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Autore: silvietta_italy    07/02/2012    2 recensioni
Quello che inizialmente poteva sembrare un flagello di Dio poteva avere un lieto fine? Per Kate non era semplice, non lo era per niente, ma doveva andare avanti...
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Eh sì, era proprio una normalissima giornata di metà novembre, stranamente veniva giù un diluvio universale ed ancora più stranamente io non avevo l'ombrello.

Attesi qualche minuto invano che smettesse di piovere prima di uscire ma fu inutile, non voleva proprio smettere, raggiunsi così il più velocemente possibile la fermata del 15, tornare a casa sarebbe stato un mega problema.

Dopo mezz'ora buona provo a chiamare mio padre...occupato...straaaaano.

Cosa potevo fare se non incamminarmi a piedi verso casa? Ma sì intanto distava solo mille mila km. Mi ci vollero quasi 40 minuti di camminata a passo svelto. Avrei avuto una febbre da cavallo il giorno dopo, su quello non c'erano dubbi.

Davanti al vialetto di casa 2 macchine tra cui quella di mio padre, ero furiosa, era a casa e non si era neanche degnato di farsi sentire?

Aprii la porta di casa e vidi un paio di scatoloni a terra...mi fermai sul tappeto per non allagare casa

io: papà??? sei in casa?

Papà: ciao tesoro, aspetta che arrivo... (spuntò dalla porta della cucina con uno scatolone) ohmammamia come sei bagnata...

io: oh sai...fuori piove...ti ho provato a chiamare 10 volte...dov'eri?

Papà: (passandomi un asciugamano) non lo so tesoro, non ho visto neanche che pioveva...

io: e questi scatoloni?

Papà: vieni, voglio presentarti due persone...

mi prese per mano e mi portò in cucina, una signora di mezza età con i capelli neri stava impacchettando le mie tazze ed un ragazzo invece metteva i il cibo negli scatoloni sull'isola nel mezzo della cucina.

Papà: Kate, voglio presentarti Anne, e suo figlio Harry.. sai io e Anne ci frequentiamo da un paio di mesi ed abbiamo deciso di trasferirci, andremo da loro così sarò più vicino anche al lavoro e potremo stare più tempo insieme.

La mia faccia doveva essere eloquente...stavo per scoppiare...

io: stai scherzando vero? Cazzo papà non ho più 4 anni dove potevi prendermi e spostarmi a tuo piacimento come un soprammobile ho una vita e ce l'ho qui a londra, puoi scordartelo che io ti segua da qualsiasi parte. È fuori discussione, e sì, signora, può anche evitare di fasciare le mie tazze perchè io non vado da nessuna parte

papà: non fare la bambina di due anni! Adesso vai su e prepari la tua roba. Entro stasera voglio arrivare a casa di Anne.

Discutere era inutile. Provai a convincerlo che a 16 anni potevo benissimo vivere da sola, cosa che avevo fatto praticamente sempre dopo che mia madre se ne era andata, lui non c'era mai per via del lavoro e dopotutto a me andava anche bene.

Andai al piano di sopra, , tutte le stanze erano state svuotate. Mancava solo la mia, entrai mi sedetti sul letto e pochi minuti dopo spuntò il ricciolino dalla porta

harry: posso aiutarti?

Io: no grazie, vorrei rimanere sola se possibile, scusa...

harry: no, no capisco, hai tutte le ragioni del mondo...mi dispiace che tu l'abbia scoperto così su due piedi

non risposi e lui uscì dalla stanza chiudendosi la porta dietro

rimasi lì a fissare la mia stanza per non so quanto, volevo assolutamente imprimere nella mia memoria ogni singolo dettaglio.

Iniziai poi a riporre tutto con delicatezza negli scatoloni. Ogni pezzo che riponevo era una lacrima versata, sentii poi bussare alla finestra era Lucy, la mia migliore amica, le aprii ed iniziai a piangere ancora di più sulla sua spalla. Pochi minuti dopo entrò mio padre infuriato in camera mia seguito da Anne e Harry

Papà: cosa ci fai qui? Esci dalla mia casa Lucy, tu sei stata la nostra rovina!

Abbracciai forte lucy promettendole che ci saremmo viste presto e lei si calò nuovamente dalla finestra

Papà: scordatelo di rivederla presto

io: non puoi impedirmelo e lo sai bene!

Mio padre odiava Lucy, la reputava la causa del fatto che avessi iniziato a frequentare “brutte”compagnie ma a me non importava, lucy c'era sempre per me, lui no.

Chiusi l'ultimo scatolone e caricammo tutto in macchina.

