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Autore: blacksmile    15/09/2006    8 recensioni
"Silenzio nella Foresta Proibita.
Un movimento.
Un fruscio…
Tra le foglie cadute, una piccola creatura sta correndo."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dagli occhi di un piccolo selvaggio.


Silenzio nella Foresta Proibita.
Un movimento.
Un fruscio…
Tra le foglie cadute, una piccola creatura sta correndo. Le zampe esili si muovono agilmente su quel terreno che per tanti animali è impraticabile. La coda, ricoperta di lungo pelo bruno, è alta e stabile per garantire equilibrio durante la corsa. Le orecchie, ricche di piccoli ciuffi scuri, sono tese e attenta a percepire qualunque rumore sospetto. Un paio di grandi occhi vispi, scuri e lucenti, saettano tra gli alberi nel tentativo di avvistare un potenziale nemico.
Il piccolo scoiattolo stava correndo senza sosta alla ricerca della sua adorata tana, calda e protetta da sguardi indiscreti.
Il suo cuoricino batteva forte per pompare il sangue necessario per mantenere il ritmo della folle corsa, e il suo respiro era affannato e irregolare.
Si fermò per prendere aria, intanto tese ancora di più le orecchie. Si udivano dei passi avvicinarsi. Piccoli scricchiolii ritmici acquistavano energia man mano che due figure indistinte si avvicinavano. La piccola creatura alzò la testolina rotonda, fiutò l’aria e sentì due diversi odori.
Non erano animali, infatti, il primo era un profumo delicato e dolce, sapeva di fiori di montagna e rose. L’altro era più deciso e forte, sapeva d’agrumi e menta piperita. Lo scoiattolo era inebriato da quei due odori così insoliti al suo olfatto raffinato tanto da non accorgersi che le due forme si erano avvicinate pericolosamente a lui.
Scappò via, verso un cespuglio di cui non ricordava la tipologia, ma era convinto che non fosse ortica o qualche altra pianta che poteva riscuotere delle improvvise reazioni allergiche a catena.
Da lì aveva un’ottima prospettiva e potè vedere le due figure arrivare. Quasi poteva riconoscere i lineamenti fisici della coppia di sconosciuti.
Arretrò ancora, sicuro che se sarebbe rimasto lì fino a quando non fossero spariti i due individui, avrebbe avuto via libera per una fuga tranquilla verso la sua tana. Le sue zampette tremavano notevolmente e il cuore sembrava una batteria suonata da un membro di qualche gruppo hard rock-metallico.
Ora era in grado di vedere perfettamente quelle due creature. Erano umani, precisamente un ragazzo e una ragazza intorno ai diciassette anni. Camminavano svelti, ma intimoriti dai numerosi alberi attorno.
La ragazza aveva una folta capigliatura crespa e possedeva un corpo gracile e sottile, nonostante fosse abbastanza bassa, ma sulla norma. Teneva il petto in fuori, come se volesse dimostrare che fosse più importante della figura che la seguiva.
Il ragazzo, dal canto suo, era alto e robusto, causa dei muscoli messi sotto sforzo ogni giorno negli allenamenti di quello che l’animale parve di aver riconosciuto come sport chiamato Quiddich, anche se era abbastanza dinoccolato. Esibiva una bellissima capigliatura fulva, come il suo pelo. Ad intervalli di pochi minuti, passava una mano per scompigliarli nervoso.
Era alquanto curioso vedere degli esseri umani in quella zona della Foresta, visto che era popolata dagli Snasi e, salvo che non volevi farti staccare un braccio a morsi, non si era mai avvicinato nessuno.
Sentiva che stavano parlando tra loro, più che altro sembrava che stavano litigando. Alzò il musetto e tese di nuovo le orecchie per capire il motivo di tanto chiasso.

- Insomma Ron! Vuoi farla finita? – disse la ragazza con impazienza verso il compagno di viaggio.

- Hermione… io ho paura. Qui ci sono quei dannatissimi ragni giganti. Lo sai vero che ho la fobia per quelle bestie ad otto zampe?

- Sì, che lo so. In ogni modo non possiamo andare indietro adesso che siamo arrivati. Vuoi o non vuoi prendere in simpatia quel tricheco di Lumacorno?

- Sì, ma dovevamo proprio venire nella Foresta per impressionare quello li?

- Naturale! E ti ho anche spiegato il motivo. Qui intorno deve esserci qualche cespuglio di una rarissima specie d’artemisia, che è utilizzata anche nella Pozione Rimpolpasangue. Capirai la sua importanza e il suo valore sul mercato. Il professore non resisterà ad averlo, quando ti presenterai con un ciuffo di quella pianta. È troppo goloso perché si lasci sfuggire un’occasione del genere.

- Se lo dici tu! – rispose il ragazzo, che prontamente mise una mano nella tasca dei pantaloni per cercare la bacchetta.

Lo scoiattolo, sconcertato dal comportamento di quei due esseri, non aveva mai visto degli umani così da vicino, forse troppo vicini per i suoi gusti. Infatti, era poca la distanza che separava lui da quelle due masse in movimento. Adesso non erano solo le zampe a tremare, ma tutto il corpo era preso da continui sussulti.
I due si stavano avvicinando al cespuglio e, quando la ragazza si girò, apparve un sorriso sul suo viso ed esclamò eccitata – Ron! L’ho travata! È proprio questa qui. Guarda!

