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Autore: somochu    07/02/2012    12 recensioni
[Thadastian, Slash]
La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:
l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Dedicato a Thalia <3




La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:

l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare





... Avevo detto che l'avrei fatto? Bene, lo farò: metterò i bastoni tra le ruote a Thadduccio e la "sua" piccola Piattola numero 2.
Così, per il gusto di farlo, mica per altri motivi.
Infondo sono Sebastian Smythe, dare fastidio e dividere coppie improponibili è il mio hobby – nonché migliore sport.
Questo e il burlarmi delle persone, ovviamente.
...
Vado a impicciarmi della Piattola, va. Ho voglia di vederlo arrabbiato.








... E poi Jeff va da lei e le dice: 'professoressa, lei ha un bel fondoschiena, quindi le permetto di mettermi una nota!'”

Jennyfer, la nuova ragazza di Thad, si portò una mano alla bocca, trattenendo a stento le risate e lo stupore.

Non mi dire! Ha davvero risposto così a una professoressa?”

Sì, e aveva soltanto tredici anni. Ora fa di peggio, te lo assicuro.”

Sia lei che Thad scoppiarono a ridere, l'una non credendo alle proprie orecchie, l'altro ripensando alle vecchie marachelle di Jeff.

Non che io fossi di tanto più buono di lui. Ora come ora sono un po' più calmo, ma già l'anno scorso quasi ho fatto prendere fuoco alle tende della Sala...”

Non fece in tempo a finire di parlare che nella sua visuale entrò una figura che assolutamente non avrebbe dovuto passare da sotto il suo sguardo. Non in quel momento.

La sua bocca si spalancò, mentre realizzava che era tutto vero: Sebastian Smythe era davvero in quella caffetteria, e stava davvero sedendosi al loro tavolo.

Non poteva crederci.

Gli sembrava di avere il cuore in gola e ciò non era affatto un bene. Era solo... Sebastian, non doveva fargli quell'effetto. Non poteva.

Ciao a tutti,” disse il diretto interessato, prendendo una sedia dal tavolino vicino e sedendosi tra di loro con una nonchalance incredibile.

Jennyfer rimase un attimo scioccata, poi rispose al saluto balbettante. “C... Ciao... Tu sei?”

Ma come, Thadduccio, non le hai parlato di me?” Sebastian fece un' espressione talmente tanto infranta, che quasi gli parve vera. Quasi. “Io sono Sebastian Smythe, il compagno di stanza di Thad. Siamo amiconi.”

Io sono Jennyfer, ma puoi chiamarmi Jenny,” rispose la ragazza, con un sorriso educato.

Sebastian si abbassò a prenderle la mano, per poi baciarla, come un gentiluomo che lui decisamente non era.

Thad vide Jenny prima sbiancare e poi arrossire di botto.

Masticando un' imprecazione, capì il vero motivo per cui Sebastian era lì: umiliarlo. Fargli vedere che sapeva conquistare chi voleva; che se solo si fosse impegnato sarebbe risultato molto più affascinante agli occhi di Jenny di lui.

Stronzo. Stronzo. Stronzo.

Non aveva in mente altre parole, se non questa.

Già, purtro... Ehm, per fortuna mi è capitato lui come compagno.”

Beh, Sebastian, sei stato molto fortunato a essere capitato in stanza con Thad,” disse Jenny, sorridendo verso di Thad.

Lei sì che era una brava fidanzatina; non come lui che provava attrazione per qualcun altro.

...

Un attimo.

Ma cosa dannazione andava pensando?

Ma no, Jenny, sei tu che sei troppo gentile,” disse, passando un braccio sulle spalle della ragazza.

Sebastian sembrò appena infastidito dallo scambio di 'carinerie da diabete' – come le avrebbe chiamate lui stesso -, ma non fece nulla per dividerli.

Solo... sorrise.

Oh, sì, siete carini e tanto dolci,” disse, più falso che mai. Il bello era che Jenny gli stava anche credendo. “Sai, Thad non fa che parlare di te.”

Jenny si piegò verso Sebastian, incuriosita. “Ah, sì?”

Sì sì, dovresti sentirlo...”

Fate come se non ci fossi,” borbottò Thad, ma non venne ascoltato.

