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Autore: Pachiderma Anarchico    09/02/2012    2 recensioni
Stefan e Tayler se ne sono andati con il vampiro Originale Klaus, facendo perdere le loro tracce.
Ma un'altro nemico minaccia il mondo di Elena.
E mentre il soprannaturale si prepara a una guerra senza esclusioni di colpi,
anche il cuore di Elena dovrà decidere da che parte stare.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire."
(Jim Morrison)

 

 

Elena indossava un lungo vestito bianco brillante di sfumature bluastre, azzurre e rosa chiaro.
Scendva morbido fino ai piedi e due fasce che si univano al collo le copriano il seno.
I capelli a tuppo, fermati da fermagli bianchi, lasciavano libere due ciocche ondulate ai lati del viso.
Elena odiava vestirsi troppo elegante per la "Riunione Locale", ma alla fine era di tutto tranne che una riunione, perchè tutta la città avrebbe parlato nel parco, ballando a ritmo della muscia rock di un gruppo e facendo il conto delle cose da sistemare.
-Damon!-
Damon era appena passato in corridoio.
Elena non gli rivolgeva direttamente la parola dalla mattina in cui avevano dato la notizia dei primi omicidi.
Da allora altre cinque ragazze, sempre più giovani, erano state brutalmente assassinate e la città era molto turbata.
Damon si fermó sulla soglia della stanza.
-Sai di qualcuno abbastanza folle da voler far fuori cinque ragazze innocenti in appena una settimana?-
Mentre parlava armeggiava con i cassetti in cerca di un paio di orecchini da abbinare.
-Apparte me, no.-
Damon fece per andarsene.
-Damon-
-Sei tornata a parlarmi, Elena?-
Marcó il suo nome come faceva di solito quando voleva puntualizzare qualcosa.
Elena alzó lo sguardo.
-Ero spaventata!-
-Lo credo, visto tutte quelle cose che hai detto a Bonnie.-
-Io non le ho detto niente!- Elena abbassó la voce, voltandosi mentre si infilava due grosse stelle di madre perla alle orecchie -Anzi, le avevo fatto promettere di non toccare l'argomento.-
-Quindi- Damon aveva cambiato tono di voce. Era dolce e nello stesso tempo cospiratorio -La streghetta non mantiene le promesse.-
Elena lo guardó avvicinarsi.
-Non sarà riuscita a trattenersi..-
Damon posó le mani sulle spalle.
Sentiva la camicia nera del vampiro sfiorarle la schiena nuda.
-Per tua sfortuna- le sussurró vicino al suo orecchio -Io mantengo sempre, le promesse.-
Seguì col dito il mento di Elena fino ad arrivare alla chiusura della collana di verbena.
Elen posó d'isntinto le mani dietro al collo su quelle del vampiro che con un lieve movimento, la sganció.
-Damon..-
Damon la fece voltare completamente verso di lui, penetrandola con gli occhi chiari.
-Damon non farlo.-
Si avvicinó a lei con un sorriso complice sulle labbra.
Elena rimase immobile, con gli occhi persi nei suoi.
-Urla- le scandì, posandole una mano sul collo -Urla, chiama qualcuno, chiunque, come se potessero fare qualcosa.-
Damon posó le labbra sulla guancia, accarezzandole il collo.
Elena abbassó lo sguardo sulla spalla del vampiro, si toccó il collo.
La collana era tornata dove doveva essere.
-Mi hai..Soggiogata?-
L'aveva solo baciata sulla guancia, ma la pressione delle sue labbra, le dita chiare intorno al suo collo, lo sguardo intenso e il sorriso divertito, le provocavano la voce rotta e tremante.
-Risponditi sola.-
Damon si avvió verso la porta d'ingresso, uscendo dalla stanza.
Elena rimase con una mano sulla collana, fino a quando non prese il giacchetto e si apprestò a uscire nella fresca aria estiva, avanzando fino alla portiera della Ferrari gialla.
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-Elena!-
Caroline, con il suo corto vestito azzurro, le rivolse un radioso sorriso chiamando Bonnie, vestita di una lunga ed elegante gonna rossa e di un top coperto da un copri spalle argentato.
Il parco era gremito di gente.
I bar e i locali intorno rimanevano aperti tutta la notte e la band iniziava a intonare le prime note.
-Come vedi l'euforia non è calata nonostante gli ultimi avvenimenti.-
Bonnie abbassó lo sguardo.
