LA ZIA MAESTRA

Io e pochi sappiamo ancora ascoltare i nostri nonni che, seduti a riposare all’ombra d’una quercia, ci narrano storie.
La storia che mi si racconta più e più volte, è su Ida Baratti, detta “la maestra”. Nata a Motteggiana, Ida era stata avviata agli studi da papà Pacifico, su consiglio della compianta maestra Negrini, che l’aveva in gran considerazione. Andando giovanissima in Tirolo ad’ insegnare, s’impadronì della lingua tedesca, ed al tempo di guerra, tornata nella sua casa a Motteggiana, le ritornò utile per ascoltare i tedeschi parlare di cosa avrebbero fatto ai partigiani, se trovati. Così, di nascosto, con l’aiuto di due soldati tedeschi con i quali s’era fatta amica, riuscì a salvarli dalla morte certa, nascondendoli nel suo granaio.
Quella donna era una gran donna ed ha vissuto con umiltà e giudizio fino al giorno in cui è spirata, con la penna in mano, dopo aver ultimato la stesura di due lettere.
La zia maestra vivrà per sempre nel mio cuore e di chi ha fatto in tempo ad amarla.