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Autore: Pachiderma Anarchico    06/02/2012    2 recensioni
Stefan e Tayler se ne sono andati con il vampiro Originale Klaus, facendo perdere le loro tracce.
Ma un'altro nemico minaccia il mondo di Elena.
E mentre il soprannaturale si prepara a una guerra senza esclusioni di colpi,
anche il cuore di Elena dovrà decidere da che parte stare.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non esiste salvaguardia contro
il senso naturale dell'Attrazione."
(Algernon Charles Swinburne)
 



Nothing
Erano le 3.30 di notte.
Elena si era messa a dormire ammalapena un'ora prima quando, nel sonno, un lieve venticello fresco sulla faccia, l'aveva svegliata. Si era alzata a tentoni e, avendo aperto la luce della lampada al lato del letto, sul comodino aveva trovato un semplice biglietto di carta con su scritto un indirizzo.
La grafia era sicuramemte quella di un uomo, abbastanza grossolana.
Elena si era costretta a non emettere alcun suono per evitare di svegliare Damon, ma incerta, prese il biglietto tra le mani e si sedette sul letto, indecisa se dover avvisare il Salvatore a quell'ora della notte.
Decise di si, perchè se avesse aspettato la luce del giorno, sarebbe potuto essere troppo tardi.
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-Questo è l'indirizzo della nostra casa nell'800. Quella dove abbiamo ospitato Katherine prima che succedesse tutto.-
Damon guardava ol foglietto pensieroso, come perso in lontani ricordi.
-Dovremmo andarci? Potrebbe essere una trappola.-
-È l'unica pista che abbiamo.-
Elena era decisa ad andare. Non aveva mai visto all'interno la grande villa Salvatore che aveva ospitato per giorni e giorni Katherine Pierce.
-Non sapevo fosse abbandonata.-
-Nostro padre dopo quello che successe si rifiutó di venderla, peró è ancora in buone condizioni.-
Damon aprì la grande porta in legno lucido finemente lavorato ed entró per primo.
Elena lo seguì socchiudendo la porta.
-Wow-
Non era più grande dell'attuale villa dei Salvatore, ma ogni cosa in quella casa segnalava la presenza di antica eleganza.
Nell'ingresso quadri raffiguranti paesaggi e motovo floreali non lasciavano spazi fra le pareti.
Nella cucina un grande tavolo ne occupava la metà.
Le finestre basse con intersezioni in ottone illuminavano la stanza in modo sinistro.
Il soggiorno era grande, con divani antichi e tavolini in vestro colorato.
La carta da parati panna, in alcuni punti era annerita, rivelando forme concentriche.
Una lunga scala a due rampe saliva al piano superiore.
-Che bagno!-
Elena era entrata nel bagno superiore.
Una grande vasca  bianca occupava il lato sinistro.
Un marmo verde petrolio ospitava due lavandini con i rubinetti d'oro.
Un grande specchio faceva da parete.
-Questa era la stanza di mio fratello.-
Damon era dall'altro lato, ed era entrato in una camera in penombra.
Elena glo si avvicinó e gli mise una mano sulla spalla.
Lo schienale era intersecato a fiori e foglie fatti dello stesso materiale.!
Due poltroncine rossastre circondavano un suntuoso tappeto.
La tappezzeria era sul bordeaux, e sembrava intatta.
La finestra affacciava sul territorio dietro la villa.
-Vediamo un po'.-
Damon inizió a cercare qualcosa che a Elena sfuggì. Il vampiro si fermó sulla soglia di un' altra stanza lontana solo pochi metri.
La ragazza si avvicinó.
Damon aveva lo sguardo perso nel vuoto, e sembrava che, quello che stava vedendo dentro di se, gli provocava sofferenza.