-Ci vediamo dopo.-
Bonnie guardó Elena e Caroline in uno sguardo d'intesa prima di scomparire nella folla che si scatenava a ritmo rock.
Le luci si alternavano a gialle, blu, rosse, verdi e da discoteca, nere e bianche alternate.
In quel momento tutto sembrava scandito grazie proprio a quest'ultime.
Damon si materializzò vicino a Elena che per la sorpresa fece un urlo strozzato.
In un attimo anche Caroline apparve accanto a Elena, ma parló con il vampiro
-Notato anche tu qualcosa di strano?-
-Non qualcosa, qualcuno.-
Damon non guardava niente per più di due secondi.
-Perchè chi c'è?-
Elena voleva aspettare per andare nel panico.
-Ehy.-
Una ragazza più alta di lei, slanciata,con un vestito corto e bianco, che da un lato si agghindava con delle piume bianche e marroni, e con i capelli neri a boccoli si avvicinò a Damon. La pelle chiara era simile a quella di quest’ultimo, che la guardava come si guarda la persona sbagliata capitata al momento pessimo.
-Cosa vuoi?-
Damon sapeva essere il massimo della delicatezza quando si trovava sotto pressione.
-Vieni a ballare?-
Gli occhi scuri della ragazza guardarono Damon con impazienza.
-Senti bella ora non è proprio il momento..-
-Hai sentito?-
La ragazza si voltó di scatto, spalancando gli occhi e irrigidendo le braccia.
-L'hai sentito?-
Damon adesso si era avvicinato, aggrottando le sopracciglia sospettoso.
-No, cosa e..Io devo...Andare.-
Senza voltarsi la ragazza dai capelli neri si camuffó nell'oscurità.
Damon si voltò verso Caroline.
-Andiamo a controllare?-
Caroline annui e chiamó Bonnie.
-Io vengo con voi.-
Bonnie si avvicinó prendendo Elena per un braccio.
-No no, Elena è rischioso, torniamo subito.-
-Andiamo a divertirci noi.-
Bonnie le sorrise trascinandosela dietro verso il palco.
Quelle luci a intermittenza che scandivano ogni azione erano ricominciate. Perfette per ballare, ma se qualcosa nel buio cercava di ammazzare persone ignare, erano un ulteriore problema.
Damon andó avanti nel bosco circostante, con Caroline dietro.
-Che aspetto ha quella vampira che vi ha aggredito una settimana fa?-
-Mmm..Bionda, magra, non altissima, carnagione chiara, occhi verdi, sicura di sè, carina.-
-Ecco perchè te la ricordi bene.-
Caroline lo affiancò e Damon si fermò, facendo fare qualche passo avanti alla vampira.
-Ha cercato di rapire Elena, me la ricorderei comunque.-
Il vampiro inizió a camminare con passo felpato, circospetto e agile, come una pantera che cerca qualcosa. Il punto era...Cosa?
Caroline si fermó di botto.
-Ehm, Damon-
Damon era girato verso un sentiero sommerso dall'oscurità.
-Damon, caro-
Caroline parlava calma, ma non respirava neanche.
-Damonperlamoredelcielogirati-
Il vampiro si voltó di scatto.
-Eh! Che cosa cazzo vuoi!?-
-Una bionda, magra, non altissima, carnagione chiara, occhi verdi, sicura di sè, carina, come quella?-
Damon, lentamente, diresse lo sguardo dinnanzi a se, e, sul lato Nord del bosco, Alexia stava comodamente poggiata a un albero.
-Mi chiedevo quando vi sareste accorti di me. E la ragazza, dov'è?-
-Non si arriva ad Elena tanto facilmente, credevo che lo avessi capito.-
Damon alzó un sopracciglio, sorridendo malizioso.
-Peccato, perchè così dovró prenderla con la forza.-
La vampira mostrò i denti bianchi e lucenti.
I canini piccoli e affilati gettavano un'aria minacciosa sul suo viso.
-Che cosa vuoi?-
Caroline aveva scoperto anche i suoi, di canini, e si preparava ad attaccare.
Dall'oscurità intorno ad Alexia, emersero altri due vampiri sconosciuti.
Erano grossi e mastodontici e sembravano in trans, con lo sguardo perso nel vuoto.
I vampiri estrassero un pugnale dalla lama lunga e sottile con il manico d'avorio.
