Muri freddi
Katara apre gli occhi nel buio, all'improvviso. Sta respirando affannosamente; ricorda di aver sognato - un incubo, probabilmente - ma non ha nemmeno un indizio per poterne indovinare il genere o il contenuto.
Aang è vicino a lei; ne avverte il respiro tranquillo. Dorme profondamente, più di quando era bambino. D'istinto, un sorriso le sale alle labbra; afferra la sua mano, posata sul cuscino vicino al volto. È calda e morbida e la trova confortante fin dal primo attimo.
Non ha bisogno di voltarsi per rendersi conto d'aver creato, nel sonno, una semicupola di duro ghiaccio a proteggerle la schiena. Trova inquietante il fatto di aver utilizzato il Dominio dell'Acqua senza averne avuto la piena consapevolezza, ma è felice nel rendersi conto che perfino il suo inconscio ha incluso anche Aang nella sua sfera di protezione. E ancor più dolce è la cognizione della direzione in cui quella barriera si è innalzata come una grossa onda: da sud, dal polo. Non ne ha alcun dubbio.
Stringe più forte la mano di Aang, poi chiude gli occhi per tornare a dormire. Non ha nessuna intenzione di sciogliere quel mezzo igloo che, dopo tanti anni, profuma ancora di casa.
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8.2.2012
Doppia drabble nata nell'ambito della seconda edizione del Cow-T partendo dal prompt Sud. Perchè amo complicarmi la vita, ma anche perchè il mio pensiero è volato immediatamente ad Avatar e a Katara.
Avevo già scritto su questo tema (il sud e la nostalgia di casa) in Piccoli figli, ma sono felice di aver ripreso il tema, visto che mi piace davvero molto scrivere a riguardo :D
Grazie mille per aver letto, e scusate tanto se in questo periodo latito tanto ._. E' tutto un po' complicato. (Per la cronaca, questa flashfic è stata scritta in autobus sul cellulare e rivista in seguito. Provocandomi una nausea pazzesca, ma sono dettagli XD) E grazie anche alla Podda per il suo betaggio! <3
A presto!
Kuruccha