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Autore: Debbie_91    05/02/2012    2 recensioni
È trascorso del tempo, da quando Goku e i nostri eroi hanno combattuto contro i draghi malvagi delle sette sfere del drago e sconfitto Li Shenron. Sulla terra regna la pace. Gli animi dei nostri amici sono sereni. Tutti, tranne uno. Vegeta, in cuor suo, non ha mai messo da parte il suo desiderio di superiorità nei confronti di Goku e, spinto da una forza a lui sconosciuta, è deciso a tornare ad essere il Sayan che era un tempo. Malvagio e spietato. Cosa o chi riuscirà a fargli cambiare idea?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Goku, Trunks, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Goku e Bra erano, ormai, fuori dalla stanza. Mentre Goku la teneva tra le braccia, la figlia di Vegeta gli diede un colpetto al braccio, che subito la fece scendere.

-Pensi che mio padre vincerà?-

Domandò, preoccupata.

Goku non rispose. Bra sbuffò, e ripeté la domanda.

-Allora, Goku?-

Domandò, stavolta infastidita.

-A dire il vero... non ne ho la più pallida idea. Mentirei, se ti dicessi che sono sicuro che tuo padre vincerà.-

Sospirò, e guardò la ragazza.

-Ma di una cosa sono sicuro.-

Disse.

Bra lo guardò, con uno sguardo fiducioso, ma amareggiata per ciò che Goku le aveva prima detto.

-Vegeta impiegherà tutte le sue forze in questo combattimento. Sta lottando per qualcuno a cui tiene. Ha uno scopo ben preciso. E sa che non deve fallire.-

Poggiò una mano su una spalla della ragazza.

-Dobbiamo avere fiducia, figliola. Tuo padre è forte.-

Bra annuì, leggermente rincuorata dalle parole del Sayan. Annuì perché ciò che aveva appena detto Goku, lei l'aveva sempre creduto. Suo padre era forte; lo sapeva bene. Forte e temerario. Mai e poi mai avrebbe accettato una sconfitta. Non ora che combatteva, come aveva detto Goku, per una giusta causa. E allora strinse i pugni, come per dare forza a se stessa. Come per dirsi: non temere Bra, tuo padre riuscirà a sconfiggere quel mostro. E tu potrai abbracciarlo di nuovo.

Goku guardava la ragazza, con un viso colmo di compassione. In cuor suo, non era poi tanto fiducioso riguardo un esito positivo del conflitto. Ma ci sperava. Aveva detto quelle parole a Bra, per trasmetterle forza. E, forse, ci era anche riuscito. Le sue sopracciglia corrucciate, davano maggiore espressività ai suoi occhi, che fissavano il vuoto.

Devi farcela, Vegeta.

Pensò.

Stavolta, non solo per te stesso.

E guardò Bra, ancora una volta.

Improvvisamente, ci fu una grande esplosione, e una parete della stanza dello Spirito e del Tempo, andò in frantumi.
Bra spalancò la bocca, in segno di stupore. Goku batté forte le palpebre.

-Vegeta!-

Gridò, vedendo il compagno steso al suolo.

-Vegeta, tutto bene?-

Domandò, avvicinatosi al Sayan dolorante.

Vegeta alzò il viso e lo guardò. Goku si chinò per aiutarlo ad alzarsi.

-Lascia. Non mi toccare!-

Esclamò Vegeta.

Goku arretrò.

-Insomma, quante volte devo dirti che non sono affari che ti riguardano?-

Domandò, seccato, il Principe dei Sayan.

-Ma, Vegeta...-

Blaterò Goku.

-Niente ma.-

Sbottò il Principe. E giratosi, vide la figlia. Spalancò gli occhi.

-Che ci fa lei ancora qui?-

Domandò, irato.

-Ti avevo detto di portarla via.-

-Vegeta, cerca di ragionare.-

Disse Goku, osservandolo meglio.

-Sei pieno di ferite. Non puoi andare avanti così. Guarda lui.-

Aggiunse, volgendo lo sguardo al drago.

-Ha solo qualche graffio. Ed è nel pieno delle sue forze.-

-Basta, sta' zitto, Kakaroth! Io posso batterlo. Questo lo so! Non permetterò ad un drago da quattro soldi di sconfiggermi. Io sono il Principe dei Sayan!-

Goku sospirò.

Pagherai cara la tua testardaggine.

Pensò. Ed arretrò di pochi passi.

Una potente risata risuonò all'interno della stanza. I due Sayan sollevarono, rapidamente, lo sguardo.

-Ah ah ah! Mi fate ridere. Ah ah ah! Siete semplicemente ridicoli. Vi guarderei per ore, potendo. Ma... vedete, i tempi stringono. Ed io mi sono stancato.-

-Attento.-

Disse Goku, pacatamente.

-L'ultima volta che l'hai detto, ti è costato parecchio.-

-Taci, Sayan!-

Esclamò Li Shenron, particolarmente infastidito.

-Non sopporto chi parla troppo. […] La verità...-

Disse, volgendo lo sguardo alla ragazza, e mostrando un ghigno.

