-Mamma, mamma- disse una bellissima bimba dai capelli rossi e dagli occhi color nocciola -Posso chiederti una cosa?- -Certo tesoro, dimmi- - Perché non ho mai conosciuto il mio papà?- Nami ci rimase di stucco. Sapeva che prima o poi la bambina le avrebbe chiesto del suo papà, ma non immaginava che sarebbe successo così presto. Non si sentiva ancora pronta per affrontare l'argomento. La piccola aveva già 3 anni quindi era abbastanza normale che chiedesse di lui, ma Nami non sapeva proprio come spiegarle il tutto. -Tesoro, vieni qui vicino a me- Nami lesse nei suoi occhi la tristezza di non sapere la verità e penso che forse era il caso di raccontarle del suo papà e quindi dell'unico uomo che aveva amato nella sua sua vita. Quell'uomo che ormai aveva perso ma che gli aveva regalato un dono bellissimo: sua figlia. Nami abbracciò la bambina e le promise che l'indomani le avrebbe raccontato il tutto. La piccola si rassicurò e si mise a letto. Nami le rimboccò le coperte, si recò nella propria stanza e si infilò sotto le coperte. Chiuse gli occhi e subito si perse nei ricordi. Ripensò a tutti i bei momenti che aveva passato con la sua ciurma. Ripensò al suo capitano che le aveva restituito il sorriso che le era stato portato via da Arlong; ripensò allo spadaccino senza senso dell'orientamento, quel poveraccio che ancora dovrebbe restituirle un sacco di soldi (la maggior parte tutti interessi maturati) ma che le aveva salvato la vita fin dal loro primo incontro; ripensò a quel nasone bugiardo, il caro Usopp, il cecchino fifone della ciurma, che nonostante la paura non avrebbe mai mollato un amico in difficoltà; ripensò al cuoco Sanji, una sorta di pervertito travestito da galantuomo ma che aveva un gran cuore nobile; ripensò al dolcissimo Chopper, medico di bordo, molto suscettibile ai complimeti; ripensò alla bella Robin, unica persona sana di mente su cui poter parlare su quella nave di pazzi; ripensò a Franky, il carpentiere della nave, sempre disposto ad aiutare gli altri; ripensò a Brook, lo scheletro canterino dalla battuta sempre pronta, che aveva allietato con la sua musica le loro avventure. Infine ripensò a lui, l'unico vero amore della sua vita. L'uomo che le aveva rubato il cuore. Iniziò così a vagare tra i ricordi.