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Autore: softkitty    06/02/2012    2 recensioni
Joe decide finalmente di trascorrere le sue vacanze dall'amica di sempre, Torrey. Raggiungerà Miami per conoscere il fidanzato dell'amica, Paul. Ma le conoscenze non sono finite qui!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ian e Joe - tutto iniziò a Miami'
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Passavano i giorni ed i quattro amici li vivevano come se fossero in paradiso. Mai nessuno di loro, prima di quel periodo era stato così felice. Joe e Ian si divertivano, assaporando la leggerezza della loro 'relazione', mentre Paul e Torrey si godevano le dolci complicazioni dell'inizio della loro nuova vita.

Joe, posso chiederti un favore?”. Paul era di fronte a lei, serissimo.

Certo che puoi Paul”

Vedi, io e Ian dobbiamo andare ad Atlanta per un paio di giorni per lo spot di TVD, Torrey aveva programmato di venire con me, ma preferirei che rimanesse qui. Sai, le nausee, i cali di pressione, non vorrei si affaticasse. Mi chiedevo se ti andasse di rimanere con lei”. Joe rimase per un attimo interdetta, ma si riprese subito.

Ma c'è bisogno di chiederlo?! Rimarrò qui con Torrey!”. Paul la abbracciò e le diede un bacio sulla guancia.

Grazie grazie grazie”. E sparì per preparare i bagagli.

Joe decise di andare a correre. Era... non sapeva come si sentiva.

Ian non le aveva detto niente di Atlanta. Nemmeno una parola.

Non che Joe volesse andarci, ma si sarebbe aspettata che Ian le dicesse che sarebbe dovuto partire.

Avrebbe potuto tempestarsi di domande ed andare in panico, ma non lo fece. Quelle erano le sue vacanze, le vacanze che avrebbe dovuto trascorrere con la sua migliore amica. E Torrey aveva bisogno di lei. Nessuno poteva permettersi di offuscarle. Nessuno poteva rovinargliele. Tanto meno Ian.

Hey piccola Joe, dove sei stata?”

A correre”. Ian scoppiò a ridere.

Dai, inventati una palla più convincente”. Joe scrollò le spalle.

Vado a fare la doccia. Torrey?”

Paul l'ha portata dal ginecologo”. Joe annuì.

Hai preparato i bagagli?”. Ian rimase spiazzato da quella domanda.

Bagagli?”

Non ti porti nessun ricambio per Atlanta?”

Sì, ma tu come...?”. Ma Ian si rispose da solo. “Paul”

Sì”. Joe salì le scale e si lavò.

Perché diavolo non glielo aveva detto? Ian si maledisse. Doveva solo dirle 'Hey piccola Joe, devo andare ad Atlanta'. E invece non le aveva detto niente! Perché?

Quando Joe raggiunse la sala, trovò il trio al completo.

Torrey! Come stai?”

Bene! Sono... anzi, siamo appena stati dal ginecologo. Ha detto che la gravidanza procede bene, che la nausea dovrebbe sparire tra qualche giorno”

Sono così contenta!”

Piccola Joe, dobbiamo parlare”. Le parole gli erano scivolate fuori di bocca prima che riuscisse a pensare di trattenerle.

Dimmi Som”

In privato”. Joe lo guardò sorridendo.

Non credo che abbiamo qualcosa da nascondere con i nostri amici. Non dopo che ci hanno beccati in bagno”

Sì, è stato imbarazzante vedervi...”. Paul deglutì e non continuò.

Lo è stato di più per me, te lo assicuro”. Normalmente Ian si sarebbe messo a sghignazzare, ma in quel momento voleva solo parlare con Joe.

Joe, per favore”. Joe annuì e lo seguì in giardino.

Cos'è tutta quest'ansia?”

Vorrei parlarti di Atlanta”

Oh, la conosco già. Atlanta è la capitale della Georgia ed il numero complessivo degli abitan...”

Intendevo del mio viaggio”

Sei arrivato tardi. So già tutto anche di quello”. Joe si voltò per rientrare, ma Ian la fermò. “Che c'è?”

