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Autore: Jar Of Hearts    06/02/2012    6 recensioni
E se le cose fossero andate diversamente?
Edward e Bella si sono sposati, hanno avuto Renesmee e Bella si è trasformata.
I Volturi non si sono più ripresentati.
E se Jacob non fosse mai tornato per il matrimonio di Bella? E se avesse continuato a girovagare per l'america?
Cosa succederebbe se lui e Renesmee si incontrassero, senza che lui sappia chi sia lei?
E se i Volturi, o meglio Aro avesse scoperto della presenza di creature mezze-vampire e avesse un piano per avere Renesmee per la sua guardia?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Buon dì a tutte!

Vi direte: “Hai già tre storie in corso e ne pubblichi un'altra? Ma sei pazza?!”

Ebbene sì: sono più che pazza!

Comunque questa storia l'ho ideata e scritta con Nessi99 (la mia sorella adottiva ^^).

Sia io che lei speriamo che questa storia, o meglio, questo piccolo prologo vi incuriosisca ;)

Cooooomunque vi lascio alla lettura ^^

Vi auguriamo buona lettura,

Jar Of Hearts e Nessi99

 

PS Ci “vediamo” giù ;)

 

                                                                       Image and video hosting by TinyPic

                         Prologo

 

Renesmee Pov

 

La mia vita era perfetta: avevo una famiglia che mi amava alla follia e che io a mia volta adoravo, potevo avere tutto quello che volevo ed avevo molti amici a scuola.

Le uniche cose che non sopportavo, ma che purtroppo nella mia vita erano delle costanti, erano le bugie.

Non solo ero costretta a raccontarne ai miei amici a scuola che, poiché erano umani, non sapevano nulla della natura mia e della mia famiglia, ma anche le persone a cui tenevo di più me ne raccontavano: i miei genitori.

Se facevo loro domande sul passato, su prima che io nascessi, loro sviavano abilmente il discorso...

O per lo meno mio padre, che era un bravo attore, ma mia madre, che era terribile nel dire le bugie, ogni volta si lasciava scappare qualche frase, per me senza senso, e quando le chiedevo spiegazioni mi diceva che ero troppo piccola per sapere certe cose. Allora non parlavo con entrambi per qualche giorno, troppo arrabbiata per rivolgere loro la parola.

A volte avevo provato a fare domande ai miei zii o ai miei nonni, ma anche loro mi distraevano con le mie attività preferite: le gare.

Ero piuttosto competitiva: tutto, con me, si trasformava in una gara.

I miei zii, Emmett e Jasper, erano i miei “avversari” abituali.

Scommettevano sempre e quelle erano delle occasioni in più per delle puntate.

Un lunedì, subito dopo essere tornata da scuola, ero annoiata e non sapevo cosa fare e, siccome non c'era nessuno in casa, ne approfittai per scoprire cosa mi nascondevano di tanto importante.

Frugai in tutta la casetta, in cui abitavamo io e i miei genitori, ma non trovai niente.

Pensa, Renesmee, pensa...Dove nasconderebbero delle cose che non vorrebbero farti vedere?

Ci pensai su qualche istante e poi realizzai: la soffitta a casa dei nonni!

Così corsi alla villetta dove abitavano i miei nonni, sperando che anche loro fossero fuori casa.

Era il mio giorno fortunato: non c'era anima viva.

Salii di soppiatto nella piccola soffitta e dopo quasi dieci minuti di ricerca trovai qualcosa di “sospetto”.

C'era un grande scatolone in un angolo.

C'era una scritta sopra, fatta con un pennarello indelebile nero.

Bella

Era la calligrafia di mio padre: pulita, elegante e perfetta.

Aprii la scatola, trepidante.

Vi frugai dentro.

C'erano copie sgualcite di romanzi famosi.

Giulietta e Romeo, Cime tempestose e Orgoglio e Pregiudizio...

Dovevano essere gli oggetti che teneva a casa di suo padre prima che si sposasse, avesse me e diventasse una vampira.

Mi stavo quasi per arrendere, pensando che non ci fosse niente di “compromettente”, quando trovai un oggetto strano, per lo meno per mia madre.

Era un acchiappasogni, uno di quegli oggetti dei nativi americani.

Non mi sembrava nello stile di mia madre credere a certe leggende...almeno quando era ancora umana.

Strano...

Continuai a frugare nella scatola, sperando di trovare qualcos'altro di interessante.

E lo trovai, anzi ne trovai due: un piccololissimo oggettino di legno intagliato, un lupo e una foto.

Il primo doveva essere un ciondolo, ma non era quello ad incuriosirmi di più...

La foto ritraeva mia madre abbracciata ad un ragazzo che non avevo mai visto.

Sia il ragazzo che mia madre, che in quella foto era ancora umana, sorridevano.

Erano sorrisi sinceri, entusiasti e felici, anche se in quello di mia madre c'era una punta di tristezza.

Il ragazzo era bellissimo: la pelle bronzea, il fisico muscoloso e perfetto, risaltato dalla maglietta aderente che indossava, gli occhi scuri, praticamente neri, e penetranti, ma la cosa più bella in lui era il sorriso; abbagliante e mozzafiato.

Dal colore della pelle e dai tratti del viso doveva essere un nativo americano.

All'improvviso collegai: doveva essere stato quel ragazzo ad aver regalo l'acchiappasogni a mia madre.

Forse le ha regalo anche il ciondolo!

In quel momento sentii il rumore di una porta che si apriva.

Devono essere tornati!

Scesi in soggiorno, come una furia, con gli oggetti “incriminanti” che avevo trovato.

