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Autore: fila    11/02/2012    5 recensioni
Questa è la mia personale visione di ciò che può succedere un San Valentino qualsiasi a Volterra. Corin e Santiago, Marcus, Gianna, Demetri e Heidi, Caius e Athenodora, Aro e Sulpicia vi aspettano per festeggiare.
La storia partecipa all'iniziativa "Latin Lover" indetta da Collection of Starlight
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corin, Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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«Visto che San Valentino era un sacerdote romano del terzo secolo che fu lapidato e decapitato, non sarebbe un modo più appropriato festeggiarlo portando la propria compagna ad assistere a un efferato omicidio?»

Sheldon Cooper.

 

 

Preparativi

 

 

 

 «Questo è il nostro primo San Valentino assieme, capisci? Deve essere assolutamente speciale! Il problema è che non mi viene in mente nulla di originale da proporre a Santiago. Hai qualche suggerimento, Renata? » chiese Corin un pomeriggio di fine gennaio nella sala relax.

«Non saprei, che ne dici di andare al cinema? Mi pare che vi piaccia: potreste scegliere un bel film romantico, come Via col vento» rispose l'interpellata dopo averci pensato qualche minuto.

 

Corin, vestita con un abito di broccato verde, ricavato dalle tende, accolse Santiago in fondo alla scalinata della sua villa di Tara...

 

Una voce maschile la riscosse dai suoi sogni.

«Perché non la Bohème, fantasmino?» interloquì Felix e le fece l'occhiolino.

«Smettila, Felix! Possibile che tu non riesca a essere serio neanche per un minuto?» lo redarguì Renata con voce dura. «Gli affari di cuore sono una cosa importante: nessuno deve permettersi di scherzare con i sentimenti altrui. Se qualcuno mi deridesse per aver finalmente trovato il vampiro che mi ha reso la voglia di amare...» s'interruppe di colpo e abbassò lo sguardo.

Felix la guardò, aprì la bocca e poi la richiuse senza aver proferito parola. Si sedette accanto a lei e la strinse a sé teneramente. Renata s'irrigidì ma non si sottrasse all'abbraccio.

«Portalo ad un incontro di wrestling» disse Felix, infine.

«Come?» chiese Renata stupita.

«È la risposta seria per Corin; porta Santiago ad un incontro di lotta: non c'è nulla che ti scaldi come una bella scazzottata. Ne sanno qualcosa i tuoi gladiatori, vero, fantasmino?» disse Felix e le fece l'occhiolino.

«Non c'è niente da fare: se nasci quadrato non muori tondo» sospirò Renata guardando il grosso vampiro e gli fece un sorriso dolce.

 

Corin, vestita da Wonder Woman, si lanciò sull'avversario saltando dalle corde del ring. Santiago, seduto in prima fila, l'applaudiva con sguardo acceso dal desiderio...

 

«Questo è vero» sentenziò Afton che era appena entrato nella stanza.

«Cosa è vero, amore?» chiese Chelsea chiudendo la porta dietro a sé.

«Che tutti noi moriremo, prima o poi» rispose lui.

Nessuno osò commentare l'affermazione, Corin prese il giornale e cercò nella pagina degli spettacoli un titolo che l'ispirasse.

«Cerchi qualcosa?» chiese Chelsea.

«Un'idea su come trascorrere il mio primo San Valentino con Santiago.»

«Visto che San Valentino era un sacerdote romano del terzo secolo che fu lapidato e decapitato, non sarebbe un modo più appropriato festeggiarlo portando la propria compagna ad assistere a un efferato omicidio? O il proprio compagno nel tuo caso, Corin» disse Afton.

 

Corin, con un'aderentissima tuta di pelle nera e un trench al posto della mantella, inseguiva, fluida e veloce, lo spietato serial killer, famoso per decapitare le coppiette il giorno di San Valentino, dal luogo del suo ultimo crimine. Il suo socio in affari, Santiago, le copriva le spalle...

