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Autore: redcokehobos    11/02/2012    15 recensioni
Edward alzò lo sguardo e finalmente poté vederla. Era cresciuta, mio dio se lo era, ed era… era diventata bellissima. I boccoli castani le ricadevano sulla felpa marrone che aveva addosso, era alta, ma non troppo, magra ma con le forme al punto giusto. E gli bastò incrociare per un istante quegli occhi marroni per non avere più dubbi.
Ormai era una donna, ben lontana dal ricordo di quella bambina con cui giocava e da cui non si separava mai. Quella bambina a cui non aveva mai smesso di voler bene un solo giorno della sua vita, anche se c’erano stati un oceano e sette anni a separarli. Quella bambina che, in quel momento, era lì e lo fissava, sorpresa.
«Ed… Edward?»
«Bella…»
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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beautiful mess;

 

 

 

A tutte quelle anime “affini” che
per tempo, spazio o semplice stupidaggine
non sono insieme.

 

 

 

Prologo.

 

Continuava a rivedere quegli occhi.

In vita sua aveva sperato di non farlo mai più, di non dover rivivere uno di quei momenti ma semplicemente lasciarseli alle spalle.

Se la ricordava fin troppo bene l’ultima volta, anche se era solo una ragazzina la quale non dava molto peso a certe situazioni. Solamente con il senno di poi o una certa maturità ci si ferma a riflettere su alcune cose e questa era una di quelle. Non le capisci, non ci pensi, ma non le puoi scordare. È impossibile. Ti si marchiano a fuoco nella testa e nel cuore e non c’è rimedio, e te le sogni per notti intere perché ormai fanno parte di te.

Seduta su quella sedia, non riusciva a muovere un singolo muscolo. L’unico cenno di vita del suo corpo era il respiro esausto e le calde lacrime che le rigavano il viso, ormai incontrollabili. Guardava il muro bianco davanti a sé ma tutto quello che vedeva era il suo sguardo. Anche se chiudeva le palpebre, provando ad oscurare ciò che la circondava, a riparare i suoi occhi dalla luce del neon che la stava accecando, l’unica cosa che riusciva a vedere era il suo sguardo. L’unica cosa che vedeva era ciò che non avrebbe mai voluto vedere. Non avrebbe mai voluto ricordare. Non avrebbe voluto mai rivivere.

Sentì qualcuno sedersi accanto a lei. Non si voltò, sapeva già chi fosse. Avvertiva il suo dolore, forte quanto il proprio se pur differente. Erano entrambe distrutte, ma non si erano allontanate da lì neanche un secondo. Non voleva parlare, non avrebbe saputo comunque cosa dire. Non esistevano parole adatte per quelle situazioni. Sarebbero state tutte un inutile spreco di fiato, frasi vuote e prive di significato, sterili quasi quanto quelle quattro mura.

Non era un tipo da gesti affettuosi, non lo era mai stato, non riusciva a dimostrare così il suo affetto. Ma sentiva, per la prima volta in tutta la sua vita, il bisogno di un abbraccio. Di un abbraccio vero. Rise tristemente dentro di sé perché le uniche braccia che avrebbe voluto sentire non potevano stringerla. Non era mai stata neanche troppo credente, ma non sapeva cos’altro fare. Ciò che le sembrò più sensato fu pregare. Non sapeva chi, che cosa, se Dio o una forza maggiore sconosciuta, non le importava neanche ma pregò.

Pregò di poter sentire ancora quell’abbraccio. Pregò che quell’incubo finisse al più presto.

Pregò di non avvertire mai più quell’orrenda sensazione di déjà vu.

Pregò che non lo portasse via da lei.

Non di nuovo.
















Nuova storia.
È veramente una parte del mio cuore e spero solo di riuscire a trasmettere almeno un quarto di quello che vorrei, senza combinare casini.
Grazie Cloe, senza il tuo entusiasmo non so se avrebbe visto la luce, se sarebbe rimasta nel mio computer e semplicemente non so se io sarei andata avanti nello scriverla. Sappiate che è la mia pre-reader, nonché vostra garante degli aggiornamenti.
Ho già pronti altri sette capitoli, posterò una volta a settimana, credo il sabato. La fan fiction – Edward, Bella e la loro cocciutaggine permettendo – dovrebbe averne in tutto una trentina.
Spero che il prologo vi abbia incuriosito almeno un po’ – lo so che è già pieno di sofferenza, ma non sarà sempre così. Lo giuro.
E… niente. Grazie anche a Fio e Lety, che hanno sofferto in silenzio mentre scrivevo e aspettando che la pubblicassi.
Okay, credo di aver detto tutto.
Per spoiler, info, chiacchiere, cazzate, intasarmi la bacheca, riempirmi di parolacce… tutto quello che vi pare, mi trovate sul mio profilo “autrice” qui su 
facebook.
Alla prossima settimana con il primo capitolo. Bye!

  
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