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Autore: _Eileen    06/02/2012    4 recensioni
I nostri amati personaggi di Total Drama, non hanno mai fatto il reality, ma all'età di 11 anni, come tutti i maghi che si rispettano, ricevono la famosa lettera di ammissione ad Hogwarts! Qui, a volte interagiranno con il famoso maghetto occhialuto, mentre cercano di scoprire qualcosa in più su Sirius Black! (loro vanno infatti ad Hogwarts nel 1993, quando Harry è al terzo anno).
 
DAL CAPITOLO 7:
“Okay” disse Duncan deciso un attimo dopo “Non so cosa siano quelle creature e che cosa ci facciano qui, ma non mi piacciono per niente”
“Siamo venuti fin quaggiù per escogitare un piano” esclamò Gwen, ignorando Bridgette che le stava attaccata al braccio come una sanguisuga. “Ne hai per caso uno?”
L’entusiasmo di Duncan scese di botto. “Ancora no, però …"
Genere: Azione, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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 Meeting your future

 

Duncan si lasciò sfuggire un'altra imprecazione quando il pesante baule gli cascò nuovamente sul piede.

Stupida...roba...inutile!” sbuffò riuscendo finalmente ad issarlo sul treno e, storcendo visibilmente il naso, gli tirò un possente calcio, lasciando che quello scivolasse per un po' nel corridoio. Purtroppo l'avventato calcio di punta aumentò il dolore al piede del ragazzo, che andò a recuperare il baule saltellando su un piede solo e mordendosi la lingua.

Si girò appena sulla destra e individuò uno scompartimento vuoto. 'Figo, ne ho uno tutto per me!' pensò entusiasta e fece per aprire lo sportello.... dove si scontrò con la mano di una ragazza che evidentemente stava per fare la stessa cosa.

Oh, ehm, vai pure prima tu” disse lei cortesemente, rivolgendogli un gran sorriso. Duncan scrollò le spalle e entrò per primo, lasciandosi cadere pesantemente sul sedile accanto al finestrino. La ragazza entrò subito dopo, appoggiò il baule lì vicino e si affacciò nuovamente in corridoio, spostandosi dal viso una ciocca di capelli biondi che le era uscita dalla coda.

Gwen! Vieni qui, ho trovato un posto!” rientrò nello scompartimento e sorrise di sbieco a Duncan. “Non ti dispiace, vero?”. Lui scosse leggermente la testa, mentre la suddetta Gwen entrava sbuffando nello scompartimento.

Finalmente Bridg, non ce l'avrei fatta a portarmi questo coso dietro ancora a lungo.” disse, accennando al baule che trasportava con fatica, Si sedette nel posto di fronte a Duncan e chiuse gli occhi, massaggiandosi le tempie. “Cavolo, ho già sonno” mormorò, mentre il treno cominciava a muoversi, sputacchiando fumo. I tre rimasero per un po' di tempo in silenzio, finché fuori dal finestrino non si videro solo i campi coltivati, al che 'Bridg' sbottò con un “Suvvia!” e porse la mano destra a Duncan, rivolgendogli un sorriso da orecchio a orecchio.
“Ciao, io sono Bridgette.”
Duncan alzò un sopracciglio, interdetto. Di solito non salutava le persone con una stretta di mano, perciò rispose alle bionda con un semplice ghigno e un piccolo cenno della testa. “Duncan.”

Bridgette annuì e tirò indietro la mano, accettando il fatto che il ragazzo non gliela avesse stretta. “E' un piacere Duncan; lei invece è Gwendolyne.”
La ragazza chiamata spalancò gli occhi e si rivolse acida all'amica. “Posso presentarmi anche da sola, sai? E quante volte ti devo dire di non chiamarmi Gwendolyne” fece una smorfia nel pronunciare questo nome “ma solo Gwen. Ciao Duncan” sorrise al ragazzo, guardandolo di sottecchi.
“Gwen” ripeté lui, allungandosi sul sedile all'indietro e mettendo le mani incrociate sopra la testa per trovare una posizione più comoda.

I tre ricaddero nuovamente in un silenzio fastidioso, anche se solo Bridgette sembrava nono sopportare l'atmosfera. A dir la verità, Duncan e Gwen se la stavano prendendo comoda e si stavano rilassando senza problemi.

Oh, ehm, Duncan? È il primo anno a Hogwarts anche per te, giusto?”. Il ragazzo staccò lo sguardo dal finestrino e si concentrò sulla ragazza. Bridgette aveva lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta e indossava una larga felpa grigio scuro, che faceva risaltare i suoi occhi color verde chiaro.
Duncan annuì leggermente. “Già, quanto anni dobbiamo passare in questa scuola? Non sono molto informato...”