Indicava verso il cespuglio dove era nascosto lui. Non poteva essere proprio…. Oh no!
Il piccolo roditore alzò la testolina e guardò le foglie alternate da grandi grappoli di fiori tubulosi, emanavano un forte odore aromatico. Era proprio artemisia.
La giovane si avvicinò all’arbusto seguita immediatamente dal ragazzo, e annusò i fiori. Un’espressione estasiata, fu seguita da un’accurata ricerca nella borsa di un libro pieno d’illustrazioni di piante.

- Eccola qui! Si chiama Assenzio o Artemisia absinthium. "Pianta perenne, amara, grigiastra, aromatica. Le foglie e le gialle sommità fiorite dell’assenzio, contenenti un olio essenziale tonico, l’absintina, e una canfora, l’absintolo, sono sfruttate per le loro proprietà stimolanti e febbrifughe.
In molte parti del mondo, l’assenzio è utilizzato anche per ricavare un liquore e"
bla, bla, bla…
Ron, ci siamo. Questo è un Eccezionale assicurato.

- Ne sei certa?

- Sicurissima! Adesso dobbiamo solo raccogliere i germogli più teneri. Si trovano sotto l’arbusto.

Lo scoiattolo non stava capendo niente, ma fu preso dal panico, quando una mano si stava avvicinando proprio nel punto dove si trovava lui. Non sapendo cosa fare, agì d’impulso secondo la sua natura selvaggia e diede un morso violento al dito della mano che aveva afferrato un ramoscello davanti a se.

- AHIA!

Il ragazzo diede un urlo potente, tanto che dei passerotti, che si erano appollaiati lì, volarono via spaventati.

- Che succede!

- Qualcosa la dentro mi ha morso. Guarda che mi ha fatto!

Un vistoso taglio si era formato sul dito e sanguinava copiosamente. La giovane esaminò la ferita. Dopo un’accurata visita, prese la bacchetta e mormorò una formula. Una piccola benda comparve dal nulla e si avvolse intorno al dito sanguinante.

- Ecco fatto, tutto apposto. Non servirà andare da Madama Chips, è solo un taglio.

I due si fissarono negli occhi e rimasero in quella posizione per qualche secondo, fino a quando il rosso non si abbassò verso la ragazza e le scoccò un bacio sull’angolo della bocca.

- Volevo ringraziarti Hermione per... per avermi curato la ferita e... e per quello che stai facendo per a... aiutarmi i... i... in Pozioni.

- Non… non… serviva Ron. L’ho fatto con piacere.

Ora non si fissavano più, ma avevano abbassato lo sguardo, il primo ora guardava le sue scarpe, mentre la seconda giocherellava con una ciocca di capelli.
Il minuscolo animale li guardava furtivo dal suo nascondiglio. Approfittò di quella situazione per tentare una fuga. Prese un po’ di rincorsa e uscì dal cespuglio come un fulmine, ma qualcuno era stato più veloce di lui. Si sentì afferrare la coda e lentamente alzare da terra.

- Hermione! Forse ho trovato chi mi ha morso. Guarda, uno scoiattolo.

Il piccoletto si agitava tra le mani del ragazzo, lo avvolgevano completamente, mentre un dito gli accarezzava la testolina. Si accorse che era lo stesso che aveva morso in precedenza.
Alzò lo sguardo e vide il viso lentigginoso del ragazzo, che adesso gli sorrideva divertito. Ammirò le sue iridi chiare luccicare sotto un piccolo scorcio di luce, mentre lui lo squadrava attentamente.
Adesso anche la ragazza si era avvicinata e lo guardava felice. Aveva un dolce sorriso sul viso e, mentre le rivolgeva lo sguardo, lo accarezzo anche lei sopra alla testa.
Si sentiva protetto tra quelle mani e la serenità di entrambi lo fece sentire sollevato, in fondo non erano male quei due tipi. Pensando ciò, si dispiacque per quello che aveva fatto al ragazzo, così si acciambellò tra le sue braccia e fece una cosa del tutto insolita, avvicinò il musetto alle bende e fece come per dare un bacio sul dito. Il ragazzo si stupì di quel comportamento, non aveva ben capito cosa stava facendo, ma quando si raggomitolò tra le braccia, un riso si stampò tra le sue labbra.

- Prima mi mordi, e adesso vuoi le coccole? Che tipetto strano.

- Che vuoi fare? Lo porti in dormitorio?

- Sì, penso proprio di sì. Sai mi manca la compagnia di Crosta che mi seguiva da tutte le parti. Lui potrebbe essere un valido sostituto.

- Non so se la Mc Grannit accetterà di farti tenere quello scoiattolo. Però è così dolce.

- Basta, ho deciso. Lo tengo con me con o senza l’assenso della professoressa. – disse il giovane battendo un piede per terra.

- Sei sicuro di saper tenere quell’animale?

- Sì, se mi aiuti tu…

La ragazza fissò il rosso e con un sospiro rispose – Va bene, ma c’è un problema. Come facciamo con Grattastinchi?

- Non ci dobbiamo preoccupare per questo. Lui è forte, basta vedere il morso che mi ha fatto! Dai, adesso sbrighiamoci che lo voglio far vedere a Harry.

I due risero e, dopo aver raccolto abbastanza artemisia, s’incamminarono verso il castello, soddisfatti e felici.
Il roditore vide che si tenevano per mano e, con un misto d’approvazione e complicità, si addormentò tra le braccia del suo nuovo padrone, sicuro che lo avrebbe trattato come un figlio.
  
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