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Autore: _Valchiria_    11/02/2012    2 recensioni
Un ragazzo, alle prese con un libro da pubblicare.
Un gruppo di amici, scanzonati e pronti a divertirsi.
Una città, scenario della festa più colorata e allegra dell'anno e di un'amore pronto a sbocciare.
DAL CAPITOLO 4:
"Sai, sono due giorni che salgo su queste gondole e mi chiedo il significato delle canzoni che intonano i gondolieri!" rise Ludwig.
"Beh, non hanno sempre lo stesso significato. A volte si canta dell'amore e della propria amata, altre delle città e delle sue luci." Mentre Feliciano parlava, gli ultimi raggi di sole di quella giornata gli illuminavano il profilo e Ludwig si scopri incantato da quel viso così dolce.
"E ora, quest'uomo cosa sta cantando?"
Feliciano si girò a guardare Ludwig. I loro sguardi si incatenarono. Feliciano gli sorrise.
"Adesso sta parlando d'amore, Ludwig. Tu ci credi nell'anima gemella?"
"Penso di sì"
"Io si e credo anche nel colpo di fulmine"
Fra i due cadde il silenzio. Era però, un piacevole silenzio, non imbarazzante, ma quasi complice di quella conversazione.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo quarto: In giro per Venezia.

Faceva davvero freddo a Venezia, pensò Ludwig rimanendo affacciato al balconcino che dava sul canale principale della città. Non che lui non fosse abituato al gelo (era tedesco e conviveva da tempo con le fredde mattine invernali) ma non credeva che potesse far così freddo in Italia. Si strinse nel suo camice e rientrò nella stanza.
Gilbert stava ancora dormendo (o meglio, russando), come del resto anche gli altri due. La sera precedente avevano fatto tardi ed avevano brindato alla bella compagnia che si era formata. Avevano poi deciso di uscire tutti insieme la mattina seguente a far compere, non prima di aver incontrato la bella Liz. Ludwig non conosceva bene la compagna del fratello. La ricordava vagamente.
Gilbert ed Elizaveta si erano conosciuti in Italia qualche anno prima, da turisti. Gilbert ne era rimasto subito affascinato e da allora aveva tartassato la bella ungherese con il suo "fascino" (le mandava mille messaggi al secondo, dicendole che il magnifico lui era disposto ad uscire con lei). Elizaveta era una tipa tosta ed il povero Gil aveva fatto molta fatica per conquistarle il cuore. Alla fine c'era riuscito e da allora non si erano più separati. Però non si vedevano spesso e quando accadeva era sempre grazie ai molti viaggi che entrambi organizzavano.
Ludwig sorrise dolcemente pensando a quanto stessero bene insieme quei due. Si diresse verso il delizioso soggiorno e si sedette su una delle comode poltroncine. Prima però, attizzò il fuoco, e iniziò a mandare giù le prime righe della storia.
Era tutto tranquillo, come non accadeva da molto tempo.
Ma tutto quello, naturalmente, durò davvero poco.
Poche ora dopo, i tre pigroni iniziarono a fare chiasso, litigando per chi dovesse andare per primo in bagno.
Ludwig sbuffò, levandosi gli occhiali e iniziando a pensare di condividere la stanza con dei bambini fin troppo cresciuti. Si sentiva quasi una balia.
"Insomma Francis! Fai andare prima noi nel bagno! Tu ci metti ore ed ore con tutte quelle cremine che ti schiaffi in faccia! Sei peggio di una donna!" urlò Gilbert.
"E' necessiario, mio caro mangiapatate. Devi sapere che la pelle, e soprattutto la mia, ha bisogno di molte cure. Ma voi non potete capire!" disse indignato il francese, portandosi una mano sotto i bondissimi capelli e scuotendoli, con fare da prima donna.
"Sarà, ma non credo che sia necessario passare tutta la vita nel gabinetto!" disse Antonio, cercando di farsi largo fra Gilbert e Francis. Quest'ultimo barricava il bagno.
"Ma la volete smettere? Siete adulti o no?" si intromise Ludwig, incrociando le braccia al petto.
"Certo che si! Il bambino è Francis che ci fa i dispetti!" dissero in coro Antonio e Gilbert, mentre Francis faceva loro la linguaccia.
Ludwig roteò gli occhi al cielo.
"Bene. In bagno ci vado prima io!" disse semplicemente Ludwig, fecendosi spazio fra i tre e spingendo fuori dal bgno Francis.
"Cosa" dissero in coro i tre amici.
"Avete sentito bene. Mi sono svegliato per primo, quindi è il mio turno. Dopo andrà Antonio, poi Gil ed infine Francis, così avrà tutto lo spazio di cui ha bisogno" disse Ludwig, entrando nel bagno.
La porta si chiuse ed i tre rimasero fermi come stoccafissi, osservandola.
"Che figura che avete fatto!" disse il francese, scostandosi i capelli di lato ed incamminandosi verso la sua stanza.
"Che abbiamo fatto?"