Continuava a blaterare su quanto tu fossi gentile, simpatica... Carina,” si sporse anche Sebastian verso di lei. “Ma devo dire che le sue descrizioni sono poco esaustive. Tu sei molto più di così.”

Thad sentì il bisogno impellente di dividerli: lei era molto vicina a Sebastian. Troppo.

Cioè, era Sebastian che era troppo vicino a lei, si corresse mentalmente.

Lui era geloso di Jenny. Certo. Di lei. Non di Sebastian.

Assolutamente non di Sebastian.

Se lo ripeté mentalmente, più volte.

Oh... Io non... Grazie,” Jenny arrossì ancora, attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito.

Sebastian le sorrise, furbo, e la mano di Thad sbatté sul tavolino senza che lui riuscisse a controllarla minimamente.

L'attenzione dei due finalmente tornò su di lui, mentre lo guardavano l'una stupita, l'altro malizioso.

Chiamavo il cameriere, scusate,” disse, inacidito.

Parecchio inacidito.

Jenny sembrò dispiaciuta, perché gli prese la mano, accarezzandola leggermente.

Thad le rispose con un sorriso parecchio falso, stringendo a sua volta la mano.

Stavolta fu il turno di Sebastian di dividerli; si schiarì la voce, riprendendo la loro attenzione.

E Thad notò che sembrava ancor di più che infastidito.

Sommo gaudio.

Beh, mi tocca andare,” disse, alzandosi, sorridendo ancora a Jenny. Come se Thad neanche esistesse.

Quindi... Thad aveva vinto, per questa volta.

Ah... Vai di già?” gli chiese Jenny con sguardo dispiaciuto.

O forse no.

Sono un ragazzo molto impegnato, che devo fare.”

Sì, come se non fosse andato in quel caffè senza la voglia di mettere zizzania tra loro due.

Ma che accidenti voleva da lui? Non poteva lasciarlo in pace?

Era ora... Cioè, vai già via? Che dispiacere.”

Sebastian gli sorrise, malizioso, guardandolo affettuosamente come se fosse suo padre.

Thadduccio non essere geloso, lo sai che per me ci sei solo tu.”

Vattene,” quasi ringhiò Thad, facendo ridacchiare Sebastian.

Ciao, ciao, piccioncini,” disse, “Ah, prima di andare... Thad, a che ora è stasera?”

Hai proprio intenzione di venire, eh?” sbuffò, “e va bene, è alle sette e trenta nella sala prove sulla strada della centrale di Polizia. Hai presente quale?”

Io ho sempre presente, Thadduccio. A stasera, allora,” e con questo si eclissò dal bar, lasciandoli soli.

Tra i due ragazzi cadde un silenzio piuttosto teso.

E per l'ennesima volta, da quando era accaduta la disgrazia di avere Sebastian nella sua vita, Thad si ritrovò a maledirlo.






Non so se ridere o essere soddisfatto: la faccia di Harwood quando mi sono presentato da loro era... Mmm, come potrei descriverla?
Beh, so solo che la ricorderò per sempre.
Poveretto, mi fa quasi pena... Quasi.







Thad era spaparanzato sul letto, depresso e con il muso.

Jeff era sul letto di Sebastian – e se solo il proprietario lo avesse scoperto, Jeff poteva dichiararsi direttamente morto –, a guardarlo con pietà mista a divertimento.

Smettila di lagnarti, babbeo, richiamerà.”

Nick, ai piedi del letto di Thad, annuì appena.

Sì, Thad, lei è cotta di te: vedrai che si scuserà tra tre... due... uno...”

Il telefono di Thad squillò, mandando un' immagine di una lettera: era un messaggio.

Thad si buttò sul telefono, aprendo il messaggio, non prima di aver mandato uno sguardo indecifrabile a Nick.

Nick, tu mi spaventi,” disse Jeff, allibito quanto Thad. “Tanto.”

Me la intendo di donne, semplicemente.”

Allo sguardo omicida di Jeff si affrettò ad aggiungere. “Ma soltanto perché ho vissuto sedici anni a stretto contatto con mia sorella, ormai il comportamento femminile riesco a capirlo immediatamente.”

