Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Watashiwa    08/02/2012    4 recensioni
«Guardando i suoi compagni, Hinata Hyuuga capì che non sarebbe mai stata sola, come Naruto l'aveva fatta sentire già anni prima con la sua contagiosa personalità.
Con lui avrebbe costruito un futuro, perché quello che gridava a pieni polmoni nella sua testa era un credo che valeva ormai per entrambi, carico della stessa, medesima forza.
"Ti prego, aspettami"»
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La terra piange, io non ne ho più bisogno

Per festeggiare il capitolo 573, non c'è meglio di parlare di Hinata, delle sue considerazioni personali per Naruto, quello che penso io su di lei e ‒ cosa più interessante ‒ che tutti siano lanciati verso Ulisse Madara mascherato :'D
Spero vi piaccia e scusatemi per errori e dite tutto ciò che volete: risponderò e dirò la mia.


Il terreno si faceva sempre più fangoso e bagnato, per via della pioggia battente che precipitava frettolosamente a terra, quasi liberamente.
Quella terra avrebbe dato presto nuova dimora a moltissimi soldati ‒ dell'Alleanza e non ‒ che, pronti a tutto, procedevano a grandi linee verso il vero grande nemico: un uomo mascherato dalle mille risorse.
Facce tirate dalle lunghe notti insonni, facce serie per la missione da completare, sguardi determinati e diversi dai soliti convenevoli.
L'obiettivo fu presto annunciato e Hinata ‒ quasi incondizionatamente ‒ lo sentì subito, fu probabilmente la prima.
Non poteva dirlo con sicurezza, ma quasi egoisticamente lo aveva avvertito per prima rispetto a tutti gli altri.
Lei non sussultò affatto e non cambiò affatto il suo sguardo, continuando a proseguire in prima linea per arrivare da Naruto il prima possibile.
La pioggia battente la sfiorava e cercava di abbatterla nei suoi intenti ma continuò ininterrottamente la sua corsa verso la luce della sua vita.
"Naruto-kun".
Sembrava un'ulteriore invocazione dopo il loro breve ‒ e felice ‒ incontro sul campo di battaglia, sul fatto che lui l'ascoltasse e notasse il suo temperamento.
Ma forse ‒ o meglio dire certamente ‒ lui se n'era già accorto.
"Ti sono sempre stata dietro e lo faccio anche adesso".
Sapeva della veracità di quelle determinate parole, la sua mente e il suo cuore, per una volta, andavano d'accordo senza accappigliarsi.
Anzi, la giovane donna poteva dire che era da un determinato periodo che le cose giravano per il verso giusto, nel suo essere se stessa.
Anche se non accettava ancora il fatto di non mantenere il suo voto di proteggerlo, accanto al suo giovane uomo.
"Ma una volta finita questa guerra, la smetterò davvero una volta per tutte!"
No, non era una promessa che avrebbe spezzato alla prima difficoltà, non era un vaneggiare pretenzioso ed inutile.
Sapeva che l'avrebbe fatto, eccome se ce l'avrebbe fatta a cambiare quest'unica situazione che non le calzava a pennello.
No, non era diventata una persona spocchiosa, era semplicemente sbocciata.
Sbocciata come una camelia che, improvvisamente, sprigiona un profumo talmente attraente che stordisce tutti gli altri.
Qualcosa di impossibile naturalmente parlando, però lei era maturata, lei.
"La prossima volta, starò al tuo fianco tenendoti forte la mano, camminando insieme, noi due".
Questo doveva fare un angelo custode con il suo protetto, questo era il suo obiettivo più grande e vero.
Anzi, lo era da troppo tempo ormai.
Ora che la giovane Hinata possedeva le ali più splendide per volare nella sua modestia, lo avrebbe fatto.
La Hyuuga guardò tutti i suoi coetanei e fu pervasa da una serenità folgorante, quasi estranea al suo animo.
Kiba e Shino volevano proteggere il loro amico a qualunque costo, Shikamaru era risoluto e sorridente: aveva in mente già un piano per aiutare quello stupido, lo stupido eroe di Konoha.
Ino e Choji avevano uno sguardo maturo che esprimeva risolutezza e determinazione, il loro viso era illuminato da un enorme sorriso che rivolgevano al pensiero di Naruto, desiderosi di sostenerlo in tutto e per tutto.
L'attenzione della corvina fu colpita dalla serietà di Sakura, una delle care amiche del giovane Uzumaki.
Incrociarono i loro sguardi per un paio di secondi e si sorrisero a vicenda: sapevano qual era il loro obiettivo maggiore, in quel momento.
I passi dei ninja si fecero profondi nel terreno e nel mentre le nuvole nere e furiose lasciarono spazio ad un sole ancora troppo timido per uscire in tutta la sua bellezza.
Le lacrime del cielo e del dolore non esistevano più, ad Hinata non serviva più versarle per ottenere perdono, commiserazione, sofferenza superflua.
Guardando i suoi compagni, Hinata Hyuuga capì che non sarebbe mai stata sola, come Naruto l'aveva fatta sentire già anni prima con la sua contagiosa personalità.
Con lui avrebbe costruito un futuro, perché quello che gridava a pieni polmoni nella sua testa era un credo che valeva ormai per entrambi, carico della stessa, medesima forza.
"Ti prego, aspettami".

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Watashiwa