Sette. O sei, se vuoi, ma sarebbe meglio sette.” rispose Bridgette, rilassandosi un po' e lasciandosi cadere sul divanetto, ora che avevano trovato un argomento su cui conversare.

Se Duncan avesse avuto dell'acqua in bocca, sicuramente l'avrebbe sputata tutta per lo stupore. Dritto in faccia a Gwen.

S..sette?” balbettò spaurito “come posso resistere altri sette anni di scuola..?”

Non sembri molto entusiasta” si intromise improvvisamente Gwen, ridacchiando appena. Gwen era piuttosto diversa dall'amica; i lunghi capelli capelli neri lisci come spaghetti le cadevano dolcemente sulle spalle e spiccavano più del normale per via della sua pelle così innaturalmente bianca. La ragazza aveva un paio di jeans scuri e, nonostante la stagione inoltrata, una semplice maglietta a mezze maniche, nera anch'essa.

Anzi, sembri piuttosto stupito.. Non lo sapevi? Insomma, pensavo che tutti sapessero di Hogwarts..” continuò a domandare, rivolta più a se stessa che al ragazzo.

Gwen...” cominciò cauta Bridgette, ma poi si interruppe poiché Duncan aveva cominciato la sua spiegazione.

A dir la verità no, non so proprio niente di questo posto. Solo che è una scuola, bella forza, eh?” ridacchiò ironicamente “Dopotutto, io e mia sorella -fece una smorfia a questa parola- abbiamo scoperto nemmeno un mese fa di essere maghi perchè i miei genitori sono... sono.. come è che li chiamate?”
“Babbani?” domandò Gwen con una voce acuta particolarmente eccitata.

Ecco, proprio quelli!” Duncan annuì vigorosamente, facendo alla ragazza segno di pollici in su.

Gwen si morse un attimo il labbro inferiore, pensierosa, dopodiché il suo sguardo si illuminò e guardò Duncan con profonda ammirazione.

Wow! Non avevo mai parlato con un Mezzosangue prima d'ora!”
“GWEN!” esclamò Bridgette, coprendosi la bocca inorridita. “Non essere scortese con chi hai appena conosciuto!” La ragazza si concentrò sull'amica che l'aveva appena sgridata, dimenticandosi completamente di Duncan.

Si può sapere che cosa ho detto di sbagliato ora, Bridg?” domandò esasperata, mettendo le mani sui finachi.

L..l'hai chiamato Mezzosangue! Solo perchè questa tua parola viene usata in modo eccessivo in casa tua, non vuol dire che ne puoi fare un abuso anche fuori!”

Bridgette, piantala, sembri mia madre; come vedi mica si è offeso!” sbuffò Gwen secca, indicando con la mano destra il ragazzo nominato, ma senza staccare gli occhi dalla bionda.

Lo so Gwen, ma guardalo, probabilmente non sa nemmeno cosa significa, inoltre...”
“Ragazze... RAGAZZE!” urlò Duncan riuscendo finalmente ad ottenere l'attenzione delle due litiganti. “Potreste evitare di parlare di me come se non ci fossi?”

Le due si ricomposero in fretta, annuendo in segno di scusa.

Perdonala” pigolò Bridgette. “Viene da un'antica famiglia di Purosangue e le hanno evitato ogni contatto con... quelli come te, i cosiddetti Nati Babbani.*

Duncan scosse le testa, corrugando la fronte. “Babbani, Mezzosangue, ma come diavolo parlate voi due!?”

Gwen si batté una mano sulla fronte, mormorando un “Certo che con te bisogna cominciare proprio dalle basi...”

Non sei divertente, Gwendolyne”. A questo la ragazza smise di prendere in giro Duncan, abbassando lo sguardo e sbuffando, e Duncan avrebbe potuto giurare di averle sentito mormorare una scusa.

Allora. Un Purosangue è un mago che discende da una famiglia di soli maghi da moltissime generazioni. Tipo me e Gwen.” cominciò a spiegare Bridgette, rivolgendo un grande sorriso al ragazzo.

Il viaggiò proseguì sostanzialmente bene, e Duncan si ritrovò a parlare con facilità sia con Gwen che con Bridgette, nonostante fossero delle ragazze.

Certo, quest'ultima si era eccessivamente preoccupata quando Duncan le disse che aveva lasciato il suo gufo nel vagone animali senza nemmeno un po' di cibo, ma per il resto era una ragazza dolce e simpatica.