Ok, ti perdono,” disse Jeff, e Nick si chiese cosa esattamente gli stesse perdonando. “Ora, Thad, dicci che ti ha scritto la tua morosina.”

Non è la mia morosina,” rispose Thad, passando il telefono a Jeff. “Leggi. E' dispiaciutissima.”

Faceva fuoriuscire soddisfazione da ogni poro.


Thad... Mi dispiace davvero se oggi ti ho dato poca attenzione. Io non provo davvero nulla per il tuo amico, davvero! Non era mia intenzione ferirti.

Mi perdoni? ç__ç


Jenny


Amico mio... L'hai fritta,” disse Jeff, felice per Thad – che ancora aveva quel sorriso idiota sul viso. “Peccato che a te piaccia l'essere malefico che possiede il letto sul quale ora sono seduto.”

Nick, di nuovo annuì, dando fermamente ragione a Jeff.

Vero, Thad, sei cotto.”

Thad guardò male entrambi, rubando il telefono dalle mani di Jeff.

Zitte, arpie, perché invece non vi unite in matrimonio? Così fate una perfetta coppietta di vecchie zitelle sposate.”

Jeff e Nick si lanciarono uno sguardo, distogliendolo subito dopo.

Ahahahah ma dai, Thaddino, quanto sei acido. Sarà perché la verità fa male?”

Sì sì,” rispose distrattamente l'altro, occupato a rispondere al messaggio.

Appena finito di digitare i tasti, Thad si ributtò sul letto con un sorriso.

Vi amo, ragazzi, siete così dei grandi consolatori.”

Ma sei serio? O sei solo impazzito?” lo rimbeccò Jeff, guardandolo divertito.

Nick anche sorrideva, mentre passava una mano sui capelli di Thad per stropicciarli.

Povero piccolo, ha bisogno di guide.”

Noi siamo come la sua mamma e il suo papà,” gli diede man forte Jeff.

Sì, è come se l'avessimo cresciuto noi!”

Hai visto come è diventato grande? Sembrava ieri quando gli cambiavamo il pannolone.”

Vero,” sospirò fintamente addolorato Nick. “E ora ha già problemi d'amore. Che carino.”

VOI DUE!” si alzò Thad, guardandoli male. “Avete finito di prendermi per il culo? Comincio a sentirmi sollevato...”

Jeff scoppiò a ridere, portando un braccio a circondare le spalle di Thad. “È sempre un piacere darti fastidio, Thaddino.”

Thad ricambiò l'abbraccio dell'amico, dandogli poi uno schiaffetto sulla testa.

Piuttosto... voi due morosini,” disse, cercando di mettere pepe tra i due. E infatti li vide impallidire. “Perché non ve ne tornate nella vostra stanza con gli asciugamani perfettamente piegati e i letti perfettamente rifatti?”

Nick lo guardò male per quest'ultima uscita. “Ci stai scacciando? Peccato, la tua stanza con gli ormoni perfettamente danzanti era ospitale,” disse, alludendo a Sebastian e a quello che scorreva tra i due.

Thad lo guardò stupito.

La presenza di Jeff ti fa male, Nick, davvero.”

Jeff ancora guardava Nick con sguardo ammirato, felice di star portandolo sulla giusta strada. “Cazzo, Nick, è quando fai queste uscite che mi ricordo del perché mi piac...”

Si zittì, facendo piombare nel silenzio la stanza.

Nemmeno una mosca volava, e Thad spostava lo sguardo prima l'uno, poi sull'altro, indeciso sul da farsi.

Jeff si era appena dichiarato? Lo aveva fatto davvero?

Quest'ultimo all'improvviso scoppiò a ridere, come se avesse appena detto una battuta. “Stavo scherzando, su!”

Anche Nick rise, molto, molto incerto.

Thad li guardò come fossero pazzi. Okay, Jeff aveva appena azzardato parecchio, ma cercare di salvarsi in maniera così cretina?

Bah, quei due erano matti.










Richard, Wes e Sebastian erano dentro la sala canto della Dalton, facendo alcune prove di voce.

O meglio, Wes costringeva i due ad “allenarsi” col canto, mentre il primo era stravaccato sulla poltrona senza aver intenzione di alzarsi, e l'altro era troppo occupato a lagnarsi.

