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Autore: Marlary_killmydreams    11/02/2012    0 recensioni
Il fan và ad un concerto. Il cantante o batterista la nota. Dopo il concerto per scuse si conoscono. Nasce l'amore. Ma lei ha paura di amare. Lui dice che è diversa da tutte le altre. Si sposa e fanno dei figli.
Beh, questa è la classica storia, no?
Mi dispiace;
Ma questa storia di cose classiche propio non ne ha.
Marlary.
Un giorno un duro incarico le viene assegnato, come lo affronterà?
Ah, una piccola cosa da sottolineare.
E' un Echelon.
"Mi dispiace, non sò mantenere le promesse." dissi puntandogli la pistola contro. Le mie mani tremavano, lui lo capiva. Voleva solamente farmi ragionare, ma purtroppo in questo mestiere non c'è bisogno di ragionare, bisogna farlo, punto e basta.
"Io sò che puoi farlo." disse con gli occhi rossi, alzando le mani in segno di arrendimento.
Preparai il grilletto, mancavano pochi secondi, che sembravano un eternità.
"Lary.." disse supplicandomi. Io intanto cercavo di trovare la forza di premere quel grilletto. Non ci riuscivo, ho ucciso troppe persone, e ora? Ora ho solamente paura di uccidere il mio idolo, quella di cui mi sono innamorata.

 
Caught in a bad romance.
 
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La giornata stessa..


|Shannon|


Sbattetti la porta della macchina molto violentemente, presi le buste e chiusi la macchina. Annoiaito salì gli scalini che portavano verso la mia, o meglio nostra, enorme villa ed entrai facendo cadere immediatamente tutte le buste.
'Sono fottutamente distrutto.' pensaii sbadigliando e buttandomi sul divano, che dopo due minuti mi addormentai come se non avessi dormito da anni.


Il suono del mio Iphone mi sveglia da quel lungo sonnellino. Mi stiracchiai e mi alzai dal divano andando in cucina per prendere una birra, lasciando il telefono squillare.
"I soliti cazzoni che vogliono vendermi qualcosa." dissi tra me e me sorseggiando la mia cara birra. Guardai fuori alla finestra e notai che c'era ancora la luce, controllai l'orologio ed erano le 16:15.
Ma mio fratello che fine ha fatto?
Stamattina torna a casa e mi dice che lui sta bene e che ha passato una notte diversa, ha addirittura mollato la ragazza, aspetta.. come si chiama.. Kim! Esatto proprio lei! Dio Santo quanto la odio, è una che vuole approfittare dei soldi e della fama di mio fratello, ma a Jared non importava. L'importante è che era disposta ad aprire le gambe.
Poi se ne è andato.
"Devo andare da quella ragazza.." disse sbattendo la porta e lasciandomi a casa. Ma che cazzo gli è preso?!
Lui che và da quella ragazza? Ma chi? E se fosse la postina di casa nostra che tra l'altro mi sono scopata?
Sapevo che lui voleva portarsela a letto, insomma lui è mio fratello e ormai conosco lo conosco benissimo, ma lo vedo strano. Troppo ,forse.
Anche perchè quella è la ragazza più misteriosa che abbia mai conosciuto. E anche sexy.
Andai di sopra a farmi una bella doccia e ad aggiustarmi per la serata con Antoine. Mi sfilai la maglia, i pantaloni e infine i boxer buttandomi nella doccia bollente.

Mi stavo preparando, una volta asciugato indossai i miei soliti pantaloni a cavallo basso e la mia magliatta smanicata. Chiamarla 'maglietta' poi..
Ero pronto, ma dovevo raggiungere Antonie e avevo tante ore a disposizione dato che devo essere lì verso l'1 di notte, quindi potevo fare tutto quello che volevo. Scesi di sotto e presi il mio telefono.
'15 chiamate perse, numero sconosciuto'
Che cosa? Dio ma chi cazzo è? E se fosse Jared?
