Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: SellyLuna    10/02/2012    3 recensioni
Non vi è mai capitato che i vostri piani, che avevate stabilito, potessero saltare per colpa di una persona a voi molto vicina? E che non riusciate a liberarvene tanto facilmente?
Ecco, allora potete capire come si è sentito Sas'ke.
"Ma se pensava che quello fosse stato il peggio che poteva capitargli si sbagliava di grosso. Eccome."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Juugo, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Suigetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

 
COME SOPRAVVIVERE UN’INTERA GIORNATA QUANDO NARUTO E SUIGETSU DECIDONO DI COALIZZARSI PER PERSEGUITARTI.

 

Era l’alba. Una brezza leggera ma altrettanto pungente entrò da una finestra aperta, scostando delicatamente le tende, sulle quali non si smorzò, ma quasi prendendo più vigore si spinse più avanti, raggiungendo una figura dormiente distesa su un letto. La coraggiosa brezza riversò tutta la sua energia “schiaffeggiando” il viso del ragazzo che abitava quella stanza abbastanza spoglia, dove vi era lo stretto necessario: un letto, una scrivania, un comodino e un armadio. I muri erano bianchi candidi, nulla vi era appeso, né foto o poster. Non che non ci fossero delle foto, ma non erano al muro, bensì incorniciate e poste sulla scrivania, una di fianco all’altra. Una rappresentava quattro persone: tre ragazzini e un adulto, che era l’unico a sorridere insieme alla ragazzina al centro, mentre i ragazzi all’estremità erano uno imbronciato e l’altro scocciato.
L’altra rappresentava un giovane con lunghi ciuffi scuri che incorniciavano il volto vagamente serio, perché vi era la traccia di un debole sorriso.
Il ragazzo spalancò gli occhi e guardò fisso davanti a sé. E la prima cosa che vide in quella giornata fu la scrivania con sopra le due foto. Si soffermò ad osservarle meglio, soprattutto quella che ritraeva suo fratello molto tempo addietro quando tutto era normale e lui aveva una famiglia e un fratello a cui ispirarsi e sentirsi inferiore.
Volse il suo sguardo altrove, non voleva deprimersi di prima mattina… E sapeva che se continuava sulla scia di quei pensieri si sarebbe rattristato moltissimo. Ormai non provava nemmeno più rabbia verso Konoha, rabbia che aveva espresso in tutto il suo splendore durante la quarta guerra ninja.
Decise di alzarsi e di uscire di casa. La mattina presto non c’era nessuno, così poteva girovagare indisturbato nel villaggio e respirare la quiete che lo animava. Adorava la mattina presto e tutto sommato non gli dispiaceva neppure Konoha a quell’ora.
Silenzio, solo silenzio. E all’improvviso si formò nella sua mente l’immagine di un ragazzo, suo coetaneo, ma di aspetto assai diverso dal suo; capelli corti di un biondo accecante che potevano fare invidia al sole stesso con due enormi occhi vispi e azzurrissimi come il cielo accompagnati da un sorriso ampio a trentadue denti, che era normalmente contagioso. Per tutti gli altri, ma non per lui. 
Camminò per un po’ di tempo senza meta, si faceva guidare dai piedi e intanto pensava. Pensava a come era la sua vita dopo essere ritornato a “casa”. Non si sentiva pienamente integrato nel villaggio, nonostante gli sembrasse così familiare, normale. Ma a volte percepiva che qualcosa era cambiato, allora si sentiva estraneo. E sembrava che gli altri non si accorgessero di questo suo malessere, ma continuassero la loro vita come se niente fosse.
Non aveva ancora trovato un equilibrio interiore. Forse era ancora troppo presto o forse questa era la sua punizione per tutto ciò che di sbagliato aveva fatto.
Il suo vagare lo portò al cimitero del villaggio. Quello era un altro posto che gli piaceva, dove regnava calma e inspirava serenità. Si diresse alle tombe dei suoi genitori per salutarli e poi a quella di suo fratello. Qui rimase un po’ di più. Pensava a tutte quelle cose che avrebbe voluto dirgli ma che non ne aveva avuto il tempo. Pensieri e sensazioni che nonostante l’odio, c’erano sempre. Solo un po’ più in profondità. Si rattristò al pensiero delle ultime immagini che suo fratello aveva di lui, di una persona carica d’odio e di rancore.
