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Autore: Strega_Mogana    18/09/2006    3 recensioni
Altra one shot della mia raccolta. Un incontro davanti ad una tomba, due uomini e una verità. Da leggere dopo la FF "Sono cambiato" che va letta sopo "Sarai sempre il mio Seevrus" che va letta dopo "Ti odio Albus".
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Severus Piton
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sono stanco, sono molto stanco.
E la luna piena che sta arrivando c’entra solo in parte.
Sono stanco di questo mondo, di questa guerra.
Sono stanco di vedere gente morire sotto i miei occhi.
Sono stanco di esser impotente di fronte al mondo che sta marcendo.
Il freddo batte contro la mia schiena, sono gelato fin nelle ossa ma non mi muovo, resto qui,in questo verde prato a fissare la tomba bianca davanti a me.
Ci vengo spesso... é l’unico posto dove mi sento al sicuro e a casa.
Troppi amici sono morti, troppe anime innocenti ha portato via questa guerra.
E io sono troppo stanco per continuare.
Vorrei poter scappare via, prendere la mia donna e rifugiarmi in un luogo sicuro.
Già... ma non c’é un luogo sicuro.
E poi lei non verrebbe mai via, per lei questa guerra é importante, vuole sconfiggere i Mangiamorte, vuole aiutare Harry, vedo sempre il fuoco nei suoi occhi, il giovane fuoco della passione che un tempo brillava anche nei miei.
Poi il mio si é spento.
Forse troppo presto.
Si é spento il giorno in cui sono morti Lily e James.
Rivedo quei poveri tre ragazzi, costretti a lottare da soli, una responsabilità così grande sulle loro fragili spalle.
- Ci hai lasciato in un bel casino Albus. – mormoro alla lapide bianca – Proprio in un bel casino.
Sento un pop alle mie spalle, non mi volto... so chi é... é lui che mi ha chiesto di incontrarci.
E io non so perché gli ho risposto.
- Grazie per esser venuto. – fa la sua voce venendomi accanto – So che ti é costato molto.
Non mi muovo, resto fermo a fissare la tomba di Silente, so che non mi farà del male, lo sento... o forse sono già rassegnato a morire in un modo o nell’altro.
- Perché qui?- gli chiedo con un filo di voce.
- Perché non ci ero mai venuto da quando...
- Da quando l’hai ucciso?- finisco io la frase per lui, sento un nodo in gola e una voglia matta di gridare, ma riesco a trattenermi.
- Sì. – una risposta debole, carica di odio e tristezza.
- Perché mi hai mandato quel messaggio?
Il barbagianni che mi ha portato la busta sembrava vecchio di secoli, avevo letto quel misero biglietto con le mani che mi tremavano.
“Non sono un traditore, domani alle 14:00 da Silente. S.P.”
Ho riconosciuto immediatamente la sua grafia, piccola e perfetta.
- Non sono un traditore. – e il modo in cui lo dice sembra esser stanco, forse si sta ripetendo quella frase da molto tempo e non ci crede più neppure lui.
- Perdonami ma le prove sono tutte contro di te.
- Se mi credi un assassino a sangue freddo perché sei qui solo?
- Chi ti dice che sono solo?
- Andiamo Lupin non sono un’idiota!
- Perché proprio a me devi dirlo? Cosa ti fa credere che io crederò alle tue parole?
- Perché tu sai quanto me cosa vuol dire avere addosso un’etichetta quando non la si merita. Io sono un assassino ma non sono un traditore o un vigliacco, proprio come tu non sei un lupo mannaro che morde chiunque ti capiti sotto tiro.
Non dovrei stare qui ad ascoltarlo, Severus ha fatto di tutto per ostacolarmi da quando eravamo ragazzini, non dovrei credergli ma c’é una parte di me che urla disperatamente di ascoltare le sue parole, una parte di me che crede che ci sia un valido motivo se Albus Silente é morto per mano della persona di cui più di fidava.
Chiudo gli occhi, sono stanco, vorrei addormentarmi e svegliarmi solo quando questa guerra insensata sia finita.
