Ciao gente! mi cimento ancora una volta con una one-shot, la mia terza, direi.
Godetevela :3


Fu un caldo pomeriggio di Giugno che Niall si accorse di quanto Judy fosse.. cambiata.
Nonostante fossero cresciuti insieme senza mai vergognarsi l'una dell'altro, Niall non aveva mai riconosciuto la piccola Judy come una... ragazza.
Strana la cosa detta così, ma effettivamente lei era Judy.
La ragazza che gli dava ripetizioni di algebra, che aveva un sorriso smagliante, che illuminava la giornata a chiunque rivolgesse uno sguardo gentile.
Era la ragazza delle contraddizioni così la chiamavano i cinque amici del gruppo.
Era dolce ma acida. Era altruista ma poteva essere la ragazza più egoista del mondo. Era una brava ragazza ma si ubriacava alle feste una volta al mese.
Aveva classe ma era sexy.
Era il bianco e il nero, il caldo e il freddo. E quel famoso pomeriggio già citato prima, quando aprì la porta in shorts e canottiera Niall ebbe un colpo al cuore.Era lei? Era Ju?
Perchè improvvisamente aveva voglia della sua migliore amica?
Le sorrise
-Sei bello quando sorridi, Horan- gli fece l'occhiolino porgendogli il bicchiere d'acqua che ancora non aveva chiesto ma che era sul punto di domandare.
Riusciva a prevedere ogni sua singola mossa, come se gli leggesse nel pensiero.
È questo che fa una migliore amica?
-Vado a prendere i libri, tu cerca di ricordare qualcosa di algebra- sorrise e salì al piano di sopra e Niall la seguì, altro che algebra e libri.
Erano in camera.
Niall conosceva quella camera come se fosse sua. Sapeva che alla sua destra c'era un armadio a pericolo di apertura.
Alla sua sinistra c'era il letto, fatto con precisione. Da questo spuntava un tappeto bianco; e sapeva anche che su quel tappeto c'era una macchia di cioccolata calda che aveva rovesciato lui un pomeriggio mentre ripassavano storia.
Sapeva che il lato del tappeto sporco era sotto al letto per impedire che Lily, la mamma di Judy, si arrabbiasse.
La scrivania era il caos: orecchini, libri, quaderni, penne, a volte anche vestiti.
Un lungo specchio ricopriva la parete accanto alla scrivania, e diverse mensole erano attaccate sopra il letto. E poi, la cosa di cui andava più fiera: la bacheca con le foto.
Tutte le sue foto.
Judy in quel momento era davanti alla libreria per prendere i libri, lui fece un passo avanti.
Le poggiò le mani sui fianchi.
-Da quando sei così...-
-Così?- disse lei con il respiro corto
-Donna-
-Da anni- rise lei
Le sorrise ancora, incantandola con qegli occhi azzurro cielo che segretamente forse aveva sempre bramato. Una mano sulla guancia dilei.
Il braccio attorno al collo di lui. Dita che percorrono una schiena dritta, risultato di anni di danza.
Era la ballerina più brava e aggraziata che conosceva.
Occhi verdi che incontrano occhi cielo.
Labbra che baciano un collo inarcato.
E improvvisamente due amici di infanzia, non erano più tanto amici.