-La verità è che vi preoccupate tanto per la sua vita. Quando dovreste preoccuparvi per la vostra. E...-

-Perché non cominci tu a preoccuparti per la tua vita!-

Lo interruppe, Vegeta.

-Fa' silenzio, scimmione! Non vedi che sto parlando?-

-Non darmi ordini, drago. Non lo sopporto.-

Replicò il Principe dei Sayan.

-Sta' zitto!-

Insistette Li Shenron.

-Non darmi ordini!-

Vegeta, gridò a gran voce e si trasformò in Super Sayan di quarto livello.

-Ora lo dico io, se permetti.-

Breve pausa.

-Nel caso non permettessi, lo direi comunque. Mi sono stancato. Non mi va' più di sentire la tua voce. Non mi va'!-

Li Shenron sorrise.

-Che hai da sorridere? Eh?-

Domandò il Sayan.

-Dimentichi che ho tuo figlio.-

Disse il drago, materializzando la sfera con all'interno Trunks.

-Non l'ho dimenticato.-

Disse Vegeta.

Non potrei mai.

Pensò.

Li Shenron estrasse il giovane ragazzo dalla sfera che lo avvolgeva, ed attorcigliò le braccia attorno al suo corpo, tenendolo ben saldo. Era divenuto il suo ostaggio.

-È inutile che ti prepari ad attaccare. Neanche il tuo colpo migliore, riuscirebbe a farmi fuori. E, nel caso ci riuscisse, cosa che reputo alquanto improbabile, se non impossibile, manderebbe all'altro mondo anche tuo figlio. [...] Sei troppo distante, per potermi centrare e ferire mortalmente.-

Disse. E rise.

-Davvero?-

Domandò Vegeta.

Li Shenron lo guardò confuso.

-Io...-

Proseguì il Sayan.

-Io penso che sia una questione di punti di vista.-

Dopo che, Vegeta, pronunciò queste parole, il drago sentì una mano poggiarsi sulla sua schiena. Il suo corpo vibrò. La voce del Sayan era giunta dalle sue spalle.

-C-come hai fatto?-

Balbettò.

Vegeta non rispose, ma sul suo viso comparve un sorriso beffardo, che fece sussultare Li Shenron.

-Come hai fatto...-

Sibilò, nuovamente.

-Se proprio vuoi saperlo, si chiama tecnica della moltiplicazione dei corpi. L'ho messa in atto, mentre tu eri troppo occupato a blaterare, per potertene accorgere. Si tratta di una tecnica potenziata. Entrambi i miei corpi sono in grado di sferrare colpi che possiedono lo stesso livello di potenza. […] Così, ora, hai davanti a te due Vegeta, perfettamente identici. In tutto e per tutto.-

Vegeta sorrise.

-Non lo trovi geniale?-

-I tuoi giochetti, non mi spaventano, Vegeta.-

Il drago osservò il Sayan che stava dinnanzi a lui e lanciò una rapida occhiata a quello che stava alle sue spalle.

-Sono trucchi banali. Conosciuti da tutti.-

-Davvero? E allora perché ti sei spaventato tanto, un attimo fa?-

Li Shenron strinse i pugni. Il suo viso stava grondando di sudore. Vegeta e la sua copia fecero un passo in avanti e il drago, colto dal panico, perse l'equilibrio per un attimo, lasciando andare la presa che teneva ben saldo il ragazzo.

-Kakaroth!-

Gridò Vegeta.

Goku si precipitò verso Trunks e l'afferrò, per poi tornare al suo posto, con il ragazzo sottobraccio.

Li Shenron non oppose alcuna resistenza, intento com'era a percepire ogni singolo movimento di Vegeta.

-E adesso...-

Disse Vegeta, portando la mano destra avanti.

-È giunta la tua ora.-

-No!-

Gridò, Li Shenron.

-Non riuscirai a sconfiggermi con un trucco così banale!-

Vegeta e la sua copia, compirono gli stessi movimenti, in maniera perfettamente sincronizzata. In tutto il corridoio, si udì la loro voce. Un

-Big Bang Attack!-

risuonò in tutto il palazzo. Dende e Popo si precipitarono nel luogo dello scontro. Le grida di Vegeta furono immediatamente seguite da un violento

-No!-

che il drago ripeté. Fu un grido di terrore, che fece sussultare tutti i presenti. Una luce accecante avvolse i due, anzi, i tre combattenti. Due raggi di energia, scagliati da davanti e da dietro il drago, perforavano il suo corpo, unendosi al centro del suo cuore e divenendo uno solo. Le sfere, che splendevano sul petto del drago, si sgretolarono una ad una. Avvolto dalla luce, Li Shenron scomparve. Scomparve anche la copia che Vegeta aveva creato. E sul luogo dello scontro, rimase solo il Sayan che, tirato un sospiro di sollievo, cadde a terra, sfinito.