-Un tocco con questo e la vostra lucidità mentale ve la potete scordare- Alexia ne prese uno dalle mani del vampiro alla sua sinistra e tastó la lama con le dita -Un tocco e il dolore sarà così forte che supplicherete chiunque pur di farlo smettere, anche la morte.-
-Alexia-
La ragazza dai capelli neri affioró dall'oscuritá.
-Zara-
Alexia si incupí momentaneamente.
-Ti conviene farti i fatti tuoi.-
Zara era in penombra e sembrava tenere qualcosa ancora nel buio.
-Elena-
Zara tiró Elena per un braccio che diventó visibile alla luce della luna.
-Dam..-
-Vuoi la ragazza?-
Zara teneva saldamente Elena, terrorizzata.
-Non ti conviene.-
Zara arretró con Elena.
-So cosa provano questi vampiri in questo preciso momento e non ti conviene Alexia.-
-Oh tu e le tue paranoie Zara- Alexia diede il pugnale al vampiro -Posso chiamarne fino allo sfinimento.-
-Vattene-
La voce di Zara cambió d'improvviso, come rimbombasse dall'interno, dura.
-Non usare i tuoi trucchetti con me.-
Alexia sorrise innocentemente e spostó il suo sguardo su Damon.
-Ho già avuto a che fare con Damon e so che non si arrende facilmente. Se la bionda vale almeno la metà non è cosa facile, ma non abbiamo intensione di andarcene.-
-Dimentica il suo nome, i suoi ricordi, il suo amore, ricorda ha fatto la sua scelta. Dimentica le cose che ti ha dato, che avete vissuto.. Ricorda, se ne e' andato. Dimentica il suo sorriso, che ti stringeva. Dimentica il tempo che e' volato, quanto stavate insieme. Ma Alexia non chi eri, quando gli sorridevi.-
Alexia in un attimo fu alle spalle di Zara.
Giró una cordicella intrecciata intorno al suo collo.
-Verbena Alexia?-
La voce di Zara era diventata roca sotto la pressione della corda che avrebbe già soffocato un umano. Doveva essere una corda fatta di verbena.
Alexia continuava a stringere fino a che Zara non si mosse violentemente di colpo sbattendo Alexia contro un albero e facendo cadere a terra la corda.
-Sarai sempre la solita rancorosa.-
Alexia, con un ringhio e gli occhi verdi che scintillavano si lanció sulla vampira di fronte a lei che cadde sotto il suo peso.
Alexia le stava di sopra e stava per mordere ma Zara le tiró un calcio nella pancia così forte che la vampira si alzó e a fatica raggiunse gli altri due che stavano per andare da Caroline e Damon.
-Fermi.-
Alexia assunsè un'aria di ostile disprezzo mentre parlava.
-Stasera non è il caso. Ma non sarete fortunati per sempre, e prima o poi vi ritroverete soli a dover affrontare tutto questo, e a quel punto, per quanto siate forti..-
Passi verso di loro.
Alexia in un attimo scomparve nel nulla seguita da quei due vampiri, proprio quando Bonnie e Alaric entravano nella radura.
-Scusate ma ha insistito per venire anche lui.-
Bonnie sembrava preoccupata, Alaric invece solo agitato.
-Cosa è..?-
Elena non fece in tempo a finire la frase che Damon prese dal collo Zara inchiodandola a un albero.
La vampira fu colta alla sprovvista ed emise un profondo ringhio.
-Come la conosci quella?-
Damon aveva i denti scoperti ed erano visibili i muscoli irrigiditi mentre parlava.
-Innanzitutto mollami.-
Zara con uno strattone spinse Damon e si liberó dalla stretta.
-Vi posso spiegare tutto ma con calma. Oh tu devi essere la tanto voluta Elena.-
Zara si avvicinó tendendo la mano ma Bonnie e Caroline le si pararono davanti.
-Avremo tempo per conoscerci.-
-Okay...Dov' è casa tua?-
-Casa mia?-
Damon alzó un sopracciglio.
-Certo bellezza, non pretenderai che vi spieghi tutto in mezzo al bosco. Non è proprio il genere di argomento che vado a urlare ai quattro venti.-
Caroline lanció un occhiata a Damon che alzó gli occhi al cielo, annuendo.
