07/02/2012
1 recensioni
Dalla lunga scalinata scesero due ragazze, una vestita di blu con degli stravaganti orecchini a forma di ciambelle e l'altra in ciliegia, facendosi notare da tutta la sala. Venne loro incontro un cameriere che indicò loro il tavolo, esso si trovava vicino ad una grande vetrata, da cui si vedevano le brillanti stelle. Si avvicinò al tavolo un' altro cameriere che chiese le ordinazioni; appena prese le istruzione da dare al cuoco, si diresse verso la cucina per consegnarle. Lasciate sole le due ragazze si misero a parlare.
“Allora?! Dovevi dirmi cosa ti è successo! Tanto questa volta non mi sfuggi... “
“Su dai non insistere, non mi va di parlarne! Piuttosto raccontami un po' del ragazzo che hai incontrato sull'aereo... Su, su comincia a descriverlo!! Voglio sapere tutto!!”
“Bah! E' moro, occhi verdi e un bel fisico da quanto ho potuto vedere...”
“Non starai mica parlando di me vero?!” Il ragazzo che aveva parlato si stava avvicinando al loro tavolo e corrispondeva alla descrizione fatta poco prima.
“Hey! Ma tu sei quella che ho incontrato sull'aereo, sono contento di esserti rimasto impresso... Oh... Ciao Keira! Anche tu qui, che strana coincidenza... Comunque a proposito del tuo interesse io sono...”
“Lui è Alec” Lo interruppe Keira con voce scocciata “Ed è anche un grande rompiscatole!”
“Oh, così dai una brutta immagine di me, comunque piacere, tu come ti chiami bella ragazza misteriosa?”
“Anne” Lo disse arrossendo come un peperone per il complimento.
“Vi dispiace se mi siedo che mi scoccia stare al tavolo tutto solo?!”
“Si, ci dispiace” Uffa, ma dovevo proprio ritrovarmi qui questo accollo, speriamo che non sia più cotto si me come alle medie; mmm... Però è molto migliorato da allora, adesso è quasi guardabile.
Il ragazzo si sedette nonostante il rifiuto, chiamò il cameriere che era passato prima e ordinò la cena anche per lui. Quella sera nel menù c'erano in programma cinque portate a scelta, tutte particolarmente abbondanti, soprattutto per una persona normale. La conversazione convertì presto sul cibo perché esso tardava ad arrivare, arrivata la prima portata tutti mangiarono con foga e finirono le pietanze in pochi minuti. A breve termine portarono, in ordine, anche la seconda, terza e quarta portata. Finita anche quella si avvicinò al tavolo un cameriere che quella sera aveva rivolto frequentemente lo sguardo verso quel tavolo, anche se gli occupanti non se ne erano accorti.
“Cosa desiderate per dolce?” La voce le sembrava familiare ma non sapeva dove l'aveva sentita, senza alzare lo sguardo dal menù la ragazza che aveva ricordo della voce rispose senza particolare espressione. “Non è che può passare tra qualche minuto, non ho ancora scelto”
“Ma certo signorina, tutto quel che desidera.” La voce le era sempre più familiare ma continuava ad avere un vuoto.
“Ma hai visto quant'era carino quello!! Eh?? L'hai visto allora?!”
“Mmm no... stavo scegliendo il dessert.”
“Ma dai!! Cosa ti sei persa, speriamo che ritorni devi vederlo! E poi hai visto com'era gentile...”
“Scusate ragazze, non vorrei intromettermi ma è normale che i camerieri siano gentili, è il loro lavoro!”
“Uffa... Come sei fiscale! Lui era più gentile aveva un che di sensuale, quasi erotico!”
“Mi sa che prenderò il profiterole... Si, già, la voce, ma sai che mi era familiare?!” E intanto rimuginava su dove aveva sentito quella splendida voce. E mentre rimuginava si avvicinò il cameriere di prima (Anne cominciò a sbavare e Alec fece una faccia schifata).
“Allora il dolce?”
“Profiterole.”
“Frittelle di mele... con panna, per favore.”
“Niente, grazie!” Faccia scocciata di Alec.
“Bene, la vedo bene questa sera dolce signorina... Non è che poi ingrassa con un profiterole intero?!”
“Hey... Ma come ti... O mio dio!!!” Oddio, oddio, oddio, lui! Ma cosa ci fa quiii???!!! E ora che faccio?? Che devo dire?? Povera me!
“Non ho capito bene cosa voleva dire?”
“No, nulla, volevo dire...”
“La signorina voleva dirle di togliersi dai piedi cameriere impertinente!!”
Oh, no ora ci si mette pure Alec a difendermi, sono spacciata!
“Ci rivedremo sulla pista da ballo “Signorina”! La aspetto con ansia...”Mentre il cameriere irritante se ne andava Alec gli gridò dietro. “Non ci sperare cane” Disse attirando su di se l'attenzione di tutta la sala.
VESTITI KEIRA:
VESTITI ANNE:
