13.
What if you…?
Un litigio.
L’ennesimo.
Afferrò il bastone, uscendo. E imprecando.
Lo odiava.
“Possibile non
capisca?”
Carrozza verso la stazione: treno per Bath, all’arrivo Mary.
“Seguirti ogni giorno,
tremare all’idea che tu muoia…”
Stazione immensa, voci ovunque. Ma non la sua.
“E ogni notte
chiedersi se…”
Manca mezz’ora. Si siede.
“Una vita mia! È forse
troppo volerla?”
Chiamano il suo treno. Ma lui esita.
“E se venisse a
fermarmi?”
Proporrebbe una cena, forse l’opera. Senza Mary.
“E se volesse
scusarsi?”
Ultimo richiamo. Si sente, all’improvviso, assurdamente
sciocco.
Fa per salire, ma viene urtato. Si ritrova a terra.
Porte chiuse: ‘Partenza!’.
Una mano lo aiuta. Tono familiare.
– Non la facevo così sbadato, Watson…
–