Quante onde ha il mare,
come belve in gabbia,
sempre lì a scappare
e noi siamo solo sabbia
e che pena poter bagnare
appena le labbra.
Da bambina avevo paura del mare.
Mentre gli altri giocavano tra le onde, restavo a riva.
Non ho mai voluto imparare a nuotare, lasciandomi a stento lambire i piedi dall'acqua.
La potenza delle onde che si infrangevano sugli scogli mi atterriva, l'estensione dell'orizzonte mi sconvolgeva. L'oceano era troppo vasto per me.
Eppure, quella mostruosa distesa d'acqua aveva un fascino misterioso; la sua voce incessante raccontava mondi da esplorare e sogni di libertà da realizzare.
Così sei stato tu: inizialmente, ero intimidita dalla tua grandezza e dall'intensità dei miei sentimenti.
In te, ritrovo le meraviglie promesse dal respiro del mare a una bambina.
Ecco la penultima drabble. L'ultima la pubblicherò assieme ai risultati del contest.