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Autore: Joannah Mary Grace    09/02/2012    2 recensioni
Chi è davvero il male, con i tempi che corrono?
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Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Sono Gra e sono contenta se stai leggendo questo! :D Coooomunque, mi sa che non porterò tanto per le lunghe la storia però sicuramente dal prossimo capitolo inizieranno i flashback e le storielle sul rapporto Gerard-Frank che so vi piacciono tanto ( sì lo so, lo so..) ma non aspettatevi l'amore stile pucci pucci amorino bello perchè NO. Questo capitolo diciamo che serve per far capire subito il punto della storia :)
Per ChiaraComeUnAlba: (Grazie per la recensione! ) Premesso che ho presente "la regina dei dannati" devo però deluderti, perchè (e qui mi dovrei vergognare) per Grace mi sono ispirata a me stessa. Non odiarmi!
Detto questo, spero vi piaccia..Byee!

 



When the Devil cries.



Io non posso perderti.



"I wish for this night-time to last for a life-time
The darkness around me - shores of a solar sea
Oh how I wish to go down with the sun
Sleeping
Weeping
With yo"






Non poteva permettersi di perderlo. Di lasciarlo andare oltre quella sottile linea del tramonto, così mortale.
Era una sera come le altre, una notte come mille altre notti e Grace teneva lo sguardo immobile. Scrutava attentamente ogni singola ombra che aleggiava dietro la piccola roccia aspettando morbosamente l’arrivo del suo amato.
Ogni notte arrivava piano, per lei. Come per ricordarle il continuo susseguirsi del tempo lento e placato. Pensava che prima o poi la pietà avrebbe ceduto alla rabbia e il diavolo solo sa, quale vendetta avrebbe architettato. Perché vivere, se questo è davvero vivere, al buio? Nascosti. In silenzio. Ma poi arrivava la risposta, gelida come un soffio di vento, a distruggere la tristezza per dar spazio alla commiserazione. Come posso parlare così,  io, morta ogni istante di vita? Frank era l’unica ancora di salvezza, lui era bellissimo. Un vampiro con l'anima di un uomo. Un immortale con le passioni dei mortali.* 
E così era l’amore a bendarla, a renderla inerme davanti al continuo martirio della sua impossibile felicità. In fondo, moriva da ormai duecento anni. Quando passa così tanto tempo, la felicità muore. Era morto tutto. Era appassita ogni cosa. Ma lei persisteva, anche se vuota.
Il fruscio dell’aria cominciava a farsi sentire più glorioso e Grace si avvicinò all’entrata della caverna per lasciare che la preoccupazione salisse ancora più velocemente.
-Se lo scoprono..Frank, se scoprono cosa hai fatto..- Si lasciò precipitare sul suolo e si coprì il volto con le mani tremanti. La notte era così lunga..
Il silenzio agonizzante fu liberato dal solleticante scalpiccio di passi rapidi e leggeri. La donna si alzò d’un fiato e sbirciò attraverso la fessura. Eccolo che arrivava, trafelato e goffo come la solito. E’ incredibile, notava Grace, quanta luce può emanare Frank con un corpo morto.   
-Scusa, scusa, scusa! Lo so, ho fatto tardi. Gerard aveva bisogno di una mano con la macchina e io..- La voce di Frank era calda ma dava l’impressione di sapere che molto presto avrebbe dovuto spegnersi perché in qualche modo colpevole.
-Ti rendi conto di cosa hai appena rischiato? Se la Luna sorgeva e tu eri ancora fuori...- Grace si voltò e si sciolse freneticamente la folta chioma che come una dolce cascata di sangue scivolò sulla sua schiena.
-Lo so,  Grace. Ma Gerard aveva bisogno d’aiuto.- Frank continuava a tenere lo sguardo basso, il tono di voce debole. Sposò il masso più grande e chiuse ermeticamente la caverna facendo vibrare lungo le pareti rocciose il tonfo disperato.
Gerard era lo spiraglio di luce che lasciava quasi intravedere un po’ di mondo umano. Quello fatto di passioni, tormenti, gioie, disperazioni, vita. Stava tornando da Grace quando sentì dalla strada provinciale Gerard che imprecava rumorosamente e sbatteva i pugni sul cofano ghiacciato. Frank sentì come un dovere dritto all’anima inesistente e corse da lui con il sorriso più smagliante che mai. Un giorno avrebbe raccontato a Grace tutta la verità.  
-Aiuto, aiuto.. e a me? Non pensi mai che anche io qualche volta posso avere bisogno di aiuto? No ovviamente no. Non sono altro che un vecchio vampiro prossimo alla scomparsa definitiva, un mostro, che non pensa ad altro che a se stessa, che n- -Il triste e patetico monologo fu bloccato da Frank che l’avvicinò a sé e la baciò. Fu un bacio denso, profondo, inebriante. Un attimo di vita nel loro funereo esistere.
-Sei in pericolo Frank.- Lo sguardo di Grace si fece più grave e premuroso. Strinse il volto del ragazzo fra le mani e si morse le labbra più rosse del fuoco.
-Siamo sempre in pericolo-
-Se anche uno solo degli “Incubi” venisse a sapere quello che hai fatto..ti uccideranno Frank. Loro sanno sempre tutto. E questa volta io non potrò fermarli..- Si trascinò verso una sedia e fece segno a Frank di seguirla.
Gli “incubi” erano da secoli un gruppo prescelto, così recitavano le vecchie scritture, di vampiri così nati da entrambi genitori vampiri e quindi non morsi, che vigevano e supervisionavano su tutta la specie. Senza scrupoli e assetati di potere, sapevano solo far scoppiare guerre e disintegrare vite da sempre.
Sul viso della donna si dipinse una ruga severa e gli occhi gialli e luminosi come un faro le si spensero d’un tratto, divenendo scuri e afflitti.
-No, no, non mi piace quando parli così. So cosa stai per dirmi e la mia risposta è no. Grace, no!- Frank si allontanò il più possibile da Grace, finendo con la schiena contro la parete umida. Sentì le gambe cedergli pesantemente.
-Devi ucciderlo Frank. Prima che sia troppo tardi. Prima che gli “Incubi” lo vengano a sapere. Ci uccideranno entrambi se non lo farai! Io non voglio perderti. Non posso..- Grace si avvicinò lentamente al ragazzo e lo accarezzò delicatamente. Vide nei suoi occhi abbaglianti spegnersi  la scintilla dell’amore generoso.  La donna la vide rompersi dolorosamente e con essa il suo immobile cuore. Le sembrava una delle tante ridicole storie che si raccontano ai bambini per spaventarli. Storie di vampiri condannati a morte già dalla loro nascita. E' sempre la stessa ignobile storia.
Ma da lì a sempre, tutto sarebbe cambiato.





*Non ho resistito, scusate. Parole rubate dal libro e dal film "Intervista col vampiro". Il libro è di Anna Rice, ergo se la citazione vi piace è merito solo ed esclusivamente suo.
   
 
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