Joe, non volevo non dirtelo”

Ian, posso darti un consiglio? Non aggiungere altro. Ritorniamo da Torrey e Paul e finiamola qui”

Perché non vuoi che io parli?”

Perché sei stato tu il primo a non voler parlare. Rispetto la tua decisione. Perciò ora credo non ce ne sia bisogno”

Cosa vuol dire?”

Che tra 4 minuti inizia 'Wolfman' e non voglio perderlo”

Wolfman? Non vuoi parlare... per un film?”. Joe si stava spazientendo.

Ian, se non me lo hai detto, avrai avuto i tuoi buoni motivi. Non ha senso che tu mi parli del viaggio ora. Dopotutto, non mi devi nessuna spiegazione”. Liberandosi dalla sua stretta, rientrò in casa.

Joe, dov'è Ian?”

In giardino credo”. Come al solito, Paul andò da lui e Torrey rimase con Joe. “No! Non iniziare con l'interrogatorio”. Si rifugiò in cucina.

Joe, smettila di fare la bambina, perché avete discusso?”

Non abbiamo discusso”

Georgiana Anfield!”

Ian non mi aveva detto che lui e Paul partono domani per Atlanta. Lui è andato in panico quando ha scoperto che io lo sapevo e ha tentato di giustificarsi, ma io non gli ho lasciato il tempo di farlo”

Perché sei così aggressiva?”

Non sono aggressiva, gli ho solo detto che è inutile che mi dica ora del viaggio, perché ormai so già tutto, me ne ha parlato Paul. Non voglio litigare con lui”

E cosa pensi del fatto che non te l'abbia detto?”

Niente, che dovrei pensare?”. Torrey fu spiazzata dalla domanda. Cosa doveva risponderle?

Boh, non saprei”

Appunto!”. Torrey avrebbe voluto controbattere, ma fu costretta a correre in bagno.

 

Som, perché non glielo hai detto?”

Non lo so”

Come sarebbe 'non lo so'?”. Se lo chiedeva anche Ian.

Ma furono interrotti dalla voce di Joe che chiamava Paul perché Torrey era stata colta dall'ennesimo attacco di nausea.

Joe ed Ian rimasero seduti al tavolo soli.

Non sapevo come dirtelo”

Lascia stare, non mi devi nessuna spiegazione”. Ian decise di cambiare argomento.

Credi che sia normale che Torrey vomiti così spesso?”. Il tono di Ian era totalmente formale, come se non volesse lasciar trasparire ciò che provava.

Signor Somerhalder, credo di non poterle fornire una diagnosi convincente, ma...”. Joe imitò la voce profonda del medico che le aveva curato la mano e fece sciogliere Ian in una risata. Senza perdere tempo la baciò, assaporandola intensamente.

Ma allora è tutto normale! Non sei arrabbiata!”

A parte te, Ian, è tutto normale. Ho sempre pensato che avessi qualche rotella fuori posto”

Piccola Joe, piccola Joe, sono pazzo, pazzo di te”. La prese in braccio. “Non ci vedremo per due, forse tre giorni, perciò dobbiamo portarci avanti”

Ma Ian!”. Quasi gridò il suo nome quando sentì la sua mano sotto i vestiti.

No, niente 'Ma', solo 'Ian'. Voglio sentirti pronunciare solo il mio nome. Te lo farò gridare, sussurrare, gemere. Mi implorerai di darti un attimo di respiro”. Sorrise, provocante. “Credo proprio che ti perderai 'Wolfman'”

Chi se ne frega di un lupo mannaro, quando ho un sexy vampiro affamato qui?!”

 

 

 

Buonasera!

Come state?

Eccovi il 14° capitolo! Che ne pensate?

Volevo mettere un'immagine all'inizio del capitolo per potervi mostrare com'è secondo me Joe, ma la mia totale incapacità in ambito tecnologico, mi ha bloccata :(

Spero di poter leggere i vostri commenti!

Un grazie enorme a tutte, per le bellissime recensioni e perché seguite questa ff! Grazie davvero!

Un bacione enorme!

softkitty

  
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