 

«Non farci caso, tesoro. Sai che lui ha una visione particolare dell'amore. Cosa ne dici di una serata romantica agli Uffizi? Per i nostri Signori avere un'apertura straordinaria solo per voi due sarebbe uno scherzo» suggerì Chelsea.

 

Corin, vestita come la Primavera del Botticelli, correva per i corridoi e i saloni del museo seminando fiori. Santiago seguiva le tracce floreali...

 

«Grazie a tutti, sono idee splendide! Ma stavo cercando qualcosa di veramente fuori dal comune, unico, sublime.» disse Corin lasciando la stanza.

 

 

 

«Trovo l'idea di una riedizione live della Bohème assolutamente superlativa, mia cara!» esclamò quella sera Aro nella Sala dei Banchetti, dopo aver allontanato Santiago con una scusa.

«Possibile che, a Palazzo dei Priori, una semplice chiacchierata tra amici si trasformi sempre in un affare di stato?» pensò Corin. «Mi sembra un suggerimento meraviglioso, mio Signore. Però, per questa volta, gradirei qualcosa di più intimo e raccolto: solo io e lui in un luogo romantico e indimenticabile.»

Aro annuì. «Comprendo, tesoro. Però...»

«Quante storie! Fatti trovare nuda nella vasca da bagno di Santiago e vedrai che ci penserà lui a rendere l'atmosfera calda e indimenticabile» interruppe il discorso Caius, spiccio,.

Athenodora sorrise divertita e scosse la testa. «Questo è sicuramente un suggerimento molto pratico, ma così si perde il romanticismo, non credi, amore mio?» disse.

«Uff, le donne e il romanticismo! Ok, Corin, prenditi le terme e tutte le candele argentate di Dora. Soddisfatta, amore mio?»

Lei sorrise al marito e lo baciò.

 

Corin, coperta solo da lievi goccioline d'acqua rese dorate dalla luce di centinaia di candele, entrò sensuale nella vasca del tiepidarium. Santiago cominciò a sbottonarsi lentamente la camicia...

 

«È un'idea stupenda, Signore. Ma...» disse Corin chinando il capo.

«Come vuoi! Allora dichiaro le terme occupate» ringhiò Caius e rivolse un'occhiata complice alla moglie.

 

 

 

Il giorno prima di San Valentino, Corin si rifugiò in biblioteca. Su alcune riviste aveva visto degli articoli che davano suggerimenti per organizzare feste per innamorati. Era talmente immersa nella lettura, che non si accorse che qualcuno le si era seduta di fronte e la stava fissando. Dopo qualche minuto, una mano maschile le chiuse il mensile. Corin sobbalzò e, automaticamente, le ombre della libreria avvolsero il proprietario della mano.

«Cielo, mi scusi, Signor Marcus!» esclamò la fanciulla quando si rese conto a chi apparteneva l'arto, e le ombre tornarono al loro posto.

«L'amore non ascolta suggerimenti e non lo si trova nei libri o nelle riviste. Didyme lasciava sempre che a guidare le sue azioni fosse solo il cuore, e non sbagliava mai» disse Marcus con un sorriso mesto sul volto. «Sarà il vostro amore a rendere indimenticabile la giornata di domani: il dove, il come o il quando sono solo dettagli insignificanti. Credimi.» Si alzò dalla poltrona, le accarezzò il viso e lasciò la biblioteca.

Corin guardò per qualche istante la porta chiusa e sospirò soddisfatta: finalmente sapeva cosa fare.

 

 

 

 

Note: Questa è la mia personale visione di ciò che può succedere un San Valentino qualsiasi a Volterra. Nella storia ci sono citazioni di altre storie che (dovete) vi consiglio leggere:

La Bohéme de Il Circolo di Aro

Felix e Jacomus: ardente passione nell'arena dei gladiatori de Il Circolo di Aro

La coppia Corin/Santiago è quella di Ottonovetre (grazie per la gentile concessione).

Ringrazio come sempre Vannagio per la sua estrema disponibilità e amicizia.

Sappilo Laura che ciò è tutta colpa tua! Grazie ;-)

  

 
  
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