In Attesa

Dorme irregolarmente. Le coperte che coprono il suo corpo esile come un bozzolo. Sta sognando stasera. Posso dire. Non ho mai pensato che avrei imparato a memoria le sue abitudini. So che lei mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso. Tossisce e si agita. I suoi capelli castani sono come un'alone sul suo cuscino che mi fa venir voglia di infilare le dita tra i suoi fili di seta. Allungo una mano, quasi per abitudine, ma mi trattengo. Non voglio svegliarla..... non quando sorride così pacificamente nel sonno.

Anche nel sonno, mi cerca, pigramente con una mano accarezza il mio cuscino nel tentativo di avvicinarsi a me. Non è sveglia...... non ancora.
 

Come il suo sorriso svanisce e la fronte si corruga, so quello che sta sognando. E' lo stesso sogno di ogni notte. La notte che abbiamo sconfitto Voldemort e salvato il mondo da un destino orribile. Ci sono stati tanti sacrifici, ma erano stati fatti per il Bene Superiore. Così molti dei nostri amici erano morti in quella battaglia finale.

Lei si lamenta ora, cercando di svegliarsi prima.

"NO!" urla.

Lei si sveglia di colpo e senza guardarsi intorno prende la vestaglia e corre fuori di casa. So già dove sta andando.

La pioggia sta cadendo incessantemente e vedo che la sua veste è inzuppata. I suoi capelli assomigliano ad una cascata che cadono come rivoli spessi sulla schiena. Ha dimenticato di mettersi le scarpe. Ogni tanto inciampa sul terreno ma alla fine raggiunge la sua destinazione. So che vuole la sua privacy. Almeno questo glielo posso concederle.

Apre il cancello e si precipita dentro ....  punta dritto verso una lapide liscia e bianca. Non posso sopportare la sua agonia mentre abbraccia la lapide e sfoga il suo dolore alla notte gelida.

"Perchè mi hai lasciato?" urla.

Non ne posso più di questo. Tranquillamente cammino verso di lei e l'abbraccio con gentilezza, quasi desiderando che il suo cuore si fermi. Sta ancora piangendo ma lo sguardo selvaggio nei suoi occhi è scomparso. Si siede sul terreno molle. Mi siedo accanto a lei.

Lei non mi guarda .... il dolore è ancora fresco .... così profondo. Mi chino a baciare le sue labbra. Cerco di raggiungere la sua anima e cercare di guarirla.

"Ti amo" sussurro.

Si alza e bacia la lapide più di una volta.

"Ti amo, Harry, mi manchi ..... così tanto. Addio, Harry. So che non posso stare con te adesso, ma ti prego di aspettarmi finchè non ti avrò raggiunto. Così mi saprai indicare la strada quando sarà il momento." mormora tranquillamente.

Si allontana, ancora singhiozzando, ma più in pace con se stessa. La guardo andare. Vorrei poter fare di più. Penso al bambino, che ha scoperto di recente di aspettare. Il bambino che avrà i miei occhi e i mie capelli .... una figlia .... Lily. Questo le darà la forza. So che ce la farà.

In piedi, guardo la scritta sulla lapide ..... la mia lapide:

Qui giace

Harry James Potter

Amato Marito

Adorato Figlio

Fedele Amico

Il Ragazzo Che è Sopravissuto.

Riposa in Pace

"Addio amore mio, mia Hermione ...." pensai mentre andavo alla deriva in cielo, in quel luogo sacro dove riposano i  guerrieri caduti, " rimarrò qui in tua attesa".




Che ve ne pare? Fa pietà?  Fatemi sapere.
Un saluto da Ramoso90