Non era proprio giornata. I suoi pensieri lo portavano tutti alla tristezza, all’autocommiserazione e alla depressione. Si lasciò sfuggire un piccolo sospiro che si mescolò alle leggeri e piccole correnti d’aria. Diede le spalle alle tombe dei suoi parenti con la promessa di tornarci il giorno seguente e lasciò quel luogo.
Intanto il villaggio si era svegliato, le strade si erano popolate di persone, tra le quali Sas’ke cercò di confondersi. Ma purtroppo questo suo tentativo fu vano, perché fu riconosciuto anche da molti metri di distanza.
<< Ehi Temeee!>>  Sentì una voce famigliare chiamarlo. La voce di Naruto gli rimbombava forte e nitida nelle orecchie come se il suo amico fosse stato al suo fianco ed era persino riuscita a scavalcare i rumori abituali del villaggio. Così Sasuke dovette fermarsi, girarsi molto lentamente in maniera vagamente teatrale per vedere venirgli incontro Naruto con stampato in faccia il suo solito sorriso.
“Addio ad una giornata calma e tranquilla.” pensò ed ebbe lo strano presentimento che quella giornata sarebbe stata davvero lunga.
<< Teme, che bello vederti! Come va?>> Ecco, aveva iniziato a parlare, ora non l’avrebbe fermato più nessuno.
<< Mh.>> grugnì in risposta. Sperava davvero che così Naruto si sarebbe stufato di tentare di intavolare un discorso con lui?
<< Sono felice che vada tutto bene! Sai anche a me va tutto a meraviglia, soprattutto da quando esco con Hinata. È proprio una brava ragazza…>> il suo tono, alla fine si era fatto più dolce e calmo.
Sasuke non commentò nulla riguardo a questa rivelazione, ma riprese a camminare. Forse Naruto non l’avrebbe seguito, visto che si era perso nella contemplazione dei suoi pensieri che molto probabilmente riguardavano Hinata.
“Ce ne ha messo di tempo per capire che aveva occhi solo per lui…” si ritrovò a pensare.
Ma ben presto il suo amico lo raggiunse e se lo ritrovò a camminargli a fianco. Pronto a raccontargli qualsiasi cosa gli passasse per la testa, che riguardasse il suo adorato Ramen, sia che riguardasse i suoi amici, ma in particolar modo gli piaceva blaterare su Sakura, Sai e sul maestro Kakashi.
Quante informazioni che si vedeva cascare addosso, suo malgrado! E purtroppo qualcuna gli sarebbe pure rimasta, soprattutto quelle che avevano al suo interno il nome di Sakura.
Non ce la faceva più! Iniziò a tenere la mente concentrata altrove, allora non sapendo che fare, cominciò a contare i passi che stavano facendo. Così la voce di Naruto non era più la protagonista, ma era diventata un sottofondo. Davvero fastidioso, a dirla tutta. Ma sempre meglio di niente.
“Ma non gli si secca mai la lingua?!?” pensò un Sasuke esasperato.
Ma se pensava che quello fosse stato il peggio che poteva capitargli si sbagliava di grosso. Eccome.
<< Heilà Sasuke, qual buon vento… >> sogghignò il nuovo arrivato.
Due paia di occhi si soffermarono sulla nuova sagoma rivelando un Suigetsu divertito.
<< Ah ma tu sei il Pesce-denti aguzzi, compagno di Sasuke!>> disse urlando Naruto indicandolo. << Che bello vederti!>> disse poi, mettendo le braccia dietro la nuca.
Suigetsu lo guardò scocciato per come l’aveva chiamato e poi confuso da tutta quella contentezza. Forse avrebbe scoperto perché era così felice.
“Avrà senz’altro pensato che Naruto è un tipo strano, come biasimarlo.”
Un insistente brontolio spezzò il momentaneo silenzio che si era creato.
<< Scusate… >> disse il biondo tenendosi la pancia con entrambe le mani << ma è l’ora di pranzo…>>.