Seduti sul divano, l'una abbracciata all'altro, c'erano mia madre e mio padre.

<< Tesoro! >> esclamò mia madre, non appena mi vide.

Mio padre mi sorrise semplicemente, anche se quel sorriso si spense dopo poco.

Doveva aver sentito i miei pensieri.

Dire che ero furiosa era un eufemismo.

Non sopportavo più di essere soggetta a così tante menzogne!

Insomma, cosa mi nascondevano di tanto importante? Un segreto di stato?!

<< Cosa sono questi? >> esordii, buttando gli oggetti sul tavolinetto di fronte al divano.

Mia madre si irrigidì, mentre mio padre mi guardò male, come ad intimarmi di finirla lì.

Ma non lo avrei fatto.

Ero stufa di essere controllata da loro!

Certo, mi volevano bene, come io ne volevo a loro, ma erano troppo iperprotettivi nei miei confronti.

<< Allora? >> insistetti.

<< Non è nulla Renesmee... >> mormorò mia madre, guardandosi intorno, temporeggiando.

<< Chi è questo ragazzo? >> continuai imperterrita.

<< Basta, dacci un taglio, Renesmee! >> mi intimò mio padre.

<< No! Sono stanca di non ricevere mai risposte! Ogni volta che vi chiedo qualcosa sul vostro passato, anzi su quello di mamma, cambiate discorso o mi rispondete con frasi fatte! Non ne posso più! Ed io ora voglio delle risposte! >> sbottai, esasperata.

Nello stesso istante in cui smisi di parlare, notai che mia nonna era entrata in soggiorno e che mi guardava, shoccata da quella mia sfuriata.

<< Mi vado a fare un giro...E questi li prendo io, finché non mi risponderete! >> borbottai, afferrando i tre oggetti sul tavolinetto.

Proprio quando stavo per uscire di casa, una mano mi afferrò.

Era mia madre.

La scansai malamente, mi girai e feci una cosa che MAI mi sarei immaginata di fare: le tirai uno schiaffo, sulla guancia destra.

Ovviamente non si fece del male, ma mi guardò shoccata, quasi terrorizzata.

Sembrava la faccia di qualcuno che si ritrovava davanti il suo incubo peggiore.

<< Renesmee! >> mi sgridò mio padre, prendendo tra le braccia la moglie.

Non l'avevo mai visto così arrabbiato, tanto meno con me.

Mi girai e scappai.

Mentre correvo a casa presi la mia decisione...

Arrivata a destinazione presi un borsone e lo riempii con alcuni dei miei vestiti, i più comodi e meno voluminosi e delle scarpe.

Presi il mio album fotografico pieno di foto mie, dei miei amici e della mia famiglia, la mia macchina fotografica, il mio mp3, il mio pc ed alcuni dei miei libri preferiti, infilandoli nello zaino di scuola che avevo svuotato, buttando i libri e i quaderni sul letto.

Presi anche il ciondolo che i miei mi avevano regalato per il mio primo natale e lo indossai.

Presi i soldi che mi avevano regalato i nonni in tutti quegli anni, destinati al college e li infilai nella tasca esterna dello zaino.

Mi misi in spalla lo zainetto e presi tra le mani il borsone.

Diedi un ultimo sguardo alla casa e le dissi addio.

Avrei cambiato aria.

Me ne sarei andata lontana...in Europa magari, oppure in una grande metropoli...

Un'ora dopo mi ritrovai davanti alla biglietteria dell'aeroporto.

L'unico volo più vicino e con un posto libero era quello per New York.

Comprai il biglietto per la “Grande mela” e, una volta imbarcato il borsone, salii sull'aereo.

Mi addormentai riguardano la foto in cui era ritratta mia madre e il bel ragazzo.

Chissà chi è...

 

Jacob Pov

 

Da quando me ne ero andato da casa mia, otto anni prima, le cose, almeno per me, erano cambiate.

Mi trasferivo da una città all'altra ogni sei mesi circa.

Avevo smesso, però, quando avevo trovato un lavoro fisso, ad un'officina a New York.

La paga mi permetteva: di poter pagare l'affitto di un monolocale, minuscolo ma carino, di poter pagare le bollette e di poter spendere soldi per sfamarmi e divertirmi.

Insomma, come stipendio non era affatto male.

Mi ero persino trovato una ragazza: Heidi.

Fisico mozzafiato, viso perfetto, capelli color del mogano e occhi marroni scuri.

Non l'amavo, certo, ma mi “distraevo”.

Nonostante tutto amavo ancora Bella, anche se erano passati tanti anni.

Probabilmente era diventata una sanguisuga o era stata uccisa durante la “famosa” luna di miele, mentre si divertiva con il suo bel vampiro.

Mi dispiaceva non avere più contatto con mio padre o con il branco, ma era meglio così, sia per me che per loro: io non ero più lo stesso.

Ero diventato un menefreghista e non sorridevo più: una specie di ghiacciolo senza sentimenti.

Mi trasformavo ancora, per cui dimostravo la mia solita età: venticinque anni.

A causa della lontananza, fortunatamente, non sentivo i pensieri degli altri e di conseguenza loro non sentivano i miei.

Forse dopo tutti quegli anni era come se io facessi parte di un branco a parte.

Un lupo solitario...

 

Allora? Che ne pensate? *_*

Spero, anzi speriamo, che vi sia piaciuto questo prologo e che recensiate in tante, perché per noi sarebbe veramente importante conoscere le vostre opinioni, belle o brutte che siano =)

A presto!

  
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