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Autore: Gwendin Luthol    06/02/2012    3 recensioni
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un lettore CD e due ragazzi americani.

 


Butto giù quel grumo di saliva come se fosse la causa di tutto il mio nervosismo.
Gridano.
Io odio quando si gridano addosso senza capirsi.
Odio la sua acida voce che sovrasta quella di lui.
Odio quella di lui,che con fatica,cerca di raccogliere quel poco di dignità che gli rimane
.

 
Era inginocchiata sul letto.
Fissava la copertina di flanella come per aspettarsi qualcosa da essa.
Pensò che ci fosse troppo silenzio così decise di alzarsi e cercare il suo lettore CD,per ascoltare un po’ di musica.
Proprio dietro lo zaino di scuola,sepolto da una quantità industriale di fogli sparsi,risaltava la scritta blu elettrico. Essa recitava:
“ Speacking word of wisdom,let it be.”
L’aveva scritta fra le lacrime salate.
Con il primo pennarello che aveva trovato,sulla prima cosa che aveva sotto gli occhi.
“Ricordati di questa canzone e sarà tutto più facile”.
Si era detta scrivendo con la mano tremante.
Difatti,quella frase era venuta su un po’ male. Figlia di una giornata nera quanto la pece.
Dopo aver ricordato quel momento,scosse un po’ la testa e prese il lettore.
E ora,quale CD far suonare?
Ne prese due dallo scaffale della libreria dietro di lei: The Sounds of Silence di Simon and Garfunkel e Mind Games di John Lennon.
“Paco,decidi tu”.
Il gatto,completamente abbandonato alla sua cuccetta,non badò a quelle parole: non sapeva che l’ascoltare un CD oppure l’altro,avrebbe determinato a sua volta il parto di uno scritto o di un altro completamente differente della sua padroncina.
Perché sarebbe finita così.
Avrebbe strappato un foglio da qualsiasi parte e pur di scrivere col sangue,avrebbe ideato qualcosa.
Poi stiracchiò le zampe posteriori sbadigliando e per la ragazza quello fu il segno di ascoltare il primo CD: The Sounds of Silence.
Molto spesso capitava così: la scelta di un vestito,di un colore per un disegno importante o della musica da ascoltare,spettavano tutte a quella puffosa palla di pelo.
La ragazza prese sfilò il CD dalla scatola.
Li guardò,quei due volti,dalla copertina. Come una piccola finestrella aperta al mondo.
C’era un ragazzo stempiato dai capelli miele con l’espressione quasi imbronciata.
Poi accanto a lui ce n’era un altro: piccolo,con i capelli scuri e le sopracciglia alzate.
Camminavano lungo un sentiero. Doveva tirare vento freddo quel giorno,o per lo meno era questa l’impressione che dava quella copertina.
Tutti e due guardavano fisso l’obbiettivo e lei,dall’altra parte,si chiedeva cosa le avessero combinato.
Perché alcuni colori della vita,lei non li avrebbe mai notati senza essere accompagnata dalle loro voci.
 





Fujiko ha da dire qualcosa:
Ecco,embè? Dopo questa che diavolo ci frega?
Neanche io lo so,perchè se l'avessi saputo l'AVREBBI scritto.
Ringrazio solamente tanto,tanto,tanto _Enya *-*
Lei capirà il perchè!


ps. una piccola recensione,un commento idiota
non fa mai male :)
  
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