I soprannomi

Era distesa sul suo letto, nel quartier generale dell'Ordine della Fenice: Grimmauld Place numero dodici.
"Perché proprio io?" Si chiedeva Ninfadora Tonks triste. "Perché è capitato proprio a me?"
«Tonks! Dove sei?»
«Sono qui Sir.»
«Va tutto bene?»
«Secondo te?» Chiese lei acida.
«Già, scusa... è una domanda stupida.»
«Perché proprio io?»
«Be'... non puoi comandare il cuore... l'amore c'è e basta. Sai, anche lui ti ama.»
«E allora? Mi ama, ma non mi vuole!»
Sirius l'abbracciò e lei iniziò a piangere.
«Sai, quando eravamo ad Hogwarts c'era una ragazza, Emmeline Vance -la conosci, vero?- a cui Remus piaceva molto, ma lui faceva finta di niente perché pensava che lei non l'avesse voluto se avesse scoperto il suo piccolo problema peloso. Un bel giorno li trovammo nel parco, vicino al Lago Nero, che si baciavano.»
«E allora?»
«Lui la mollò qualche mese dopo.»
«Perché?»
«Be'... crede di essere "dannato", di non meritarsi la felicità di una famiglia e l'amore di una donna.»
«Ma... ma...» Ninfadora era senza parole.
«Lo so... è uno stupido a credere una cosa simile. Sono sicuro che riuscirai a fargli cambiare idea. Lui ti ama.»
«Grazie Sirius.»
«È stato un piacere Dora.»
I capelli le si colorarono di un rosso intenso. Scese velocemente le scale, cercò Remus dappertutto. Andò in cucina e lo trovò lì che cucinava le frittelle.
«Ciao Tonks.»
«Remus. Noi dobbiamo parlare!»
«Te l'ho già detto. Io non ti amo.»
A Dora fece male sentirglielo dire di nuovo, ma dopo quello che le aveva detto Sirius non gli dette troppo peso.
«Non è vero.»
«Sì invece!»
«No. È solo per Emmeline Vance.»
«Cosa c'entra Emmeline?»
«Io non sono come lei. A me non interessa se sei un lupo mannaro!»
«Lo so. so tutto questo. So che mi ami anche se io sono...»
«Dannato?»
Gli fece male sentire quella parola da lei.
«... sì...»
«Tu non sei dannato. E hai lo stesso diritto di tutti di essere felice! Greyback è dannato, non tu!»
«Io non dovrei avere diritti... sono solo un...»
«Tu NON sei un mostro! Ti vuoi rendere conto una buona volta che non sei solo? Io sono qui per te! Io ti amo!» Urlò Tonks.
Non diede tempo a Remus di ribattere che scappò via. Stava piangendo di nuovo.
Sentì qualcuno seguirla, ma non ci fece caso. Andò nella sua camera e lasciò la porta aperta. Si sdraiò a pancia in giù sul letto. I suoi singhiozzi si sentivano anche dalla stanza di Sirius, qualche piano più in alto.
Remus si sedette sul tetto e le toccò la schiena.
«Dora... mi dispiace, hai ragione. Non mi sono reso conto che soffrivi. Ero troppo impegnato con il mio, di dolore.»
Tonks si girò a pancia in su.
«E perché soffri?»
«Perché ti amo e non posso stare con te.»
«Sì che puoi.»
«E come? Quando ci sarà la luna piena...»
«Quando ci sarà la luna piena andrai da qualche parte con Sirius. Tanto è solo una notte. I giorni precedenti al plenilunio sarai intrattabile, ma è meglio di niente.»
Sorrisero.
«Davvero mi vuoi? Insomma...»
«Secondo te sto piangendo perché Sirius mi ha dato un pizzicotto?»
Remus rise.
«Credo di no. Ninfadora...»
«Lo sai che non mi piace...»
«Ninfadora...»
«Remmy...»
«Ninfadora Tonks ti amo alla follia.»
«Certo che sei folle! Sennò non mi avresti ma chiamata...»
Lui la zittì con un lieve bacio.
«Ti amo.»
«Anche io Remmy.»
«Ahi!» Remus le aveva dato un pizzicotto.
«Mi hai chiamato Remmy.»
«Ma è carino!»
«Non è vero!»
«Sì invece... se mi permetti di chiamarti Remmy ti do il permesso di scegliermi un soprannome.»
«Va bene... Ninfy.»
«Bleah!»
«Dora?»
«Meglio...»
«Ninfetta e Ninfy però sono più carini.»
«Uff... chiamami come vuoi Remmino.»
«Io non sono Remmino!»
«Sicuro?»
«Sì...»
«Ti amo.»
«Anche io.»

  Ciao a tutti voi! Be'... questo è il mio raccontino e... boh... spero che vi sia piaciuto e che lo recensiate.
Ciaaaaao... baci.
Marty_Black