Io non ho bisogno di esercizio, sono già bravo così.”

Wes sbuffò per l'ennesima volta.

Ci voleva pazienza. Pazienza. Pazienza. Pazienza. Pazienza.

Se lo ripeté mentalmente almeno una sessantina di volte, sperando di riuscire davvero a sopportare quei due... Buzzurri.

Punto primo: Sebastian, a differenza di quel che credi, tu sei umano. UMANO, capisci? Il che vuol dire che la tua voce necessita questi esercizi,” disse, a voce bassa per non urlare contro i due. “Punto due: Richard... Tu e la tua maledetta pigrizia. Al mondo non conosco nessuno, ti giuro, nessuno, che sia pigro a questi livelli. Fai paura.”

Ora che aveva l'attenzione di entrambi, si sentì sollevato.

Quindi, beh, ora voi due portate il culo qui e vi esercitate con me, ok? Altrimenti vengo lì e vi prendo a calci così tanto che non potrete cantare più per il resto della vostra inutile e insignificante vita.”

Oh, il Wes sclerotico non l'avevo mai visto, mi piace, ” ammiccò Sebastian.

Una vena del collo di Wes quasi esplose.

Ok... Dai, forse vengo lì a cantare,” disse, poi, anche per accontentarlo e anche un po' abbonirlo nei suoi confronti.

Penso che canterò anche io, va,” disse anche l'altro, alzandosi finalmente dal divano sul quale era seduto da più un'ora.

Sì, Richard, non facciamo venire una sincope al poveretto.”

Concordo, Sebastian.”

Non fece in tempo a finire di parlare che la campanella suonò, segnando la fine dell'ora di canto.

E probabilmente Wes lo rischiò sul serio, il collasso, visto che proprio quando era riuscito a smuovere i due antipatici-pecore nere del gruppo a cantare con lui, quella maledetta campanella decideva di farsi sentire.

Oh, la campanella.” disse Sebastian, mentre già usciva dall'aula. “Sarà per la prossima volta, Wes caro.”

Anche Richard sorrideva, mentre si dirigeva verso l'uscita – ma lui soltanto per la prospettiva di andare a riposarsi su un letto morbido, mica per altro.





Furbizia portami via.





Sebastian giunse di fronte ad una piccola porta piuttosto vecchia e logora, che era sicuramente l'entrata della “famosa” sala prove che gli aveva indicato Thad.

O almeno, così diceva l'insegna.

Mentre passava per un corridoio piuttosto inquietante, Sebastian si chiedeva quanto dovesse essere stupido Thad per non organizzare il tutto nell'aula canto come tutti i Warblers normali.

Ma Hurwood era tutto tranne che normale.

Alle prove glie l'avrebbe fatta vedere provandoci con Anderson come mai prima d'ora: chissà se avrebbe tenuto il muso tutto il tempo o avrebbe finto di non interessarsi a lui.

Probabilmente la prima.

Valeva la pena fare tutta quella fatica per...

Quando entrò nella sala prove restò un attimo allibito, non trovandosi chi aspettava, ma bensì due uomini dalla faccia piuttosto losca.

Qualcosa non quadrava.

Dovrei aver sbagliato posto, ma io non sbaglio mai, quindi... Sapete per caso dove sono Thad Hurwood e Blaine Anderson?” si rivolse ai due energumeni.

I due si lanciarono uno sguardo.

Non li conosciamo, ma se tu sei Sebastian un tizio aveva un messaggio per te: ah-ah, Smythe, te l'ho fatta, ti ho fregato alla grande. Goditi la sconfitta.”

Non. Poteva. Crederci.












E fu così che Thad segnò la sua fine.

No, ma una vendetta doveva pur ottenerla, no?

D'altra parte Sebastian sta cercando di farlo lasciare con Jenny (ah, ditemi come la trovate, io sono neutrale con lei), e chissà perché, mmm?

Inoltre gli ha colorato i capelli, anche se – inconsapevolmente - ha reso Thad più “interessante”e quindi gli ha fatto soltanto un piacere XD


Spero di riuscire presto a rispondere alle vostre – magnifiche – recensioni. Recuperò, lo giuro!

Sappiate solo che siete tutti così gentili e che vi adoro, davvero.


   
 
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