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Autore: StoleMyTart_    07/02/2012    1 recensioni
....Automaticamente iniziai a cantare, già la musica è la mia grande passione che condivido con le mie migliori amiche: Ania, Vera e Claire
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sofiee!Svegliati, vuoi arrivare in ritardo il tuo ultimo giorno di scuola?" - sentii mia madre che urlava dalla cucina. 

L'unica cosa che avrei voluto urlare era un gigantesco e immenso siiiiiii!! e che cavolo ho passato ben 8 mesi della mia vita buttata sui banchi di scuola e non mi posso neanche permettere di arrivare tardi l'ultimo giorno?

Neanche il tempo di averlo pensato che lei, delicata come un elefante in cristalleria piombò in camera mia brandendo un coltello ancora sporco di nutella, minacciandomi di morte se in meno di 10 min non avessi il mio delizioso sedere!

Decisi che aveva ragione non tanto perché le sue capacità persuasive fossero eccellenti ma perché con quel coltello in mano faceva piuttosto paura, uscita dal letto però mi pentii immediatamente:

"Certo che sono proprio furba"- dissi

"Che è successo Sofie?"- mi chiese lei

"Ricordi che ieri sera ho cenato qui in camera?"- lei annui - "Bhe ho lasciato della pasta nel piatto che intelligentemente ho appoggiato vicino al letto!"

Continuando a non capire si avvicinò al letto e vedendo entrambi i miei piedi infilati nel piatto circondati da un lago di sugo, scoppiò a ridere come una bambina. Non ci volle molto che anche io iniziai a ridere; la risata di mia madre è la più bella del mondo è così contagiosa che neanche l'uomo più serio riuscirebbe a resisterle, ogni volta che ride mi infonde una felicità immensa.

Mi faceva male la pancia per quanto avevo riso, mi guardai i piedi ancora sporchi di sugo e decisi che farmi una doccia era il minimo per eliminare tutta quella roba rossa; camminai fino al bagno in punta di piedi per evitare di sporcare troppo il pavimento, ma la mia missione non andò a buon fine visto che delle impronte di sugo disegnavano tutto il tragitto dalla camera al bagno. Arrivata raccolsi i miei capelli castani in una coda in modo da non bagnarli ed entrai nella doccia, aprii l'acqua, che cominciò a scivolare delicatamente sulla mia pelle, era così rilassante, automaticamente iniziai a cantare, già la musica è la mia grande passione che condivido con le mie migliori amiche: Ania, Vera e Claire. 

- There's a fire starting in my heart

reaching a fever pitch,

it's bringing me out the dark- 

Uscii dalla doccia, andai a specchiarmi e la mia reazione fu assurda: non solo la sera prima avevo messo il piatto vicino al letto, ma mi ero dimenticata di struccarmi, quindi davanti a me c'era l'immagine di un panda con i capelli diventati tutti gonfi a causa dell'umidità creatasi all'interno del bagno. Si beh proprio un figurino!

Presi lo struccante, ancora scioccata, ed eliminai tutti i residui del trucco, fatto ciò tornai in camera mia per affrontare il grande problema di più o meno tutte le ragazze della mia età: Cosa mi metto ?!?!?!?

Aprii l'armadio e una marea di magliette, pantaloni, felpe e maglioni mi sommersero.

"Aiuto, aiuto affogo, non so nuotare!"- iniziai a urlare

Iniziai la mia selezione eliminando maglioni e felpe, un po' inadatte per la prima settimana di giugno, pensai che era proprio giunto il momento di fare il cambio di stagione e guardandomi attorno aggiunsi le pulizie di primavera. La mia lunga e accurata selezione, durata più o meno venti minuti, portò alla scelta di un completo che esprimeva tutta la mia voglia di andare a scuola: jeans blu aderenti che risaltavano le mie gambe snelle, maglietta bianca con scritto in rosso: I'm bored, e le mie victoria rosse. Così andai in cucina dove c'era la mia bellissima mamma. Aveva appena finito di prepararmi la colazione ed era seduta sul bancone leccando la nutella dal coltello. 

"Spero tu non lo immerga nel barattolo, perché sarebbe alquanto disgustoso"- dissi imitando il suo tono di voce; Era incredibile mi diceva che farlo era una cosa schifosa e lei era la prima a infilarsi il coltello in bocca e ributtarlo nella nutella tutto salivoso. Mi fece una linguaccia continuò a mangiare la nutella, presi la mia fetta di pane e mi sedetti vicino al lei

"Che cosa devi fare oggi?"- mi chiese

" Un'ora di disegno poi religione e due ore di inglese, quella mi interroga!"

