Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Audrey Shadows    07/02/2012    1 recensioni
Ember, 20 anni, ha perso suo padre quando aveva 10 anni. Oggi è il decimo anniversario della sua morte e come ogni anno è davanti alla sua tomba, o meglio, quella che dovrebbe essere la sua tomba. sta per andasene quando in lontananza vede un ragazzo alto, vestito come un rapper che la fissa insistentemente. Chi è? Cosa vorrà? si chiede Ember. Scopritelo insieme a lei, in una New York piena di sorprese e ricordi..
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo 10
Auld Lang Syne


 


 Una volta saliti in macchina, Ember notò con felicità la presenza di Bill.
-Bill! Auguri!- lo abbracciò, per quanto lo permettesse l’auto, e Bill ricambiò, contento anche lui di vedere la sua “cognata” come la definiva.
-come stai?- le chiese quando si staccarono.
-sono la persona più felice di questo mondo …. I miei mi hanno appena regalato un Audi R8!- Bill rimase perplesso non capendo quanto potesse essere rilevante, ma decise di sorridere e annuire, così da non deluder le aspettative dell’amica.
-sono contento per te!-
-emh … ragazzi, pensati di considerarmi? Sapete cono in macchina anche io …- Tom si intromise nelle chiacchere dei due, cercando di riattivare l’attenzione, egocentrico qual’era.
-beh, sono contenta che mi portiate con voi alla cena … io vi ringrazio- disse timidamente Ember.
-Sei una di famiglia ormai, e i nostri amici e parenti non vedono l’ora di conoscerti.- disse bill sorridendole dolcemente.
Quella ragazza aveva qualcosa che l’affascinava, e se non fosse felicemente accoppiata con suo fratello, ci avrebbe provato sicuramente.
Ma ormai era area segnata e contrassegnata, proprietà del maschio alfa della famiglia.
 
Il viaggio durò circa tre quarti d’ora, nei quali Bill discusse animatamente con Ember su cosa fosse meglio indossare il giorno seguente dai suoi genitori e per capodanno.
Una volta arrivati, Tom, da perfetto gentiluomo, aprì la portiera ad Ember e la prese a braccetto conducendola all’abitazione dei suoi genitori.
Questi ultimi, li avevano attesi con ansia.
Era la prima vera cena di famiglia; vi erano la sorella e il fratello di simone: Angelica e Hans.
Vi era la sorella di Gordon, Camila e come clue, gli amici di una vita di Bill e Tom: Georg e Gustav, arrivati il giorno prima da Amburgo.
I gemelli non ne erano a conoscenza e quando li videro quasi gli venne un colpo!
-Ge! Gus!- urlò Bill prima di precipitarvisi addosso!
-Bill! Come sei cambiato …. D’aspetto s’intende!-
-e Tom?- chiese impaziente Georg
-Tom arriva, si sarà fermato a spiccionare con la sua ragazza- rispose noncurante Bill.
-La sua ragazza?- chiese gustav, che però non ebbe l’occasione di aggiungere altro perché nella stanza entrò il tanto citato Tom insieme ad una bellissima Ember.
La prima reazione del gemello treccioluto non fu tanto buona, in quanto per poco non gli prese un colpo, poi dopo essersi ripreso proferì parola
-Georg? Gustav?- chiese incerto. Era una vita che non vedeva i suoi amici
-si!- i due lo abbracciarono e lui ricambiò felice.
-come stai danno di un ragazzo? Mi sei mancato, insieme a tutte le tue bravate! Mi hanno informato che hai messo la testa a posto …- alluse Georg indicando Ember, che imbarazzata era rimasta sulla porta del salotto, guardandosi in giro.
-oh si! Ember questo è Georg, Georg , la mia Ember-
-piacere di conoscerti … vedo che il mio tom non si smentisce…-
-piacere… posso sapere il perché?- chiese ember sinceramente curiosa per l’affermazione del castano.
-beh, sei proprio una bella ragazza! Sei sicura di aver valutato attentamente la mercanzia prima di sceglierlo? Cioè… io sarei disponibile…- Ember a quel punto scoppiò a ridere.
-tranquillo, sei molto simpatico, ma credo che Tom sia quello giusto …-
Tom si inorgoglì a sentire quelle parole pronunciate da Ember. Sapeva quello che lei provava per lui, ma sentirlo dire davanti ai suoi amici … beh gli piaceva.
-Ragazzi, è pronto e stiamo aspettando solo voi …- annunciò Simone sorridendo.
I ragazzi per tutta risposta, con la delicatezza di una mandria di bufali, si diressero in cucina.
La cena proseguì per il meglio, fino al momento del dolce.
Bill stava letteralmente sezionando la torta gelato, quando un’idea gli balenò nella mente.
-Tom?-
-mhmh?- grugnì quest’ultimo
-perché tu ed Ember non vi sposate? Secondo me sareste perfetti!-
Tom a quel puntò si strozzò praticamente, Ember rimase immobile a fissare Bill, cercando capire dove avesse intenzione di andare a parare, il resto della tavola rimase basito.
-Bill, sei impazzito per caso?- riuscì a dire Tom poi.
-sarebbe carino …. Insomma, state così bene insieme! E sarebbe la cognata perfetta per me!-
Tom continuò a guardare il fratello, come se fosse sicuro che gli fosse partito un embolo.
-sono giovani … e poi stanno insieme da così poco tempo …- si intromise la Zia Camile, per venire in aiuto a suo nipote treccioluto, in quanto le vedeva particolarmente provato dalla situazione.
-esatto … c’è tempo! Qualcuno vuole un altro po’ di dolce?- chiese Simone.
-io vado fuori a fumare- annunciò Tom, e senza aggiungere altro uscì sul balcone.
Ember si ritrovò gli sguardi dei presenti puntati addosso, e si sentì in imbarazzo come non mai; ringraziò mentalmente Bill, e poi si alzò per raggiungere Tom.
 