“Naruto non si smentisce mai!” pensò Sasuke. Ma forse sarebbe andata a suo favore. Naruto sarebbe corso al chiosco di Ramen per riempirsi la pancia. E così l’avrebbe lasciato in pace. E Suigetsu? Sperava nel suo buon senso.
<< Ehi! Mi è venuta un’idea! >> s’illuminò il jinkuurichi. << Che ne dite se andassimo tutti insieme a mangiare una bella ciotola di Ramen?>>
Il lieve sorriso, più che altro mentale, di Sasuke s’incrinò. Ma come gli venivano certe idee?
<< Ramen, dici? >>. Suigetsu parve riflettere. Cosa c’era da pensarci su? La sua risposta sarebbe stata un secco NO!
<< Non l’ho mai mangiato…>> e sul suo volto alleggiava l’ombra del dubbio.
Sasuke immaginò che Suigetsu avrebbe rifiutato l’invito preferendo andare a mangiare altrove e qualcos’altro, dato che la sua espressione alla parola Ramen non era delle migliori. Così ognuno se ne sarebbe andato per la propria strada e lui finalmente sarebbe stato solo tornando a casa.
<< Beh allora è proprio l’occasione giusta! Che dici, Sas’ke? Bisogna far conoscere il cibo più buono che c’è! >> disse entusiasta Naruto facendo l’occhiolino.
E così i tre s’incamminarono; il primo tutto felice, il secondo non molto convinto e il terzo arrabbiato. Si stava chiedendo quali Kami ce l’avessero proprio con lui. Ma non avrebbe trovato una risposta.
Una volta all’Ichiraku, Teuchi era davvero felice, oltre di vedere Naruto, grazie al quale gli affari andavano a gonfie vele, anche di vedere facce nuove. Per quanto riguardava lui, forse era meglio dire rivederlo. Era la prima volta che rimetteva piede in quel chiosco da quando era ritornato cittadino di Konoha a tutti gli effetti. Probabilmente Teuchi si era domandato come mai non se l’era ancora trovato lì, insieme a Naruto, a Sakura e a Kakashi come ai vecchi tempi.
<< Vorrei una super ciotola di Ramen >> stava dicendo intanto Naruto << e una anche ai miei amici!>>.
<< Certamente! Vado a prepararle! >> disse gentile e paziente l’anziano signore. Certo che doveva averne di pazienza per sopportare uno come Naruto!
E in un batter d’occhio era tornato con tre belle e fumanti ciotole di Ramen, pronte per essere servite ai suoi giovani clienti.
Naruto ci si buttò a capofitto, mentre Suigetsu guardava la sua porzione come se fosse sul punto di picchiarlo. Ma poi prese forza, impugnò le sue bacchette e l’assaggiò. Sasuke guardò il suo piatto con un’ aria schifata. Non è che ce l’avesse con le doti culinarie di Teuchi, ma non era proprio il suo piatto preferito. Lui, se avesse potuto scegliere, avrebbe ordinato un bel piatto di pomodori.
Era anche vero che era da molti anni che non lo mangiava. Decise che per quella volta avrebbe potuto fare un’eccezione.
Quando Suigetsu aveva avvicinato alle labbra il suo primo boccone, tutti si fermarono e puntarono i loro occhi su di lui. In attesa. Persino Naruto aveva alzato il proprio viso dalla ciotola e lo osservava  con molta attenzione, analizzando ogni suo gesto per intendere il suo verdetto. Il tempo si era fermato; tutti avevano il fiato in gola…
Anche Sasuke, con la sua solita espressione di annoiato distacco, si era voltato verso Suigetsu, dopo aver sentito una terribile sensazione di pesantezza e aver incontrato gli occhi trepidanti del signor Teuchi rivolti al suo possibile nuovo cliente.
<< Mmm… niente male. >> disse Suigetsu. << È proprio buono!>>.
Gli occhi di Naruto brillarono mentre il signor Teuchi sorrise compiaciuto.
<< L’ho sempre detto che questo è il miglior Ramen che esista! >>.
La tensione si era dileguata, lasciando spazio, tra un boccone e l’altro, a chiacchiere e risate. Certo che i due se la intendevano proprio! Sembrava che si fossero dimenticati di lui, a forza di parlare, parlare e parlare. A vanvera! Voleva vedere a chi dei due per primo gli sarebbe andato di traverso. Per sua sfortuna non avvenne.