Beh, sono le 17 e Jared è scomparso da stamattina senza lasciare nessuna traccia. Così presi il telefono preoccupato e richiamai quel numero. Squillava ma nessuno rispondeva, proprio mentre stavo per riattaccare sentì che il rumore del 'bip' finì, quindi qualcuno aveva risposto.
"Pronto? Jared sei tu?" chiesi allarmato, dall'altra parte del telefono sentì solo un respiro ma non diceva nulla.
"Senti, chiunque tu sia, se sei quì per rompermi il cazzo posso anche attaccare." dissi scocciato. Dall'altra parte del telefono finalmente sentì qualcuno che parlava e aveva più tosto una voce sensuale.
"Non credo che lo farai." disse decisa. Si, era proprio una donna e il fatto mi incuriosì tanto.
"Perchè non dovrei? Scusami ma chi cazzo sei??" chiesi insistente. Sentii che rise e poi subito dopo si ricompose.
"Ti aspetto tra una mezz'oretta al Senior. Chiedi della stanza 301."
"L'hotel Senior?! E perchè scusa? Senti non farmi perdere la pazie.." questa voce sensuale mi interrompe, e a dire la verità ero abbastanza confuso. Una donna che neanche conoscevo voleva vedermi tra mezz'ora fuori a quell' hotel. Ma chi era?
"Ti conviene, Shannon." queste furono le sue ultime parole per poi riattacare. Mi guardai attorno, che cosa dovevo fare? Non avevo paura, ero solamente curioso. La curiosità di sapere chi è quella donna, cosa voleva da me e sopratutto se c'è l'aveva con me. "Ti conviene, Shannon." in mente avevo quelle ultime tre parole, sapeva il mio nome quindi. E' un bene o un male?
Il locale mi aspettava tra tante ore quindi avevo tutto il tempo possibile, e si ci andrò.
Presi il telefono e mi dirigetti in macchina. Chiesi in giro come arrivare a quell'hotel, e dopo 20 minuti arrivai. Non sono mai stato così curioso..
Ero sotto a quell'hotel, alzai la testa e notai che era molto alto, credo saranno almeno 20 piani. Scavalcai la porta e mi diressi nella hall. La signorina che dirigeva il bancone mi sorrise, stessa cosa feci io.
"Salve, posso esserle utile?" chiese con il sorrisino. Il mio occhio cadde su suo davanzale, era un bel bocconcino. Lei se ne accorse e arrossì.
"Hmm.. dovrei andare nella camera 301, e poi vorrei tanto affittare un'altra camera.. QUALSIASI camera, basta che abbia un letto." dissi facendogli l'occhiolino cercandogli di fargli capire il doppio senso. Lei sorrise, ma subito dopo si fece seria lanciandomi un'occhiataccia.
Si, l'aveva capito e l'aveva anche presa male.
"Forse è meglio se chiamo SOLAMENTE la camera 301, non crede?" chiese con un tono minaccioso e prendendo il telefono.
"Va bene.." dissi abbassando la testa. Sbaglio o avevo ricevuto un due di picche?
'Si, Shannon è così.' pensaii.
La signorina chiamò alla camera e dopo averci provato ancora mi cacciò dritto di sopra. Arrivai proprio davanti alla camera 301, era socchiusa ed entrai con molte ombre di dubbi.
La stanza era tutta buia e c'era un grande odore di fumo mischiato con un odore di fragola.
"C'è qualcuno?" dissi camminando tra il buio. La porta si chiuse all'improvviso facendomi sobbalzare e due mani mi presero con delicatezza per le spalle facendomi sedere su un enorme letto. Ero.. spaventato. Finalemente la luce si accese e sentì il respiro dietro il mio orecchio, facendomi rabbrividire.
Mi girai e notai questa ragazza seduta sul letto.
"Ma che cazzo? Tu chi sei? Perchè mi hai portato quì? Cosa vuoi da me?!" la riempivo di domande, lei si morse il labbro molto maliziosamente e si alzò sbuffando. La guardai meglio ed era bionda, aveva due labbroni e un seno molto prosperoso. Era finta, ma.. dannazione mi stava facendo eccitare anche se sono quì chiuso in una stanza per colpa sua. Si mise di fronte e si inginocchiò verso di me, trovandoci a due centimetri dalla faccia. Sentivo di nuovo il suo respiro sulla mia faccia.
