IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
La verità fa male
Katerina ricevette la lettera e la lesse. Rimase sconvolta dalle parole. Allora
tutte le parole scritte da Alex erano solo parole a vuoto. Lei aveva
veramente pensato che il ragazzo più bello della scuola si fosse innamorato di
lei. Quante figuracce si era fatta davanti a lui. Gli aveva dato la lettera e
non gli aveva rivolto parola,forse se gli avrebbe lasciato il tempo di parlare
non si sarebbe illusa così tanto.
Ora per lei la vita era come prima,era sempre la zimbella della classe e tutti
l’avrebbero sempre guardata come la ragazza bruttina della prima E.
Voleva scrivergli una lettera dove si sarebbe sfogata,così lui avrebbe capito
che aveva sbagliato.
Iniziò a scrivere ma qualcosa la fermò. Rilesse la lettera mandata da Alex,vi
era scritto che voleva uscire con lei,quindi non c’era bisogno di una lettera
per spiegare tutto,bastava semplicemente parlargli di persona e sfogarsi con
lui,ma non era la cosa più semplice.
Lei era attratta da lui,aveva paura di parlargli,di sfogarsi l’avrebbe
considerata una ragazza noiosa,che si dispera sempre. Decise di non andare
all’invito di Alex,anche se gli sarebbe costato molto perché non gli sarebbe mai
capitato di uscire con il ragazzo più bello.
Alex era lì,sul suo letto,pensava,pensava alla lettera e alla sofferenza che
aveva provocato a una ragazza. Si sentiva uno schifo,non lo aveva mai pensato
prima,anzi,si credeva un ragazzo modello anche se non lo dava a vedere.
Aveva il numero di Katerina,la voleva chiamare,ma non ne aveva il coraggio.
Katerina era la zimbella della classe,se qualcuno avesse scoperto che l’aveva
chiamata,l’avrebbero preso in giro fino alla fine della maturità.
Ma lui si sentiva in colpa,aveva rovinato la reputazione(non è che lei c’è
l’avesse proprio bellissima) a una ragazza,cosa che non avrebbe mai pensato di
fare.
Fuori incominciava a piovere,il sole stava tramontando e la luce nella camera di
Alex era quasi svanita. Si riuscivano solo a intravedere i lineamenti della sua
faccia e il suo letto.
Stava pensando,lo faceva da tutto il pomeriggio.
Katerina ora era in salotto,aveva il telefono in mano,stava componendo il numero
di Alex,voleva parlargli,stava impazzendo. Compose il numero…il telefono
squillava. Voleva staccare la chiamata,la mano le sudava da morire,ma non ne
ebbe il tempo perché sentì dall’altra parte una voce di donna,subito pensò che
fosse la madre di Alex,invece si sbagliava,era la cameriera(Alex era
ricco,viveva in una villa fuori città…Nda)
-Pronto,pronto,chi parla?- disse la voce al di là della cornetta.
Ci furono minuti di silenzio totale,poi Katerina prese tutto il coraggio che
aveva in un metro e sessanta e rispose:- SS…S…sono una compagna di Alex,per
caso è in casa?- disse Katerina. In quel momento sperava non ci fosse,voleva
scappare dal telefono e lasciarsi il dolore alle spalle,ma non lo fece,l’amore
per Alex era ancora più grande della paura.
- Si è in casa,te lo passo,Ciao- disse la signora.
Ma Katerina non stava ascoltando…non rispose. Aspettava che la signora al di la
della cornetta le dicesse se era in casa o no,ma niente,allora iniziò a capire
che era stato uno sbaglio chiamare quella casa,voleva chiudere il telefono,ma
rispose Alex.
-Pronto,chi parla?-
Lo disse in un modo così tranquillo che Katerina stava per addormentarsi.
- Sono Katerina- disse- lasciami parlare e poi potrai dirmi tutto quello che
vorrai-
-Va bene,ma…- disse Alex ma non ebbe nemmeno il tempo di parlare che già
Katerina diceva:
-Senti,per il fatto della lettera,beh,insomma…scusa ma sono agitata. Allora,per
il fatto della lettera,cercherò di dimenticare tutto,anche se è difficile perché
i sentimenti per te sono veri .-
A questa frase Alex volle rispondere,ma non ne ebbe il tempo,Katerina gli stava
dicendo che non sarebbe uscita con lui e che non avrebbe mai accettato le scuse
da una persona che si era presa gioco di lei,forse involontariamente.
Alex era al di la della cornetta e ascoltava tutto,voleva parlarle,dirle
qualcosa,ma non ne ebbe il coraggio. Aveva paura di farla arrabbiare ancora di
più e di farla soffrire più di quanto aveva fatto fino ad adesso. Decise allora
di ascoltare gli insulti di Katerina senza bestemmiare,fino a prova contraria
aveva ragione.
Starono al telefono più di due ore. Alex non aprì bocca,si limitava ad
ascoltare,ma voleva dire a Katerina che aveva sbagliato lui e che avrebbe pagato
in qualunque modo il suo sbaglio,ma non lo disse,forse per timore.
Finirono la chiamata dopo più di due ore. Katerina aveva mal di gola,non aveva
mai urlato così tanto e non si era mai sentita più importante di così perché
qualcuno l’ aveva ascoltata per ben due ore.
Era fiera di lei,si lodava da sola,stava per dimenticarsi la litigata con Alex.
Chiuse la chiamata senza dire nemmeno un semplice “Ciao”,niente,Alex dall’altra
parte sentì solo un “Tu,tu,tu,tu”.
*
Katerina quando andò a letto,era felice,felice di aver superato la sua paure più
grande,parlare con Alex senza tremare o essere insicura.
Si addormentò con questo pensiero fisso in testa.
Stava sognando.
Era in un mondo dove nessuno la poteva svegliare,un mondo dove si può pensare
quello che si vuole e nessuno lo verrà mai a sapere.
Note di YUMA:
La continuazione che mi avevate chiesto è qui. Io non volevo sinceramente far la
finire così, ma l’ ho continuata in un altro modo e quindi non ho potuto fare
il finale che volevo io.
Visto che la storia non deve e non finirà così,farò un altro capitolo,dove spero
di finire tutto il racconto “Il primo amore non si scorda mai”
Tanto so che non lo finirò subito,perché ho in mente una continuazione molto
ricca. Beh,non so,se faccio un capitolo lungo almeno quattro pagine allora la
storia sarà lunga tre capitoli,se non vediamo.
Allora che aspettate? Leggete e recensite!
Ah,un ultima cosa,questa ff l’ ho scritta solo io,non più con la
mia amica,perché io mi trovavo al mare.