Pagarono e Sas’ke si dileguò più silenziosamente possibile, prima che i due nuovi amiconi si ricordassero di lui. Forse, avrebbe trovato un po’ di tranquillità. Non sperarci troppo, Sas’ke.
Non appena aveva finito di formulare questo suo pensiero, sentì vicino a sé delle presenze familiari e troppo fastidiose e ingombranti.
<< Ehi Teme, dove scappi così di fretta? >> chiese curioso il compagno del suo primo team.
<< Ci nascondi qualcosa e non vuoi dircelo,eh?!?>>  disse Suigetsu con malizia. << Ti sta forse aspettando qualcuno? >> continuò ammiccando.
Alzò gli occhi al cielo e sospirò. Si rassegnò al fatto che non avrebbe potuto sfuggire alle grinfie di due belve così insistenti, almeno per le prossime ore. Ma non si sarebbe arreso così facilmente. Avrebbe sempre cercato un modo per filarsela. Altrimenti il suo nome non era Sasuke Uchiha!
<< E com’è? È bella?>> s’informò ancora il secondo venuto.
Ma davvero non aveva compreso con i suoi modi che non c’era niente da dire al riguardo?
<< Ma tu non hai davvero niente di meglio da fare?>> chiese Sas’ke con lieve stupore. << Capisco che Naruto non abbia delle occupazioni migliori…>>
<< E con questo cosa vorresti dire?>> s’intromise Naruto, alzando impercettibilmente sempre di più la voce.
<< Mpf. La verità. >> rispose l’altro tutto tranquillo. Naruto lo guardò con astio e se Suigetsu non avesse risposto alla domanda, che fra l’altro era stata rivolta proprio a lui, intromettendosi fra i due la situazione sarebbe certamente degenerata in una piccola lotta. “Che amici…”
<< Vedi, se ci fosse stata Karin l’avrei sicuramente stuzzicata un po’. Sai, è molto divertente…>> disse con aria troppo seria che stonava con il senso delle parole << ma poi ho visto te e allora… >>
Sasuke maledisse mentalmente Karin. Perché l’unica volta che serviva davvero non c’era? Insomma dopotutto non chiedeva molto dalla vita. O forse sì?
<< Comunque sia, cosa facciamo ora? >>  Naruto si era calmato e il suo viso ospitava l’espressione che aveva sempre prima di una missione con cui esprimeva tutte le sue aspettative.
<< Potremmo andare alle terme, così ci rilassiamo un po’… >> s’interruppe e rivolgendo gli occhi verso qualcosa di non indefinibile verso l’orizzonte parve riflettere su qualcosa che poteva risultare importante, ma non era convinto nell’ esprimere i suoi pensieri ad alta voce. Alla fine si decise e continuò: << E chissà, potremmo “scorgere” qualche bella ragazza… >>
Rimase allibito; non credeva che Suigetsu fosse una persona simile. Sperava davvero che lo dicesse così tanto per scherzare e che non avrebbe avuto il coraggio di farlo veramente. Insomma anche Naruto aveva abbandonato questa sua curiosità…
<< Non penso sia possibile. >> disse criptico Naruto.
<< E perché scusa? >> disse curioso Suigetsu.
<< Una volta c’era un piccolo buco nella parete che divideva le terme maschili da quelle femminili. >> raccontò Naruto.
<< Perché c’era? >>
<< Perché Tsunade ha dato l’ordine di coprirlo, dopo aver scoperto che Jiraiya la spiava. >> sorrise al ricordo del suo maestro che, nonostante i continui rifiuti anche pesanti da parte della donna, cercava continuamente di sedurla. Invano.
Sas’ke si tranquillizzò, se proprio avesse dovuto seguirli alle terme, avrebbe potuto passare un’oretta abbastanza tranquilla. Almeno non si sarebbero fatti cacciare fin da subito accompagnati nella loro fuga da urli minacciosi, disperati o di disgusto. Non rientrava minimamente nei suoi programmi.
