Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: nothing_but_the_truth    09/02/2012    2 recensioni
Beh.. qui siamo al sesto anno, e come sempre è Dramione.. spero che apprezziate! ps: i caratteri dei personaggi sono ovviamente stati un po cambiati (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*SESTO ANNO*

 

Erano quasi le 2 di notte, eppure ero ancora sveglia. A studiare. Con un sospiro e un gesto stanco, chiusi il libro di trasfigurazioni. Era la cima di una montagnetta di 7 libri, che avevo tutti usati quel giorno: l'indomani avrei avuto una verifica e forse 3 interrogazioni, dovevo essere pronta, ad ogni costo.

E infatti.

Quando mi sdraiai nel letto, però, seppur stanchissima fino a 5 minuti prima, non riuscivo a dormire. Aspettai un pò, cambiai posizione, ma nulla: non riuscivo a dormire; improvvisamente ero sveglissima, mi sentivo come se non avessi passato le ultime 5 ore a studiare disperatamente.

Con uno sbuffo di ira e rassegnazione, mi tolsi le coperte di dosso, e , in pigiama, decisi di fare un giro nella scuola. Anzi, sarei andata nella Sala Grande: quel posto mi ricordava tante belle cose, trasudava felicità, per me. Così, silenziosamente, inizia ad aggirarmi per i corridoi della scuola, fino ad arrivare a destinazione. Gazza non c'era da nessuna parte... meglio.

Quando però entrai, notai che non ero sola. In penombra, non riuscii a riconoscere subito l'altra sagoma, che, di spalle, sembrava non essersi accorta della mia presenza.

"Lumos", bisbigliai, e, con la luce, non solo riuscii a vedere chi era l'altra persona, ma essa vide me.

<< Sudicia Mezzosangue >> mi disse, vagamente annoiato.

<< Questa sì che è sfortuna >> dissi alzando gli occhi al cielo.

Pensai di dover tornarmene nel mio dormitorio, per un attimo, poi mi resi conto di non DOVER affatto. Non avrei permesso a quello smidollato di impedirmi di rilassarmi un pò. Anche se ciò significava effettivamente essere sola in una stanza con Malfoy.

Facendomi luce con la bacchetta, andai a sedermi nella mia tavolata, nel posto che avevo occupato poche ore prima, a cena.

La serpe ovviamente se ne stava nella sua, di tavolata, e fortunatamente ci davamo le spalle a vicenda.

Mi sedetti, appoggiai la mano sul tavolo, e accarezzando il legno liscio chiusi gli occhi.

Lascia che il profumo di legno fresco invadesse il mio naso e lamia mente, facendone emergere bei ricordi...

Il profumo della piccola scrivania di legno di noce a casa dei miei genitori, ahimè quasi nuova, l'albero nel parco dietro casa mia il cui il mio papà babbano aveva creato un'altalena...

Quasi riuscivo a sentire il vento accarezzarmi i crespissimi e castani capelli...

Un momento ma...

Aprii gli occhi.

Malfoy si era spostato: ora era dietro di me, con il viso accanto al mio. Stava respirando sul mio collo... l'odore della mia pelle?

Con uno spintone lo allontanai da me.

<< Hey! >> disse lui infastidito.

<< "Hey?" Cosa diavolo stavi facendo, Malfoy? >> chiesi, sconvolta.

Lui, visibilmente infastidito, si risistemò la maglietta a maniche corte che indossava, poi mi guardò fisso negli occhi. Quasi mi sentii bruciare, tanto intensamente mi stava fissando.

<< senti, sporca Mezzosangue, taci. >> disse, riavvicinandosi a me, agilmente. Come un serpente che caccia un pulcino. Era a un passo da me, e non sapevo cosa fare; decisi di tentare con la magia, perchè non avevo speranze di batterlo in nessun altro modo. Neanche feci in tempo ad impugnare la mia bacchetta, che lui-sorridendo-con uno scatto animalesco, si era spostato di fronte a me, a un centimetro da me. Aveva impugnato la mia bacchetta e infilata nella tasca posteriore dei suoi pantaloni. Sentivo il suo cuore battere rapidamente, poco più veloce del mio.

<< Ti odio, Malfoy >> dissi piena di odio, rabbia e risentimento.

<< L'odio è la mia emozione preferita >> disse lui con un piccolo sorriso, decisamente minaccioso.

L'uno di fronte all'altra, non sapevo cosa stesse succedendo, cosa stava per succedere. C'eravamo solo io e lui, a pochi centimetri di distanza, circondati da un'aura di odio e profondo disprezzo reciproco.

Alzai un sopracciglio, senza smettere mai il contatto visivo. << Cosa vuoi fare, ora? >> chiesi.

Lui respirò profondamente. Poi, si "sciolse": abbandonò la sua solita statura dritta e severa, per ingobbirsi leggermente. Così, sembrava più umano, più tranquillo.

Chiuse gli occhi.

Ma cosa cavolo... ? Malfoy ed io ci eravamo sempre odiati intensamente, dal primissimo giorno di scuola, perchè ora invece di Cruciarmi o altro, si rilassava? Cosa non andava, nella sua perversa mente?

Riaprì gli occhi. Prese un enorme respiro, poi-quasi non me ne accorsi, fu così delicato- accarezzò con un dito la mia guancia. Dolcemente.

Forse si era mangiato la bacca sbagliata?

<< Cosa cavolo stai... ? >> neanche osai finire la frase, non sapevo come definire ciò che stava accadendo. Io lo odiavo. Lui mi odiava. Ci odiavamo.

Lui mi guardò come se stesse facendo la cosa più normale del mondo. << Era tanto tempo che desideravo... >> disse. Sentivo il suo alito sul mio viso. << Veramente tanto. >> aggiunse, senza curarsi dello scetticismo, mischiato a stupore, dipinto sul mio volto.

<< Cosa dici? >> non mi veniva nulla di più brillante da dire, al momento.

<< Hermione >> pronunciò il mio nome per la prima volta << Tu non sai quanto è stata dura per me, per tutto questo tempo, non poter che osservarti da lontano, mentre passi il tuo tempo con Potter e Weasley... >> iniziò.

<< Continua! >> dissi, in un bisbiglio: come tutta la conversazione fino a quel momento.

<< Vedi, non sei intelligente come tutti credono, come tu stessa credi. Sono 6 anni che cerco di attirare la tua attenzione, di farmi notare da te... e tu non l'hai mai capito! >> disse.

<< ma... tu mi odi, da sempre! Ti senti bene? >>

<< Tu non hai mai capito niente! >> disse, tra lo sconsolato e l'irato. << Tutto il dolore che ti ho fatto passare... tutti gli insulti che ti ho urlato... vedi, era una farsa. Tutto lo è. Io lo sono. Era solo un modo per ...ecco, marcare il territorio. Il tuo... per far sì che tu sapessi che io esisto. Che ci sono, che sono quì. In questi anni... non ti ho mai tolto gli occhi di dosso... ho aspettato pazientemente di trovarti sola, senza nessuno intorno... ma qualcosa mi era avverso, e lo è tutt'ora... >> continuò.

<< Non riesco a credere alle tue parole >> dissi, nonostante la sua postura ingobbita, lo sguardo basso, il rossore delle guance, l'insicurezza nel tono... tutto mi spaventava, perchè tutto sembrava reale. << Oh, certo >> dissi << Mi sono addormentata sui libri. E' un sogno... >> feci un sospiro di sollievo. Sicuramente stavo sognando! O forse... sì, sognavo!

Malfoy alzò la testa e mi fissò. Solo un quel momento mi resi conto che i suoi occhi erano azzurri.

<< Come, non mi credi? Come puoi? Hermione, sono qui! E' tutto reale... lo è sempre stato... Hermione? >>

Avevo messo le mani intorno al volto. Non poteva essere tutto vero. Draco Malfoy che mi confessa il suo amore, mostrando la parte umile e sincera di sè? Non pensavo fosse così umano... non riuscivo a crederci... non potevo...

Lui intanto aveva preso le mie mani, e le aveva strette nelle sue. Ok, pelle liscia e morbida. E calda.

<< Quindi... è vero? Io ti... piaccio, ho capito bene? >> chiesi, sperando che dicesse di no.

<< Certo che è tutto vero. >> illusioni infrante. << Lo è sempre stato, almeno per me. La consapevolezza che un giorno ti avrei avuta, mi ha spinto a non lasciare la scuola, a non abbandonare nulla... io, Hermione-tra l'altro adoro il suo del tuo nome- ti... ti amo, ecco. Credo. Essì. >> disse.

<< Oh mio Dio... >> dissi sentendolo stringere la presa, leggermente. Era delicato, impacciato. Peggio di me, che ero furiosamente incredula. Eppure non sapevo che dire.

Decisi, per la primissima volta nella mia vita, di non pensare. Di agire d'istinto.

Chiusi gli occhi: cosa mi diceva l'istinto (ammesso che fosse quello)?

Li riaprii, e vidi Malfoy ancora davanti a me, in piedi. Con la sua espressione insicura, le spalle curve nella propria insicurezza, gli occhi azzurri brillanti, le guance rosse.

D'istinto, liberai le mani dalla presa. Malfoy stava aprendo la bocca per, probabilmente, chiedermi il motivo del movimento, ma non ne ebbe il tempo: lo baciai.

