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Autore: SheWantsAcake    10/02/2012    5 recensioni
La loro amicizia non era finita a causa di un litigio o a causa della distanza. Era finita e basta. Per parecchio tempo ogni volta che lo incontrava sentiva le farfalle nello stomaco e desiderava andare da lui a rivelargli ciò che provava. Ma non l’aveva mai fatto. Non ne aveva mai avuto il coraggio. Per quanto lei avesse desiderato che lui le rivolgesse ancora quello splendido e dolcissimo sorriso, non si era mai fatta avanti, e la loro amicizia era finita. Senza motivo. Erano ormai quattro anni che non vedeva più Niall, ed era terrorizzata.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rebecca sentì un suono martellante disturbare i suoi sogni e aprì gli occhi, infastidita. Si rese conto che era la sua sveglia, che le stava ricordando che era in ritardo.

8.45

 
"Merda!" Imprecò senza neanche rendersene conto.
Erano le 8.45 e tra un quarto d'ora Abigail, la sua migliore amica, la sarebbe passata a prendere.
Centro commerciale, era quella la destinazione della gita di quella fredda mattina di novembre. Rebecca non odiava nessun luogo più di quanto odiasse il centro commerciale, pieno di gente e creato solo per comprare.
Il suo gatto nero saltò sul letto e iniziò a farsi le unghie sulla coperta a fiori.
"No, Niall, smettila!"
Finalmente trovò la forza di volontà di scendere dal letto e prese in braccio il suo gatto, che la guardava con aria colpevole. La ragazza gli grattò la testa e lui inizò a fare le fusa, quel suono la rilassò molto e per un attimo si dimenticò del nervosismo che quella gita, se così poteva essere chiamata, le dava.
Posò Niall e lentamente andò ad aprire la finestra. Londra d'inverno era davvero bellissima. Prese i vestiti, un golf di molte taglie più grandi della sua, un paio di shorts e delle calze nere, e andò a vestirsi. Aveva appena finito di infilarsi gli anfibi quando sentì il citofono suonare.
"Chi è?" Disse con voce seccata, non aveva davvero voglia di uscire.
"Sono io, Reb dai su, scendi!"
La voce di Abigail trillava dall'eccitazione, ma Rebecca non riusciva davvero a capire cosa ci trovasse la sua amica di così eccitante in un centro commerciale.
Uscì di casa e scelse di scendere a piedi, per temporeggiare. Quando si chiuse il portone del palazzo alle spalle vide la sua amica su di giri.
"Ciao Abby." Disse con voce piatta.
"Ehi Reb, non ti vedo molto entusiasta."
"Sai come la penso, e sai anche che odio la confusione e i negozi. Non sarebbe meglio fare una deviazione e andare, non so, al parco per esempio?"
"Non se ne parla nemmeno!" Disse Abigail con una voce scandalizzata, come se andare a quel centro commerciale fosse una cosa vitale. "E poi c'è una sorpresa che non ti ho ancora svelato."
"Sarebbe a dire?" La sua voce era sempre più priva di entusiasmo e dentro di lei Rebecca sospettava che quella sorpresa non le sarebbe piaciuta per niente.
"Indovina chi canterà oggi al Centro commerciale da HMV?" Abigail fece una pausa per dare suspance al suo discorso. " I One Direction!" Disse infine con un sorriso a trentadue denti.
Rebecca sentì il sangue gelarsi nelle vene. I One Direction. La sua amica non poteva davvero farle questo. No, non sarebbe andata a vederli. Non avrebbe fatto riaffiorare tutti i ricordi che aveva. Non si sarebbe permessa di far tornare a galla i sentimenti che aveva provato.
Rebecca Prompt all'età di sei anni e qualche mese, nell'età in cui si fa amicizia col primo che capita era diventata la migliore amica di Niall Horan.
 
Era il primo giorno di scuola, Rebecca sedeva sola al primo banco e si sentiva abbandonata, come non le era mai capitato di sentirsi.
"Non ti preoccupare Reby" Le aveva detto sua madre con una voce affettuosa, pochi minuti prima. "Avrai tantissimi amici, non devi piangere, vedrai, la scuola ti piacerà."
La donna l'aveva salutata con un bacio e l'aveva spinta all'interno della classe, era rimasta pochi secondi a guardarla, sorridente, e poi se n'era andata, lasciando sola la piccola Rebecca.
In quel momento, seduta in una classe a lei sconosciuta, senza nessun amichetta con cui parlare, non credeva affatto che la scuola le sarebbe piaciuta. Iniziò a legarsi i lunghi capelli rossi in una treccia, e si sistemò gli occhiali tondi sul nasino all'insù, coperto di lentiggini. Poi prese un quadernino dalla cartella rosa e verde, lo aprì e iniziò a disegnare. Aveva appena iniziato a colorare quando una voce dal buffo accento irlandese le disse:
"Ciao, cosa stai facendo?"
Certo, vivendo in Irlanda l'accento del bambino non le sarebbe dovuto apparire buffo, ma per lei che aveva sempre vissuto in un paesino vicino Londra, la voce del bambino risultò davvero divertente.
Chiuse immediatamente il quadernino a fiori e rispose:
"Niente."
"Posso sedermi qui?" Disse il bambino indicando il posto accanto a lei.
La bimba dai capelli rossi annuì leggermente e il bambino si sedette. Era un bambino molto carino, con grandi occhi azzurri e i capelli biondi un po’ scompigliati, le sorrise, aveva un sorriso contagioso, così Rebecca ricambiò.
“Come ti chiami?” Chiese la bambina con voce acuta.
“Niall, Niall Horan” Disse il bambino continuando a sorridere. “E tu?”
“Io sono Rebecca.” E dicendo ciò gli porse la manina paffuta. Lui la guardò con aria interrogativa. Rebecca abbassò la mano e sorrise, sempre più divertita dall’accento del bambino dagli occhi azzurri.
 