Affondò il suo viso verso il mio collo e mi riempiva di baci.
"Lei.." sussurrò alzandosi e lasciandomi così. Lei? Lei chi? Cercai di alzarmi per andare verso di lei, ma qualcosa mi bloccò. Girai la testa all'indietro e notai che mi aveva legato i polsi. Mi aveva ingannato.
Questa ragazza era furba, minacciosa e sexy. "Bene Shannon, facciamo lo stesso gioco." pensaii.
La bionda notò che non riuscivo ad alzarmi per colpa delle manette e scoppiò a ridere. Io la guardai minacciosa. Vuoi giocare cara? Allora giochiamo.
"Non ti farò del male, ti devo solo chiarire certe cose." disse facendo il classico sorrisetto malizioso. Io mi calmai e gli feci cenno di parlare.
"Prima però liberami." dissi serio, lei scosse la testa e prese una sedia che si trovava di fronte a lei. La prese e si sedette, trovandoci a due centimetri dalla faccia. Gli sbuffai in faccia, lei fece una brutta faccia e prese il suo pacchetto di sigarette, porgendomelo.
"Vuoi?" chiese sorridendo.
"Come vuoi che faccia se tu mi hai legato i polsi?!" chiesi con un tono arrabiato. Lei fece un finta faccia di stupore e rise.
"Oh, che sbadata." disse facendo il sorrisetto malizioso. Io la guardai male, voglio immediatamente uscire da questa stanza.
"Smettila di fare questa faccia e ascoltami, non è più il tempo dei giochetti." disse seria e accendendosi la sigaretta. Fece un profondo tiro e mi buttò tutto il fumo in faccia. Tossì e sentì lei ridere.
"Quella ragazza inganna.." disse seria facendo un'altro tiro. Io scossi la testa, confuso.
"Lo vuole uccidere." disse seria continuando a fare dei tiri. Fece la stessa cosa di prima, mi buttò di nuovo tutto il fumo in faccia, e di conseguenza tossì di nuovo. Lo vuole uccidere? Ma di chi sta parlando?
"Quale ragazza? E chi vuole uccidere?!" chiesi curioso ma con un velo di paura, certamente non è bello parlare di morte.
"Lo sai Shannon di chi sto parlando, usa un pò di cervello, caro." disse sorridendo. Mi venne in mente subito Jared, lui era in mano ad una ragazza che lo vuole uccidere. Istintivamente mi alzai dal quel grande letto bianco ma lei mi fermò.
"Dove vai Shan?" chiese lei con un tono serio.
Non capivo più niente se non: allontanare Jared da quella ragazza.
"Devo andare a fermarlo.. lei.. lui.. è mio fratello cazzo! Dannata troia.." urlai cercando di slegarmi da quelle manette, lei mi alzò il viso facendoci trovare a due centimetri dalla faccia.
"Non c'è bisogno." disse tranquillamente, io gli lanciai uno sguardo assassino.
"Ah no? Una ragazza vuole uccidere mio fratello e tu dici che non c'è bisogno?!" dissi sbattendo fotemente il piede a terra.
"Smettila Shannon. Lei sta giocando.. ci vorrà del tempo." disse sorridendo. Si alzò e mi sciolse i polsi. Io la guardai con un aria interrogativa.
"Ora vattene e tieni." disse facendo il gesto di alzarmi e consegnandomi un bigliettino: c'era scritto il suo nome e il suo numero. Valerie era il suo nome.
Mi cacciò immediatamente dalla stanza e con molta calma ritornai a casa..
Avevo paura. Paura che quella donna potesse fare qualcosa a mio fratello. E una grande paura che mio fratello possa tenere a lei. Dovevo capire chi è questa ragazza che vuole ingannarlo, chi è questa ragazza con il quale Jared sta impazzendo.
La prima cosa che feci è quello di chiamare istintivamente Jared. Non sò perchè ma dovevo sapere dov'era dato che era scoparso per tutto il giorno.
