Degli occhi azzurro mare  mi scrutano e mi pervadono insieme ad un profumo intenso di rose.
Di colpo apro gli occhi,mi alzo dal letto e osservo la stanza in cui mi trovo.
Alla mia destra c’è una enorme terrazza che si affaccia su una campagna completamente innevata
non si vede nemmeno una casa soltanto una specie di torre  in lontananza.
La camera ha le pareti bianche e ci sono dei mobili di legno antico alle pareti.
Mi tocco i capelli con la mano.
‘Ma dove mi trovo?’ dico fra me e me.
Non mi ricordo assolutamente nulla.
Apro uno degli armadi e vedo che ci sono alcuni vestiti a me familiari,tiro fuori una maglia di lana rosa confetto,dei pantaloni bianchi e le prime scarpe che trovo,mi vesto  ed esco dalla stanza.
C’è un corridoio lunghissimo e tantissime porte,decido di seguire il mio istinto e andando a sinistra trovo miracolosamente delle scale e scendo.
Arrivata in fondo mi  trovo in  un salone immenso con un pianoforte a coda e una chitarra sulla destra messe in bella mostra.
Per un attimo mi fermo a guardarli come se sapessi perfettamente di chi fossero ma poi quella impressione svanisce.
Trovo la porta e mi avvio verso l’uscita.
Si sentono solo i miei passi che rimbombano nella sala apparentemente deserta.
Poso la mano sulla maniglia e apro.
Il freddo mi  penetra attraverso i vestiti e solo in quel momento penso che sarebbe stato meglio mettersi un cappotto ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Nello stesso momento in cui la scarpa si posa sulla neve fresca una voce mi blocca.
‘Violet dove vai?’
Davanti a me vedo una  distesa bianca e silenziosa e  dietro quella voce così familiare e calda  ma allo stesso tempo sconosciuta.
Sento dei   passi avvicinarsi e non so cosa fare,mi pietrifico.
‘Ti morirai  di freddo se esci così,ormai dovresti esserti abituata all’Inghilterra.’continua la voce.
‘ Inghilterra?!’sussurro io.
Mi giro e mi trovo a qualche centimetro di distanza degli occhi azzurro cristallino e dei capelli color del grano incorniciati in un viso che nemmeno un pittore potrebbe dipingere meglio.
‘Niall…’
Quel nome mi esce spontaneo come se lo conoscessi da sempre,come se fosse una parte di me ma allo stesso tempo un perfetto sconosciuto.
Nello stesso momento sento altri passi arrivare dalla porta aperta,mi giro e vedo  quattro ragazzi  che mi salutano.
‘Violet stai bene? ‘mi chiede Niall vedendo la mia espressione sconcertata.
 ‘no, non stò per niente bene’rispondo io.
Sento dei rintocchi lontani.
‘Ma è il Big Ben?’chiedo io.
‘Si è mezzo giorno,abbiamo ancora tutta la giornata davanti.’mi risponde  un ragazzo riccio con degli occhi   verdi e penetranti.
Io abbasso lo sguardo,non riuscendo a sostenere il suo.
La sala si popola di parole come se fossero venuti tantissimi ospiti per una festa.
Io sono ancora più confusa.
‘Cosa succede?’ chiedo io.
La testa inizia a girarmi e poi buio.
  



*Note dell'autrice*
é la prima ff che scrivo sui One Direction,la stò pubblicando in contemporanea sul forum dei 1D.
Visto che amo scrivere io la comincio..sperando che qualcuno si voglia cimentare in questa storia che sconfina da una storia d'amore per rivelare qualcosa di più.