Capitolo I . Welcome to
Mystic Falls
A volte
sembra che la vita ti dia tante prospettive, tante possibilità ma quando
meno te lo aspetti ti pugnala alle spalle, facendo crollare tutto quello che
per te era ”importante”.
Dopo
l’abbandono di mio padre la mia vita è cambiata radicalmente: mia
madre ha cominciato ad avere atteggiamenti strani, tutte le sere quando torna a
casa non le si può dire nulla , perché comincia ad urlare e a ripetere che io e mia sorella le avevamo distrutto
la vita e che se non fosse stata per colpa nostra lei si sarebbe rifatta una
vita con qualche suo amichetto di lavoro.
Sono 5 anni
che la mia vita va avanti così, ma oggi sembra aver preso una piega diversa dal
solito, infatti mi ritrovo seduta sul sedile anteriore dell’auto di mia madre, diretta in una
cittadina dove mio padre si trasferì al momento dopo l’abbandono.
Mentre ero
immersa nei miei pensieri, mia madre mi rivolse la parola.
- hey Cloe, come va? -
Io mi
limitai a guardarla e con aria triste le risposi che andava tutto bene.
Cosa? Io con
aria triste? mi sembrava impossibile, io non ero mai triste, il mio viso
non conosceva nemmeno l’esistenza della tristezza, come era potuto
accadere? Beh forse la risposta la conoscevo .
certo
che la conoscevo : purtroppo tutta quella tristezza era dovuta dal fatto
che avevo dovuto lasciare i miei più cari amici del New jersey, tra cui
lei , la mia migliore amica, lei che davvero sapeva della mia sofferenza, lei ,
Annabelle, una persona qualunque ma con un cuore
grande.
pochi minuti
prima di lasciare il New Jersey , mi aveva detto di non pensare al
trasferimento a una cosa drastica, ma di pensarla come una positiva e poi
con il suo sorriso a 32 denti mi aveva detto che dovevo far vedere a tutti che
il New Jersey , ma soprattutto le ragazze di quel posto , erano le più belle in
assoluto. Io con un mezzo sorriso l'avevo abbracciata.
- grazie Ann come farei senza di te? - le dissi, poco prima di
partire.
- Beh lo so
che senza di me non avresti fatto nulla di tutto quello che abbiamo fatto in
questi anni- si limitò a dire.
Io la
guardai con aria perplessa e mentre le stavo per rispondere, la mia sorellina
mi chiamò e mi disse di entrare in auto , perché stavamo per partire.
A questo
punto dovetti fare un gran sospiro e salutai a malincuore Annabelle.
- Cloe, ti
voglio bene! - mi disse mentre salivo in auto.
Io annui e
gli mandai un bacio dal finestrino e così facendo svoltammo l’angolo della
strada e incominciò questa mia avventura per Mystic falls.
Ritornai al
presente, smettendola di vagare tra i ricordi, quel viaggio stava durando
troppo per i miei gusti, così decisi di inserire un Cd
e di canticchiare un po’.
All’improvviso
il mio sguardo venne catturato da un’insegna di colore nero con su scritto
“Welcome to Mystic Falls”.
Oddio
eravamo quasi arrivati nel luogo dove avrei vissuto per chi sa quanti anni e
così dicendo, mia madre si fermò con l’auto davanti ad una villetta molto ma
molto bella.
il mio
sguardo fù catturato da una signora con aria
familiare, ma sì certo era sicuramente lei, la mia nonnina.
Che
bello era da tanto che non avevo sue notizie! era la madre di mio padre, era un
po’ bizzarra, però era tanto dolce, soprattutto con me e Rose, forse
perché non ci vedeva mai e quella volta che veniva a trovarci ci portava tanti
regali e ci regalava soprattutto tanto affetto, cosa che non ricevevo da anni.
Mia madre
non si mosse dall’auto, aspettò il momento giusto per uscire, visto che gli si
leggeva in faccia che aveva paura, ma paura di che? Bah, così facendo mi
avvicinai a mia nonna.
- Cloe? -
disse mia nonna con gran stupore.
Io annui.
- Oddio,
quanto sei cresciuta e quanto ti sei fatta bella -.
- Nonna… che
bello rivederti, beh si sono cresciuta, anche molto -.
Lei con
tanto di sorriso mi guardò, ma quel suo sorriso durò pochissimo.
Vidi che il
suo sguardo venne catturato da qualcosa in lontananza: era l’auto di mio padre,
vidi che non era da solo ma con un altro uomo.
Mia
nonna si affrettò ad entrare in casa e mentre lo fece sentii dire
qualcosa, ma non capii bene quello che stesse dicendo, così mi limitai a
salutarla e andare verso mio padre, che ormai aveva parcheggiato l’auto proprio
accanto a quella di mia madre.
Quando ci
vide aprì le braccia verso Rose e lei con grande abilità si tuffò tra le
braccia di nostro padre.
Io lo
guardai con stupore mentre si avvicinava a me e mi prendeva tra le sue braccia,
era così strano ma mi piaceva l’idea di vivere vicino a lui.
Forse
l’avrei conosciuto meglio, non avrei odiato la sua “nuova” moglie, bah chissà
!!
Sciolto
quell’abbraccio si avvicinò a mia madre e le porse la mano.
- Ciao
Judith, come è andato il viaggio? -
- Beh…poteva
andare meglio se con noi ci fosse stato mio marito -
Oh no, pensai.
stava perdendo il controllo, ma su questo non ci feci tanto caso visto che i
miei occhi furono attratti da tantissimi ragazzi che uscivano da una struttura
non molto lontana da casa di mia nonna. Di sicuro era il college di Mystic falls, così pensai di
chiederlo a mia padre.
- Papi, ma….-
- si tesoro,
quello sarà il tuo nuovo college. -
Non credevo
ai miei occhi, mio padre aveva capito al volo quello che stavo per domandargli.
Forse mi stava guardando nel momento in cui io stavo ammirando quel college.
Mi limitai a
fissarlo e lui colse l’occasione per presentarci quell’uomo che stava accanto a
lui.
- Cloe,
questo signore è il sindaco Lockwood e sarà lui a
farvi visitare la vostra nuova casa.-
Il sindaco
mi porse la mano.
- Piacere
signorina Watson.-
- Piacere
mio signor Lockwood -
- come le
sembra Mystic falls? -
- beh, devo
essere sincera, credevo di trovare più anziani e nemmeno un ragazzo, invece mi
sono ricreduta, è una cittadina molto bella e accogliente - ero sempre
spiritosa come al solito.
- spero che
si troverà bene -. In quel momento piombò un silenzio e mio padre sorridendomi
cambiò argomento, chissà perché, eppure stavamo parlando solo della città dove
avrei vissuto, niente di che, a parer mio c'era qualcosa che dovevo sapere.