Pagine
di Giornale
Era la solita
noiosa mattina a Malfoy Manor.
Gli elfi
domestici avevano servito in rigoroso silenzio la colazione, padrone e consorte
si scambiavano marmellate e brioche secondo il rito mattutino. Facevano lotta
per il giornale.
Ma quel giorno
qualcosa sarebbe cambiato nella routine mattutina.
La battaglia
per il giornale era stata vinta da Lucius, abilissimo nel distrarre la moglie
facendole notare il primo capello bianco. In questo modo aveva avuto la
possibilità di leggersi le prime pagine del quotidiano senza la presenza
asfissiante della consorte che richiedeva l’inserto di moda.
Stava
sorseggiando tranquillamente il suo caffè, non zuccherato, come adora ogni
Malfoy che si rispetti, quando la bevanda bollente rischiò di andargli di
traverso.
Una foto
capeggiava nella pagina degli annunci. E ciò non poteva essere vero.
“Tesoro… sta
attento… non vorrai sporcare il nuovo vestito… sai poi quanta fatica mi tocca
lavarlo. Devo chiamare quegli impiastri di elfi domestici e mi si potrebbero
rovinare le corde vocali…”
“Certo cara…”
bofonchiò il marito di rimando, pulendosi con grazia e sorseggiando un po’ di
acqua.
“C’è qualcosa
che non va?” chiese Narcissa con un filo di preoccupazione nella voce. Non lo
aveva mai visto così pallido e tremante.
“Tesoro?”
chiese ancora.
Lucius era
fermo, come colpito da un incantesimo pietrificante: bocca aperta, occhi
spalancati. Tutta la grazia dei Malfoy scomparsa in un solo momento.
La moglie si
avvicinò con calma, curiosa di scoprire cosa aveva tanto stupito l’uomo. E la
vide.
“Ma… ma… ma è
bellissima!” disse infine agguantando il giornale e mettendosi ad ammirare la
foto. “Guardalo! Il nostro Draco è così carino!!”
Il suo volto da
felice si oscurò un attimo.
“Il nostro
ometto si sta facendo grande… e ora non avrà più bisogno della sua mamma che
gli lavi il sederino.” E l’altera padrona di casa scoppiò in pianto disperato.
Questo sembrò
far risvegliare Lucius dal suo stato di trance e accorse a consolarla.
“Su cara…
vedrai che andrà tutto bene. Adesso vado a scuola e faccio un discorsetto a
Draco. E tutto si metterà al posto giusto e chiuderà questa relazione assurda!
Intanto prendi.” E le porse il suo fazzoletto, nero con incise le proprie
iniziali.
“Grazie…” disse
lei fra i singhiozzi.
La donna
riprese la compostezza tipica dei Malfoy e, afferrato di nuovo il quotidiano,
si mise a leggere l’articolo riguardante il figlio. Dopo minuti che a Lucius
parvero ore la consorte parlò di nuovo con tono deciso.
“NO! Dobbiamo
invitare nostro genero a pranzo!”
“Narcissa, ma
non ti sei accorta chi è?”
“Ma certo! È un
bellissimo ragazzo! E poi guarda come stanno bene insieme… sono così dolci…!
Non trovi?” disse mettendogli davanti al naso la foto raffigurante la giovane
coppia.
Lo sguardo di
Lucius passò dall’immagine al volto della moglie ripetutamente. Ora capiva da
chi Draco aveva preso la pazzia. Di sicuro non dal ramo della sua famiglia.
“Non vedi
altro, tesoro?”
“No, nulla di
rilevante mi pare… aspetta… oh no! Quel povero ragazzo ha uno sfregio sulla fronte!”
“È questo il
motivo per cui devono lasciarsi!”
“COSA? Solo
perché è leggermente sfigurato non lo ritieni adatto al nostro piccolino?”
In quel momento
Lucius si chiese per quale strano motivo l’avesse sposata. Non dava segno di
possedere un cervello. Ma bisognava avere pazienza. Molta pazienza.
“Tesoro… è Harry James Potter!”
“Potter?”
“Si! Potter!
Potter Salvatore Del Mondo Magico Potter! Ricordi?”
“Non mi sembra
così grave…”
“No, infatti.
Siamo stati i suoi nemici giurati per anni, abbiamo tentato di ucciderlo un
numero indeterminato di volte. Tutto questo fino a quando il Lord Oscuro, pace
all’anima sua, ha deciso di morire strangolato da uno stuzzichino.”
“Già… è uscito
di scena senza un minimo di classe per una figura del suo calibro…”
A questo punto
Lucius non sapeva se fosse migliore uccidersi o ucciderla… così scelse di
andare a scuola.
Prese una
manciata di polvere volante e disse con voce chiara: “Hogwarts!”.
Scomparve in un
turbinio di fiamme verdi col suo vestito migliore e…
-Forse avrei dovuto dirgli che indossava le pantofole con gli orsacchiotti- pensò la moglie tornando pacifica ad ammirare la foto del figlio e del futuro genero.