-Damon..Tutto bene?-
Elena non sapeva cosa dirgli, ma sapeva esattamente cosa stava pensando.
-È qui che tu e Katherin..-
-Venne nella mia stanza a mezzanotte. Aveva il potere di stregarmi. Bastava un suo sguardo, una sua parola dolce per farmi cadere ai suoi piedi. Questa cosa mi manda fuori di testa!-
-Cos'è successo poi?-
Elena non credeva di volerlo sapere, ma continuó a guardare Damon, in attesa di una risposta.
-Mi disse, che Stefan non significava niente, che uno come me non poteva temere di essere minacciato.
Ma io mi sentivo minacciato e facevo bene -ora Damon sembrava non voler parlare, come se quelle parole gli trafiggessero il petto, il cuore- Mi immobilizzó sul letto, e mentre mi.. -degludì- spogliava, mì confessó il suo segreto. Fu la prima volta che mi morse.-
-Quindi, confessó di essere una vampira prima a te che a Stefan..- Elena non voleva continuare ma la parola le sgusció tra le labbra prima che potesse fermarla -Perchè?-
-Ma che ne so, forse perchè pensava che se lo avesse detto prima a me io mi sarei sentito più sicuro della sua fedeltà.-
Adesso Damon sembrava furioso, semplocemente furioso.
Un attimo prima perso tra i ricordi, carico di malinconia e di impotenza, mentre adesso sembrava potesse spaccare il mondo.
-Quando Stefan le disse che noi eravamo andati a salvarla da quella carrozza, lei le pensó tutte, ma mai che l'avessimo potuto fare per amore.-
Elena lo spinse nella camera prendendogli il viso tra le mani e coetringendolo a guardarla.
-Damon non essere come lei.-
-Mi sono ripromesso che non mi sarei dato più a nessuna.-
-Tu, tu che ti nutri di cinque ragazze in una volta.-
-Ma non ero io! Non.. Do me stesso come...-
-Con Katherine.-
Elena abbassó lo sguardo. Non sapeva perchè ma le dava fastidio, fastidio che un'egoista, cinica, sadica, vampira assetata di sangue, fosse riuscita a rubare il cuore, a possedere l'anima di uno libero, unico, e impossibile da legare a qualcosa come Damon.
Li aveva ingannati, LO aveva ingannato e rimaneva comunque un'impronta di importanza in quella pazza.
-Come con te.-
Damon la avvicinó a se e prima che potesse rendersi conto di ció che stava accadendo Elena si trovó con sue labbra piene e sensuali, che si poggiavano sulle sue, con una mano sulla vita e una sulla base del collo.
Elena non voleva ma doveva fermarlo, prima che non ne avrebbe avuto più il coraggio.
Elena, mentre muoveva involontariamente le labbra, cercó di divincolarsi, ma Damon aveva su di lei una presa ferrea, che non la fece muovere neanche di un millimetro. E si accorse perchè.
Il vampiro era andato sul suo collo, cercando do trattenersi ma dandogli piccoli morsi.
-Damon.-
Pronunció il suo nome cercando di mantenere la calma.
-Damon lasciami immediatamente.-
Nonostante lo conosceva da tanto ormai, non serviva a niente fare la dura, perchè era spaventata, e Damon aumentó la stretta sul collo, segnale che stava per mordere.
-Damon lasciami! Damon urlo. DAM..-
Damon si era staccato.
Elena si accorse di avere il collo arrossato non per il sangue, ma per la stretta che rischiava di soffocarla.
Alla vita dove Damon l'aveva attirata a sè era sensibile e anche a un polso. Evidentemente non si era accorta che l'aveva stretta anche lì.
-Cosa è successo?-
Damon spostó lo sguardo da Elena a se stesso, appoggiato alla parete di fronte che respirava velocemente e guardava Elena come se non capiva.
-Niente- Elena si massagió il collo e rivolse uno sguardo carico di disprezzo al vampiro di fronte a lei  -Non è successo niente.-
