Pur non essendo in grado di percepire l'aura degli altri, Bulma sapeva che l'uomo era lì.

Sentiva che era così.

Il perché si trovasse proprio in quel luogo non era neppure così misterioso...

Non per lei, almeno.

Salì le scale correndo, con un unico pensiero in mente: raggiungerlo; verificare che fosse vero.

Uscì sul tetto, il cuore in gola.

Lui era lì, seduto a terra, lo sguardo imperscrutabile puntato sulla città.

Bulma rimase a guardarlo.

In pochi istanti, tutto quello che avrebbe voluto dirgli; tutto ciò che aveva da rimproverargli - partendo dalla sua imperdonabile assenza nella vita del figlio - svanì; come se una folata di vento avesse cancellato la rabbia dalla mente della terrestre.

La donna avanzò lentamente verso di lui, temendo che un movimento brusco lo facesse svanire, stavolta per sempre.

Sapeva - in cuor suo - che non l'avrebbe respinta.

Non sarebbe tornato, se fosse stato altrimenti.

Si sedette accanto al Saiyan, in silenzio per la prima volta in molto tempo.

«Il ragazzo sta bene?» chiese Vegeta all'improvviso, senza staccare gli occhi dall'orizzonte.

«Sì, il drago Shenron l'ha riportato in vita in un attimo».

Vegeta annuì, e Bulma seppe che era sollevato dalla notizia.

«Yamcha mi ha raccontato quello che è successo dopo che Cell l'aveva attaccato» disse, fissandolo.

«Se non ti conoscessi bene, direi che hai voluto vendicarti di quello che gli aveva fatto».

Il Saiyan emise uno sbuffo infastidito.

«Ridicolo. Volevo solo togliere dai piedi quel mostro, dato che né Kakarot né Gohan ne erano stati capaci» ribatté, secco.

«Certo...».

Bulma sorrise, cosa che non sfuggì a Vegeta.

«Beh? Che hai da sorridere?» chiese, perplesso.

«Sorrido perché avrei voluto urlarti contro tutta la mia rabbia e la mia frustrazione»

«Ma...?» la incitò lui.

«Ma non lo farò. Sono troppo contenta di vederti sano e salvo qui» rispose Bulma, continuando a sorridere.

Vegeta la guardò per un brevissimo istante.

«Quando si toglierà dai piedi?».

Non poteva che riferirsi al ragazzo, pensò Bulma.

«Domani mattina. Perché vuoi saperlo, comunque? Insomma, non partirai nuovamente anche tu per allenarti su qualche pianeta sperduto?».

Vegeta strinse brevemente gli occhi.

«Non è detto» mormorò.

Bulma sgranò gli occhi.

«Resterai qui?! Alla Capsule Corporation?» chiese con voce flebile.

Il Saiyan non rispose subito.

«Solo finché Trunks non sarà in grado di difendersi da solo. Poi me ne andrò. Per sempre. Non credere, quindi, che le cose tra noi siano cambiate o cambieranno, in futuro».

I grandi occhi azzurri di Bulma brillarono.

«E' quello che spero» sussurrò, sorprendendolo con un bacio, prima di rientrare in casa.
 
 

E siamo giunti alla fine di questa Fanfiction. Mi spiace avervi fatto attendere così tanto, ma volevo che questo capitolo fosse perfetto (beh, quasi XD), prima di postarlo.
Un grazie enorme a tutti i lettori e i recensori ♥