-Bonnie, Carol venite anche voi?-
Elena si voltó verso le amiche
-Veramente io dovrei tornare alla fest.. Riunione cioè. È mezzanotte e uno e se non torniamo qualcuno potrebbe insospettirsi..- Caroline l’amica, che continuó -e Alaric ci spiegherà tutto- Bonnie la abbracció -Sta' attenta- Così dicendo sparirono verso voci eccitate che urlavano.
Alaric fece un segno d'intesa a Damon.
-Okay carina, ma se scopriamo che tutto questo è solo una tattica per avvicinarti a Elena, puoi anche dimenticare di aver mai avuto delle gambe, perchè te le spezzo.-
Zara guardó Damon, che sorrideva amabilmente, come se minacciare le persone fosse la quotidianità.
-Tranquillo, quando sentirai cosa ho da dire, le mie gambe saranno il tuo ultimo pensiero.-
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-Accomodati-
Damon fece segno a Zara di entrare che rimase peró bloccata sulla soglia.
-Oh, dimenticavo che devi essere invitata.-
-Entra-
Elena chiuse la porta dietro le loro spalle e Zara la guardó come se non capiva perchè avesse dovuto invitarla lei, ma si accomodó sul divano con Alaric ed Elena di fronte a lei e Damon si poggiato al caminetto.
-Wow che bella casa!-
Zara si guardó intorno prima di indicare il tavolino dei liquori.
-Quelli sono gli alcolici più pregiati che abbia mai visto.-
Damon con un sospiro le versò un liquido rossastro in un sottile bicchiere di cristallo e glielo porse.
Zara fece un verso di assenso prendendo il bicchiere tra le mani.
-Sei seduta sul divano di casa nostra, stai bevendo uno dei miei liquori preferiti, ci spieghi, se non è troppo disturbo, cosa sta succedendo? Perchè io odio non sapere le cose e combattere alla cieca, soprattutto se questo nemico invisibile vuole Elena. Intesi?-
Damon le rivolse un lieve sorriso che si spense subito per lasciare posto a due occhi infuocati che non ammettevano repliche.
-Io credo..Che Alexia si sia alleata con qualcuno di potente, veramente potente. Questo qualcuno è una strega, ma all'occorrenza puó essere quello che vuole.-
-Alexia quanto tempo fa si è schierata con questa...Strega?-
Alaric si protese verso di lei.
-Circa centocinquanta anni fa, quando io..Feci l'errore più grande della mia vita.-
-Perche?-
Damon si sedette sul bracciolo del divano, ancora sospettoso.
-Perche questa potente strega ha qualcosa che Alexia ha sempre ammirato.-
-Cosa?-
-Il potere di cambiare forma. Come ho detto lei è fondamentalmente una strega, ma ha un potere che nessun altro ha. È immortale ed è una delle più anziane.-
-Chi è questa qui?-
Elena, perplessa, osservava Zara, cercando di incitarla a parlare velocemente con lo sguardo.
-Ha avuto molti nomi in passato, ed è conosciuta con molte identità diverse. Alcuni dei più popolari sono Charity, Damaris, Scarlet, Avery, Elizabeth, Serafina, Rosalia, Anne, Donna, Lucinda, Amara, Micaela. Il suo nome di nascita peró è RosaSpina.-
-Non ne ho mai sentito parlare.-
Damon squadrava Zara come se potesse trasformarsi in qualcuno come Klaus da un momento all'altro.
-Bè perchè scomparsa da un po'.-
-Possibile che in quasi duecento anni io non abbia mai sentito di questa...Spina?-
Zara si mise a ridere. Una risata senza gioia.
-E perchè avresti dovuto. Gli anziani rimasti la temono da sempre, perchè avrebbero dovuto dire in giro che c'era qualcuno della loro potenza, se non più forte, in grado di dare una speranza a tutti i vampiri sottomessi e intimoriti? I vampiri comuni, quei pochi che sanno qualcosa, tendono a tenere la bocca chiusa.-
-Perchè?-
-Perchè si spaventano, sia di lei, che degli anziani.-
-Ma quando hai detto che puó cambiare forma, intendevi dire...-
Zara si alzó, alzando con lei anche il volume della voce.
-Che puó diventare un licantropo o un vampiro, rimanendo comunque una strega.-
Alaric spalancó gli occhi, Damon emise un lieve fischio e Elena deglutì un peso che sapeva non essere in gola.