Un bacio dolce, innocente, timido. Verso labbra sconosciute di una persona sconosciuta. Verso l'ignoto. Le mie mani appoggiate alle sue spalle.

Lui ricambiò, altrettanto innocentemente. Lo sentii sorridere. Le sue mani mi toccavano: le guance, i capelli, la nuca.

Quando ci staccammo -non so quanto tempo dopo-, eravamo entrambi arrossiti.

<< Mio Dio, se è valsa la pena di aspettare... >> sussurrò, poi mi ribaciò. Questo, invece, era un altro bacio: c'era tensione, bramosia, agitazione. Le sue mani erano fisse nella nuca, tirandomi leggermente i capelli.

Mi staccai. << Qualcosa non va? >>

<< Scusami, è la frenesia del momento >> disse imbarazzato.

Ci ribaciammo.

Da questo punto, i ricordi sono poco certi.

Malfoy che mi bacia il collo, le mani, le guance. Che mi fa sedere sul tavolo e sorride, sussurrando di amarmi. Malfoy che mi guarda, insicuro, io che gli do il permesso. Lui che ti tocca le scapole, i fianchi. Che mi alza la maglietta e fissa il mio petto nudo. Che timidamente appoggia una mano sul mio seno. Malfoy, arrivato dove nessun'altro prima. Poi si toglie la maglia, io gli accarezzo il petto scolpito.

Improvvisamente, sono sdraiata sulla tavolata, con lui sopra, che mi bacia il lobo di un orecchio e mi accarezza i boccoli, mentre io gli accarezzo la schiena. E poi mi riguarda, ed io annuisco, e i pantaloni del mio pigiama scendono ai polpacci e i suoi finiscono non so dove, e lui mi accarezza lì e trema, poi un fremito e lo sento dentro me. E ripete il mio nome, che mi ama. E facciamo l'amore lì. Non so per quanto, ma non abbastanza a lungo.

Poi lui si sdraia accanto a me, mi accarezza un braccio e bacia la spalla. Sono felice.

Da quì, i ricordi tornano ad essere esatti.

Tante coccole, sopra la tavolata dei Grifondoro. Baci, carezze. Forse amore.

<< Forse dovremmo vestirci e tornare nelle case... >> azzardai, dopo qualche minuto di silenzio.

Lui sospirò. << Già, lo credo anch'io... >>

Ci alzammo e ci vestimmo. Ancora la consapevolezza delle mie azioni non era arrivata, quindi ero felice. Tenendoci per mano camminammo silenziosi, quando mi sorse un dubbio: << Gazza? >> chiesi vagamente impaurita.

<< Ho fatto un incantesimo, come quasi tutte le volte che sgattaiolo fuori dalla mia casa. Fino alle 7, sarà innocuo. >> mi rassicurò, sorridendomi.

Arrivati davanti al quadro della donna Grassa, ci dovemmo separare.

<< E' stata la notte più bella della mia vita >> mi disse

Io arrossii e confessai l'inconfessabile, anche se probabilmente era palese: << E' stata la prima volta per me, invece... >> dissi in un sussurro e abbassai lo sguardo.

Con un dito mi alzò dolcemente il mento << Sei stata bravissima, amore. E non immagini quanto sono felice di essere stato il tuo primo! >> aggiunse.

<< Per te però non è stata la prima volta >> dedussi.

Arrossì. << Ehm... no. L'ho fatto anche con Pansy, ma sai... solo per copertura. Per l'immagine. Non immagini quanto sia stato orribile con lei. Era solo sesso. Con te, invece, è stata l'amore. C'è differenza, la cogli, vero? >> domandò, timoroso che mi ombrassi.

<< Non ti preoccupare >> dissi sinceramente e sorridendogli << Mi va bene così. Non sai quanto vorrei poterlo raccontare... >> ops, parola sbagliata. << ...Nel senso, dire quanto è stato bello. Dire che è stato con te, la primissima volta, Draco. Ecco. >> conclusi.

Lui alzò la mia mano e la passò sulla sua guancia. << Un giorno, Hermione, un giorno. Presto lo diremo, e staremo insieme sotto la luce del sole. Te lo prometto. >> e mi baciò.

Fu la nostra buonanotte.

Una volta nel letto, la razionalità non mi assalì. Ma la mattina seguente sì.

Eppure... ero innamorata di Draco Malfoy. E lui era innamorato di me. Separati solo dal mio cognome. Ma a noi non importava, infatti la notte seguente ci rivedemmo, nella stanza delle Necessità. E anche quella dopo. A lungo, finchè non fummo sorpresi da Silente ad amoreggiare per le scale.  

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: nothing_but_the_truth