Quando tutti e tre furono pronti, uscirono dalla stanza ed aspettarono i due fratelli italiani alla reception. Avevano dato l'indirizzo dell'hotel ai Vargas ed avevano deciso che avrebbero fatto colazione tutti insieme in un bar.
I Vargas non tardarono di molto e l'allegra combriccola si incamminò verso il bar prestabilito.
Fecero colazione allegramente e Feliciano fece ingozzare Ludwig di tutte le specialità del luogo.
Ad un certo punto, Gilbert dichiarò che era ora di andare a prendere la sua fidanzata.
Era ad aspettarli all'hotel, visto che Gilbert non conosceva altri punti di riferimento.
"Gilbert, dove alloggia la tua dolce metà?" chiese gentilmente Feliciano, che camminava di fianco a Ludwig.
"Ha un'amica italiana che l'ha ospitata qualche giorno a casa sua. Ci eravamo già messi d'accordo. E' stato tutto molto facile per me che sono magnifico!"
"Poverina! Che beota che si è trovato!" fece finta di disperarsi Francis.
"Guarda che ti sento, rana!"
Il percorso non fu lungo. Arrivati alla reception, videro una graziosa signorina seduta su una poltrona mentre sfogliava una rivista.
Gilbert le si avvicinò, abbracciandola e baciandola, quasi come se non la vedesse da secoli.
Era davvero molto bella. Non era magrissima ed aveva le forme al punto giusto. Aveva i capelli castani, lunghi fino al fondoschiena e due meravigliosi occhi verdi le incorniciavano il viso. Indossava una T-shirt larga di colore verde e portava un paio di jeans stretti e scuri. Il fiore che aveva fra i capelli, era dello stesso colore della maglietta.
Gilbert presentò velocemente la fidanzata agli amici, poi si incamminarono verso il centro commerciale che avevano scelto per i loro acquisti.
Visto che Lovino si annoiava a curiosare (ancora) fra gli abiti di Carnevale, decise di andare alla sala giochi del centro commerciale, seguito naturalmente da Antonio.
Gilbert e la fidanzata optarono per una romantica passeggiata fra i negozi e quindi si staccarono dal gruppo.
Francis, Ludwig e Feliciano decisero di entrare nello stesso negozio.
Era un negozietto piccolo ma fornito di tutto. Tante maschere e colori troneggiavano al suo interno. Feliciano correva a destra ed a sinistra con gli occhi pieni di gioia, trascinandosi dietro un Ludwig assai imbarazzato e confuso.
"Guarda qui Lud! Questa maschera è davvero bella! Che sarà secondo te?"
"Beh, mi da l'idea di un menestrello, non trovi?" disse Ludwig, indicando il vivacissimo capello del vestito.
"Hai ragione! Sei davvero bravo Lud!" esultò Feliciano, stringendogli il braccio.
Ludwig arrossì, iniziando a balbettare un grazie.
Quel piccoletto gli faceva uno strano effetto e lui proprio non se lo sapeva spiegare.
Intanto Francis aveva già scelto il suo costume e lo stava pagando, ammiccando ogni tanto alla commessa, che imbarazzata, ridacchiava ad ogni cavolta che il francese diceva.
Alla fine anche Ludwig scelse il suo vestito, orientandosi proprio su quella vivace maschera da menestrello.
"Oh oui, abbiamo comprato i nostri costumi! Domani è Carnevale e dobbiamo festeggiare in gran stile!"
"Hai ragione Francis. A proposito, ma dove saranno finiti tutti gli altri?" chiese Feliciano, osservando il sole tramontare.
"E chi lo sa! Avete i telefoni con voi?"
"Il mio è scarico" disse Ludwig
"Io l'ho lasciato a casa" rise Feliciano.
"Perfetto!" disse Francis, un pò scoraggiato. Poi continuò. "Rientro dentro e vado a cercarli. Voi se volete, potete fare anche i piccioncini!" fece l'occhiolino Francis, entrando nel centro commerciale.
I due distolsero lo sguardo imbarazzati, mentre Francis intonava una canzoncina sull'amore.
"Beh, che si fa?" chiese Feliciano, guardandosi le mani.
"Vuoi che ti accompagni a casa?"
"Oh, mi farebbe piacere!" sorrise Feliciano.
I due si incamminarono verso una gondola e vi salirono sopra. Mentre il gondoliere canticchiava qualcosa, i due giovani parlavano fra di loro accarezzati dalla luce rossastra del crepuscolo.
"Sai, sono due giorni che salgo su queste gondole e mi chiedo il significato delle canzoni che intonano i gondolieri!" rise Ludwig.
