"Angels with dirty faces" Sum 41, sofferenze di un templare

Ne ho bisogno, non sopravvivo senza.

E' una droga, è un problema, lo so bene, ma se non mi viene data, io impazzirò.

Resi schiavi dalla libertà per cui combattiamo, noi portatori di luce e di salvezza, protettori dei deboli, castigatori degli apostati, siamo in realtà marionette ubriacate e incapaci di tagliare i fili.

Siamo prigionieri dei nostri sogni più malatti, della pazzia che cova dentro noi, diventiamo peggio degli abomini quando ci viene privata l'essenza della nostra vita.

E' davvero troppo tardi per salvarmi, troppo tardi per liberarmi da questo peso, troppo dura da affrontare quest'esistenza che oramai non ha più alcun senso per me.

Ecco perchè ho deciso di scriverci la parola fine.

Ma ti prego, tu che leggerai queste parole, prega il Creatore che un giorno questa follia abbia fine e chiedigli di perdonare un templare suicida, incapace di continuare a piegarsi al volere altrui.  





Come ben sappiamo la Chiesa di Dragon Age è lungi dall'essere un'istituzione giusta e buona. In questa flash fic ho voluto quindi immaginarmi i pensieri di un templare suicida, che rifiuta di sottomettersi al volere della Chiesa e al controllo che questa esergita su di lui, tramite il Lyrium (che qui descrivo come una droga). 
Non è un fatto avvenuto davvero nella storia, ma penso sia qualcosa di molto probabile, dati i numerosi segnali in entrambi capitoli di Dragon Age, riguardo all'assoggettazione dei templari alla Chiesa, a causa della dipendenza dal Lyrium.

Ciaoo