-In alcuni paesi della Russia, viene chiamata "La Strega dalle Mille Facce"-
Zara fece la voce grossa, mimando con le dita -in Oriente "La Cambia Forma", e in Europa "Il Trio del Soprannaturale o della Notte"-
La vampira iniziò a girare per casa, osservando tutto con estrema attenzione.
-Ha altri poteri nascosti...Rosa?-
Alaric sembrava confuso, si alzó anche lui e raggiunse Zara.
-Mmm...Io direi di chiamarla Rosalia se vuoi andare su questa linea.-
-A me piaceva di più Damaris.-
Damon sorrise osservando le fiamme del fuoco -O Scarlett-
Aggiunse
Elena non sapeva dove sbattere la testa.
-E comunque, chi lo sa- Zara aveva ricominciato a parlare -È una delle streghe più potenti mai esistite, chi può dirlo?-
Damon passò subito al nocciolo della questione.
-C'è un modo per ammazzarla?-
Zara sorrise, strabbuzzando gli occhi, incredula.
-Cioè tutta la comunità paranormale si terrorizza anche al solo sentire il suo nome da millenni, e tu vorresti ammazzarla?-
Damon, in un attimo, le si paró davanti.
-C'è un modo o no?-
Zara alzó le spalle.
-Prima sarebbe il caso di sapere cosa vuole da noi.-
Alaric sembrava più rilassato di prima, e tornó da Elena, che invece non lo era affatto.
-Quello che vuole? Potere, oggetti unici, qualcosa che la renda ancora più forte.-
Zara si versó altro liquore e Damon alzó un sopracciglio.
-Ma che puó volere da me?-
Elena si era abituata a tutto ormai, ma a una strega che poteva trasformarsi nelle due più infide creature della notte non era certo una cosa che ti dava la caccia tutti i giorni.
-Mah...Peró già il fatto che una semplice umana sia resistita fino ad ora in questo mondo e che goda della protezione di così tante creature sovrannaturali, potrebbe aver suscitato curiosità in Rosalia.-
Zara rivolse un rapido sorriso prima di salire al piano superiore.
-Scusa...Cosa vorresti fare?-
Damon finse cortesia marcando esageratamente le parole, e Zara esageratamente gli rispose.
-Oh, dopo avervi dato tutte queste informazione non pretenderete di certo che vi lasci il resto a voi. Se inizio una cosa, mi piace finirla. Non scomodarti bello, troverò da sola la mia stanza.-
-Hai mai visto Rosalia di persona?-
Elena si affrettò a raggiungerla ma lei era già arrivata in cima. Sentiva porte sbattere e la voce di Zara che disse.
-A causa di chi pensi l'abbia commesso l'errore più grosso della mia vita?-
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 -Zara!-
Elena scese in cantina, notando la porta di ferro aperta.
I passi rimbombavano sulla pietra.
-Zara sei qui?-
-Dimmi Elena.-
Elena svoltó l'angolo destro e si trovó davanti una vampira dalla pelle candida, le labbra rosa chiaro, definite, i capelli mossi, neri e lucenti e con una sacca di sangue in mano, che tastava con le dita.
-Non mi sembra il tuo genere di sangue preferito.-
-Infatto non lo è.-
Zara le sorrise, osservando non molto convinta altre sacche.
-Damon ti vorrebbe di sopra.-
-Salgo subito.-
Zara chiuse con un tonfo secco il freezer e oltrepassò Elena.
-Da quanto sei in giro?-
-Da circa trecento anni, giorno in più, giorno in meno.-
Zara fece segno di poca importanza con la mano e salì le scale.
Elena poteva appena udire i suoi passi leggeri.
-Volevi vedermi?-
-Zara, buongiorno- Damon le sorrise, noncurante -hai già fatto colazione?-
-Veramente no, e scommetto che tu hai un tempismo perfetto.-
La vampira alzó un sopracciglio e si poggió al tavolo della cucina.
-Non ho solo quello di perfetto ma si. Vogliamo andare a mangiare?-
-Perchè vorresti andare proprio con me?-
Damon sospiró.
-Per conoscerci meglio. Oh ma dai, non mi dire che non ti fidi.-
-Io? Di te? No, certo che no. Sei un tipo così..Tranquillo.-
Damon si diresse verso la porta.
-Prego allora.-
Zara mormorò un -Grazie- e uscì.