Salii in macchina e lasciai la casa in cui ero cresciuta, cercai di non piangere, ma non fu per nulla semplice. L'ipod mi avrebbe salvato, Smile dei MCFLY era on repeat e rimase così per tutto il lungo viaggio fino ad un posto perso nel nulla. Arrivammo che era già buio. Ci vollero 2 ore per portare tutto dentro.

Anne: preparo qualcosa per cena, Kate cosa vorresti mangiare?

Io: grazie mille Anne, ma ho lo stomaco chiuso, se mi fate vedere dove posso dormire mi fareste un piacere.

Anne: Harry, la accompagni tu in camera sua?

Harry: certo

mi portò al piano di sopra una stanza piccolina ma molto luminosa con una grande finestra mi attendeva

Harry: prego, posso farti qualcosa?

Io: no grazie anzi...scusa mi dispiace per tutta la situazione a cui avete assistito poche ore fa...

harry: ma non ti preoccupare è più che comprensibile. Dai ti lascio sola così ti ambienti un attimo e se vuoi qualsiasi cosa, io sono nella stanza accanto, buonanotte

rimasi sola, mi infilai sotto le coperte e cercai di riposarmi, non era semplice lasciarmi tutto alle spalle.

I primi giorni nella nuova casa furono pessimi, dover accettare non solo la relazione di mio padre con un'altra donna, ma anche vivere in una nuova casa con 2 nuove persone non era semplice.

Era sabato sera, eravamo tutti seduti a cena

Anne: Harry, perchè non porti con te Kate e gli presenti i tuoi amici, così inizi a conoscere facce nuove

io: no, guardate preferisco stare in camera...

Harry: dai Kate, vedrai ti piaceranno

Harry non era poi così male, molto dolce e gentile, ed anche carino, oddiamine, cosa stavo pensando, mi convinse alla fine a seguirlo, indossai una felpa blu scuro abbinato ai pantaloni della tuta dello stesso colore ed un paio di scarpe da ginnastica. Uscimmo di casa e camminammo per una decina di minuti in silenzio assoluto l'uno accanto all'altro.

Harry: siamo quasi arrivati, i miei amici ci aspettano là dietro...

eravamo vicino ad un campo da calcio, ed il suo là dietro erano le gradinate...non mi piaceva tanto la situazione, pensai a tutti i possibili scenari, e probabilmente feci trasparire questa mia paura

Harry: tranquilla, siamo persone abbastanza apposto

raggiungemmo un gruppettino di ragazzi che riconobbi come i migliori amici di Harry mentre ci avvicinavamo...erano tipi strani, 4 ragazzi poco più grandi di Harry con cui giocavano a calcio nella squadra del paese.

Quando si resero conto che il loro amico non era solo cercarono di nascondere delle bottiglie e del fumo o almeno nell'aria l'odore era quello

Harry: tranquilli ragazzi, Kate non dirà nulla

i ragazzi si rilassarono e ben presto l'atmosfera si scaldò, avevano bottiglie di rum e fumo in quantità

io: Harry, ed io che pensavo tu fossi una personcina seria, tutta da calcio e scuola, invece...

harry: benvenuta nella famiglia...

io: ma come fai a nascondere tutto a tua madre?

Harry: rientro quando lei e tuo padre dormono già, e la mattina dopo lei si scorda quindi...

mi passò una bottiglia

Harry: non esageriamo mai però

passai una serata felice, conobbi meglio i suoi amici che erano molto più simpatici di quanto credessi, e verso le due rientrammo in casa, tutto taceva, cercai di non cadere mentre salivamo le scale, stavo per scoppiare a ridere quando harry mi tappò la bocca con la mano

Harry: devo ricordarmi di farti bere meno te

sorrise e mi spinse in camera accertandosi che non distruggessi qualcosa.

Mi rimboccò addirittura le coperte e poi si dileguò nella notte.

La mattina dopo mi alzai verso mezzogiorno con un mega cerchio alla testa, scesi in cucina, Harry con dei capelli sconvoltissimi stava cercando di far entrare un cucchiaio pieno di cereali nella sua bocca con scarsissimi risultati

gli rubai i cereali di mano

io: dove sono i nostri cari amati genitori?

Harry: boh, non ci sono in casa...

in quel momento aprirono la porta, anne e papà entrarono in cucina felici come una pasqua

anne: ragazzi, vorremmo dirvi una cosa...per voi sarebbe un problema se vi lasciassimo qualche giorno soli? Zia Julie non può partire per la crociera nel mediterraneo e si è offerta di girarci i biglietti..

io: per me assolutamente nessun problema

harry: idem per me...e quando partite?

