E' una storiella un po' crudele, anche se in finale assolutamente comica.
Enjoy!
Non solo Voldemort può
“Harry! Harry!” era
Hermione.
“Che
succede?”
“I professori e gli
studenti sono tutti nella Sala Grande! Manchi solo tu! Silente deve dare un
annuncio importante. Vieni!”
I due ragazzi si
diressero nella Sala Grande e presero posto proprio nel momento in cui Silente
iniziava a parlare.
“Cari
ragazzi, dopo gli ultimi recenti avvenimenti, ho il piacere di annunciare che…”
ma venne interrotto dal portone che si apriva. Entrarono circa dieci uomini,
vestiti con smoking neri da Babbani e con dei cappelli in testa. Uno di loro
aveva una maschera che impediva il suo riconoscimento. Gli uomini si fermarono
al centro della Sala. Quello con la maschera parlò.
“Bene
bene bene… Albus Silente… Sei ancora preside, vecchio?” esclamò sprezzante.
“Non
so chi lei sia, né cosa voglia, ma sicuramente non è stato invitato.” Rispose Silente
con garbo.
L’uomo
sogghignò.
“Non
ho bisogno di un invito per entrare. Non nutro molta simpatia nei tuoi
confronti, vecchio… e ora… dovrò porre fine alla tua esistenza…” tirò fuori una
pistola Babbana e sparò, colpendo il preside in piena fronte. Egli cadde a
terra senza vita. Istintivamente i professori tirarono fuori le bacchette e
scagliarono delle maledizioni sull’uomo , al quale bastò alzare una mano perché
non avessero effetto.
“Non
potete farmi niente. Sono troppo forte”
Avanzò
fino al tavolo dei professori, che si scansarono ai suoi lati, impauriti.
Con
un gesto della mano l’uomo fece sparire tutti i tavoli e le sedie e fece
comparire una grossa pedana, sulla quale lui e i suoi uomini salirono.
“Chi
sei? Che cosa vuoi?” domandò il diciassettenne Harry Potter.
“Chi
sono io non importa.” Rispose l’uomo, “cosa voglio lo scoprirete fra poco…
Harry Potter, finalmente ci rincontriamo… Era tanto che volevo vedere la tua
brutta faccia…”
Harry impugnò la bacchetta con rabbia.
“Non
ti servirà quella.” Disse lui, e Harry fece qualche passo avanti. “Cosa c’è,
Potter? Ti sei offeso? Come siamo suscettibili… Vediamo se riesco a calmare i
tuoi bollenti spiriti.”
Alzò
la mano, mormorò qualcosa di incomprensibile e diversi studenti accanto ad
Harry, tra cui Ron, si accasciarono a terra senza vita.
“No!”
urlò il Bambino Sopravvissuto
gettandosi sugli amici, “che cosa gli hai fatto?”
L’uomo
rise, una risata lunga, fredda, crudele.
“Ma
non l’hai ancora capito, Potter? Oppure quando ti ha inferto quella cicatrice
il Signore Oscuro si è preso anche il tuo cervello? Ti conviene non farmi
arrabbiare, Potter, altrimenti non so quali potrebbero essere le conseguenze…”
“Va
bene… cosa vuoi?” esclamò Harry.
“Uhm…
per ora non lo so… sono molto indeciso fra questo…” alzò la mano sinistra,
schioccò le dita e i professori presero a contorcersi per terra urlando dal
dolore, “… e questo…” alzò l’altra mano e apparve sotto i piedi degli studenti
un campo di sabbia recintato; l’uomo schioccò nuovamente le dita ed apparvero
cinque enormi troll.
“Hahahaahahahah!”
l’uomo schioccò di nuovo le dita ed apparve una poltrona, sulla quale si
sedette, “ora mi godo lo spettacolo…”
Dopo
che i Troll ebbero ucciso circa un centinaio di studenti, l’uomo alzò la mano e
tutto si dissolse.
Harry
Potter, ferito ed insanguinato, lo guardò con odio.
“Vuoi
farci uccidere tutti, eh?” urlò.
“Sì…
credo che questa sia nella lista delle cose da fare… ma il tuo comportamento
continua a non piacermi, Potter.” Schioccò le dita due volte ed apparvero delle
spade, che lui ed i suoi uomini impugnarono.
“Come
vedi, Potter, è molto facile per me avere quello che voglio.” Si rigirò la
spada fra le mani, “non mi sei simpatico, ragazzo, è ora di smetterla con te…
Mi sono stufato di vederti vivo,” disse tendendo la spada, pronto a lanciarla.
I suoi uomini lo imitarono.
“Correte!”
gridò Harry, e gli studenti, presi dal panico, iniziarono a correre ed agitarsi
per tutta la sala. L’uomo lanciò la spada e prese Harry in pieno petto,
scagliandolo indietro in modo che la spada si conficcasse nella porta.
“E
voi? Siete ancora vivi?” domandò con una risata rivolto agli altri studenti.
Schioccò le dita e quelli si accasciarono tutti al suolo. Ora gli unici esseri
viventi in quella Sala erano gli uomini vestiti di nero.
“Non
ne potevo più…” mormorò il capo. Si tolse la maschera ed uscirono dal castello.
Apparvero diverse scope volanti, sulle quali salirono ed iniziarono a volare,
per poi scomparire verso l’orizzonte.
Oliver
Baston aveva appena sterminato Hogwarts.
Tratto da un mio sogno