Bra stava in piedi, a pochi metri dal padre. I suoi occhi lo fissavano. Per tutta la durata dello scontro, non era riuscita ad aprire bocca. Ed ora, che tutto sembrava finito, era talmente scossa da non riuscire ad avvicinarsi a Vegeta, che, steso al suolo, immobile, pareva privo di vita. Una leggera brezza si fece prepotentemente spazio attraverso il varco che l'esplosione aveva creato, massaggiando delicatamente la folta chioma della ragazza, che teneva una mano sopra la bocca. Il suo sguardo era preoccupato. Il motivo per il quale non riusciva ad avvicinarsi al padre era dato dalla paura che lo scoprisse come a lei pareva da quella distanza: privo di vita.
Goku, che teneva ancora Trunks sottobraccio, lo affidò a Dende, invitandolo a porgergli le sue cure. Il Sayan si avvicinò a Bra e portò una mano sulla sua schiena, per rincuorarla. Poi, avanzò verso Vegeta, fino a giungere a pochi passi da lui. Portò due dita alla giugulare del Sayan, per verificare quali fossero le sue condizioni e il suo viso divenne serio.
Bra, che lo osservava a distanza, sussultò. E portò le mani al viso, per coprire le lacrime imminenti.
Nel frattempo, Trunks aveva riaperto gli occhi e, confuso, aveva chiesto a Dende cosa fosse accaduto. Dopo aver osservato la sorella, le corse incontro per prestarle il suo aiuto.

-Ehi, piccola, che ti prende?-

Le domandò.

Ma Bra non rispose, singhiozzante com'era.

-Bra...-

Sussurrò Trunks. Poi, la sua attenzione fu richiamata dalle grida di Goku.

-Vegeta!-

Udì. E si voltò alla ricerca del padre.

Bra portò via le mani dagli occhi e guardò in direzione dei due Sayan, afferrando il braccio muscoloso del fratello. Trunks la guardò e, dopo averla invitata a seguirlo, raggiunse il padre.

Oh, papà.

Pensò il ragazzo. E volse lo sguardo a Goku, che, in ginocchio dinnanzi al Principe, non accennava alcun movimento.
Le sopracciglia di Trunks si corrucciarono. E strinse i pugni.

-Papà!-

Gridò, scotendo il corpo del padre.

-Papà!-

-Dende.-

Disse Goku, con estrema calma.

-Presta le tue cure a Vegeta. […] Io sento che c'è ancora vita in lui.-

Il corpo di Bra vibrò al suono di quelle parole. Il giovane Supremo si avvicinò al Sayan e fece come ordinatogli da Goku. Ma Vegeta non accennava alcun movimento.

-Ne sei sicuro, Goku?-

Domandò Dende, con aria preoccupata.

Goku annuì.

Dopo alcuni secondi, il viso di Vegeta tremò e le sue labbra cominciarono a muoversi.

-K-K...-

Sussurrò, a fatica.

-Kakaroth...-

-Sono qui, Vegeta. Parla pure.-

-Cos'è successo?-

Domandò il Principe dei Sayan.

Goku sorrise a quella domanda.

Gli occhi di Bra divennero lucidi. La ragazza si avventò al petto del padre e lo strinse forte.

-Oh, papà, sei ancora vivo! Ho temuto il peggio!-

Disse, con la voce soffocata dal pianto.

Vegeta si portò a sedere ed assecondò l'abbraccio della figlia, con una sola mano. Con l'altra, andò alla ricerca del figlio, che prontamente gliela strinse.

-Sei grande, papà.-

Disse Trunks.

Queste parole suscitarono un sorriso nelle labbra del Sayan, che strinse la mano del figlio con maggior vigore, per poi abbandonarla e dedicarsi alla figlia.

-Su, Bra, scansati.-

Sussurrò, con insolita dolcezza. Vegeta si portò a pochi passi da Goku e gli porse la mano. Goku sorrise e gliela strinse.

-A quanto pare ce l'hai fatta.-

Gli disse.

-A quanto pare.-

Ripeté il Principe dei Sayan.

-Grazie, Dende.-

Disse rivolgendosi al giovane Supremo, che arrossì ad una tale, inconsueta, affermazione del Sayan. E fatto un cenno ai suoi due figli, si avviò verso l'uscita del palazzo.

Goku, che teneva le mani sui fianchi, stette ad osservare Vegeta, mentre si allontanava.

-Ehi, Vegeta!-

Gridò a gran voce.

Il Sayan rallentò il passo, e alla frase successiva di Goku, si fermò.

-Tu sei davvero il Principe dei Sayan! Non scordarlo mai! […] Sei tu il numero uno!-

Vegeta scosse leggermente il capo e sorrise. Non capì mai se quell'affermazione dell'amico fosse sincera o fosse solo un modo per illuderlo di un qualcosa che non avrebbe mai potuto essere. Ma ciò non aveva alcuna importanza, per lui; non più. Lo dimostrò il fatto che riprese a camminare e scomparve alla vista dei nostri amici.




FINE



Ringrazio tutti coloro che hanno seguito e recensito con cura questa mia storia! Mi avete dato la forza per continuarla e per giungere ad una sua fine! Grazie... Grazie di cuore!

A presto! :)

Debbie_91

  
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