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Autore: dragon_queen    11/02/2012    2 recensioni
Chi della mia generazione non ha sognato di sentirsi un Power Ranger???? Ebbene, ho inventato questa storia perchè in qualche modo ne sono stata sempre stata affascinata.
[Premetto che nelle battaglie ho saltato la parte con il Megazord perchè l'ho sempre trovata troppo noiosa, ma per il resto mi sono mantenuta abbastanza vicina al prototipo di Power Ranger]
Vorrei sapere cosa ne pensate, sono curiosa...Recensite...:)
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I ranger rimasero impalati dov'erano, mentre il padre di Alex cadde in ginocchio.

-L'ha portata via...l'ha portata via...- continuava a ripetere come un disco rotto, con lo sguardo perso nel vuoto.

Il guerriero vestito di bianco gli si avvicinò e si inginocchiò a sua volta. Poggiandogli una mano su una spalla, con una dolce voce femminile, disse:

-Ritroveremo sua figlia, professore. Glielo prometto-

L'uomo sembrò riprendersi:

-Grazie...-sospirò.

Il ranger bianco si alzò e si avviò verso l'uscita, seguito dagli altri. Quello vestito di blu gli si avvicinò:

-Come faremo a sapere dove l'hanno portata?-

-Non lo so, ma dobbiamo trovarla a qualunque costo. Ho promesso che l'avrei riportata indietro e una promessa è una promessa-

 

Alex venne sbattuta a terra, su un duro pavimento di arenaria nera, in una stanza scavata nella roccia, quasi completamente al buio. Quando però i due apparvero le fiaccole alle pareti si accesero come per magia, rischiarando l'ambiente.

Dopo un attimo di smarrimento, tentò la fuga, ma l'uscita le fu bloccata da quegli esseri chiamati Hellax.

-E' inutile, ti conviene startene buona finchè non avrò completato il rito del risveglio del mio signore. Poi penserà lui a ciò che ti capiterà- le disse Nergal.

-Tu sei un folle!!- gridò Alex.

-Me lo dicono in molti, ma non ci ho mai prestato molta attenzione. Adesso buona, non mi distrarre- e detto questo, con un solo gesto della mano, fece volare la ragazza contro la parete, parte della quale si richiuse su di lei, impedendole di muoversi.

-Accidenti...- pensò Alex, dimenandosi, ma ogni sforzo era del tutto inutile.

Osservò il demone lupo mentre si avvicinava ad una delle pareti della grotta e, quando alzò le braccia, con esse si sollevò anche una parte di roccia, rivelando al suo interno un blocco di qualcosa che assomigliava ad ambra, con intrappolata una creatura dell'espressione truce e le fattezze mostruose.

 

I cinque ranger tornarono sconfitti alla grotta sotto la cascata. Ad attenderli vi era il cavaliere celeste. Jake stava per apri bocca, quando quello lo interruppe:

-Ho visto ciò che è accaduto e non dovete demoralizzarvi. Purtroppo non siete stato voi a non essere all'altezza, ma vi è capitato un avversario veramente forte. Nergal è uno dei demoni cacciatori più potenti e spietati del mondo sotterraneo. È riuscito a portare via il bastone dell'Oracolo e tempo di sapere per cosa lo utilizzerà-

-Dobbiamo sapere dove si è nascosto, poiché, insieme al bastone, ha preso anche una nostra amica- ribattè Alison.

-Amica? Io a quella ragazza non devo niente- disse Gabriel.

-Invece le devi moltissimo, visto che se non fosse stato per lei, l'attacco di Nergal ci avrebbe sicuramente eliminato!!-

Per la prima volta tutti videro la dolce e tranquilla Alison versamente infuriata. Doveva volere molto bene a quella ragazza. Gabriel decise che sarebbe stato meglio non ribattere. Persino il cavaliere celeste sembrò spiazzato da quella reazione, ma poi riprese:

-Calmatevi adesso. Posso dirvi dove si trovano, se ho ben intuito cosa Nergal vuol fare con il bastone dell'Oracolo-

-Bene, allra ce lo dica che partiamo immediatamente- ribattè Alison.

-Purtroppo non sarà così semplice: Nergal si trova in un luogo chiamato “Baratro delle anime perdute”, un'enorme voragine in un luogo imprecisato che arriva a molti chilometri sotto terra-

-E lei come fa a esserne tanto sicuro?- chiese Jake.

-Perchè è là che è stato spedito Zepar, comandante supremo delle orde demoniache-

 

Alex rimase inorridita: quella creatura era il male fatto corpo, in qualche modo riusciva a sentirlo.

Nergal prese dalla cintola il bastone che aveva sottratto al professore e lo piantò a terra, di fronte al demone.

