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Autore: rossella_04    09/02/2012    4 recensioni
Hermione Granger geme, senza freno, mentre l'orco cattivo le dà   piacere.
Un piacere colpevole.
Non si è mai considerata una principessa; le principesse sono indifese e sognano l'azzurro principe sul cavallo bianco.
Lei no.
Hermione, con il  suo animo grifondoro desidera essere la guerriera, non la principessa.
Questa, anche se in un mostruoso ritardo, è la storia per l'iniziativa " Una storia sotto l'albero" indetta dal gruppo HPeace&Love su Facebook.
La storia è dedicata a Nefene, sperando che l'apprezzi.
Ross
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il piacere è soggettivo: ognuno prova un piacere diverso.
Il piacere di un complimento, il piacere di un abbraccio, di un semplice sorriso...di un orgasmo.
Il piacere è dolore. Un dolore talmente dolce e piacevole che nessuno ne fa a meno.
L'uomo in un modo o nell'altro è portato a offire e ricevere piacere.
Una mano piccola, con una presa forte, stringe forte le costose lenzuola di seta, nella camera illuminata solamente dalla luce soffusa del camino.
Non c'è calore, in quella stanza.
C'è solo passione: brama, lussuria, egoismo.
Un gemito si propaga per la stanza, seguito subito da un altro.
La piccola mano lascia la presa dalle lenzuola per serrarsi tra i serici capelli biondi di Draco Malfoy.
Hermione Granger geme, senza freno, mentre l'orco cattivo le dà piacere.
Un piacere colpevole.
Non si è mai considerata una principessa; le principesse sono indifese e sognano l'azzurro principe sul cavallo bianco.
Lei no.
Hermione, con il suo animo grifondoro desidera essere la guerriera, non la principessa
. Desidera provare passione, non vivere nella monotonia.
Il piacere arriva più forte, facendola urlare e stringere ancora di più la presa sui capelli del ragazzo.
Hermione inarca il corpo verso quella bocca, quella lingua, che la assapora intimamente, mentre il piacere piano piano si affievolisce lasciandola svuotata e tremante.
Draco Malfoy alza lo sguardo per incrociarlo con la sua vittima e ghigna. Prende le natiche della ragazza stringendo forte e scendendo di nuovo tra le gambe della ragazza. Non è abbastanza, si dice. Deve invocarlo di non smettere. Deve supplicarlo di darle ancora piacere.
Quel piacere colpevole che la fa essere un marionetta nelle sue mani.
Ricomincia il gioco perverso con la lingua. Hermione trema, senza controllo, ma non gli chiede di smettere. Le va bene così.
Sta zitta. Chiude gli occhi e urla quando entra dentro di lei con la lingua.
Si muove veloce, con sicurezza.
Quello che prova- Hermione lo sa - è un piacere colpevole.
Ci si è ficcata da sola in quella situazione, ma non rimpiange niente, neanche un minuto, di quelle attenzioni.
Il piacere arriva di nuovo, questa volta più moderato.
L'orgasmo la lascia rilassata e accaldata, osserva il corpo e gli occhi del suo carceriere- o salvatore- e gli sorride.
Lo ringrazia con gli occhi e lui lo capisce: ghigna e si lascia scivolare accanto a lei.
Non si abbracciano, non si baciano; si stringono solamente la mano. I loro corpi sono lontani, ma le loro dita, intrecciate, vicine: suggellano un patto.
Il patto di un piacere colpevole. Un patto fatto di gemiti, sospiri e passione.
In lontananza si sentono delle campane avvisare dell'imminente mezzanotte.
Hermione chiude gli occhi, poi li riapre sentendo le parole sussurrate dal giovane a fianco a lei, poco dopo l'ultimo rintocco.
- Buon Natale, Hermione. -

   
 
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