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Autore: sweet fairy    11/02/2012    8 recensioni
non sempre ciò che appare è semplicemente ciò che realmente è, come un paio di magnifici occhi ghiaccio non sono semplicemente quello che mostrano. Perché Cloes non sapeva, ma presto lo avrebbe imparato sulla sua pelle, che gli occhi di ghiaccio di Damon Salvatore erano un abisso di passione, pericolo e tentazione. Quando Cloe decide di uscire con Damon, ancora non sa che ha concesso un appuntamento alla morte, ma la morte si rivelava maledettamente dolce e sensuale, un mix difficile da sfuggire. Ma se a tutto questo aggiungi un affascinante ibrido, il destino sembra essersi letteralmente rivoltato contro di te. Si può cambiare il proprio destino? o ciò che è scritto così sarà? Si può sfuggire alla morte? ....sono Cloe e questa è la mia storia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I . Welcome to Mystic Falls

 

 

 

 

 

 

A volte sembra che la vita ti dia tante prospettive, tante possibilità  ma quando meno te lo aspetti ti pugnala alle spalle, facendo crollare tutto quello che per te era ”importante”.

Dopo l’abbandono di mio padre la mia vita è cambiata radicalmente: mia madre ha cominciato ad avere atteggiamenti strani, tutte le sere quando torna a casa non le si può dire nulla , perché comincia ad urlare e a ripetere che io e mia sorella le avevamo distrutto la vita e che se non fosse stata per colpa nostra lei si sarebbe rifatta una vita con qualche suo amichetto di lavoro.

Sono 5 anni che la mia vita va avanti così, ma oggi sembra aver preso una piega diversa dal solito, infatti mi ritrovo seduta sul sedile anteriore dell’auto di mia madre, diretta in una cittadina dove mio padre si trasferì al momento dopo l’abbandono.

Mentre ero immersa nei miei pensieri, mia madre mi rivolse  la parola.

- hey Cloe, come va? -

Io mi limitai a guardarla e con aria triste le risposi che andava tutto bene.

Cosa? Io con aria triste? mi sembrava impossibile, io non  ero mai triste, il mio viso non  conosceva nemmeno l’esistenza della tristezza, come  era potuto accadere? Beh forse la risposta la conoscevo .

 certo che la conoscevo : purtroppo tutta quella tristezza era dovuta dal fatto che  avevo dovuto lasciare i miei più cari amici del New jersey, tra cui lei , la mia migliore amica, lei che davvero sapeva della mia sofferenza, lei , Annabelle, una persona qualunque ma con un cuore grande.

pochi minuti prima di lasciare il New Jersey , mi aveva detto di non pensare al trasferimento  a una cosa drastica, ma di pensarla come una positiva e poi con il suo sorriso a 32 denti mi aveva detto che dovevo far vedere a tutti che il New Jersey , ma soprattutto le ragazze di quel posto , erano le più belle in assoluto. Io con un mezzo sorriso l'avevo abbracciata.

- grazie Ann come farei senza di te? - le dissi, poco prima di partire.

- Beh lo so che senza di me non avresti fatto nulla di tutto quello che abbiamo fatto in questi anni- si limitò a dire.

Io la guardai con aria perplessa e mentre le stavo per rispondere, la mia sorellina mi chiamò e mi disse di entrare in auto , perché stavamo per partire.

A questo punto dovetti fare un gran sospiro e salutai a malincuore Annabelle.

- Cloe, ti voglio bene! - mi disse mentre salivo in auto.

Io annui e gli mandai un bacio dal finestrino e così facendo svoltammo l’angolo della strada e incominciò questa mia avventura per Mystic falls.

Ritornai al presente, smettendola di vagare tra i ricordi, quel viaggio stava durando troppo per i miei gusti, così decisi di inserire un Cd e di canticchiare un po’.

All’improvviso il mio sguardo venne catturato da un’insegna di colore nero con su scritto “Welcome to Mystic Falls”.

 

 

 

Oddio eravamo quasi arrivati nel luogo dove avrei vissuto per chi sa quanti anni e così dicendo, mia madre si fermò con l’auto davanti ad una villetta molto ma molto bella.

 il mio sguardo catturato da una signora con aria familiare, ma sì certo era sicuramente lei, la mia nonnina.

 Che bello era da tanto che non avevo sue notizie! era la madre di mio padre, era un po’ bizzarra, però  era tanto dolce, soprattutto con me e Rose, forse perché non ci vedeva mai e quella volta che veniva a trovarci ci portava tanti regali e ci regalava soprattutto tanto affetto, cosa che non ricevevo da anni.

Mia madre non si mosse dall’auto, aspettò il momento giusto per uscire, visto che gli si leggeva in faccia che aveva paura, ma paura di che? Bah, così facendo mi avvicinai a mia nonna.

- Cloe? - disse mia nonna con gran stupore.

Io annui.

- Oddio, quanto sei cresciuta e quanto ti sei fatta bella -.

- Nonna… che bello rivederti, beh si sono cresciuta, anche molto -.

Lei con tanto di sorriso mi guardò, ma quel suo sorriso durò pochissimo.

Vidi che il suo sguardo venne catturato da qualcosa in lontananza: era l’auto di mio padre, vidi che non era da solo ma con un altro uomo.

 Mia nonna si affrettò ad entrare in casa e mentre lo fece  sentii dire qualcosa, ma non capii bene quello che stesse dicendo, così mi limitai a salutarla e andare verso mio padre, che ormai aveva parcheggiato l’auto proprio accanto a quella di mia madre.

Quando ci vide aprì le braccia verso Rose e lei con grande abilità si tuffò tra le braccia di nostro padre.

 Io lo guardai con stupore mentre si avvicinava a me e mi prendeva tra le sue braccia, era così strano ma mi piaceva l’idea di vivere vicino a lui.

Forse l’avrei conosciuto meglio, non avrei odiato la sua “nuova” moglie, bah chissà !!

Sciolto quell’abbraccio si avvicinò a mia madre e le porse la mano.

- Ciao Judith, come è andato il viaggio? -

- Beh…poteva andare meglio se con noi ci fosse stato mio marito -

Oh no, pensai. stava perdendo il controllo, ma su questo non ci feci tanto caso visto che i miei occhi furono attratti da tantissimi ragazzi che uscivano da una struttura non molto lontana da casa di mia nonna. Di sicuro era il college di Mystic falls, così pensai di chiederlo a mia padre.

- Papi, ma….-

- si tesoro, quello sarà il tuo nuovo college. -

Non credevo ai miei occhi, mio padre aveva capito al volo quello che stavo per domandargli. Forse mi stava guardando nel momento in cui io stavo ammirando quel college.

Mi limitai a fissarlo e lui colse l’occasione per presentarci quell’uomo che stava accanto a lui.

- Cloe, questo signore è il sindaco Lockwood e sarà lui a farvi visitare la vostra nuova casa.-

Il sindaco mi porse la mano.

- Piacere signorina Watson.-

- Piacere mio signor Lockwood -

- come le sembra Mystic falls? -

- beh, devo essere sincera, credevo di trovare più anziani e nemmeno un ragazzo, invece mi sono ricreduta, è una cittadina molto bella e accogliente - ero sempre spiritosa come al solito.

- spero che si troverà bene -. In quel momento piombò un silenzio e mio padre sorridendomi cambiò argomento, chissà perché, eppure stavamo parlando solo della città dove avrei vissuto, niente di che, a parer mio c'era qualcosa che dovevo sapere.

 

 

   
 
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