Il telefono squillava e dopo pochi secondi finalmente rispose.
"Pronto?" rispose tutto tranquillo.
"Dove sei?!"
"Shan, ma che ti prende?"
"TU SCOMPARI PER TUTTO IL GIORNO E MI CHIEDI CHE MI PRENDE? Dove cazzo sei?!"
"Shan calmati! Non preoccuparti sto con una persona e sono in aereoporto."
"TU STAI PARTENDO CON QUELLA?!"
"Shan respira, no.. lei se ne và.. poi ti racconto.."
"Ah.."
"Già.."
"E quindi stai con una nuova ragazza..?"
"No, è un' amica."
"Ah.."
"Già l'hai detto."
"Cosa?"
"Questo 'Ah'."
"Smettila di dire cazzate, quando torni?"
"Tra un'oretta, Shan."
"Allora ti aspetto perchè poi devo uscire.."
"Tu che mi aspetti? Ma cos'hai?"
"Sto benissimo, ti stai divertendo con la tua amichetta è?!"
"Smettila di fare il geloso solo perchè te la sei portata a letto."
"Portata al letto?"
"Si.. tu di chi stai parlando scusa?"
"Aspetta.. quella grandissima bastarda è quella che mi sono portata a letto?!"
"Grandissima bastarda?! Si, è Lary.."
"OH MIO DIO.. E' LA POSTINA.. ORA VADO!" e staccai.
La ragazza che tiene nascosto tutto questo è quella grande ragazza che mi sono portata a letto?
Quella ragazza sta fingendo di essere una postina solo per.. poter entrare in casa nostra?
Devo fare qualcosa.

Tornai a casa e torturai la mia mente con pensieri strambi. Avevo in mano la vita di Jared, dovevo assolutamente allontanare quella ragazza da quel coglione di mio fratello.
Finalmente la porta di casa si aprì e mio fratello entrò tutto sorridente. Gli andai incontro, che cazzo sorrideva così?
"Shan, si parte a Madrid tra una settimana." disse improvvisamente con quel grande sorriso e io invece mi feci improvvisamente serio.
"Madrid? Ma ci sono già andato!" dissi sbuffando, lui sembrava non ascoltare le mie parole e aveva ancora quel grande sorriso sulla faccia. Improvvisamente mi sentì tra le sue braccia, molto piccole in confronto alle mie. Mi staccai da lui e lo guardai strano.
"Beh, che c'è? Non ti ho mai abbracciato?" disse sorridendo e scrollando le spalle. Ma niente da fare, io ero ancora scosso per l'accaduto.
"Tu mi dici che c'è?! Aspetta.. scommetto che vuoi andare a Madrid per la postina.." dissi mettendomi le mani nei capelli. Si, dovevo ammettere che ero tanto arrabbiato.
"Shan.. non dovrei?" mi chiese con una faccia triste, e forse anche troppo per essere mio fratello. Ma cosa mi stavo perdendo?
"No." dissi secco.
"E.. perchè scusa?" chiese sedendosi sul divano e incrociando le braccia in attesa di una mia risposta. "Quella ragazza inganna.." mi venne in mente le parole di quella ragazza, "Lo vuole uccidere." sentire quelle parole è come un colpo al cuore.
Jared mi sventolava la mano davanti e aveva un viso più tosto arrabbiato.
"Che c'è?" chiesi serio, lui mi guardò male e scoppiò a ridere. 'La situazione è seria caro fratello, non c'è niente da ridere'. Da quando seppi quella cosa mi sentivo piuttosto strano. Era come essere ancora di più protettivo con mio fratello e allo stesso tempo fare in due quella piccola bomba sexy.
"Perchè ridi?" chiesi continuando ad essere serio, lui smise di ridere e si avvicinò di nuovo a me.
"Avanti, dimmi cos'hai." disse guardandomi negli occhi con aria piuttosto apprensiva. "Forza Shan." continuò con un piccolo sorrisetto che subito nascose.
