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Autore: misspongibobbi    07/02/2012    7 recensioni
“Prima voglio qualcosa in cambio” cantilenò il riccio con aria divertita.
“Sei il solito bamboccio” sussurrò la ragazza a denti stretti.
“Il libro lo rivuoi oppure no?” chiese Harry ridendo sotto i baffi
“Certo che lo rivoglio, idiota!” urlò Meg esasperata “Dimmi quello che devo fare così finiamo con questa pagliacciata!”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi stavolta con una OS su Harry :D
L'ho scritta di getto a scuola durante l'ora di chimica (si, sono molto attenta LOL)
Ciancio alle bande, spero che vi piaccia :3
-Mary


Era tardo pomeriggio e Meg, come quasi tutti i giorni, era intenta a leggere il suo nuovo romanzo “Memorie di una geisha” sotto l’ombra di una quercia. Il venticello estivo le scompigliava i lunghi capelli scuri, costringendola a scostare le ciocche ribelli dai suoi occhi nocciola fissi sul libro. Con le labbra carnose mimava le parole che stava leggendo, come se stesse raccontando un segreto. Con la coda dell’occhio, notò il ragazzo che le piaceva da circa un anno venire verso di lei.
 
Harry Styles, meglio conosciuto come il puttaniere dell’istituto. Si era portato a letto la maggior parte delle ehm...pubbliche cittadine della scuola e aveva sempre accanto a sé una povera sciagurata che cambiava e rivoltava periodicamente come un calzino sporco. Come avrebbe fatto a notare la povera e ingenua Meg, follemente innamorata di lui? Lei amava tutto di lui. I suoi ricci castani, i suoi occhi verdi, le fossette che si formavano sulle sue guance quando sorrideva. Ma il suo aspetto che lo faceva sembrare più piccolo di qualche anno era in continuo contrasto col suo atteggiamento strafottente e da finto bulletto, ma Meg amava i contrasti. Non a casa amava proprio lui.
 
Nonostante stesse morendo dalla voglia di capire perché stesse venendo verso di lei, Meg decise di far finta di non essersene accorta continuando a leggere.
Harry si avvicinò e, con scatto fulmineo, prese il libro di Meg e cominciò a sfogliarlo con aria saccente;
“Ohh, ma cosa sta leggendo la sgobbona Margaret? Un libro su delle prostitute? Caspita, da te proprio non me lo aspettavo!”
Meg si alzò di scatto inviperita. Quando Harry faceva il bulletto con lei, non riusciva a contenere l’ira;
“Harold! Prima cosa: non sono una sgobbona. Sei tu che hai la media del 3! Punto secondo: le geisha non sono delle prostitute, ma delle dame da compagnia! Le prostitute sono quelle galline che ti porti sempre a letto! Punto terzo: posso riavere il mio libro, per favore?”
Tentò di riprenderselo, ma Harry lo sollevò appena in tempo “Prima voglio qualcosa in cambio” cantilenò il riccio con aria divertita.
“Sei il solito bamboccio” sussurrò la ragazza a denti stretti.
“Il libro lo rivuoi oppure no?” chiese Harry ridendo sotto i baffi
“Certo che lo rivoglio, idiota!” urlò Meg esasperata “Dimmi quello che devo fare così finiamo con questa pagliacciata!”
Il riccio sorrise compiaciuto “Domani uscirai con me”
La ragazza sospirò e portò gli occhi al cielo “Ok, lo farò. Adesso ridammi il libro che…”
“Io non ti do proprio niente, Margaret!” esclamò Harry allontanando una seconda volta il libro “se prima non mi dai un bacio”
“CHE COSA?” esclamò Meg sconvolta “Harold, ti sei bevuto il cervello per caso?
“Niente bacio, niente libro” disse il riccio con aria di chi non ammetteva scusa.
Proprio mentre Meg stava per baciargli la guancia, lui la fermò;
“Eh no cara Margaret! Devi baciarmi proprio qui” disse il ragazzo indicandosi le labbra.
La ragazza cominciò a sudare freddo. Dove cazzo voleva arrivare Styles? Non poteva certo tirarsi indietro proprio adesso.
 
Nonostante stesse sudando freddo, gli diede un piccolo e dolce bacio a stampo sulle labbra. Nonostante si fossero appena sfiorati, lei sentì una scossa lungo la spina dorsale vagamente simile ad un fastidioso solletico.
“Posso riavere il mio libro adesso?” chiese lei con calma mentre una lacrima fece la sua silenziosa comparsa sulla sua guancia. Non sapeva nemmeno lei perché stesse piangendo, ma non aveva intenzione di piangere davanti a quello stronzo.
 
“Margaret, perché stai piangendo?” chiese il riccio sconcertato.
“Adesso fai il finto tonto, Harold?” domandò Meg con la voce ormai rotta dal pianto “Non sono una di quelle galline con cui tu vai di solito a letto, nemmeno una povera stupida che puoi raggirare con quattro cavolate. Tu lo sai che ti muoio dietro da così tanto tempo, e tu cosa fai? Mi prendi pure per il culo? Sei un pezzo di merda Styles”
 
Harry ebbe un sussulto. Le sue parole erano vere, anche troppo. Erano dei veri e proprio pugnali che gli trafiggevano il cuore, una verità che prima o poi avrebbe dovuto affrontare. Era un puttaniere, e solo in quel momento cominciò a rendersene totalmente conto.
Le sollevò il viso costringendola a guardarlo negli occhi
“Meg, potresti darmi una possibilità? Ti prego, domani usciamo e vediamo cosa succede”
“Harry, non mi sento di…”
“Farò tutto il possibile per non farti soffrire ancora” la interruppe il riccio accarezzandole dolcemente in viso “Ma adesso me lo fai un sorriso?”
Meg sorrise istintivamente. Quel bel faccino le faceva effetto quanto la vista di un bambino appena nato che ti stringe il dito.
“Sei molto più bella quando sorridi” disse Harry poco prima di baciarla
Si baciarono appassionatamente, come se attraverso quel bacio stessero dicendo le parole ripetute in precedenza, ma che solo loro potessero comprendere. Il cuore di Meg fece posto a una miriade di fuochi d’artificio.
“Aspetta, perché mi stai baciando?” domandò Meg staccandosi da lui giusto il tempo per riprendere fiato
“Non lo so, mi andava di farlo” disse lui riprendendo a baciarla scoppiando a ridere.
Lei, una ragazza innamorata di un puttaniere, finalmente era felice. Sarebbe stato l’inizio di qualcosa di nuovo? Tutto dipendeva da loro.
   
 
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