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Autore: WhoLocki_Martell    10/02/2012    5 recensioni
Una collaborazione di halfblood_vampire e Evanthia.
Ci siamo chieste cosa sia successo dopo Breaking Dawn...
E, con l'ausilio di nuovi personaggi, e altri a malapena accennati, è uscita fuori questa ff...
Recensite, please :*
Genere: Commedia, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Prologo

 
<< Oh,andiamo,quando hai intenzione di cominciare a fare sul serio?  >>
Il lupo avanti a me non accingeva a muoversi. Era immobile, con lo sguardo fisso su di me. Forse era una strategia, dovevo stare attenta, dopotutto ero io quella che aveva insistito tanto per combattere. Lo sapevano fare tutti, tranne io, e questo era davvero irritante.
<< Ok , lo hai voluto tu!  >>
Mi lanciai in avanti e in un nano secondo lo raggiunsi, ma il licantropo non aveva intenzione di attaccarmi.
Continuava così da mezz’ora. Io lo attaccavo e lui mi sfuggiva, continuando a scansarmi come poteva.
Ero esasperata. << Jake, ti prego, se non lo fai tu nessuno vorrà insegnarmelo! >>
Tutto davvero frustrante. Avevo compiuto nove anni ed ero finalmente adulta in tutto e per tutto (intelligenza, corpo, talento) ma ero sempre diversa dagli altri.
Come unica mezza vampira del clan non potevo fare altro che accettarlo. C’erano Bella ed Edward, i miei bellissimi genitori, Rosalie ed Emmet, Jasper ed Alice (la ragazza più pazza che abbia mai conosciuto), e i miei “nonni” Carline ed Esme ;  loro erano tutta la mia famiglia.
Erano tutti uguali, essendo stati vampiri trasformati :pallidi, occhi d’orati e di una bellezza sconcertante.
Io invece avevi qualcosa che loro non avrebbero più avuto dentro di sé: il sangue.
Ero calda, il mio cuore pulsava, anche se leggermente più veloce del normale, potevo arrossire, cosa che avrei rinunciato molto volentieri, potevo dormire regolarmente, e i miei occhi non avrebbero mai cambiato colore come loro. Non sarebbero mai diventati neri o d’orati a seconda della loro fame, ma sarebbero rimasti un perenne color cioccolato, che secondo Edward avevo ereditato dalla mamma. Avevo i capelli ramati lunghi fino alla vita che terminavano con boccoli graziosissimi.
Amo tantissimo la mia famiglia, sono tutto il mio mondo. Se ho bisogno di un’amica Alice e Esme sono con me, o Rosalie , che definisco una seconda mamma e mi vizia continuamente, come se fossi qualcosa di molto prezioso e fragile da maneggiare con cura. E la sera , quando tutto si fa più tranquillo, vado da Bella per confidarli tutto. Non si direbbe proprio che lei è mia madre ( fisico da modella, della da impazzire e la mia stessa apparente età) ma anche se sono sua figlia lei mi tratta come se fossi la sua più grande amica del mondo.
Quando il mio pensiero torna a quando nacqui, a quando ero ancora nella pancia della mamma e la facevo soffrir di dolore per colpa della mia precoce crescita, ci sto davvero male al pensiero che quella dolcissima donna nonostante tutto mi voleva con sé. Naturalmente allora non potevo capire niente, ma adesso si.
Siamo davvero la famiglia più felice del mondo, enormemente allargata con l’aggiunta di Jake e il suo branco. Jake, il lupo davanti a me, era stato il fratello più bello che si possa avere. Giocherellone, sempre pronto ad esaudire ogni mio desiderio o sfida, col risultato che mi faceva sempre vincere.
