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Autore: Scattered Dream    10/02/2012    3 recensioni
"Nagumo combina un guaio abbastanza grave e,naturalmente,i suoi fratelli adottivi glielo fanno notare,facendogli un discorso molto duro e serio. Così, il tulipano si sente una palla al piede per la sua famiglia e..."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “-Non tornerò mai più,mi avete capito?-“
Queste erano le ultime parole che gli aveva urlato prima di andarsene. Ora,camminava con le mani in tasca e il cappuccio calato sulla testa,verso la periferia della città. Sentiva ancora  gli occhi freddi di Suzuno poggiati su di lui e le mani di Aphrodi che cercavano di bloccarlo.
Si fermò davanti a una villetta bianca. Lì,abitavano le uniche due persone che avrebbero potuto aiutarlo in quel momento.
Suonò per tre volte di seguito,ma non gli rispose nessuno.
“Saranno usciti” pensò sedendosi sui freddi gradini di pietra.
 
“Avevi combinato un altro dei tuoi casini e,stavolta,i poliziotti ti avevano beccato e avevano insistito per riaccompagnarti a casa.
Quando Aphrodi aveva aperto la porta ritrovandosi davanti i due agenti,avevi letto nei suoi occhi rassegnazione,delusione e un po’ di rabbia. Dopo che il biondino aveva congedato i due polizziotti,aveva chiamato Fuusuke e,insieme,avevano attaccato un dei loro discorsi. Ma,in realtà,il loro non era uno dei soliti discorsi,era molto più duro e quelle parole ti avevano fatto sentire un peso,una palla al piede per la tua famiglia. Così,te ne eri andato urlando contro ai tuoi fratelli che non ti avrebbero mai più rivisto e che,finalmente,si sarebbero liberati di un peso come lui”
 
-Nagumo,che ci fai qui?- la voce di Hiroto lo distrasse dai suoi ricordi.
-Bè ecco,ho scritto sui muri,i poliziotti mi hanno scoperto riaccompagnandomi a casa con una multa di £180,00 da pagare e…-
-Okay,ho capito,vieni dentro- gli sorrise il rosso aprendo la porta della villetta.
La casa era abbastanza  grande,al pian terreno c’erano la cucina e il salone,mentre al primo piano c’erano tre camere e il bagno.
- Dov’è Midorikawa?- chiese Burn
-Sono dietro di te- 
Il rosso si voltò,ritrovandosi faccia a faccia con Jordan.
-E tu quando sei arrivato?!- esclamò puntandogli un dito contro.
- Sono arrivato insieme ad Hiroto,se non te ne fossi accorto-
-Ah -

Din-dlon
Din-dlon

Il campanello della casa suonò interrompendo la conversazione tra il cavolfiore e il verdino.
-Vado io- disse Xeen
-Se sono loro digli che non ci sono,ti prego Xavier-  Nagumo lo guardò dritto negli occhi,facendolo sentire a disagio.
-Va bene- acconsentì dirigendosi verso la porta.
Aprì e si ritrovò davanti un Aphrodi affannato e una Gazel molto arrabbiata. Inclinò leggermente la testa,fingendosi sorpreso.
-Burn…- disse il biondino riprendendo fiato -Burn è qui?- chiese alla fine.
-No, mi dispiace- mentì Xavier
-Ne sei sicuro?Non è che lo stai proteggendo?- si insospettì Fuusuke
-No,ne sono più che sicuro. Adesso scusate,ma io e Mido-chan abbiamo da fare- rispose il rosso richiudendo la porta. Le ultime parole che sentì furono quelle di Suzuno
-Spera per te che quello che ci hai detto sia la verità,testa di pomodoro-
Xeen sbuffò dirigendosi verso il salone.
-A quanto pare,non possiamo far a meno di infilarci in qualche guaio!- esclamò il pistacchietto abbozzando un sorriso
-Già,dov’è tullinuvoletta?-
-Di sopra-
 