Naruto era ancora perso nei suoi ricordi. << Tanto tempo fa, però, avrei dato qualsiasi cosa per dare una sbirciatina a Sakura-chan… >> confessò con voce quasi nostalgica e divertita.
Nella mente di Sas’ke si presentò la scena di una Sakura inedita, che serena e tranquilla se ne stava immersa nell’acqua. Sembrava una ninfa o un'altra creatura mitica da quant’era tutt’uno con la superficie opaca da cui esalavano sbuffi di vapore. I capelli corti scendevano fluidi lungo il suo viso delicato finché le punte si gettavano con naturale delicatezza nell’acqua termale.
In questo quadro idilliaco c’era una presenza che stonava: il viso adorante di Naruto, che allungava sempre di più il collo e dalla cui bocca stava per fuoriuscire la bava…
Uno strano fastidio si formò dentro di sé all’altezza dello stomaco e saliva, crescendo. Finché la riconobbe come la rabbia. Ma non sapeva quale fosse stato il motivo scatenante. Tuttavia si ritrovò a scoccare un’occhiata tutt’altro che amichevole al compagno che si appellava anche sotto il sostantivo di fratello.
Non si preoccupò se fosse stata vista dai presenti, neppure dal diretto interessato, d’altronde, si sa, Sasuke Uchiha non doveva dare conto a nessuno. Faceva quello che si sentiva, senza preoccuparsi più del dovuto se andava contro le regole del villaggio o dei ninja o contro i sentimenti degli esseri viventi attorno a lui, che del resto, come faceva intendere spesso,  gli erano pure inferiori.
Tutto sommato l’idea di andare alle terme per rilassarsi, nei limiti di tranquillità che i suoi due “accompagnatori” potevano consentire, non era male. Sicuramente l’acqua calda avrebbe aiutato a distendere le membra, anche se, purtroppo, a causa della compagnia che non riteneva la più adeguata, non avrebbe potuto accompagnare quest’attività ad una attenta e seria riflessione. Quella l’avrebbe rimandata a più tardi quando finalmente sarebbe stato al sicuro nelle adorate mura di casa, lontano da occhi indiscreti. Mai come in quel momento sentiva la nostalgia, fisica, di casa. Non era molto lontano da essa, infatti nella sua giovane vita, prima quando aveva soggiornato in diversi covi nel periodo passato con Orochimaru poi nel periodo trascorso con il team Hebi/Taka e con Madara sempre dandosi alla macchia, si era trovato a molti più chilometri di distanza. Non ricordava di aver mai provato in quegli anni un sentimento di nostalgia così struggente e logorante.
 
Era pomeriggio inoltrato quando uscirono, rinfrancati, dai bagni termali. Sia Naruto che Suigetsu si erano comportati in modo accettabile, a detta di Sasuke. Non avevano osato importunare gli esemplari femminili lì presenti che rappresentavano il gentil sesso, così erano potuti restare fin quando avessero voluto. Solo inizialmente avevano fatto un po’ di baccano, schizzandosi a vicenda e mettendo in mezzo al loro gioco anche Sas’ke, disturbando la sua posizione regale. In seguito si erano calmati e si stanziarono ai lati di Sasuke. Erano fermi, ma questo non impediva loro di far fare ginnastica ai muscoli facciali. Infatti intuirono quel momento opportuno per qualche piccola e banale confessione. Non conoscevano proprio il significato della parola silenzio!
Mentre stavano tornando in centro, videro venire in direzione opposta alla loro Jugo, un ragazzo robusto e serio, che prediligeva luoghi in cui regnava la calma. Era in perenne ricerca di questo stato che poteva stabilizzare in modo permanente la sua crisi di doppia personalità, respingendo una volta per tutte l’impulso omicida e lasciare così in libertà la sua parte più umana. Jugo non era una persona cattiva, lo si notava soprattutto nei suoi momenti di “lucidità”, perché era accompagnato da diversi animaletti. Proprio come in quell’istante. Amava molto gli animali e riusciva a instaurare un buon rapporto con loro. Aveva due passerotti posati sulle spalle e diversi gatti, cagnolini e scoiattoli che lo seguivano da terra.
<< Ehi Jugo, dove vai con tutti questi animali? >> lo salutò Suigetsu.