Ma non posso.
- Perché l’hai ucciso? – una domanda a cui tutti noi cerchiamo disperatamente una risposta da troppi mesi.
- Perché lui me l’ha chiesto.
Non posso credere a quello che mi ha detto, quale uomo sensato chiederebbe a qualcuno di ucciderlo?
- Perché ti avrebbe chiesto una cosa del genere?
- Per salvare l’anima a Draco.
Tipico di Silente, sacrificarsi per salvare l’anima innocente di un ragazzo, o l’anima corrotta di quello che forse é stato fin da sempre il suo migliore amico.
Lentamente inizia a spiegarmi tutta la faccenda, da quando ha stretto il Voto con Narcissa a quando é scappato con il giovane Malfoy.
Non ci siamo guardati per tutto il tempo, abbiamo solo osservato la tomba di Albus con il vento freddo che ci taglia le guance e la sua foto che annuiva come per confermare quelle parole.
- Come faccio a crederti?
- Andiamo Lupin...- ora la sua voce é spazientita – credi sul serio che Albus Silente, il mago più potente del mondo, si metta a supplicare un Mangiamorte di non ucciderlo quando, fino a pochi minuti prima, si stava prendendo gioco di tre Mangiamorte con le bacchette in mano e un Lupo Mannaro?
Ci avevo pensato anch’io... trovavo il racconto di Harry strano, quasi insensato sotto certi punti. Silente non era tipo da supplicare qualcuno, Silente non aveva paura di nessuno, Silente si fidava di Severus, tanto da dirgli un compito così gravoso e difficile da accettare.
Forse io mi sarei ucciso pur di non farlo.
Io sono stanco, ma lui deve esserlo di più.
- Gli altri devono saperlo. – gli dico dopo non so quanto tempo.
- No, - risponde con un sibilo – é troppo pericoloso, potrebbero scoprirmi,devo finire il compito che Albus mi ha assegnato... poi sarò libero – lo sento sospirare e io non ho mai sentito Severus Piton sospirare – o sarò morto, in entrambi i casi la mia vita sarà migliore di adesso.
Sento una live inclinazione della voce, non so perché mi abbia raccontato come sono andate veramente le cose.
- Almeno l’Ordine. – tento di persuaderlo, qualcuno deve saperlo, qualcuno lo deve appoggiare io sono troppo stanco per farlo da solo, non ne ho le forze.
- Non Potter. – mi ordina risoluto – Lui non deve saperlo, non sa schermare la mente... l’Oscuro lo verrebbe subito a sapere. Ora devo andare.
Lo sento che si allontana da me, mi volto di scatto e fisso il mantello nero alle sue spalle.
- Lei deve saperlo.
Non c’é bisogno di specificare, lui sa a chi mi rivolgo.
Si ferma come se gli avessi inchiodato i piedi a terra.
- Come fai a...
- Me l’ha detto lei, aveva bisogno di parlare con qualcuno.
Lo sento respirare come se avesse un enorme macigno sul torace e forse é così.
- Gli manchi molto. – continuo senza muovermi – Severus... possiamo nasconderti.. l’Ordine...
- Devo finire il mio lavoro. – dice con più determinazione – Devo farlo... altrimenti non potrei mai perdonarmi per quello che ho fatto a Silente e a...
Non finisce la frase ma io so a chi si riferisce.
- Devo chiederti un favore Remus.
Non mi aveva mai chiamato per nome, in questo momento non é più Severus Piton il Mangiamorte, ma é solo un uomo distrutto che ha perso tutto.
- Dimmi.
Si volta e solo ora posso notare quanto é pallido e quanto sia dimagrito.
- Veglia su di lei.
Non mi da il tempo di rispondere, fa un giro su se stesso e sparisce.
- Va bene Severus. – dico al vento che soffia da quasi una settimana.
Mi volto ancora una volta verso la tomba di Silente.
- Veglia su di lui Albus, ne ha bisogno più di tutti noi.

   
 
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