Ultimo capitolo... spero vi sia piaciuta questa ff.
La prossima non sarà su Inu... ma generale.
Aspetto anche lì numerosi commenti... ciao ciao



Circa una mezz’oretta dopo i quattro sono davanti alla ruota panoramica.
Sango e Miroku si lanciano un’occhiata complice e in un batter d’occhio spingono Kagome ed InuYasha dentro una delle cabine mettendo la sicura in modo da impedire che ne uscissero:
“ Hei ma che scherzi sono questi? Miroku, apri immediatamente! “ – sbraita InuYasha agitando il pugno, Miroku non lo degna d’ascolto e si rivolge al giostraio( si dice così^^?) – “ Faccia partire la ruota…quei due hanno da dirsi un po’ di cose. “ – così dicendo lui e Sango si allontanano mentre la grande ruota inizia il suo giro panoramico.
“ Accidenti a quel deficiente. Appena scendo lo prendo a pugni. “ - il mezzodemone si gira verso l’interno della cabina notando Kagome che guarda fuori con occhi tristi - “ Hei, che hai?” – “ Non mi rivolgere parola.” – “ Come vuoi. Fai come credi” – lei finalmente si gira a guardarlo con gli occhi pieni di rabbia e delusione – “Sei solo uno stupido! Possibile che non capisci?!” – “ Hei hei, adesso basta calmati.” – “ Calmati un corno. Finchè non rifletti su ciò che hai fatto non mi devi considerare la tua ragazza.”
Alcune lacrime timidamente fanno capolino dai suoi occhi nocciola rigandole il volto; InuYasha si sente preda dei rimorsi e dei sensi di colpa, i suoi occhi ambrati divengono tristi e le sue orecchie canine si piegano all’indietro rendendo eloquente il suo stato d’animo – “ Scu….scusami Kagome. Non credevo di averti ferito così tanto. “ – “ Non mi fraintendere però. Sono contenta se mi difendi da accuse infondate, ma non mi piace che usi la violenza su chi è più debole di te.” – “ Ti chiedo scusa. Mi dispiace davvero tanto. Puoi perdonarmi?” – Kagome gli si avvicina piano prendendogli la mano – “ Certo che ti perdono, ma mi devi promettere che penserai un po’ di più prima di agire.” – “ Te lo giuro…” così dicendo il loro volti si avvicinano fino a sfiorar l’uno le labbra dell’altra, chiudendo la distanza fra loro e riavvicinando i loro cuori.
Un bacio lieve e tenue, simbolo di una nuova promessa.
Un bacio dolce che i due pian piano approfondiscono sempre più lasciandosi trascinare dal turbinio di emozioni che li travolge.


Sono passati alcuni mesi ed è arrivato l’ultimo dell’anno.
I ragazzi sono riuniti a casa di Kagome intenti a gustarsi la cena preparata dalla madre della ragazza.
Sul viso di ognuno di loro è stampato un sorriso felice, che riscalda i loro cuori.
Una scena di semplice purezza e serenità.
Si ride, si scherza, dentro di loro non c’è spazio per la tristezza, non c’è spazio per i brutti sentimenti.
Dopo cena si riuniscono nel salotto e impazienti attendono l’ultimo minuto dell’anno.
Kagome e InuYasha sono seduti l’uno accanto all’altra intenti a ricordare i momenti passati insieme e a ridere di tutte le discussioni iniziali.

Ecco, l’ultimo minuto è iniziato.
Alzano il volume della TV, si precipitano in giardino dove sono sistemati i fuochi d’artificio. Mancano pochi secondi.
Il nonno di Kagome, Sota e Koaku tengono in mano delle piccole torce a fiamma impazienti di dare il via allo spettacolo pirotecnico.
Ormai manca poco:
meno 9-8-7-6….
Sango e Miroku si stringono più vicini e il loro esempio è seguito da Kagome e InuYasha…-5 -4- 3 -2 -1- BUON ANNO!!
Dalla TV arrivano i primi auguri, i fuochi d’artificio posti in giardino si accendono dando il via allo spettacolo; sono presi dall’euforia del momento e in quella due occhi nocciola incontrano due occhi ambrati, due bocche si sfiorano, due anime si uniscono nella gioia più pura.
“ Buon anno Kagome” – “ Buon anno InuYasha.” – le loro labbra si uniscono nuovamente, dolcemente, in un bacio che racchiude tutto il loro amore.
E dietro di loro i giochi di luci dei fuochi d’artificio li illuminano come a trasmettergli una nuova forza, facendoli protagonisti della notte.

Così, sulle note di canti e musiche, per i quattro amici finisce un anno ricco di emozioni ed eventi; ma ne inizia uno nuovo tutto da scoprire e tutto da vivere, momento per momento, emozione per emozione.

FINE – END – FIN...alla prossima