<< Vado a fare una passeggiata nel bosco. >> rispose prontamente l’interpellato riprendendo il suo cammino.
Non appena Jugo si fu allontanato anche loro tre s’incamminarono nuovamente. Sasuke, senza farsi notare, guardò di sottecchi Naruto per prevenire i suoi imminenti commenti imbarazzanti e fuori luogo. Ma questa volta Naruto non si espresse in tal merito. Anzi, sembrava perso nei suoi pensieri, come se si fosse estraniato dalla realtà. Avevano ragione a chiamarlo il ninja imprevedibile della Foglia!
Sempre in modo impercettibile volse il suo sguardo su Suigetsu. Anche lui era pensieroso e non sembrava molto attento a ciò che gli capitava attorno.
Era un momento perfetto per svignarsela, anche se doveva ammetterlo non ne andava fiero, perché lui non si era mai tirato indietro, ma questa volta ripiegò su una fuga silenziosa. I suoi compagni, con ogni probabilità, non se ne sarebbero accorti. Era un piano perfetto.
Si fermò in mezzo alla strada. Attese una qualche reazione o esclamazione da parte dei suoi due compagni di quella lunga e interminabile giornata, ma questi continuarono, imperterriti, a camminare.
“ Molto bene.” Pensò Sas’ke prendendo una strada secondaria. Quando si ritrovò, finalmente, da solo sospirò di sollievo. Doveva affrettarsi a mettere più distanza possibile da loro, anche perché prima o poi si sarebbero ripresi dalla loro momentanea trance. Ne era sicuro. Così a passo spedito si diresse verso casa.
Si stava complimentando di se stesso per il piano ben riuscito, quando, in lontananza da un punto imprecisato, si sentì chiamare con insistenza e disappunto da una voce fastidiosamente familiare. E ora, che cosa si inventava?
Ad un tratto vide, non troppo distante da dove si trovava, la soluzione al suo problema.
Sakura era intenta ad osservare una vetrina, sicuramente fantasticando su gli oggetti che vi erano esposti. Robe da femmina. Non le capiva proprio: né lo shopping sfrenato né le fantasticherie in genere. Lui era pragmatico e concreto e se gli mancava qualcosa non si lasciava prendere da tante storie e ripensamenti, ma semplicemente se lo procurava.
Silenziosamente le si avvicinò e quando lei realizzò di avere una presenza accanto a sé, si voltò di scatto, lasciandosi scappare un “oh!”” sorpreso dopo averlo messo a fuoco.
<< Ciao Sas’ke! >> lo salutò riprendendosi subito dal momentaneo stupore, rivolgendogli un sorriso sincero.
Sasuke non rispose al suo saluto, ma continuò ad osservarla e questo significava che aveva tutta la sua attenzione.  Così Sakura riprese: << Come mai qui? >>
<< Facevo una passeggiata. >> le rispose, diretto. Sakura non parve molto convinta della sua risposta e dopo un po’ prese di nuovo la parola: << Non mi sembra che tu abbia la faccia di uno che faccia una passeggiata tranquilla. Mi sembri turbato e anche un po’ stanco. >>
Effettivamente era un po’ stanco. Ma chi non lo sarebbe stato se per tutto il giorno avesse dovuto stare in compagnia di due persone chiassose come solo Naruto e Suigetsu potevano essere?
Si meravigliò, per la prima volta, di quanto Sakura lo capisse veramente, e allo stesso tempo se ne spaventò. Non era una buona cosa.
Un grido interruppe i suoi pensieri. Accidenti, l’avevano già trovato! Rivolse una muta richiesta d’aiuto alla ragazza che aveva di fronte, nei cui occhi scorse un repentino cambiamento d’espressione. Era stato un attimo; era come se le fosse passato un bagliore di consapevolezza negli occhi. E questo non era un buon segno. Infatti, come se gli avesse letto nel pensiero, gli disse: << Non credo proprio che, se vedendoti insieme a me, non oserebbero avvicinarsi. Soprattutto Naruto, dovresti conoscerlo. >> Gli disse tutto ciò con un lieve e accennato sorrisino di palese presa in giro.