"Non voglio, o meglio non devi stare con.." cercai di sfogarmi su quello che stava succedendo e raccontare tutta la verità ma il suono di un telefono non mi fece finire di parlare. Era quel dannato telefono che suonava sempre, il suo carissimo BB. Sbuffai e lui corse subito a rispondere, come se sapessi chi era. Mentre parlava aveva un sorrisetto sul volto e io scossi la testa, rassegnato.
Fianlmente smise di parlare e ritornò da me con la stessa espressione di prima.
"Ti ho interrotto, ora puoi continuare, Shan." disse facendo cenno di continuare. Io sospirai, pensai a quello che dovevo dire(di nuovo) e provai a parlare.
"Dicevo.. non puoi stare con.." provai di nuovo a parlare e confessare tutto ciò, ma questa volta mi fermò qualcuno che bussava la porta. Okay, era uno scherzo? Io e Jared ci guardammo, io avevo un'aria piuttosto arrabbiata e per questo scoppiò a ridere. Di fretta e furia mi precipitai alla porta.
"CHI CAZZO E'?!" urlai aprendola e appoggiandomi sul fianco. C'era Emma e aveva sempre la solita faccia.
"Ciao, Shan. Grazie davvero,molto gentile a farmi entrare." disse con un tono sarcastico. Alzai gli occhi al cielo e mi scansai, facendola entrare. Bene, penso proprio di non riuscire a parlare con Jared.
"Oh, Emma! Hai portato il disco?" disse Jared passandomi davanti e andando a salutare Emma. Lei annuì, poverina doveva stare sempre appresso a quel pazzo psicopatico di mio fratello.
"Si, Jared. L'ho portato, tu hai preso il pc?" chiese fingendo un sorriso. Jared annuì e con la mano indicò il piano di sopra. La faccia di Emma era alquanto buffa, perchè non capiva cosa volesse dire quel pazzo di mio fratello.
"Sta di sopra." spiegò "Inizia a salire, devo un'attimo finire una cosa con Shan e salgo subito." disse sorridendo. Emma capì e se ne andò subito per le scale.
Finalmente rimanemmo io e lui, e stavo imprecando tutti i santi per cercare di non farmi interrompere di nuovo. Già quel discorso era complicato da farglielo capire con parole giuste..
"Non puoi stare con lei, cazzo. Jared, devi capire le cose giuste e non.. Non puoi vederti con una postina, tu sei un leader. Devi trovartene qualcuna della tua portata, si.. lei è una ragazza molto.. ecco, diciamo.. provocante. Ma, che ne sai se nasconde qualcosa?" dissi deglutendo, all'argomento delicato ci sarei arrivato con più calma. Doveva prima capire che avevo ragione e poi confessare quello che sò. Io rimasi serio, mentre lui mi guardava con una faccia piuttosto divertita. Avrei voluto prenderlo a pugni in quel momento, ma era pur sempre mio fratello.
Mi appoggiò una mano sulla spalla come per confortarmi.
"Shan, hai perfettamente ragione." disse sorridendo, io feci un sospiro di sollievo e sorrisi anch'io, "Ti capisco.. è brutto vedere che tuo fratello ci sta provando con la ragazza che ti sei portata a letto. Shan, non ci abbiamo resistito entrambi, e lo sà tutto il mondo che tu non sei una persona per storie seria.. ma ormai è fatto, devi concedermela.. lei mi piace, e sai una cosa?" come non detto. Il mio viso cancellò quel sorrisino di felicità e fece spazio a un grande muso. Com'era possibile che non capisce mai niente?!
"Vuoi sparare un'altra cazzata? Certo, fai pure." dissi sarcastico, lui scosse la testa e mi guardò serio.
"Quella ragazza mi piace e anche se è molto strana e misteriosa.. io scoprirò la vera lei, perchè sò che sotto a quelle gambe nude e quel reggiseno che tiene sempre in mostra.." disse sorridendo, "Sò che c'è una grandissima persona, e io sono disposto.." io lo guardai male, che cosa hanno sentito le mie orecchie?!
"Disposto a far che?" dissi guardandolo intensamente negli occhi.