Ma , col passare del tempo, lo guardavo sempre più con occhi diversi. I miei occhi lo registravano in modo diverso : era, innanzitutto, il ragazzo-uomo più bello che avessi mai visto, con i suoi tratti forti, le labbra carnose, capelli neri come seta che si intonavano perfettamente con la sua carnagione scura. Ma non volevo approfondire di più.
Scossi la testa.
Sapevo che un tempo Jake aveva amato la mamma. Lo sapevano tutti e io, curiosa, lo avevo scoperto  spillandolo a Rosalie, che con lui aveva un rapporto che non superava il “formale”.
Si erano amati, ma la mamma aveva scelto Edward, e da lì sono arrivata io.
A come Rosalie mi raccontò , il legame tra Bella e Jake era finito nel momento in cui nacqui io diventando un rapporto tra fratelli. Ma quando gli chiesi il motivo del repentino cambiamento lei non rispose.
Spesso beccavo Jake a fissarmi da lontano, profondamente, e quando il mio sguardo si allacciava al suo era molto difficile distoglierlo, ma questo lavoro mi veniva sempre risparmiato perché lo faceva lui, allontanandosi con una qualunque scusa. Quando eravamo soli era sempre sul punto di dirmi qualcosa di importante, ma quando lo incalzavo a continuare sviava sempre il discorso su cose futili.
Era per questo che avevo scelto lui per potermi allenare, per poter stare più tempo soli e allontanare Edward che era sempre tra me e lui ( protettivo, certo, ma fino a un certo punto!) e della stessa opinione erano Bella e Alice. Loro dicevano sempre “Edward,è inevitabile” ma non capivo davvero cosa.
Tornai alla realtà. Cominciai a camminare lentamente, percorrendo un cerchio alla cui estremità c’era Jake.
<< Sai perché voglio imparare a combattere. Voglio sapermi difendere da LORO! >>.
Jake emise un ringhio. Per “loro” intendevo i Volturi, coloro che a solo quattro mesi avevano attentato alla mia vita. Volevano uccidermi per la mia diversità, avevano paura di me e di ciò che potevo diventare, ma la mia famiglia mi salvò :Alice aveva trovato Nahuel, un altro mezzo vampiro come me con le sue tre sorelle, fornendolo come prova per poter dimostrare che io ero “innocua” per la sicurezza del segreto della nostra specie; ma la mamma aveva fatto la sua grande parte creando un’enorme scudo psicologico intorno a noi fermando i feroci attacchi di Jane e Alec, la più grande arma dei Volturi.
Naturalmente il dono di Bella aveva messo paura ad Aro, il capo dei Volturi, che con una scusa ha battuto in ritirata. La mamma era stata davvero grande.
L’obbiettivo dei Volturi era arrivare a Alice, che prevede il futuro, e papà che sa leggere nel pensiero.
In una famiglia di talenti non poteva mancare il mio. Mi ritenevano l’incantatrice : riuscivo a portare dalla mia parte tutti coloro su cui utilizzavo il mio potere; potevo trasferire i miei pensieri a qualcuno, una combinazione del dono di mamma e di papà, e il gioco era fatto. Colui che avevo incantato mi pendeva dalle labbra. Fantastico.
Ma volevo anche imparare a combattere; un giorno i Volturi sarebbero tornati e volevo essere pronta.
<< Eh dai , attaccami! >> urlai a Jake.
Emise un ululato, più simile a una risata, e mi arresi.
<< Ok, ci vediamo a casa. >> Gli sorrisi.  << A dopo!  >>
Ululò di nuovo in segno di conferma e a quel punto mi diressi verso casa Cullen.
 
