09/02/2012
3 recensioni
La lezione passò in fretta. Il prof fece due domande a caso a me sul sistema solare, poi passò agli altri, e io passai un' ora intera a fissare Duncan.
A un certo punto si voltò e mi colse intenta a osservarlo. Trasalii e le mie guance avvamparono di rosso, quando mi accorsi che rideva sotto i baffi.Che figura! Pensai imbarazzata, tra me e me.
Al termine delle lezioni uscimmo dalla classe. -Interessante la lezione, eh?- Disse Duncan che ancora rideva. Non osai rispondere. Mi limitai a sorridere e, ancora imbarazzatissima, mi avviai verso la macchina.
Al termine delle lezioni uscimmo dalla classe. -Interessante la lezione, eh?- Disse Duncan che ancora rideva. Non osai rispondere. Mi limitai a sorridere e, ancora imbarazzatissima, mi avviai verso la macchina.
Ah,che giornata! Quel Duncan è uno simpatico, oltre che divinamente bello. Sono contenta che non sopporti la sorella. Neanche a me va a genio, insomma, da quanto tempo non prende un pò di sole? Capisco che abitava in Alaska, ma già suo fratello è più 'abbronzato' di lei. Poi potrebbe essere più simpatica. Se non fosse stato per Bridgette, sarebbe rimasta sola tutto il giorno a scrivere nel suo diario. Cosa avrà mai di tanto interessante da scrivere...Bah. Ma poi come ha potuto lasciare Duncan per un altro? Ma l'ha guardato in faccia? E se ora che il suo ragazzo non c'è più ci riproverà
con Duncan? No, è impossibile, legalmente sono fratelli! Comunque meglio non stare tanto a pensarci, tanto lui la detesta.
con Duncan? No, è impossibile, legalmente sono fratelli! Comunque meglio non stare tanto a pensarci, tanto lui la detesta.
Parcheggiai la macchina e andai ad aprire. Candice doveva essere ancora qui, di solito va al lavoro alle sette. "Mamma?" La chiamai quando fui dentro. Nessuna risposta. Trovai un bigliettino sul tavolo della cucina.
Ciao Court. Sono al negozio. Torno per l'ora di cena.
Fantastico. Ora avrei dovuto passare il pomeriggio completamente da sola. Non che stare con mia madre mi mettesse particolare felicità, ma era sempre una compagnia.
Accesi il computer ed aprii la chat. C'era Debbie.
Allora Court, hai visto i due nuovi? Ah,ma che te lo chiedo a fare, praticamente te lo mangi con gli occhi quello.
Ma no...Te ne sei accorta anche tu? E' così evidente? Fu la mia risposta.
Come non avrei potuto? E poi è bello da morire. Mi sa che gli stai simpatica. E' stato con te tutto il giorno. A inglese si è seduto accanto a me. Mi ha parlato molto di te.
Davvero? Quindi non era solo una mia impressione. Ero contenta che si interessasse a me.
Ah,sì? Bè...Che dire...Lui mi ha raccontato che ha un rapporto molto conflittuale con la sorella.
Non sapevo che altro dirle.
Sì? A me quella tipa non piace. E' così..."Spenta". Senza un briciolo di vitalità...
Bene bene bene...Allora "raggio di sole" non era una rogna solo per me. Buono a sapersi.
Ma tu guarda, neanch'io stravedo per lei. Ora devo chiudere, Debbie. Ci vediamo domani a scuola.
Ciaoo! Mi salutò lei.
Quando Candice tornò io sedevo comodamente sul divano e leggevo un libro.
-Ehi, Court! Scusa per il ritardo. Abbiamo avuto una cliente incontentabile! Voleva che l'assistessi personalmente, che faccia tosta! Tu come hai passato la giornata?-Mi domandò. A dire il vero,apparte la scuola, non avevo fatto niente di speciale. Dopo aver chiuso con Debbie avevo fatto i compiti e poi avevo iniziato a leggere.
-Mah, niente di che. Sono stata al computer, ho fatto i compiti, leggo questo libro...- Le risposi in tono completamente apatico.
-Mmm...E la scuola? Susan mi ha detto che sono arrivati due compagni nuovi. Come sono?- Dimenticavo questo particolare. Susan, oltre che collega e migliore amica di Candice, era anche la madre di Debbie. Era ovvio che lo sapesse.
-Bè, sono un maschio e una femmina. Lei è antipatica, non vuole stare con nessuno tranne che con Bridgette...-Ok, forse non potevo dire con certezza che fosse antipatica, ma lei non aveva fatto niente per dimostrare il contrario.
-E lui?-Chiese con fare indagatorio. Tipico di mamma.
-Lui è molto bello, lo confesso. E' anche simpatico, abbiamo chiacchierato molto. Certo, non durante le lezioni, è ovvio. Si chiama Duncan. Lui e l'altra tipa sono fratellastri.-Risposi.
-Mmm...A qualcuno piace qualcun'altro, eh Court?-
-Dai!- Candice aveva la straordinaria capacità di leggermi dentro.-Forse, un pochino, ma non tantissimo. Insomma, non lo conosco così bene da poter dire che mi piaccia.-
-Come vuoi...-Detto ciò andò in cucina a preparare la cena e la sentì borbottare "Le piace!" e robe simili. Disgrazia, a lei non potevo nascondere niente! Tornai al mio libro e, dopo una mezz'oretta circa, Candice mi chiamò per cenare.
-E' pronto!-Gridò.
-Arrivo, arrivo.- Le gridai in risposta. Cenai in fretta e salii in camera mia per cambiarmi. I miei capelli erano ancora decenti, nonostante il clima orrendo, ma decisi di lavarmeli lo stesso. Feci una doccia e mi sentii così bene che finii col terminare tutta l'acqua calda. Tipico di me. Asciugai i capelli e mi infilai sotto le coperte per dormire. Mi sentivo proprio a mio agio, tranquilla e serena, forse perchè consapevole che domani avrei ritrovato Duncan ed avrei potuto passare di nuovo del tempo con lui.
Era da un sacco che non mi sentivo così su di giri. Alla fine smisi di pensare a lui, e a qualsiasi altra cosa e sprofondai in un sonno profondo e privo di sogni.