"Non pensare male, sono solamente disposto a.. beh.." disse abbassando lo sguardo. "A scopare più volte con lei.." continuai interrompendolo, lui sorrise e levò la mano dalla mia spalla, e mi lasciò lì avviandosi per le scale.
"Si chiama relazione, Shan." sentì queste unione di parole tra una risatina, per poi andandosene sopra da Emma.
Avevo capito chiaramente una cosa: sarebbe stata pià dura del solito.
Mio fratello aveva capito chiaramente che stava avendo a che fare con una ragazza che nasconde qualcosa, e questo lo faceva eccitare ancora di più. Ma la verità io la sapevo, e lei stava giocando.
Capì che sarebbe stato inutile fare troppi giri di parole cercando di fargli capire che deve stare lontana da lei, e avevo capito anche che sarebbe sbagliato dirgli tipo: "ehi fratello, sai che ti vuole uccidere?" quindi la questione dovevo risolvere io. A modo mio.
Il giorno dopo c'era una strana sensazione nell'aria. Non sò cosa, ma era tutto più silenzioso o meglio io cercavo di uscire e non pensare a queste cose.
Ma appena tornai capì che dovevo approfittare di quella situazione. Lui era lì con il computer tra le mani e se ne stava sul divano, era ben vestito e profumato, evidentemente stava per uscire.
"Jared, dove hai detto che è andata?" chiesi nervosamente sedendomi sul divano vicino a lui. Lui alzò lo sguardo dal pc e mi guardò profondamente negli occhi.
"Madrid, perchè?" chiese serio, gli avevo detto che non sarei partito con lui quindi.. beh, mi aspettavo tranquillamente questa reazione.
"Ah, così per curiosità." dissi abbassando lo sguardo. "Perchè non mi chiama, cazzo?!" disse contro il suo telefono, alzai lo sguardo per guardarlo e stava imprecando contro il telefono.
"Forse non vuole." dissi con lo stesso tono di prima. Ho detto una cosa sbagliata, vero? Me ne accorsi dal suo sguardo suicidia verso i miei confronti. "Oppure si è dimenticata, a tutti capita di dimenticarsi.." continuai cercando di rimiedare quello appena detto, ma lui aveva sempre la stessa faccia di merda di prima.
"Forse hai ragione, prima di andarsene mi disse "Promettimi che ti dimenticherai di me."." disse tristemente e levando lo sguardo dal mio. Che cosa? 'Promettimi che ti dimenticherai di me', allora a che gioco sta giocando? Come può una persona attirare verso di se una persona se dice questo?!
E poi quante cazzo di paranoie si sta facendo mio fratello?!
Io lo guardai e notai che posò di nuovo il suo sguardo sul pc.
"Domani devo partire per Berlino." disse improvvisamente continuando ad osservare quello che aveva davanti. Io sorrisi e poi mi alzai dal divano.
"Sfilata?" chiesi continuando a sorridere, lui mi guardò per un attimo di secondo e poi riguardò il pc.
"Si, tornerò tra due giorni e dopo altri 5 giorni parto nuovamente per Madrid." disse spegnendo il computer, mettendosi gli occhiali e alzandosi dal divano.
"Bene, molto bene." dissi sorridendo e pensando. Lui mi guardò strano, io scrollai le spalle e sorrisi.
"Io vado, ci vediamo stasera." disse chiudendosi la porta alle spalle e andandosene. Rimasi io e i miei pensieri.. e forse qualche ragazza.
Era tutto più chiaro, dovevo solamente agire di furbizia proprio come sta facendo lei. Avevo in mente il mio piano, sapevo chiaramente cosa fare e ne avrei approfittato con l'assenza di Jared.
Avrei fatto quello che nessuno si sarebbe aspettato, nemmeno lei.
Presi il telefono e chiamai quello che mi avrebbe aiutato.
E avrei potuto anche portare a letto quella piccola bomba sexy, ma l'avrei ingannata proprio come sta facendo lei con mio fratello.
Perchè se devo difendere mio fratello, lo faccio per bene.

 
   
 
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