-hey …- lo abbracciò da dietro, e sentì la sua mano libera intrecciarsi alle sue
-hey …-
-non prendertela per Bill … chissà cosa gli è venuto in mente!- rise nervosamente la ragazza –non ci pensare … dai …-
Tom si girò verso di lei.
-Io non me la sono presa- disse fermamente convinto
-ah … no?- Ember era perplessa
-no … mi ha solo colto alla sprovvista. Non ha detto niente di che per la miseria …- aspirò nicotina
Ember rimase in silenzio. Le piaceva quando fumava, anche se non era un’azione molto salutare per i suoi polmoni.
-dai, vieni dentro, si congela qua fuori!-
Ember rientrò e trovò tutti in salotto, eccetto Simone, la quale era rimasta in cucina a sistemare.
Decise di aiutarla, per distogliere i suoi pensieri dall’accaduto.
 
-hey simone … posso darti una mano?-
-non ci pensare nemmeno!- disse quest’ultima voltandosi dal lavello dove stava lavando tutte le stoviglie.
-…posso restarmene qui con te?-
-si questo si …- sorrise e tornò a lavare.
Ora capiva da dove aveva preso Tom.
-mi dispiace per quello che è successo … Bill non è sempre così…- cercò di rassicurarla Simone, il che la sorprese.
-ma … non è successo niente! Più che altro temevo per Tom, che si stava strozzando!- le due risero.
-seriamente, è presto … vedo che vi volete molto bene, e Tom te ne vuole molto …. Ma siete molto giovani e potreste commettere degli errori-
-Simone? Lo so … io ho ancora paura di svegliarmi e non trovarmi più tra le braccia di Tom … e poi stiamo insieme da così pochi mesi …-
Piano piano, simone smise di lavare i piatti e si sedette difronte ad Ember.
-Ember … io penso che tu sia la ragazza perfetta per Tom … ma vi chiedo di avere pazienza e vedrai che tutte le attese saranno ricompensate – le prese le mani e le strinse.
-grazie Simone-
-Hey!? Donne della cucina! Venite di qua ad aprire i regali o no??- Bill le chiamava a gran voce, le due scoppiarono a ridere e si alzarono e raggiunsero il resto della comitiva in salotto.




Angolo Autrice:
Grazie a tutte le persone che continuano a leggere e a recensire! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo aggiornamento!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Audrey Shadows