***
 
-Secondo te ci ha detto la verità?- chiese il biondino lasciandosi cadere sul morbido divano.
-Non lo so- ammise il ghiacciolo sedendosi accanto a lui.
-Non capisco perché se ne sia andato,pensavo fosse abituato alle nostre ramanzine-
-Evidentemente siamo stati troppo duri-
La casa di Byron era veramente grande,troppo per sole due persone. Da quando il cavolfiore se ne era andato,quella villa era piombata nel silenzio,interrotto solamente da qualche sclero del polaretto.
-Io vado a preparare la cena- disse alla fine il dio dirigendosi svogliatamente verso la cucina.
-Aspetta. Che ne dici se,stasera,ci facciamo portare due pizze?- chiese l’albina,ancora seduta sul divano.
-Va bene-
-Allora vado ad ordinarle-
“Certe volte Gazel è veramente un angelo” pensò Aphrodi,sorridendo al pensiero della reazione di Suzuno se avesse sentito quella parole.
 
***
Nagumo trascorse tre settimane molto piacevoli, abitare con Hiroto e Midorikawa era divertente,non ci si annoiava quasi mai e così,tra scherzi e risate,il piromane si era quasi dimenticato della sua reale situazione.
-HIROTO SMETTILA SUBITO!- il verdino diede una cuscinata al rosso,che rise divertito. Gli piaceva far arrabbiare Mido-chan, era diventato quasi un hobbie per lui.
-Quanto siamo irascibili-  scherzò il rosso, fingendosi offeso
-Tu e i tuoi giochetti- sbuffò l’altro
-Che facciamo oggi?- domandò Burn,stroncando la “litigata” dei due.
-Ti riportiamo a casa,ecco cosa facciamo- disse Xavier
Il cavolfiore si irrigidì
-Questa storia va avanti da troppo,è ora di affrontare la realtà- Jordan lo guardò serio.
-Ma…-
-Niente “ma” Nagumo,non puoi nasconderti per sempre-
Burn rimase in silenzio,poi annuì,sperando con tutto se stesso che la rabbia dei fratelli adottivi fosse diminuita almeno un po’.
Fu così che,un’ora dopo,si ritrovò davanti alla porta dell’immensa villa. Le mani gli tremavano leggermente.
-Avanti- lo incoraggiò Xeen
Bussò e,dopo un paio di minuti, sentì dei passi provenire da dietro la porta, che si aprì con uno scricchiolio.
-Ah,sei tu- disse Suzuno con voce piatta –No,aspetta…SEI TU? TI RENDI CONTO DI QUANTO CI HAI FATTO STARE IN PENSIERO BRUTTO SCEMO?!-
Poi, Gazel si rivolse a Hiroto e Midorikawa
-E VOI DUE FARETE I CONTI CON ME,COME VI è VENUTO IN MENTE DI….-
-Suzuno!- la voce di Byron interruppe la sfuriata dell’albina -Cerca di darti una calmata. E riguardo a te….- il biondino spostò lo sguardo sul fratello,teso come una corda di violino -Ben tornato a casa Nagumo- disse alla fine,sorridendo.
-Cosa? Ma lo perdoni così, senza neanche punirlo?- Fuusuke lanciò un’occhiataccia al dio
-Non ho detto questo infatti, il nostro caro cavolfiore resterà in punizione per un mese-
-Ci..cioè?- chiese tullinuvoletta preoccupato. Era risaputo che le punizioni di Byron non fossero mai tanto leggere.
-Lavori forzati per un mese,niente Wii,computer e,inoltre, andrai a ripulire tutti i muri che hai imbrattato- un ghigno divertito si disegnò sul volto di Aphrodi.
-Cosa,ma non è giusto! E poi i muri da pulire saranno almeno cinquanta!-
-Chi la fa l’aspetti- disse Jordan provocando risatine soffocate tra i presenti.
Quella Domenica,fu una delle più belle per Nagumo. Aveva ritrovato la sua famiglia e questo era quello che più gli importava perché sapeva che loro,gli sarebbero sempre stati vicini.
 
“La famiglia è un collegamento con il nostro passato
e un ponte per il nostro futuro”

  
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