Così dicendo uscì dalla stanza.
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-Mi spieghi perchè c'è l'hai con me?-
Damon aveva seguito Elena fin dentro casa sua, che sembrava vuota apparte loro due.
-Damon non voglio parlare con te.-
Elena non lo aveva degnato di uno sguardo da quando aveva cercato di morderla, e Damon sembrava veramente ignaro sul perchè.
-Dai dimmelo, cosa ti ho fatto?-
Le prese una mano e lei sussultó.
-Sono solo io Elena.-
Elena butto la borsa sul divano con tale violenza che il cellulare dentro di essa cadde a terra.
-Vuoi sapere cosa è successo? Vuoi che ti rinfreschi la memoria? Eh? Hai cercato di mordermi. Mi hai presa, mi hai stretta come se io fossi..Una bambola, o una delle puttane di cui ti nutri di solito.-
Adesso era diventata rossa, e lo guardava, cieca di rabbia.
-Io ho fatto questo? Io non ti farei una cosa del..-
-L'hai fatto l'hai fatto- lo interruppe Elena -anzi lo stavi per fare, perchè se non fosse entrato Stefan in quella stanza a quest'ora ci scommetto che sarei morta dissanguata!-
La ragazza si diresse in camera sua ma arrivata in cima alle scale Damon le si paró davanti.
-Credo che mi ricorderei se ho tentato di uccidere l'unica ragione di esistenza dopo secoli.-
Damon le posó una mano su un braccio e Elena lo spinse via, tremante, così arrabbiata che per poco non cadeva lei.
-Non toccarmi.-
Gli sussurró sull'orlo delle lacrime.
-Non devi ne sfiorarmi, ne guardarmi in faccia ne rivolgermi la parola.-
Una lacrima che Elena sapeva essere di sorpresa, rabbia, terrore e delusione le scivoló sulla guancia.
-Tu per me non esisti più. Per me sei morto quando tuo padre ti ha sparato, quando dovevi morire ma non l'hai fatto e hai distrutto e sconvolto mille vite innocenti per i tuoi piaceri, proprio come volevi fare stasera con la mia.-
Le parole uscivano veloci e taglienti, come un alito di aria gelida che non puó essere scaldato.
Adesso Damon sembrava vagamente offeso, come qualsiasi cosa avesse fatto non si sarebbe mai aspettato quella reazione tanto crudele da Elena.
-Mi sembri proprio..-
-KATHERINE?! Già, forse è per questo che mi vuoi.-
Elena aprì la porta della sua stanza ma Damon le impedì di entrare.
-Va bene, okay, perfetto. Se davvero pensi che io, dopo tutto quello che ti ho dimostrato, dopo quello che sai farei per te, mi riducessi a un atto tanto falso e..Stupido e cattivo, allora non mi conosci affatto.-
Damon liberó il passaggió a Elena senza più neanche respirare e scese in fretta le scale.
Prima di richiudere la porta di casa Gilbert, una voce che sembrava provenire da Elena, ma non poteva essere la sua, disse:
-Non promettermi cose che poi non manterrai. Non è nella tua natura farlo.-



Spazietto per me!

Salve cari lettori..ehm...Non odiatemi per questo capitolo maaa...Dovevo pur creare qualche problemino..

Arrivata, anzi, Arrivati al 4° capitolo spero sempre che mi seguiate in tanti, e volevo ringraziare singolarmente i "miei" recensori:
YukikoSen (Prima recensione in assoluto a questa storia)
medea_ 
medea_ (Secondo e terzo capitolo)
Delenaforever (Ultima recensione dell'ultimo capitolo scritto)
Grazie veramente infinite per i complimenti e la curiosità. :D
E poi un grazie speciale va a TUTTI ma dico proprio TUTTI i lettori che mi regalano tantissime visite.
Anche solo leggere quel numero mi fa impazzire di felicità.
Fatemi sapere cosa ne pensate e ancora baci!

 

  
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