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Autore: Brassica    16/09/2006    6 recensioni
Yoh è diventato Shaman King e ora lui ed Anna sono maggiorenni. Come pensieri e riflessioni alla vigilia delle nozze possono bruciare mesi interi di preparativi...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Yoh Asakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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JUST STILL ENGAGED Titolo: Just Still Engaged
Introduzione: Yoh è diventato Shaman King e ora lui e Anna sono maggiorenni.
Come pensieri e riflessioni nella notte alla vigilia delle nozze possono bruciare mesi interi di preparativi …
Autore: Brassica
Rating: PG
Genere: Romantico, Introspettivo
Personaggi: Anna Kyoyama, Yoh Asakura  - Pairing: Anna/Yoh
Note: OOC, One-shot
Disclaimer: Il mondo e i personaggi di Shaman King appartengono interamente a Hiroyuki Takei; questa fanfiction non è a scopo di lucro.


Questa è la mia prima fiction su SK, ed è da un bel po' che aspetta di esser pubblicata. Scrivetemi che cosa ne pensate.
Buona lettura,
        Brassica



JUST STILL ENGAGED



Non riesco a dormire stanotte. Lui è nella sua stanza, sta dormendo. Posso vedere nitidi ai miei occhi i suoi capelli castani incorniciargli il viso calmo e sorridente. Quante volte l’ho visto dormire...

¤

Non riesco a dormire stanotte. Anna è nella sua stanza, dorme. Cerco di immaginarla dormire: il volto rilassato, gli occhi color ambra chiusi; ma non ci riesco. Non ho mai visto Anna dormire. Forse non dorme mai... ed in questo caso anche adesso... sarebbe sveglia. No, sta dormendo...
Smetto di pensare e mi alzo dal letto, piano, cercando di fare il minimo rumore. Sono solo quarantotto passi, ventiquattro di andata e ventiquattro di ritorno. È così vicina...

¤

Non posso dormire... come fa lui a dormire? Quello stupido, come fa?

¤

Sono davanti alla porta di camera sua. Esito. Cosa sto facendo? Devo solo vederla dormire, non accadrà nulla... Se sta dormendo, non si accorgerà di nulla... Se sta dormendo...
Vado...
Ora vado...

¤

La porta della mia camera si apre... È Yoh, distinguo la sua figura nella penombra della stanza. Che cosa ci fa qui? Mi volto verso di lui, gli occhi aperti, seria.

¤

Non sta dormendo. Ed ora sono nei guai fino al collo. Non dovrei essere qui... Arretro fino a toccare con una mano la porta, ora chiusa dietro di me.

¤

-Che cosa ci fai qui?- chiedo adirata mettendomi seduta sul letto. –Domani devi allenarti, non dovresti stare sveglio, né tantomeno entrare in camera mia.
-Domani...- mormora Yoh –Domani ci sposiamo, Anna. Non ho allenamento.
Era per questo che non riuscivo a dormire... Era per questo... Non so come avevo fatto a scordarlo...
Anche Yoh sembra pensare a ciò che ha appena detto, quasi non credendoci lui stesso, poi realizza del tutto. Già, domani dobbiamo sposarci.

¤

Domani ci sposiamo! L’avevo cancellato completamente dalla mente, anche se probabilmente è la ragione per la quale non ho chiuso occhio stanotte. È così strano, dopo tanto tempo che sono promesso ad Anna, pensare di sposarla da un giorno all’altro... Come se non fosse vero... Come se ci fosse qualcosa di... sbagliato...
Anna è visibilmente sconvolta... Forse non ricordava nemmeno lei l’impegno di domani, eppure era sveglia quando sono arrivato in camera sua... Non è riuscita a dormire, nemmeno lei.
-Non dobbiamo sposarci, domani, Anna.- le dico, eppure non sono convinto di sapere bene cosa cavolo sto dicendo. Lei mi guarda ancora più confusa. –Cosa?-
-Non dobbiamo sposarci, se non vogliamo.- le ripeto ancora, in un modo più convincente, avvicinandomi di qualche passo al suo letto. Il suo sguardo mi gela qui dove sono, quando lei esclama: -Stai dicendo che non intendi mantenere la tua promessa?-
-Sto dicendo- ribatto coraggiosamente davanti al suo sguardo omicida –che non voglio mantenere la mia promessa se il mantenerla farebbe soffrire entrambi. Non è necessario.-
-Io voglio sposarti.- controbatte lei, nascondendo la sua sofferenza dietro ad una maschera furente.
-Si vede!- esclamo io, con nervosismo, sapendo che qualunque risposta avrò da lei non sarà positiva. Infatti Anna si alza in piedi, si avvicina a me e puntandomi l’indice destro sul petto mi intima: -Non permetterti di rivolgermi più quel tono, Yoh Asakura. Domani ci sposeremo, che tu lo voglia o no.- Quello che invece non mi aspettavo era una mia risata di risposta alla sua minaccia. Sto ridendo, e non è la mia normale risata, è quasi una di rassegnazione, di quelle che si rivolgono ad un bambino che non ha capito un semplice concetto dopo l’ennesima replica. Anna mi rivolge di nuovo il suo sguardo omicida, ma ora non può più fermarmi. –Chiariamo una cosa: nessuno di noi due vuole sposarsi domani; e non mentirti, Anna, non fai che peggiorare la situazione. Dimmi la verità.- Anna scoppia in lacrime, coprendosi il viso con le mani, singhiozza, sedendosi sul proprio letto. Mi avvicino a lei, sedendole accanto, e cerco di prenderle il viso fra le mani con l’unico risultato di vedermi appioppato un potente schiaffo che mi fa voltare la testa a circa 150°. Ho l’impressione che i suoi poteri aumentino quando sta male.

¤

Gli ho dato uno schiaffo troppo forte, ma non mi interessa. Anche se non voglio uno sposo pieno di lividi. A dire il vero non voglio nemmeno uno sposo.
Non so che cosa mi stia accadendo. Sto piangendo, e non dovrei piangere. Perché non mi sto comportando come faccio di solito? Quello stupido me lo rinfaccerà per tutta la vita. So che è capace di farlo. Si gira verso di me e con una presa gentile seppur ferrea costringe le mie mani a lasciare il mio volto. Mi oppongo, ma è più forte di me. Mi stringe a sé e... ma perché glielo sto lasciando fare? Mi divincolo con tutte le mie forze dal suo abbraccio, ma quel corpo che ho per tanto tempo allenato mi tradisce e le sue forti braccia cancellano in un attimo tutte le mie speranze di fuga. Lascio perdere, continuo a piangere e lo lascio abbracciarmi con la dolcezza che non sapevo potesse possedere. –Tu... non puoi...- singhiozzo, ma lui non capisce.
-Che cosa non posso, Anna? Non posso dirti di non soffrire?- chiede, sciogliendo l’abbraccio e guardandomi serio negli occhi arrossati dal pianto. –Non posso tenere a te?
Non so che cosa dire. Lui continua: -Anna, dimmi la verità: tu non vuoi sposarmi, vero?-
-Non voglio...- ammetto io. È vero, non ne ho voglia.
-Allora domani io parto, ok?- dice. –C-che cosa?- replico io, anche se ho capito benissimo cosa intende fare.
-Stammi bene- ribatte Yoh, fingendo di non aver sentito, e baciandomi in fronte, sfodera un sorrisino dei suoi soliti ed esce dalla stanza.
Non so se lo capirò mai del tutto, quel ragazzo. Che oltretutto è il mio fidanzato.
Stammi bene, Shaman King...



FINE
  
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