"Beh, non hanno sempre lo stesso significato. A volte si canta dell'amore e della propria amata, altre delle città e delle sue luci." Mentre Feliciano parlava, gli ultimi raggi di sole di quella giornata gli illuminavano il profilo e Ludwig si scopri incantato da quel viso così dolce.
"E ora, quest'uomo cosa sta cantando?"
Feliciano si girò a guardare Ludwig. I loro sguardi si incatenarono. Feliciano gli sorrise.
"Adesso sta parlando d'amore, Ludwig. Tu ci credi nell'anima gemella?"
"Penso di sì"
"Io si e credo anche nel colpo di fulmine"
Fra i due cadde il silenzio. Era però, un piacevole silenzio, non imbarazzante, ma quasi complice di quella conversazione.
Il gondoliere li portò fin sotto la casa dei Vargas.
Ludwig accompagnò Feliciano fuori la porta.
"Ehm..mi ha fatto piacere trascorrere il pomeriggio con te. Sei molto dolce Lud"
"Si, beh, anche a me ha fatto piacere"
Entrambi iniziarono a guardarsi le scarpe, incapaci su come proseguire il discorso.
Ad un certo punto, Ludwig ruppe il silenzio.
"Beh, allora io vado. Ci vediamo domani alla festa. Ciao" disse Ludwig, senza aspettare il saluto dell'altro. Si sentiva improvvisamente a disagio. Ci stava pensando da un pò di tempo, ed aveva capito che, il piccolo italiano, gli interessava sotto un aspetto non proprio amichevole.
Si girò, evitando lo sguardo di Feliciano, che in quel momento gli faceva davvero paura, ma fu fermato da una mano che gli teneva la giacca.
Si voltò (quasi incredulo) e scorse Feliciano che guardava per terra (in quel momento le lastre del pavimento sembravano davvero molto interessanti) e si mordeva un labbrto (anche se gli era parso che stesse sorridendo).
"Aspetta.." titubò per un secondo l'italico, bisbigliando quelle parola con una strana voce.
In quel momento, scandito dal battito del cuore di Ludwig che minacciava di perforargli i timpani, nessuno dei due capì bene come e perchè successe quel che doveva succedere.
In un attimo le labbra di Feliciano furono su quelle di Ludwig, che per la sorpresa, sgranò gli occhi incredulo.
Il piccolo italiano si era alzato sulle punte e faceva pressione sulle spalle del tedesco, cercando di mantenere l'equilibrio.
Ludwig non potè non notare quanto fosse carino Feliciano, concentrato e deciso in quell'azione talmente semplice e piacevole.
Le labbra dell'italiano erano morbide e questo fu il segnale che fece chiudere gli occhi a Ludwig (che spense il cervello) e intrecciò la sua mano nei morbidi e rossicci capelli di Feliciano, accarezzando la lingua dell'altro con la sua.
Per entrambi, il momento sembrò interminabile, ma in realtà duro pochissimo.
Si staccarono con il rumore di un dolce schiocco, guardandosi negli occhi.
Ora si che il tedesco non capiva più niente, se non il battito frenetico del suo cuore.
Feliciano (adorabilmente rosso in volto) lo guardò e gli sorrise.
"Buonanotte, Lud.." disse, sparendo velocemente all'interno della sua casa.
Il tedesco rimase per qualche secondo a fissare la porta, mentre con una mano si toccava le labbra.
Sorrise, pensando che quello sarebbe stato sicuramente un nuovo (e dolcissimo) capitolo del suo libro.


*Angolo dell'autrice*
Buon pomeriggio (o altro, visto che non so a che ora deciderete di leggere il capitolo :D) eccoci al quarto tempo di questo mio piccolo esperimento! Finalmente in questo capitolo succede qualcosa fra i nostri (timidi) protagonisti! *finalmente si è decisa XD* Ho riveduto e corretto questo capitolo almeno un miliardo di volte, per rendere verosimili e soprattutto romatici i personaggi! >.< Spero di non aver deluso le vostre aspettative e che questo capitolo vi sia piaciuto almeno un pochino :) Vi chiedo (come sempre) di lascirami un piccolo commento (bello o brutto) per farmi sapere cosa ne pansate. Così mi farete felice e io darò un finale decente a questa storia *ride*
Ringrazio di cuore tutti i lettori (anche a te che stai leggendo e che mi lascerai un commentino xD) per avermi seguito e per aver messo la storia fra le seguite!<3
Un grosso bacio

_Valchiria_
  
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