Papà: domani mattina

io: wow, sei riuscito in fretta ad ottenere le ferie per partire per la crociera...quando si trattava di me invece non te le davano mai neh? Andate e divertitevi

finii la mia tazza di cereali lavai tutto e salii al piano di sopra, cavolo mi faceva impazzire...per me il tempo non c'era mai stato. Mi ritrovai in bagno ad osservare il mio beauty. Sapevo benissimo dove sarei andata a parare. Tirai fuori da una tasca nascosta del beauty una lametta e la osservai per qualche istante prima di tracciare un piccolo solco nel fianco, sospirai per il dolore, riuscivo a pensare solo a quello, il resto era nulla in confronto. tamponai delicatamente quelle gocce di sangue che tentavano di fuoriuscire , riposi tutto al suo posto e mi rinchiusi in camera, ipod nelle orecchie e il mondo era un ricordo lontano.

Finalmente i due piccioncini partirono dopo migliaia di raccomandazioni che furono completamente dimenticate una volta chiusa la porta

La prima sera fu tranquilla una pizza ed un film in tv, la seconda sera Louis e Niall vennero da noi, ma la serata più folle fu la terza, in sei tra divano e poltrone, popcorn, pizze, alcol e tanta voglia di divertirsi, la prima bottiglia di rum si volatilizzò in un battibaleno, ci sedemmo tutti in cerchio sul tappeto

io: ed ora che si fa?

Liam: obbligo o verità?

Io: naaaaa

Niall: io voto sì

e tutti i ragazzi lo seguirono a ruota.

Usammo la prima bottiglia vuota per “estrarre” chi era la vittima e chi sceglieva la tortura

1° turno, Harry e Zayn

Zayn: obbligo o verità Harry?

Harry: obbligo

Zayn; bene, bene, bene, ok, vai fuori nella neve nudo...

scoppiai a ridere

io: ma che razza di obbligo è?

Harry senza porsi troppi problemi si spogliò e si buttò nella neve candida del giardino

2° round, mentre harry si asciugava alla bella e meglio, ovviamente fu il mio turno come vittima mentre il mio aguzzino era Louis

io: verità...

Louis, verità...bene, quanti ragazzi ti sei portata a letto

arrossii violentemente, era imbarazzante ma non avevo ancora avuto l'onore di provare quell'esperienza

io: beh ti dirò che stanno tra zero e zero...

louis: aww ma allora sei una novellina, se vuoi non so fare pratica tienimi pure presente

harry gli tirò una sberla in testa

risi, non c'era in realtà da ridere, ma l'alcol che continuavamo a trangugiare ci annebbiava la testa

al terzo turno niall fu obbligato a bere almeno 3 shots di seguito, fallì miseramente ma al secondo tentativo si “ritirò”

ora toccava a me scegliere la verità da chiedere a Liam

io: beh dato che le domande sembra debbano essere a sfondo sessuale,.... qual è la tua fantasia sessuale più nascosta?

Liam divenne viola bordeaux e blu nell'arco di un secondo poi sospirò

Liam: farlo con due ragazze

io uh uh

la serata continuò così tra domande e obblighi stupidi fino a che non mi addormentai appoggiata alle gambe di liam, la mattina dopo mi svegliai e notai che io e liam eravamo rimasti soli in salotto e che lui aveva i baffi disegnati, passai il dito sul mio labbro per notare dei segni neri, aka avevo subito la stessa sorte, mi alzai cercando di non svegliare liam e mi diressi in cucina per preparare almeno un litro di caffè.

La giornata volò letteralmente e purtroppo per via di una nevicata eccezionale i ragazzi non poterono raggiungerci, eravamo letteralmente sepolti in casa, e poco dopo mancò anche la luce. Decidemmo così di accendere il caminetto, Harry prese poi un po' di alcolici e delle patatine e ci piazzammo davanti al caminetto sotto una coperta calda

io: se continuiamo così non arriviamo ai 20anni, il nostro fegato esplode prima

si limitò a sorridere ed abbracciarmi.

Aveva la sua mano sul mio fianco continuava a farmi venire i brividi andando su e giù poco dopo le sue labbra calde si appoggiavano sul mio collo

io: harry, non credo dovremmo farlo, siamo pur sempre quasi fratellastri

harry continuava imperterrito, mi sollevò facendomi sedere sulle sue gambe prendendomi la testa e baciandomi con passione, la sua lingua si insinuò veloce tra le mie labbra

*nota dell'autrice* questa è la mia nuova ff qui su efp, lasciate numerose recensioni, sia positive che negative!!! :D
sil

 

  
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