggiungermi mi trova su twitter
   
 
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