****
 
Claudiu e Belinda entrarono nell’edificio. Era buio, ma i loro occhi non avevano bisogno di luce per vedere il largo corridoio alto, con muri drappeggiate di velluto viola, che si stendevano dinanzi a loro.
Comunque non dedicarono molta attenzione a ciò che li circondavano.
Ormai li conoscevano bene.
Si diressero senza indugio ai due troni che si trovavano alla fine del corridoio. In direzione di essi, sul muro alle loro spalle, velluto rosso scendeva dal soffitto fino a terra. I troni erano neri, con braccioli e imbottiture del medesimo colore. I padroni si trovavano su una padana, anch’essa nera, sopraelevata da terra di 20 cm.
Claudiu e Belinda si inchinarono, col ginocchio sinistro a terra, e portarono la mano destra chiusa a pugno sul cuore, a simboleggiare la loro lealtà nei confronti dei loro sovrani.
<>- disse Stefan a Vladimir-<>
<< Si  >>-disse Vladimir con voce vellutata-<>
<< Mmh… >>disse Stefan voltandosi verso i due, fingendo di aver avuto un’improvvisa ispirazione << Oggi potete tenerne uno o due ciascuno. E per ciascuno si intende ogni membro dell’esercito. Che vene pare? >>- chiese con sorriso maligno.
<>-rispose Belinda.
<< Non posso che condividere le parole appena espresse da Belinda  >>- intervenne Claudiu.
<< Alzatevi, Claudiu e Belinda, capi dell’esercito Rosso. Non è la notte la nostra padrona. Siamo noi i padroni della notte >>- e con queste parole li congedò.
 
 
L’odore di rose di lei e quello di muschio di lui precedettero l’ingresso di Belinda e Claudiu nella sede dell’esercito Rosso.
Nessuno dei vampiri lì riuniti parlò, ma si vedeva che volevano sapere cos’era successo.
<< Vogliono allargare l’esercito >>-disse Claudiu.
<< E dobbiamo pensarci noi >>- finì Belinda.
<< Vuoi dire che… >>-disse Igor, il favorito di Belinda.
<< Che potrai trasformarne una o due.  >>-intervenne Claudiu geloso.
Nessuno sprecò tempo a lanciare urla di giubilo. Uscirono dalla villa e sfrecciarono nell’oscurità.
 
 
Assisté al pestaggio impassibile. O almeno, ci provò.
La parte umana di Belinda, le sue emozioni e i suoi sentimenti che in un primo tempo si erano assopiti, stavano tornando. Non riusciva più a godersi il sangue umano come ci riusciva prima.
Comunque si avvicinò al ragazzo malmenato.
<< No… >>-cominciò a piagnucolare quando la vide-<< non voglio morire…Io sono giovane…Angelo, io cambierò… >>
Belinda sorrise amaramente. Era tipico degli umani in fin di vita scambiarla per un angelo grazie alla sua bellezza surreale. Capelli neri lucidi, occhi rossi, alta , soprattutto pallida e con le occhiaie, come tutti gli altri vampiri.
<< Non morirai. >>-gli disse con voce calda.
<< Grazie, angelo, grazie! >>- disse il ragazzo sempre piagnucolando.
<< Come ti chiami? >>- chiese Belinda.
<< Anghelus  >>-rispose lui.
<< Anghelus  >>-sussurrò Belinda, col tono che avrebbe usato per chiamare il suo amante.
Lo prese in braccio e lo portò in uno degli edifici abbandonati lì vicino.
Svariate urla si sentirono quella notte in quell’edificio alla periferia di Bucarest, ma nessuno intervenne per aiutare lo sventurato.
Erano brutti tempi. Sparivano giovani con frequenza settimanale, e sene ritrovavano altri dissanguati.
La polizia parlava di animali feroci, che stavano abbattendo. Ma i morti non accennavano a diminuire e le vecchie cominciavano a parlare del ritorno di Drăculea. Molti non le credevano, ma tantissimi altri le credevano e un traffico illecito di amuleti (peraltro fasulli ed inutili) prosperava in tutta la nazione.
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Angolino delle autrici
Una pazza idea, una collaborazione proposta da me, halfblood_vampire, ed è nato questo prologo.
Se vi va, recensite. Siamo curiose di sapere cosa ne pensate.
Vostre, halfblood_vampire e Evanthia.
   
 
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