Intanto si avvicinarono a loro Naruto e Suigetsu, entrambi felici di averlo ritrovato.
<< Ah Sas’ke! Ecco dove ti eri cacciato! >> disse Naruto. << Ciao Sakura-chan! >>
Lei, di tutta risposta, gli sorrise come non le aveva mai visto fare con Naruto. Con i suoi sorrisi più belli, che da quando aveva memoria erano rivolti solo ed esclusivamente a lui. Ma la tragedia doveva ancora arrivare e la sentì colpirlo in pieno quando Sakura si congedò con una scusa, fra l’altro banale, dicendo che aveva da fare. E se ne andò, lasciandolo solo o meglio in balia di due seccatori professionisti. La sua ancora di salvezza se ne stava andando con un sorriso compiaciuto sulle labbra e l’unica arma che restava a Sasuke per comunicarle tutto il suo disappunto era scoccarle uno sguardo torvo. Nessuno era mai riuscito a scampare allo sguardo storto di Sasuke Uchiha!
Ma sembrava che Sakura ne fosse indenne, perché non ritornò sui suoi passi.
Sasuke si sentiva tradito. Per la prima volta nella sua vita capì come si era sentita Sakura Haruno quando lui, da egoista qual era, l’aveva lasciata, sola, una notte di tanti anni prima.
<< È la prima ragazza che ti rifiuta. >> considerò Suigetsu con un tono tra lo stupito e il contento.
Non ribatté, non che normalmente l’avrebbe fatto, ma non prese in esame la sua affermazione ancora lievemente scosso e meravigliato dal comportamento di Sakura.
Né Suigetsu né Naruto dissero altro. Neanche quando Sas’ke decise di lasciare loro e quel luogo, dopo aver smesso di guardare dove prima c’era Sakura.
Forse l’avevano finalmente capito di averlo tediato già troppo quel giorno. Ma tanto ne era sicuro che non l’avrebbero lasciato in pace per sempre. D’altronde il domani era alle porte e lui, dopo una bella dormita, avrebbe avuto le forze per sopportarli per un’altra giornata come quella appena passata!
 
 
 
Salve popolo di Efp, come state? Spero tutto bene.
Ecco che dire di quest’obbrobrio? xD Innanzitutto vorrei dire che è un esperimento.
Già, esperimento è la parola adatta. Perché credo che la Selly solitamente non sia così, anche se forse una piccolissima e nascosta parte di lei potrebbe essere così? xD Mah chissà.
E proprio perché è un esperimento mi scuso in anticipo se la troverete fuori luogo, poco adatta e stramaledettamente OOC. Quello è un vero problema. Non l’ho segnalato, perché non ne sono molto convinta nemmeno io, cioè non sono molto pratica e diciamo anche che sono pure stupida a non capirlo XD. Ed è per questo che chiedo un consiglio a voi: Avrei dovuto mettere la segnalazione?
Mi rendo anche conto che è alquanto pesante, e chi arriverà fino alla fine me lo confermerà (purtroppo non so che premio darvi! :D) ma il mio intento era di essere leggera (?!) e di riuscire a strappare qualche sorriso. Già se sorridete lo farete per non piangere!!! ^^
L’idea, tutto sommato, non mi sembrava cattiva. Ma ecco, il risultato mi lascia un po’ pensare…
È un omaggio a questo possibile trio, a insaputa di Sas’ke! Ma insomma, come non si fa a immaginarseli questi due a fare di tutto per rompere al minore degli Uchiha?!? E secondo me andrebbero pure d’accordo! :D Non so, lo sento, così, a pelle. U.U
Ho inserito Jugo, che trovo sia una bella persona, piena di bontà, nonostante la doppia personalità. xD
E, ultima, ho voluto dare una piccola rivincita a Sakura. Questo non toglie che sono convintissima del suo amore per Sas’ke e della certezza che si avveri il SasuSaku ( e qui ci sarebbero tantissime persone da ringraziare per il loro entusiasmo contagioso!)
Bene, dopo tutto ciò (sembrano di più le mie ultime volontà e bla bla bla) ringrazio vivamente chi leggerà e chi vorrà recensire! Grazie! J
A presto ;)
Selly
         

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: SellyLuna