Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: ShinyDarkF    07/02/2012    1 recensioni
Bill e Tom credevano di avercela fatta, di aver vinto anche se il prezzo era stato decisamente troppo altro.
Ma si erano illusi.
Nuove avventure li aspettano e questa volta dovranno stare attenti, perché a gareggiare ci saranno forze più grandi di loro.
Nonostante i due gemelli siano potenti vampiri.
(Seguito di This dark, bloody love story, se non avete letto il primo capitolo non fa niente, siete sempre bene accetti come lettori!)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La ragazza cominciò a muoversi sul divano.
La sua pelle chiara contrastava con la luminosa luce del Sole che entrava dall’ampia finestra alla sua sinistra.
Strano che un appartamento di una creatura notturna potesse diventare così pieno di luce.
Christina si muoveva come se fosse in preda a dei sogni, se fossero belli o brutti questo Bill non riuscì a deciderlo.
Il ragazzo non l’aveva mai lasciata, mai, neanche per mangiare o semplicemente per prendere una boccata d’aria e si era privato di tutto praticamente per molti giorni.
Ma niente importava, niente per lui poteva essere considerato superiore al vero amore.
Aveva una paura incredibile che la ragazza si fosse svegliata senza di lui, forse scossa e spaventata e lui non avrebbe potuto guardarla nei suoi occhi di lapislazzuli e sussurrarle che andava tutto bene, che era semplicemente tornata a casa.
Chissà come l’avrebbe presa.
Tom si era arrabbiato quando aveva saputo. Probabilmente aveva capito il suo grande errore con Bill e non voleva che si ripetesse, non voleva che qualcun altro dovesse affrontare quell’inferno che aveva affrontato suo fratello.
Ma non aveva detto niente a Sue, perché avrebbe di sicuro fatto qualcosa di avventato, e una cacciatrice quando vuole sa diventare molto pericolosa.
Chissà cosa avrebbe fatto quando avrebbe visto sua cugina, viva, e nel meglio delle forze.
L’angelo si mosse di nuovo, ma questa volta non stava dormendo, anzi forse dopo giorni Bill aveva l’espressione che si stesse per svegliare.
E così fu.
I suoi occhi azzurri, del colore del cielo, si aprirono lasciando Bill frastornato e inebetito perché non era più abituato a vedere quella luce da tempo ormai.
La bocca si schiuse in un sorriso.
Non aveva paura.
«Sei tornata, sei a casa» sussurrò Bill.
«Lo so»
Queste furono le sue prime parole, soavi e dolci come al solito, che resero Bill ancora più felice di quanto già non fosse.
«Non sei spaventata?»
«No, tesoro, so già tutto, sapevo quello che stavi per fare già prima che lo facessi, sapevo che mi avresti salvato. Grazie»
«Non c’è di che, amore»
«Ho la gola un po’ secca, ti andrebbe di prendermi dell’acqua?»
Non ebbe neanche finito la frase, che già Bill si era avviato in cucina, non perdendo mai quella risata che ormai era indelebile sul suo viso.
Christina era tornata.
Lui ce l’aveva fatta.

Non appena Bill si allontanò, la ragazza si alzò dal divano e controllò la sua immagine in uno specchio vicino la porta.
Era bellissima, come al solito.
Eppure come era mai possibile che una creatura bella come lei poteva essere tanto cattiva?
Non era stata salvata da Bill perché in realtà non si era mai sacrificata per lui, era stato tutto deciso dal Gran Consiglio che aveva sede in Paradiso.
Fortunatamente Sue non era venuta a sapere niente o li avrebbe fermati di sicuro.
Lei conosceva quelle cose, sapeva come andavano a finire, li avrebbe sicuramente fermati.
Non aveva rinunciato al Paradiso per stare vicino a Bill, anzi non ci aveva proprio rinunciato, era semplicemente in missione.
La sua missione era proprio questa: fare in modo che il suo ragazzo andasse oltre il limite, stimolarlo con il suo amore a violare ogni legge naturale.
In questo modo le barriere tra il mondo umano e quello dall’altra parte si sarebbero assottigliate fino a scomparire del tutto.
In questo modo lei sarebbe tornata e lo avrebbe fatto felice ma lei era solo una scusa.
Lei rappresentava la parte buona, quella angelica, quella della luce, ma anche la parte del buio sarebbe comparsa insieme a lei.
E allora la battaglia, quella conclusiva, sarebbe iniziata.
E Bill, Tom e Sue avrebbero dovuto combattere fino alla morte.
Ecco, questo era l’orribile piano, un piano che nessuno dei tre doveva sapere, un piano che era stato decretato alle loro spalle, come una condanna a morte.
Ed era stata lei a generare tutto con il suo ritorno.
Si costrinse a non piangere, avrebbe rovinato tutto.
Per fortuna le sue preghiere furono espresse e Bill entrò nella stanza proprio quando una lacrima stava per bagnarle involontariamente il bellissimo viso.

Cosa era successo?
Si ricordava tutto, la battaglia, quello che aveva scoperto, la sua morte.
Una volta lei era stata la regina del male, così la consideravano tutti, ogni vampiro e demone aveva paura di lei e ora si era ridotta in quella maniera.
Ogni pensiero era come un ulteriore colpo che le veniva inferto.
Si chinò, il viso sullo specchio per rimirare i capelli rosso fuoco e gli occhi dello stesso colore vermiglio.
Occhi che sembravano non avere un’anima.
Avrebbe deluso tutto, avrebbe deluso se stessa prima.
Non poteva semplicemente morire e basta?
La notizia del suo ritorno era stata percepita da tutte le creature non umani presenti a Los Angeles e presto si sarebbe sparsa, neanche fosse stata scritta sul migliore giornale di gossip.
Ma lei non voleva essere tornata.
Qualcuno aveva scelto questo per lei e la donna aveva accettato solo per non ricevere la dannazione eterna.
In questo modo sarebbe stata salva.
Era tornata da una pozza di liquido nero, male puro, come era possibile che fosse destinata fin dal principio a questo? Ad essere solo una meschina traditrice?
«Signora, la vettura è pronta» disse un vampiro, in realtà un suo servo, ormai ridotto in schiavitù e macchiato a sangue con dure catene che gli stringevano i polsi e le caviglie.
Aveva fatto vedere di essere tornata cattiva come una volta.
E ora le toccava presentarsi ufficialmente agli altri demoni, per far capire che non era tutta una messa in scena.
Le erano state date istruzioni chiare, doveva solo seguirle alla lettera, attenersi al piano nei minimi dettagli.
“Scateneremo l’inferno” pensò sghignazzando e citando una frase di un vecchio film.
Tirò un calcio al povero vampiro di fronte a lei, sgridandolo per averla disturbata.
“Se solo quella stupida ragazza, Christina, fosse rimasta nel suo paesino di provincia senza venire qui, questo non sarebbe mai successo” pensò, dirigendosi verso la macchina con i finestrini scuri che la portava come una star del cinema scortata da guardie del corpo.
La meta prestabilita era la parte più esterna e lontana della sua vecchia residenza, non raggiungibile a piedi senza essere vista.
Tuttavia nessuno pensava che fosse una trappola.
Lì avrebbe parlato a tutti, avrebbe fatto un memorabile discorso, proprio come voleva.
Arrivò subito in quel luogo, buio e scuro proprio come se lo ricordava.
Era il posto preciso dove aveva cercato di portare le forze del male sulla terra.
Dove era morta.
Si affacciò al balcone alto, in modo che tutti la videro ed emisero versi di stupore, mentre lei sghignazzava soddisfatto.
Allora era tutto vero.











   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: ShinyDarkF