-Magico manufatto, io invoco il tuo potere affinchè il mio signore venga liberato!!-

Dopo quelle semplici parole la pietra sulla cima prese ad illuminarsi, sprigionando un fascio di luce che colpì la prigione di ambra, facendola brillare a sua volta. Con una grande esplosione, l'involucro si frantumò e nel contempo di levò un grido carico di ira.

Alex rabbrividì, mentre il demone cacciatore si inginocchiò. Dal polverone, creatosi con l'esplosione, uscì un enorme demone rosso, rivestito con una corazza dorata. Lo sguardo era glaciale mentre squadrava la stanza nera. Sulla sua testa spuntavano due corna e gli occhi erano percorsi da due cicatrici nere. Sulla schiena si aprivano un paio di ali.

-Mio signore, siete libero adesso- disse in quel momento Nergal.

-Sapevo di potermi fidare di te, anche se ci hai impiegato più del previsto-

-Purtroppo il bastone dell'Oracolo non è stato facile da reperire-

Il demone lo guardò e poi fece girare nuovamente lo sguardo per la stanza.

-Vedo che hai risvegliato anche gli Hellax, bravo-

Poi i suoi occhi si fermarono su Alex, la quale ebbe un brivido.

-Quella chi è?-

Nergal si voltò.

-La ragazza? Oh, nulla, è solo una garanzia contro l'intervento di ospiti indesiderati. È solamente un'umana-

Nonostante il timore che Alex provava, riuscì a mantenere lo sguardo glaciale del nuovo demone.

-Ha qualcosa che non mi convince- ribattè Zepar, camminando verso di lei con Nergal al seguito.

Ben presto la ragazza si trovò faccia a faccia con lui, poteva sentire il suo alito fetido. Zepar le prese il mento, facendole muovere la testa da una parte e dall'altra, come se stesse cercando qualcosa in particolare.

-E' strano, è come se questa umana emanasse una potente aura positiva-

All'improvviso un'esplosione scosse l'ambiente: una parete era saltata. Fecero il loro ingresso i cinque guerrieri che Nergal aveva già incontrato.

-Ancora voi?!?- esclamò.

-Nergal, chi sono quelli?- chiese Zepar.

-Sono i successori dei guerrieri che si scontrarono con noi cinquecento anni fa, scelti dal cavaliere celeste per combatterci adesso-

-Quindi sono le reincarnazioni di coloro che mi hanno imprigionato? Allora li distruggerò sedutastante!!- disse irato il grosso demone.

 

I ranger rimasero fermi dov'erano, nonostante la minaccia fatta loro dal nuovo demone.

-Non sottovalutatelo!!- gridò Alex.

-E' molto più forte dell'altro- concluse.

Intanto, tra le mani di Zepar, era apparsa una pesante spada che emanava chiaramente una forte aura maligna. Poi, seguito dal fido scagnozzo, il demone si gettò verso i cinque.

A bloccare la sua furia fu il guerriero con l'armatura verde che poi, rivolgendosi al compagno vestito di giallo, disse:

-Gabriel, tu vai a liberare la ragazza!!-

-Ma...-

-Non discutere, sei l'unico ad avere l'arma in grado di farlo-

Il ranger guardò la sua arma, gettò un ultimo sguardo al compagno, poi si diresse verso Alex. Lo sguardo della ragazza cambiò improvvisamente:

-Attento, dietro di te!!-

L'altro si voltò e vide che Nergal gli era quasi addosso. Stava già preparandosi a respingerlo, quando gli si pararono davanti il ranger blu e quello bianco.

-Vai, lo tratteniamo noi!!-

Il guerriero rimase per un attimo spiazzato, poi però si riprese e arrivò finalmente davanti Alex.

-Adesso ti libero- disse.

Alzò la sua ascia sopra la testa, poi la riabbassò in due pesanti fendenti. Il blocco di pietra che imprigionava la ragazza si frantumò e lei cadde a terra, in ginocchio. Il ranger la aiutò ad alzarsi.

-Adesso vattene, segui il tunnel che abbiamo aperto e in fondo troverai un passaggio. Attraversalo e sarai al sicuro-

Dopodichè anche lui si unì ai compagni, i quali erano in evidente difficoltà.

Alex stava per imboccare il tunnel quando notò, in mezzo al clamore, abbandonato, il bastone dell'Oracolo che suo padre aveva cercato per quasi una vita. Decise che era doveroso per lei riportarglielo.

Così, senza essere notata, sgattaiolò sino al basamento di pietra nel quale il bastone era inserito e lo estrasse. Nel momento in cui fu tra le sue mani, l'artefatto ebbe la stessa reazione che aveva avuto nel sottosuolo del museo: i simboli incisi e la pietra sulla sommità si misero a brillare, attirando l'attenzione dei presenti.