Duncan, dimmi, tu hai qualche animale?” gli aveva chiesto la bionda dopo un'oretta di viaggio, vogliosa di carpire informazioni sul ragazzo. Duncan aveva annuito svogliato e le aveva risposto con un frettoloso: “Sì, un gufo. O una civetta. Non so bene che cosa sia, e non è che me ne importi più di tanto a dir la verità.” A Bridgette si erano illuminati gli occhi e, dopo aver detto entusiasta di avere un meraviglioso gufo grigio, aveva cominciato a chiedere a Duncan consigli sull'alimentazione corretta per l'animale, cosa che lui non gradì affatto.

Per fortuna Gwen si era accorta della frustrazione del ragazzo, che non si curava di essere minimamente interessato all'argomento, e aveva tirato una gomitata amichevole nello stomaco della bionda, informandola che stava stressando assai sia lei che Duncan, dal momento che non gliene fregava niente a entrambi dei cibi per i volatili da compagnia.

Duncan fu molto più sollevato quando arrivò il carrello del pranzo. La vecchia signora si avvicinò fiacca al loro scompartimento, mormorando flebilmente “Qualcosa dal carrello cari?”

Solo in quel momento Duncan si rese conto di quanto avesse fame. Benché non fosse il tipo da avere molte amiche femmine, il tempo a chiacchierare con Bridgette e Gwen era passato velocemente e piacevolmente, estraniando il ragazzo da un qualunque gorgoglio allo stomaco.
Quello che offriva la vecchia strega come 'pranzo' non era proprio quello che si era aspettato Duncan, ma i tre furono contenti di ingozzarsi dei dolciumi più strani.

Gwen e Duncan scossero vigorosamente la testa quando Bridgette annunciò loro che andava nel vagone animali per dare da mangiare al suo gufo, Mr Eligaldo, cogliendo l'occasione per nutrire anche quello di Duncan, proponendogli di unirsi a lei.

Solo quando calò la notte, e fuori dal finestrino non si vedeva altro che il buio, il treno inchiodò improvvisamente.

Che è successo, siamo arrivati?” esclamò Bridgette, non riuscendo a trattenere l'entusiasmo.

Gwen schiacciò il naso sul finestrino appannato, lasciando aloni sul vetro col suo respiro. “Non saprei, non si vede niente qui..né una luce, né...nulla” In quel momento, la lampadina all'interno dello scompartimento tremolò appena, prima di spegnersi completamente. “Ecco, appunto”

Duncan cominciò a sentire il respiro pensante e a ogni boccata d'aria che prendeva lasciava nell'aria una nuvoletta di condensa...perché tutto questo freddo improvviso?!

Non.. non avete freddo pure voi?” balbettò Gwen, davanti a lui, riscaldandosi la spalla con una mano, mentre con l'altra cercava di aprire il suo baule per tirare fuori una felpa.

Sì, si congela...” confermò Bridgette flebilmente, ma sia Duncan che Gwen furono in grado di sentirla. Improvvisamente la porta di scatto, lasciando intravedere solo una figura non bene definita ferma sull'uscio dello scompartimento. Bridgette trattenne rumorosamente il respiro.

Oh. Oh, niente. A quanto pare la luce è andata via dappertutto.” disse una voce dolce, che ricordava terribilmente una bambina, al terzetto a mo' di scusa.

Con gli occhi che si stavano ormai abituando all'oscurità, Duncan riuscì a distinguere la sagoma di una ragazza dai lunghi capelli che le ricadevano morbidi sulla schiena ferma sulla porta dello scompartimento. “Avevi ragione tu Heather” aggiunse quella, voltata verso il corridoio.

Gwen, Duncan e Bridgette erano rimasti zitti tutto il tempo, ma prima che quest'ultima potesse aprire la bocca per chiedere alla sconosciuta se aveva bisogno di qualcosa, sentirono riecheggiare una voce che si avvicinava.

Ovvio che avevo ragione io. Se la luce fosse andata via solo nel nostro scompartimento non credi che avremmo potuto vedere le altre?”

Oh, oh già” convenne l'altra, sempre con la sua voce da bambina.

Improvvisamente il freddo si fece più intenso e l'aria più pesante. Duncan sentiva un grande dolore al petto e prendere nuove boccate d'aria diventava sempre più difficile. Gli girava la testa e sentiva a malapena l'urlo della ragazza che...

...Urlo della ragazza?!

Spalancò gli occhi, dimenticandosi quando li aveva chiusi e scosse la testa, cercando ci concentrarsi.

Dalle ombre più solide davanti a lui si rese conto che le due ragazze dovevano essere entrate e quella con la voce da bambina stava strillando a pieni polmoni.

Ehi, ehi, EHI! Cavolo ragazza, datti una calmata!” questa volta era stata Gwen a parlare, e Duncan non poteva che darle ragione. Che motivo c'era di urlare tanto?!

Si può sapere che ti è preso?” domandò Bridgette.