***

 
“Rebs, guarda che ho imparato a fare.”
Niall, concentrato sulla sua chitarra stava strimpellando qualche nota che ricordava vagamente Wonderwall degli Oasis, aveva un’espressione corrucciata e sedeva a gambe incrociate sul letto di Rebecca, quattordici anni, erano passati parecchi anni da quando si erano incontrati per la prima volta in quella scuola elementare e la loro amicizia ancora durava, incurante del tempo che scorreva.
“Sei migliorato molto.” Gli disse Rebecca con un sorriso.
Era da pochi mesi che Niall aveva preso in mano per la prima volta una chitarra e suonava già abbastanza bene, nonostante non avesse mai preso alcuna lezione.
“Vuoi provare?” Chiese il ragazzo a Rebecca.
“Non penso di essere capace…” Disse la ragazza scrollando le spalle.
“Dai, prova.” Niall fece il sorriso più dolce che Reb gli avesse mai visto sulle labbra, sorrise anche lei, scostandosi una ciocca di capelli dal viso lentigginoso, sentendosi improvvisamente a disagio. Il ragazzo le porse la chitarra e lei la prese.
“Aspetta, devi fare così…” Niall prese le mani della ragazza e le mise sulle corde nella giusta posizione. Quando si toccarono Rebecca sentì un brivido dietro la schiena e sussultò leggermente.
“È tutto ok, la chitarra non morde mica eh!” Le disse lui facendole l’occhiolino.
“Non penso di essere portata. È meglio se suoni tu.” Gli disse restituendogli la chitarra con un sorriso imbarazzato. Niall la prese e ricominciò a suonare.
Passarono così tutto il pomeriggio il ragazzo che suonava e Rebecca che lo ascoltava, persa nei suoi splendidi occhi color del cielo.
 
 
La loro amicizia non era finita a causa di un litigio o a causa della distanza. Era finita e basta. Rebecca aveva fatto di tutto per riprendere il rapporto con Niall ma lui non si era fatto mai sentire. Numerose volte le aveva detto, “ora ho da fare, ti richiamo”, senza mai richiamare e ogni volta che lei provava ad organizzare qualcosa lui trovava sempre una scusa per non presentarsi. Aveva semplicemente conosciuto nuovi amici e nuove ragazze. Per parecchio tempo la ragazza aveva passato le notti piangendo. Per parecchio tempo ogni volta che lo incontrava sentiva le farfalle nello stomaco e desiderava andare da lui a rivelargli ciò che provava. Ma non l’aveva mai fatto. Non ne aveva mai avuto il coraggio. Per quanto lei avesse desiderato che lui le rivolgesse ancora quello splendido e dolcissimo sorriso, non si era mai fatta avanti, e la loro amicizia era finita. Senza motivo.
Un anno dopo la fine della loro amicizia Rebecca si era trasferita a Londra, e, senza un saluto, si erano completamente persi di vista. Poi, pochi anni dopo, per Niall era arrivato il successo, e anche lui era andato ad abitare nella grande metropoli. Rebecca ormai non desiderava più incontrarlo, era un capitolo chiuso, e in più il ragazzo non poteva camminare per strada senza che migliaia di fans urlanti lo rincorressero.
 

Probabilmente Rebecca doveva essere diventata di un bianco pallido perché Abigail aveva iniziato a guardarla con aria preoccupata.
“No.” Disse.
“Dai Reby, non sarà ancora per il biondino! Probabilmente lui si è anche dimenticato chi sei.” Delicata come sempre, pensò Rebecca, però probabilmente era la verità. Tremando leggermente dal freddo e dalla paura di rivedere Niall, la ragazza si avvicinò alla macchina e aprì lo sportello del passeggero. Vide che Abigail era rimasta ferma davanti al portone.
“Ti conviene venire prima che cambi idea.”
Correndo verso la macchina l’amica si sedette e mise in moto.
“Sei sicura che non vomiterai da un momento all’altro? Sei abbastanza pallida.”
“Pensa a guidare.”
Stettero in silenzio in tutti i venti minuti che impiegarono per andare da casa di Rebecca al centro commerciale. La ragazza si sentiva sempre più male, erano ormai quattro anni che non vedeva più Niall, oltre che sui video di youtube. A volte le piaceva pensare che lui avesse scritto per lei “Moments” e appena nella sua mente si creavano questi pensieri si dava della stupida e iniziava a fare tutt’altro per distrarsi.
“Siamo arrivate.” Disse Abigail tutta emozionata.
Rebecca sentì una fitta allo stomaco e ebbe la netta sensazione che in pochi minuti avrebbe vomitato la sua colazione. Era terrorizzata. Scese lentamente dalla macchina, l’amica la tirò per la mano e la condusse all’interno del centro commerciale.


 

Nota dell'autrice :3
Salve gente, anche se dubito che nessuno leggerà mai questa FF,
l'ho voluta scrivere perchè mi è letteralmente venuta in sogno questa notte.
Avevo pensato a fare una One-Shot, ma poi ho visto che era diventato 
troppo lungo quindi ho deciso di dividere la storia.
Probabilmente non verranno più di due, tre capitoli.
Ma chissà, magari la mia mente creerà qualcos'altro per allungarla.
Reb è molto tenera anche se cercadi fare la dura e mi piace un sacco il suo carattere.
Per favore, se la leggete una recensione è gradita :)
Sperò ne verrà fuori qualcosa di carino.
Aurevoir

Disclaimer Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo

  
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