La ragazza udì una voce nella sua testa che le disse:

-Tu sarai il sesto guerriero, colei che guiderà i miei combattenti-

In un attimo sul suo polso apparve lo stesso bracciale degli altri ranger e, davanti ai suoi occhi, si materializzò la pietra mistica. Lei, come se sapesse cosa fare, afferrò la pietra e la inserì nell'incavo del bracciale, gridando:

-Fallen Angel Power, ah!!!-

In un lampo di luce, la ragazza fu rivestita di una sfavillante armatura rossa. Sulla sua fronte apparve la pietra.

Nessuno disse una parola. Lei, invece, dopo essersi squadrata da capo a piedi, rivolta a Nergal, disse:

-Tu, dannato, me la pagherai per ciò che hai fatto a me e mio padre-

Poi aggiunse solamente:

-Fallen's blade- e tra le sue mani apparve una particolare spada, con l'impugnatura laterale.

In quel momento Nergal parlò divertito:

-Vuoi batterti con me, ragazzina? Allora fatti sotto...-

-Non aspettavo altro- rispose lei.

I due si scagliarono l'uno contro l'altra. Alex riusciva a tenere testa a Nergal, ma si vedeva benissimo che lentamente stava perdendo terreno. Nel frattempo, gli altri ranger si stavano battendo contro Zepar e per loro le cose andavano male: il demone era veramente forte e sembrava che i loro attacchi non li avvertisse nemmeno, mentre loro i suoi li sentivano fin troppo bene.

I Power Ranger stavano perdendo terreno. Alex se ne accorse e cercò di chiudere lo scontro con Nergal. Con una finta, gli assestò un colpo sulla maschera, facendolo però gridare e accasciare in ginocchio. Era come se fosse stato il suo viso. Nergal si portò le mani dove era stato ferito. Quando le tolse, sul suo occhio destro vi era un profondo taglio.

La ragazza approfittò della situazione per raggiungere i compagni e bloccare Zepar con un'alta muraglia di fiamme.

Dopodichè, rivolta gli altri, disse loro di avviarsi verso il passaggio. Lei si fermò ad osservare il nemico, il quale la guardava dall'altra parte delle fiamme.

-Non ce la farete a scappare per sempre. Prima o poi riuscirò ad annientarvi-

-Non pensare che sarà facile. Comunque quando arriverai, saremo pronti- e detto questo Alex si avviò verso il passaggio che l'avrebbe portata in salvo.

 

La ragazza fu l'ultima ad uscire dalla grotta con le pareti azzurre prima che il passaggio si richiudesse dietro di lei. L'armatura era sparita.

Quando alzò gli occhi tutti la stavano osservando, compresa una figura eterea, alle spalle dei cinque, che parlò:

-Benvenuta Alexandra, cavaliere della giustizia, condottiero dei miei ranger-

Lei rimase senza parole.

-Che significa? Di cosa sta parlando?-

Il cavaliere celeste le rispose che era destino e per il momento lei si accontentò.

-Incredibile-

La figura a quel punto aggiunse:

-Penso tu conosca già i ranger...-

In quel momento le armature dei cinque scomparvero. Riconobbe Alison e Jake e i tre ragazzi che aveva visto gironzolare per la scuola e dei quali ricordava vagamente i nomi: Cloe, Gabriel e Drew.

-Chi l'avrebbe mai detto?- si disse e sorrise.

Alison le corse incontro.

-Come sono contenta che stia bene e ancor più contenta che tu sia un ranger come noi-

-Grazie Alison-

Anche Jake le si avvicinò e le fece le dovute congratulazioni. Dopodichè lei si diresse verso gli altri tre.

-Piacere di conoscervi- disse tendendo la mano.

-Io sono Alex-

Cloe le strinse la mano e anche lei si presentò. Lo stesso fece Drew. Gabriel non si mosse.

-Qualcosa non va?- chiese la ragazza.

-Non è molto socievole- le disse Alison.

Lui la fulminò con lo sguardo. Poi disse:

-Perchè lei è il red ranger? Perchè non io? Sono più forte, più adatto. Per di più è una ragazza-

Alex si sentì offesa. Cloe sbraitò:

-Cosa vorresti dire? Che perchè è una ragazza non è in grado di guidarci? Penso che a volte tu sia proprio un bambino-

Gabriel la fissò infuriato, poi disse:

-Basta, io me ne vado!!-

-Ma che gli è preso?- chiese Jake quando l'altro fu uscito.

-E chi lo sa? Ma gli passerà, vedrete- rispose Cloe.

Alex era rimasta in silenzio. Poi disse:

-Scusate ragazzi, ma è meglio che vada. Mio padre sarà preoccupato e poi devo riportargli il bastone dell'Oracolo. È stato un piacere combattere con voi- e detto questo uscì anche lei dalla grotta.








N.A.
Ringrazio LadySweet per le sue recensione e spero che ne arriveranno anche altre. FORZA RANGER!!
  
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