La ragazza non rispose, ma indicò tremante la porta dello scompartimento, dove una strana figura inquietante svolazzava a venti centimetri da terra. La testa di Duncan stava per scoppiare, e si sentì improvvisamente triste e depresso, come non lo era mai stato in vita sua. Sentì qualcuno singhiozzare.

Poi, finalmente la figura si allontanò lentamente, portandosi via con se il freddo pungente e la tristezza.

Duncan non aveva la minima idea di che cosa fosse quella... cosa, ma prima che potesse chiederlo a qualcuno, la ragazza dal grido facile gli capitombolò addosso, mozzandogli il fiato per l'ennesima volta.

Oh no! Lasciami stare! Diamine ragazza, che cosa vuoi da me?” farfugliò, respirando normalmente quando qualcuno gliela scrollò di dosso con decisamente poca grazia.

Ehi, stai più attenta, non puoi saltare in braccio a lui così!” Gwen.

Che c'è? Ti dà noia?” Amica della ragazza-bambina.

Ha ragione lei, non è piacevole se una persona ti salta addosso così, vero Duncan?” Bridgette.

Beh, dipende dai modi...” balbettò piano il ragazzo.

E comunque non dà fastidio a me.” puntualizzò Gwen, strascicando le parole, come se non si volesse far sentire.

Cosa non dà fastidio?” chiese la ragazza-dalla-voce-infantile.

Improvvisamente la luce dello scompartimento si riaccese, mostrando ai ragazzi le facce delle due intruse.

Una, che Duncan identificò come la 'voce acuta' aveva lunghi capelli biondi che le incorniciavano il viso sul quale era stampata un'espressione di incredulità, e indossava un vestito azzurro chiaro che si intonava ai suoi occhi da cerbiatta dello stesso colore.

L'altra invece, era alta e aveva lunghi capelli neri, ma molto meno lucenti di quelli di Gwen, raccolti in una semplice cosa bassa.

Niente Lins, lascia perdere” mormorò quest'ultima, sedendosi accanto a Duncan e facendo segno all'amica bionda di sedersi accanto a lei.

Gwen inarcò un sopracciglio e storse la bocca contrariata, ributtandosi pesantemente nel posto accanto a Bridgette.

E... voi siete?” chiese dopo un po', quando il treno aveva ricominciato a muoversi normalmente ma le due non davano l'impressione di volersi muovere dal loro scompartimento.

La mora alzò svogliatamente lo sguardo dalle sue unghie curate e guardò Gwen con aria di superiorità. “Heather Kay” disse prima di tirare una gomitata nel fianco dell'amica. “Lindsay, quella tizia laggiù vuole sapere il tuo nome”

La bionda rivolse un grande sorriso a Gwen, che stava guardando truce Heather, lanciando la mano in aria con entusiasmo “Oh, oh, io lo so! Sì, mi chiamo Lindsay!”

Col silenzio che cadde in quel momento, Duncan, che già ne aveva abbastanza di quella tensione, sentì l'avvicinarsi di una tipica lite femminile e sbuffò contrariato. “Io sono Duncan, lei è Gwen e lei è Bridgette. Fine della storia. Non avete uno scompartimento voi?” disse, indicando prima una ragazza e poi l'altra quando aveva fatto i loro nomi, per poi appoggiare la testa sul finestrino freddo.

Heather si alzò di scatto, prendendo per la mano la bionda e mandando una stilettata gelida in direzione di Gwen e Duncan. “Andiamocene Linds, evidentemente qui non siamo apprezzate” sottolineò con particolare enfasi l'ultima parola, prima di girarsi facendo sbattere i lunghi capelli neri, e uscendo a testa alta dallo scompartimento, seguita a ruota da Lindsay.

Appena fu uscita, Bridgette si sporse in avanti per controllare che fosse abbastanza lontana, prima di prendere la parola.

Quella ragazza non mi è piaciuta molto a prima vista...” mormorò, spostandosi una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.

Né Duncan né Gwen, però le risposero, perchè avevano trattenuto rumorosamente il fiato eccitati quando si erano accorti che il treno si era fermato e fuori dalla finestrino si vedevano le luci di una città.

Siamo arrivati”

 

 

A/N.
Ogni tanto c'è anche la gente che aggiorna le crossover! :D Lo so, lo so, sono secoli che non mi faccio sentire, quindi spero che apprezzerete questo capitolo bello lungo (troppo? xD). Comunque, finalmente, (FINALMENTE!) sono ufficialmente entrate in scena Gwen, Bridgette, Heather e Lindsay... -Duncan beato insieme alle donne! :3-
Scherzi a parte, ho il terrore di essere andata OOC, quiiiiindi, se c'è qualcosa che non vi torna non esitate a farmelo notare!
Alla prossima, _Eileen.
♥ 

  
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