-Elena ti lascio con Rich e tra poco arriva Caroline!-
Elena sbuffó senza un apparente motivo e prese del succo d'arancia dal frigo, lo versó in un bicchiere e stava per portarselo alle labbra quando Damon le sfrecció davanti afferrandolo rudemente
-È avvelenato-
Zara entró nella cucina.
-Mi ero voltata per prendere il cellulare quando ho sentito l'odore del succo mischiato a qualcos'altro che non prometteva niente di buono, ho avvertito Damon che è corso da te senza neanche darmi il tempo di dirgli quale pericolo c'era.-
Elena guardó il succo che aveva la stessa consistenza e lo stesso colore di sempre.
-Come hai fatto a sentire l'odore dall'ingresso?-
Damon, tra il dubbioso, l'accusatorio e il grato e trafisse Zara con i suoi occhi dall’umore indefinito.
-Ehy, ho salvato la tua ragazza, sono dalla vostra parte bello.-
Damon involontariamente sorrise distogliendo lo sguardo.
-Non è la mia ragazza.-
Zara alzó le mani.
-Va bene- Fece per andarsene ma si giró all'ultimo momento -davvero?-
-Stiamo cercando mio fratello, Stefan, è andato via con Klaus per.. Salvare me.-
Damon tentennò per un attimo.
-Aaah si.. I fratelli Salvatore...-
-Sai chi è Klaus vero?-
-Ho trecento anni, che vampira sarei se non conoscessi quel folle che tempo fa mi fece il filo!-
-Klaus ti ha corteggiata?-
Negli occhi di Damon comparve una strana luce.
-Non mi ha mai "perdonata" da quando lo rifiutai.-
Zara sorrise -Ah non preoccuparti, lo vedo che vuoi rimanere con lei, vado a procurarmi la colazione da sola, graazie.-
Zara gli fece l'occhiolino prima di sparire nell'ingresso e sentire la porta che sbatteva.
Elena si passó una mano nei capelli castano scuro.
-Come hanno potuto mettere il veleno?-
-Non lo so, ma non devi rimanere sola neanche un minuto.-
Damon versó il succo nel lavandino e controlló le altre cose nel frigo.
-Pensaci due volte prima di bere e mangiare qualsiasi cosa.-
-Damon-
Il vampiro si voltó verso Elena.
-Oggi..Rimani con me?-
Elena cercó di farla sembrare una domanda disinteressata ma traspariva evidente il desiderio di una richiesta.
-Vuoi che rimanga con te?-
Damon scrutó negli occhi marroni di Elena, dove alcune volte si distingueva appena la pupilla.
-Si-
Damon si inumidì le labbra, annuendo.
-Pensi che riusciremo a liberare Stefan da questo incubo?-
-Mio fratello farà di tutto pur di poter stare di nuovo accanto a te da libero, e noioso come un tempo.-
Damon le porse un bicchiere con dentro un liquido chiaro.
-Esattamente come farei io, magari non noiso però..-
-Cos'è?-
-Roba forte.-
Elena guardò per un attimo Damon, prima di mandarlo giù tutto in un sorso con un sospiro.
-Si, ci voleva. Cosa mi sono bevuta?-
-Di certo niente di avvelenato.-
Damon sorrise e Elena lo tiró dal collo della camicia.
-Sei sicuro? Non è che adesso magari vado in fin di vita?-
-A quel punto ti renderei quello che mi hai dato.-
Elena alzó un sopracigglio, socchiudendo gli occhi, mettendo due dita sul suo collo.
-Cosa ti ho dato?-
Damon la osservò indagatore cogliendo lo sguardo di Elena.-
-Tu non vuoi che lo faccia.-
Elena sbattè le palpebre, staccandosi bruscamente.
-No, è vero- e uscì dalla cucina.





Spazio Autrice
L'Autrice sono io???
Questo coso mi chiama con nomi strani..Io sono solo una ragazza che ogni volta che legge le vostre recensioni o le vostre visite urla di felicità. :D
Grazie a  _Love Bites_  che è stata l'ultima a recensire. Sei sempre mitica ^_^
E grazie a chi sta seguendo la mia FF, la quale è di una confusione assurda, tutta opera del mio cervellino contorto.
A questo punto vorrei sapere se sto facendo un buon lavoro, quindi se vorreste recensire mi fareste un grandissimo favore.
Ah! Quasi dimenticavo..
Vi voglio bene!
Ok piccolo momento di euforia.
Ciaoooo :P
Lux _Merien_

  
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