"Ma come è possibile l'ultimo giorno di scuola?-

"è pazza è entrata in menopausa poverina, ma tanto sono tranquilla visto che non può neanche farmelo valere come voto"- risposi 

Terminai la mia colazione e tornai in bagno per finirmi di prepararmi, poi guardai l'orologio erano le 7:50, dovevo incontrarmi 5 min prima con Claire.

Corsi in camera afferrai al volo la mia borsa e mi avviai verso la porta di casa

"Bella mà"- urlai

"Buona giornata"- mi rispose

Uscita di casa mi corsi verso il semaforo dove dovevamo incontrarci io e Claire, svoltai l'angolo e la vidi in tutto il suo splendore. 

Claire è una ragazza bellissima solo che non riesce a vederlo( non è cieca ), è alta, biondissima, con occhi verdi, un nasino che solo a guardarlo ti vieni voglia di mangiarlo, in più è intelligente e spiritosa; in conclusione ha bisogno di un paio di occhiali, e anche belli forti!

Mi avvicinai silenziosamente da dietro e le coprii gli occhi

"Chi sono?"- le chiesi camuffando la mia voce

"Sei in ritardo!"- niente, mi aveva riconosciuto

"Lo so, ma questa è l'ultima volta lo giuro"-

"Grazie che è l'ultima volta, la scuola finisce oggi!"

"Dettaglio, quisquilie...- 

Mi guardò storto, e io le rivolsi un sorriso a 32 denti e mi sorrise anche lei, mi aveva già perdonato. L'amicizia che c'è fra me e lei è qualcosa di indescrivibile; ci conosciamo dall'asilo, abbiamo frequentato insieme anche le elementari e adesso il liceo, il nostro è un legame indistruttibile, con lei mi sento libera di fare quello che voglio dalle cose più serie a quelle più sceme perché so che non mi giudicherebbe mai. 

Ci avviammo verso la scuola ascoltando il mio Ipod.

 

Arrivate all'entrata incontrammo Vera. Era appoggiata al cancello, e sbatteva ripetutamente il piede a terra, sicuramente ci aspettava da molto. Vera è sempre e costantemente in orario, cosa che fa sembrare me sempre più in ritardo. Era poco truccata, come sempre, in questo modo i suoi occhi da cucciolo risaltavano ancora di più, una cascata di capelli castani contornavano il suo viso. Indossava dei semplici jeans con una maglietta blu, ma ai miei occhi sarebbe stata bellissima anche con un sacco della spazzatura addosso.

"Guarda chi è un'altra volta in ritardo!"- disse lei appena ci vide

"Colpa sua!"- rispose subito Claire indicandomi

Feci la linguaccia ad entrambe 

"Stasera tutti a casa mia per festeggiare la fine di quest'anno scolastico"- ci informò Vera

"Yesss, ricca festa"- rispondemmo in coro Claire ed io

"Ma dov'è Ania"- feci notare alle mie amiche, ma non ci volle molto per scoprire dove fosse. Lei, la mia migliore amica, era spalmata addosso ad un ragazzo biondo, amoreggiando tranquillamente nel bel mezzo del corridoio

"Ma ieri non era un'altro ragazzo?"- chiese Claire

"Hai ragione! Ieri era castano"- risposi io

"Che scena raccapricciante"- aggiunse Vera con una faccia schifatissima

Dopo un serie di interminabile minuti i due si staccarono, Ania ci vide e scotendo la sua folta chioma castana si allontanò dal ragazzo per raggiungerci; Camminava con passo leggero ma deciso, come se stesse sfilando su una passerella per una marca rinomata dell'alta moda, mostrando tutta la sua bellezza. Il trucco risaltava il verde smeraldo dei suoi occhi che erano contornati da lentiggini, a prima vista le davano l'impressione fosse una bambina ma per chi come noi la conosceva, sapeva bene che era tutt'altro che una bambina.

"Buongiorno!"- disse lei rivolgendoci un sorriso enorme

"Per te sicuramente"- rispose Vera

"Ma lui chi è?"- chiese Claire con il suo tono da investigatrice

"Il mio ex ragazzo"- rispose Ania con tono non curante

"E lui questo lo sa?"- chiesi io soffocando una risata

"Lo saprà dopo la ricreazione"

Iniziai a canticchiare - She's a meneater, meneater!- scoppiammo tutte a ridere tranne Ania che stava per ribattere ma fu interrotta dal suono della campanella che ci avvisava che era arrivato il momento di andare in classe.

  
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