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Autore: mouette    17/09/2006    5 recensioni
Risulta difficile credere che Silente si sia fidato di una persona che poi lo ucciderà... In questo mini racconto do per scontato che il lettore sappia che Silente anche se non fosse stato ucciso da Piton sarebbe comunque morto a causa del liquido contenuto nell'Horcrux e che in qualche modo egli avesse previsto la propria morte e ne avesse informato Severus. E' come s eil dialogo si svolgesse nel 6°.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E’ permesso?” “Entra pure” Severus accolse l’invito e aprì la porta di legno massiccia dello studio del preside. In realtà lo scambio di battute era pura formalità, perché tutti i professori erano a conoscenza della parola d’ordine per entrare, ma al professor Piton sembrava gentile scambiarsi quelle frasi di convenienza, una delicatezza diretta ad un amico più che ad un superiore. Lui e Silente, infatti, avevano un rapporto molto speciale… Non dimenticherà mai come quell’uomo fu l’unico a donargli la sua fiducia, in un momento in cui nessun mago fornito di buonsenso gliel’avrebbe concessa. Quel grande personaggio, dagli occhi profondi ma trasparenti, lui non l’aveva disprezzato o giudicato, l’aveva aiutato a riconquistarsi una dignità, in primo luogo di fronte a sé stesso. “Accomodati”. Il preside usò un tono grave, che non tradiva agitazione. “Ti ho chiamato per parlarti a proposito di un argomento che mi sta molto a cuore…” ¤ L’atmosfera silenziosa delle cantine aveva, in genere, il potere di infondere a Piton la tranquillità persa durante la giornata; quella sera, purtroppo, la calma del mago era stata turbata da qualcosa di diverso dalle solite irritazioni da professore… Non era stato necessario dire “sì” né tanto meno discutere della faccenda. Severus aveva guardato negli occhi l’amico e quella risposta era bastata. Il suo compito era semplicemente anticipare un evento orribile in modo che questo potesse venir utile ad una causa buona, ovvero tutelare e consolidare la sua seconda identità, quella al servizio del mago più temuto di tutto il regno magico. Silente non avrebbe potuto incontrare una persona più adatta: discreta, risoluta e soprattutto con una simile storia alle spalle che non avrebbe destato sospetti in seguito, quando tutti avrebbero saputo… O avrebbero creduto di sapere. Già… Lì per lì Piton non aveva pensato alla vita dopo l’accaduto, la quale sarebbe continuata a scorrere, senza la possibilità di riscatto per lui… Di nuovo l’avrebbero emarginato e umiliato e il sapore della solitudine sarebbe diventato ancora una volta un gusto familiare alla sua bocca. ¤ Quando arrivò il momento, tuttavia, il polso di Severus non tremò. Esaudì l’ultimo desiderio di uno dei maghi più amati del mondo magico, anche se nessuno, a parte assassino e vittima, lo avrebbe mai saputo.
  
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