Capitolo 4 – In due su
un’altura
Ub volò per chilometri, nelle nuvole, nel cielo.
Avrebbe voluto volare verso la luna che splendeva in alto,
quella bella luna piena che aveva segnato il destino di Sayan di Goku, avrebbe voluto
volare verso una delle tante, piccole stelle e dimenticare questo misero
pianeta e il suo dolore. Invece si fermò. Scese sul
ciglio di una rupe, si rannicchiò e si mise a piangere, piano. In silenzio, Vegeta si posò accanto a lui. In quel ragazzo,
gli capitava per la prima volta di vedere un po’ se stesso, come sarebbe potuto essere lui se non gli fosse stata insegnata la
via della violenza e della prevaricazione, se non gli avessero riempito la
testa fin da bambino con le più becere convinzioni dei Sayan,
prima fra tutte quella che lui, in quanto Principe, non poteva che essere il
migliore di loro. Follie! Molto tempo prima,
incontrando Goku, era quasi morto per aver prestato
troppo fede a quella storia, sottovalutando l’abilità del suo avversario. Da
allora erano passati più di vent’anni, eppure la
ferita nel suo orgoglio era sempre rimasta aperta, fino a quella sera. Ma sapere della morte definitiva di Goku
l’aveva indotto a dimenticare tutto. Che cosa insulsa,
essere il Principe di un popolo di cui sei ormai l’unico rappresentante! Così
Vegeta si accovacciò accanto al ragazzo, immerso nella luce soffusa, lo sguardo
perso nel vuoto… non avrebbe pianto, questo no. L’aveva fatto una sola volta nella sua vita, umiliato e
deriso da Freezer, e si era pentito a lungo di quel momento di debolezza.
Sarebbe semplicemente rimasto lì, accanto al ragazzo, a soffrire insieme a lui.
Due guerrieri su un’altura,
al chiaro di luna. Pensieri turbolenti li agitavano nel profondo dell’anima.
Ub : Cosa possono
capire di me, o di Goku, loro? Amici! La loro
amicizia si è sempre limitata, al più, a farsi salvare da lui: non l’hanno mai
capito davvero. La sua grande tristezza… diceva sempre
che sarebbe dovuto morire assieme a Radisc, e che
finisse tutto lì. Abbracciato a suo fratello, il nemico più
odiato, quello che gli aveva sottratto la possibilità di vivere tra i terrestri
come un terrestre. Era tanto più facile, prima… Ma il dovere, che sempre
lo chiamava, l’aveva chiamato fuori anche dalla morte,
l’aveva trascinato in nuove battaglie, sempre più stanche e insensate. Quando era apparso
Majin-Bu, l’aveva detto chiaramente, ‘che ci pensino i giovani, a difendere
Vegeta : Come si può
vivere quando non hai più uno scopo, anzi, lo Scopo? Io ho vissuto per te, Kakaroth. Per superarti, per ucciderti. E
ora? Tu sapevi di morire, eppure ci hai lasciati col
sorriso, come sempre. Eri un gigante. Forse ora capisco questo, di me : quando ti incontrai la prima volta, non fu davvero la tua
forza ad offendermi. I muscoli possono averli tutti… fu
la tua grandezza. Con tutto il mio orgoglio, io non ero grande come te, che eri migliore di tutti questi terrestrucoli,
eppure rischiavi la vita per difenderli, perché credevi fosse giusto. Lo era?
Loro sono piccoli, si arrabattano, chiacchierano e fanno a gara per chi era più
vicino a te, per chi ti era più amico, ma li rode il sospetto che tu non fossi davvero amico di nessuno di loro, perché a nessuno hai
rivelato il tuo più grande segreto, quello della fine che incombeva su di te.
Figurarsi! Bastava lo dicessi a uno di loro, e il
giorno dopo l’avrebbe saputo mezzo mondo. E io? Io
volevo diventare forte come te, o fragile come te, non so,
ma tu mi hai lasciato a metà strada. Eccomi qui, inutile, misero. Un terrestrucolo anch’io, con tutta la mia forza. Ma forse ora vedo chiaro: questo ragazzo è l’ultimo dono che
mi fai. In lui vivono la grinta di Bu e la tua forza
d’animo, Kakaroth: chi più di lui può essere il mio
degno rivale?
Due guerrieri su un’altura,
al chiaro di luna. Avrebbero potuto dirsi tante cose, ma tacquero
per ore. Infine fu Vegeta a parlare. Per chiedere :
-
Kakaroth ti ha insegnato
il teletrasporto?
Ed ecco a voi il nuovo capitolo. Molta
poca azione (d’altronde, non è che in generale io ne abbia
messa tantissima) ma tante riflessioni. X caro: spero di farti apprezzare un po’
di più il mio Ub in questo capitolo, che è uno dei
miei preferiti… A presto!